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Attività Laboratoriale 28.07.2010
A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’
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Organizzazione ed Etica a supporto del Sistema Dotale dell’Agenzia per la Formazione, l’Orientamento e il Lavoro della Provincia di Como
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Il gruppo ha continuato l’attività evidenziando, anche nella giornata odierna, una situazione di turbamento Alcuni membri del gruppo hanno iniziato un’attività di rielaborazione del materiale raccolto nella giornata precedente, che ha trovato però pareri discordi
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Il conduttore, vedendo il N.O.M. in crisi, ha aumentato la frequenza degli interventi riconducendo il gruppo verso il compito Il gruppo ha proseguito il lavoro, seguendo le direttive impartite dal conduttore, ma si è accorto di non essere in grado di realizzare un prodotto soddisfacente
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Il gruppo, al termine della sessione di lavoro, ha realizzato che gli interventi del conduttore non erano orientati a chiarire il compito dell’esercizio, bensì a dirigere il gruppo verso una nuova cognizione Questa nuova presa di coscienza si è concretizzata grazie ad un’esperienza “FORTE” di gruppo
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO I membri del N.O.M. hanno rivisto le proprie posizioni personali comprendendo in prima persona come il processo di apprendimento sia possibile solo attraverso una situazione di notevole disagio Il Gruppo ha cercato di razionalizzare l’esperimento combinando aspetti personali conseguiti dall’esperienza vissuta alle teorie esposte da Luca Ferrari
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Conclusioni sull’Esperienza di gruppo: 1/5 Ogni gruppo nasce sulle diversità, ogni gruppo vive di diversità: è quindi difficile per il singolo soggetto esprimere la propria opinione in un gruppo Ogni gruppo deve avere sempre ben chiaro il proprio compito, il proprio obiettivo, senza il quale non esisterebbe Essendo ogni gruppo eterogeneo, il risultato prodotto sarà più ricco e apprezzabile rispetto al lavoro dei singoli
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Conclusioni sull’Esperienza di gruppo: 2/5 Esiste una differenza sostanziale tra la presenza (fisica) di un soggetto in un gruppo e l’effettiva partecipazione (interazione) di quest’ultimo Il rischio principale legato al lavoro condiviso è quello di svolgere attività di gruppo e non “in gruppo” È necessario, all’interno di un gruppo, evitare di assumere comportamenti non finalizzati all’obiettivo
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Conclusioni sull’Esperienza di gruppo: 3/5 Il compito è il regolatore dei rapporti: un comportamento naturale non potrà mai essere di aiuto al gruppo Al fine di poter realizzare l’obiettivo, ogni soggetto all’interno del gruppo deve attivare “comportamenti intenzionali”
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Conclusioni sull’Esperienza di gruppo: 4/5 Il comportamento intenzionale permette di giungere all’obiettivo attraverso l’ascolto delle opinioni altrui Questo comportamento richiede uno sforzo notevole, derivato dalla difficoltà di contenere il pensiero altrui prima di rimuoverlo
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Conclusioni sull’Esperienza di gruppo: 5/5 Ciascun componente del N.O.M. ha vissuto un’esperienza unica, direttamente in prima persona Solo attraverso il disagio provato, l’esperimento di dinamica di gruppo ha potuto avere uno scopo
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Hugo Von Hofmannsthal “L’uomo scopre nel mondo solo quello che ha già dentro di sé; ma ha bisogno del mondo per scoprire quello che ha dentro di sè; a questo scopo sono però necessarie l’azione e la sofferenza”
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Uno studente spiegò il gruppo come: “Qualcosa di difficile da definire eppure perfettamente comprensibile” Questo è il centro logico della cultura di gruppo: non poter essere mai il tutto, ma non poter mai scomparire Pagare con la propria rinuncia al controllo totale e assoluto la propria insostituibilità ed ineliminabilità
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO COSA HANNO PERCEPITO I PARTECIPANTI TRA DI LORO? Smarrimento Disagio dovuto al silenzio del conduttore Esigenza di trovare una guida/leader (poi non usato) Mancanza di un obiettivo Tranquillità-sicurezza poiché all’interno del gruppo si è comunque protetti Necessità di “riprodurre il conosciuto”
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO COSA HANNO PERCEPITO I PARTECIPANTI NEI CONFRONTI DEL CONDUTTORE? Presenza fuorviante Assenza/passività Capacità di rimettere il gruppo sulla giusta direzione (riscontrata solo verso la fine dell’esperimento)
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Fasi caratteristiche nella teoria dei gruppi: 1/5 Ogni gruppo che si rispetti attraversa sempre tre fasi: 1.KAOS (k) 2.CULTURA (c) 3.LAVORO (l) Le tre fasi non sono necessariamente successive, e possono risultare ricorsive
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Fasi caratteristiche nella teoria dei gruppi: /5 La fase iniziale, denominata KAOS (k), è contraddistinta da un’ansia/disagio che colpisce tutti i componenti, dovuta ad una situazione di stallo nella quale il gruppo non sa come muoversi: il kaos serve a capire il punto di vista di tutti i membri
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Fasi caratteristiche nella teoria dei gruppi: /5 La seconda fase è nota come CULTURA (c), ed è conseguente alla discussione (kaos) iniziale. In questa fase il gruppo prova a riordinare le idee dei singoli, cercando di elaborare il contributo di ciascun soggetto
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Fasi caratteristiche nella teoria dei gruppi: /5 La terza fase del gruppo prende il nome di LAVORO (l), ed è l’ultimo stadio del processo. In questa fase il gruppo produce alcuni output che potranno anche non essere quelli definitivi
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Fasi caratteristiche nella teoria dei gruppi: /5 Considerazioni La tre fasi, come visto in precedenza, possono essere ricorsive, per cui si ritrovano sempre a susseguirsi logicamente in momenti successivi Il Kaos iniziale è normale, il gruppo deve sempre smarrirsi per poi ritrovarsi: il kaos genera ordine
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Gruppo rispetto al Tempo Ogni gruppo deve fare i conti con il tempo, che rappresenta l’unico indicatore oggettivo: il gruppo deve “estendere” il compito rispetto al tempo
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Gruppo rispetto al Tempo Le tre fasi viste in precedenza possono essere più o meno lunghe, occupare dunque tempi estesi o ristretti Compito K C L Tempo
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Gruppo rispetto al compito: AUTOCENTRATO 1/4 Nel gruppo centrato sul gruppo, o autocentrato, il conduttore abbandona completamente il suo ruolo di partecipante, non discute più dell'essenza del dibattito e lascia la produzione al gruppo Il conduttore non esercita nessuna funzione di facilitazione, non cerca di fornire al gruppo una metodologia o degli strumenti di lavoro
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Gruppo rispetto al compito: AUTOCENTRATO 2/4 Il conduttore non pone nessun problema o compito rivolto verso l'esterno: si limita ad esercitare, quando necessario, le funzioni di chiarificazione Questo tipo di conduzione è quello che Rogers [1951] ha definito come conduzione strettamente non direttiva
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Gruppo rispetto al compito: ETEROCENTRATO 3/4 Nel gruppo centrato sul compito (o eterocentrato) il conduttore svolge integralmente le funzioni di facilitazione e di chiarificazione: pone il problema o il compito, dà al gruppo un metodo
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Gruppo rispetto al compito: ETEROCENTRATO 4/4 Il conduttore dirige le procedure di lavoro, fa in modo che tutti partecipino e, se il gruppo si blocca, cerca una nuova formulazione del compito, delle nuove prospettive, esponendo ciò che succede nel gruppo La sua tecnica è direttiva sulla procedura, ma non a livello di contenuto
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Bisogni del gruppo /4 Sono necessariamente tre i bisogni all’interno dei gruppi di lavoro: 1.Compito 2.Leadership 3.Conflitto
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Bisogni del gruppo /4 Si è visto che il compito è il responsabile dei rapporti, nonché il principale regolatore Il compito svolge anche la funzione di orientatore delle relazioni Si crea una duplice realtà che presenta da una parte la verticalità della persona e dall’altra l’orizzontalità del gruppo
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Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.)
PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Bisogni del gruppo 3/4 Il rischio principale è quello di far prendere il sopravvento alle relazioni sul compito: ogni gruppo che si rispetti deve evitare un’eccessivo protrarsi di relazioni che allontana dallo scopo (il compito) Nello stesso tempo, però, anche le relazioni devono potersi liberamente sviluppare all’interno del gruppo
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Bisogni del gruppo /4 Compito Relazione
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Bisogni del gruppo Un altro bisogno fondamentale del gruppo è la leadership Esistono tre tipologie di leadership 1.leadership istituzionale 2.leadership funzionale al gruppo 3.leadership socio-affettiva
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Bisogni del gruppo 1.LEADERSHIP ISTITUZIONALE È formalizzata e arriva dall’esterno: è quella legata al conduttore del gruppo In capo a questa leadership vengono attribuite due caratteristiche fondamentali: la responsabilità e l’autorità di ruolo
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Bisogni del gruppo 2.LEADERSHIP FUNZIONALE AL GRUPPO È legata alle dinamiche che avvengono volontariamente e involontariamente in ogni gruppo di lavoro Attraverso questo processo di leadership ogni componente risulta funzionale allo scopo del gruppo
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Bisogni del gruppo 3.LEADERSHIP SOCIO AFFETTIVA È la componete emotiva/empatica che caratterizza ciascun membro del gruppo Ogni membro del gruppo deve esercitare un forte lavoro di emancipazione per evitare che questa componente prenda il sopravvento in maniera deleteria
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Bisogni del gruppo Ogni persona appartenente al gruppo deve lasciarsi trasportare, trascinare da quest’ultimo: solo in questo modo il gruppo potrà assumere un significato e contribuire ad arricchire il singolo
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PERCORSO DI FORMAZIONE ALLA CONDUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO Bisogni del gruppo Singolo senza il contributo del gruppo: Singolo con il contributo del gruppo:
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