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Quale cittadinanza sociale?

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Presentazione sul tema: "Quale cittadinanza sociale?"— Transcript della presentazione:

1 Quale cittadinanza sociale?
Gli immigrati e i giovani di origine straniera in Lombardia e a Brescia Maddalena Colombo USCS BRESCIA, CENTRO DI RICERCA CIRMiB «Scuola di formazione SFISP»

2 Punti di attenzione I. Concetto di cittadinanza sociale e sue modificazioni attuali II. L’accesso alla cittadinanza da parte degli immigrati II. Misurare la cittadinanza sociale III. La cittadinanza sociale degli immigrati in Lombardia ( ) IV. La cittadinanza sociale degli immigrati a Brescia

3 1. Concetto di cittadinanza sociale e sue modificazioni attuali

4 CITTADINANZA: CONCETTO POLISEMICO
status giuridico del soggetto diritti e dei doveri (in teoria) effettivo esercizio dei diritti e dei doveri (in pratica) capacità d’azione, di decisione (capability) attitudine alla partecipazione civica lealtà civico-politica (legalità) CITTADINANZA OGGETTIVA / SOGGETTIVA CITTADINANZA FORMALE / SOSTANZIALE

5 La cittadinanza è «data» o è «costruita» dal cittadino?
Concetto contemporaneo di Cittadinanza Sociale in sociologia è distinto da quella Politica e Civile (Thomas Marshall, Cittadinanza e classe sociale, 1949) Cittadinanza Sociale è «diritto universale a un reddito reale indipendentemente dalla posizione di mercato degli individui» Si connette strettamente all’uguaglianza sociale e all’universalismo E prende corpo nel welfare come: sistema di regolazione dei rapporti tra lo Stato e i cittadini con funzioni «protettive» e «perequative» Non vi è cittadinanza senza benessere

6 CITTADINANZA COME RAPPORTO TRA:
individuo (soggetto di diritti, al di là delle sue origini sociali e della sua posizione di mercato), gruppo sociale di appartenenza (iscritta in una struttura di rapporti, ma possibilmente aperta all’emancipazione grazie alle protezioni offerte dalla cittadinanza stessa) popolo di appartenenza (identificato a livello di nazione o stato, che definisce per legge la cittadinanza) Come si applica questo concetto agli immigrati?

7 Accesso al welfare definisce in modo più pertinente la cittadinanza sociale
Riconosce un bisogno Ne riconosce l’universalità Se l’individuo accede alla prestazione, viene «emancipato» dalla condizione determinata dalla classe sociale Viene messa in pratica la «solidarietà» come valore fondativo della comunità Se l’accesso avviene senza discriminazioni (universalismo), viene contrastata la logica del mercato (particolarismo)

8 Altre declinazioni della Cittadinanza (Politica e Civile) sono:
Partecipazione politica (elettorato attivo/passivo) Associazionismo e volontariato (comportamento solidale) Comportamento legale Intrapresa economica (contributo allo sviluppo) …. Strettamente intrecciate alla CITTADINANZA SOCIALE ovvero al LIVELLO DI BENESSERE

9 Espansione della cittadinanza sociale
Più l’accesso alla sfera pubblica è aperto, da parte dei cittadini di ogni origine sociale e culturale, più si tende a espandere la Cittadinanza sociale Quantitativamente (si allarga il «paniere dei diritti» e più persone possono fruirne) Qualitativamente (si regola col welfare la risposta a bisogni sempre più vicini alla quotidianità) Per lo Stato l’espansione della cittadinanza sociale non è solo un costo ma un investimento

10 Diritti di cittadinanza di prima, seconda, terza e quarta generazione
I . Civili II. Politici III. Ambientali e culturali IV. (Società 4.0) Integrità del patrimonio genetico, Privacy e cancellazione dal web

11 La cittadinanza sociale oggi risente di numerosi «punti di rottura»
Il rapporto tra ciò che è «esigibile» e ciò che è effettivamente erogato si rompe con la crisi fiscale (James O’Connor, La crisi fiscale dello Stato, 1973) Ceti medi ostentano «autosufficienza» rispetto allo Stato; crisi di legittimazione della spesa pubblica; spreco e corruzione (J-F. Lyotard, La condizione postmoderna, 1979) Crisi di efficacia perché alla spesa individuale non corrisponde più qualità del servizio e effettiva copertura dei bisogni (U.Ascoli, Welfare State all’italiana, 1984; M. Ferrera, Il Welfare State in Italia, 1984) Le tre risposte alla crisi dello stato sociale: 1) liberalismo, 2) comunitarismo, 3) terza via (eguaglianza delle opportunità, dalla ridistribuzione della ricchezza alla promozione della creazione di ricchezza. Responsabilità personale (ai diritti seguono le responsabilità: etica della responsabilità individuale; fine della “colpa della società”?), mobilitazione dei cittadini, della società civile, delle comunità e delle associazioni; ruolo forte delle istituzioni pubbliche, garanzia di democrazia.

12 CRISI DEL WELFARE EUROPEO
CRISI DEL WELFARE EUROPEO. Declino del modello sociale dopo gli anni ’80 Crisi di legittimazione (insofferenza vs. stato/euroscetticismo; sfiducia sfera politica) (cala solidarietà e senso del dovere) Crisi di liquidità (fiscalità)(invecchiamento demografico) Crisi di efficacia non vi è corrispondenza tra le provvidenze e i nuovi rischi individuali e sociali Riforma dell’assistenza sociale in tutta l’Ue (beneficiario da passivo ad attivo: active welfare state) Nuove categorie di bisogno (allungamento vita, immigrazione) e vulnerabilità (gli «out-of- work») Cresce domanda di tutela pubblica (Censis) perché la famiglia è «sola» e i ceti medio bassi si sentono «insicuri»

13 2. L’accesso alla cittadinanza da parte degli immigrati

14 IMMIGRATI NON SONO CITTADINI?
Assolutamente falso! Hanno una cittadinanza «maggiore» (quella «data», che percepiscono legata alle origini) … e una cittadinanza «minore», quella acquisita (che comporta più diritti, ma anche nuovi doveri) Nel tempo, con l’accumulazione di esperienza nella società di inserimento (acculturazione), può cambiare la concezione della cittadinanza  da «etnica» diventa sempre più «elettiva»  viene avanti un’idea di cittadinanza «transnazionale», fluida, sfumata, iper-mobile E la cittadinanza originaria diviene «minore» (appartenenza… senza doveri).

15 6 SOLUZIONI AL PROBLEMA DELLA CITTADINANZA DEGLI IMMIGRATI (Laura Zanfrini, Annuario CIRMIB 2016)
Ampliare la categoria dei cittadini, facilitando la trasformazione degli stranieri in cittadini (naturalizzazione) Disconnettere la nazionalità dalla titolarità dei diritti di cittadinanza, ampliando il paniere dei diritti garantiti agli stranieri residenti Costituire comunità politiche sovranazionali (cittadinanza europea) Disconnettere la titolarità dei diritti dall’appartenenza a una specifica comunità politica Riconoscere, a livello legislativo, politico e giuridico, la ‘diversità’ degli individui (cittadinanza multiculturale) Riconoscere una situazione di ‘doppia appartenenza’, ammettendo la possibilità di godere dei diritti in più di uno Stato

16 Carattere artificioso della Cittadinanza: ti trasforma in cittadino con una firma
IL VALORE DELLA CITTADINANZA GIURIDICA (NATURALIZZAZIONE) PER GLI IMMIGRATI Dalle ricerche precedenti, in Italia, non vi è un significato univoco A richiederla è sempre una minoranza di stranieri residenti Spesso non coincide con le tempistiche del progetto migratorio (che può essere reversibile) Spesso vi è un uso «strumentale-economico» e non «simbolico-culturale» della naturalizzazione

17 QUANTI STRANIERI INTRAPRENDONO LA VIA DELLA NATURALIZZAZIONE PER AVERE DIRITTI DI CITTADINANZA?
all’anno in tutta Italia (su 5 milioni di residenti) 6.500 circa all’anno in provincia di Brescia, con trend in aumento (su 156mila residenti)

18 Acquisizioni di cittadinanza per tipologia e genere in provincia di Brescia per residenza (anni )

19 Acquisizioni di cittadinanza per tipologia e genere in provincia di Brescia per matrimonio (anni )

20 IL PROCESSO DEL «DIVENTARE CITTADINI»
Passa attraverso il riconoscimento dei diritti (parità formale) Ma richiede anche il sentirsi «proiettati» verso una nuova comunità di riferimento Vantaggi (integrazione, stabilizzazione, garanzie di discendenza ecc.) Svantaggi (assimilazione, tagliare le radici, tradire il proprio passato, identità frammentata ecc.) Non riguarda il singolo individuo ma il futuro del corpo sociale, il futuro della cittadinanza come base della convivenza democratica

21 Misurare la cittadinanza sociale
iI. Misurare la cittadinanza sociale

22 Definire cosa rientra nel paniere dei diritti e dei doveri
Diritti Materiali / Simbolici Diritti di Accesso / Trattamento / Successo o Risultato Doveri di rispetto legalità / contributi fiscali Partecipazione democratica ESEMPIO Beni primari (es. abitazione, istruzione, sanità), Ambito economico (salari e diritti sul lavoro), Ambito politico (partecipazione elettorale e associativa, accesso alla cittadinanza giuridica), Ambito culturale (libertà di espressione, di culto, non discriminazione su base etnica)

23 CONCETTO-OMBRELLO DI «INTEGRAZIONE» In sociologia è un concetto usato dalla corrente del funzionalismo (valore del sistema) = condizione che rende possibile il mantenimento dell’ordine sociale, cioè l’esistenza della società stessa come convivenza armonizzata tra individui dissimili

24 Sono ingredienti dell’integrazione:
Sentirsi parte di un gruppo sociale Essere riconosciuti membri del gruppo sociale Rispettare i criteri di appartenenza al gruppo Aspirare a far parte del gruppo Possedere i requisiti necessari (SINONIMI = inclusione sociale, coesione, incorporazione- embeddedness)

25 Quale integrazione ? Dietro il concetto di integrazione si celano
alcune questioni importanti, come: L’immagine dell’altro e il rapporto NOI/LORO La costruzione dell’identità e dell’appartenenza Il trattamento della diversità o differenza La questione delle risorse e dei confini

26 Idee di società e di integrazione
assimilazione, omologazione Etnocentrismo e universalismo Differenzialismo e relativismo Mélange e ibridazione separazione, segregazione scambio, trasformazione

27 Modelli di integrazione
Modelli di integrazione, concezioni dell’identità e trattamento della diversità etnica Modelli di integrazione Universalismo, assimilazione Differenzialismo, tolleranza Mescolamento, ibridazione Concezione dell’identità sostanziale stabile specifica, oppositiva, rivendicativa plurima, aperta, processuale Trattamento della diversità etnica negazione, omologazione conflitto, difesa, rivendicazione valorizzazione, negoziazione

28 Misure di integrazione
Il potenziale di integrazione (Cnel, 2011): La Lombardia, pur avendo un’alta capacità di attrazione della popolazione immigrata (indice di attrattività alto), non è però ai primi posti riguardo le condizioni che favoriscono l’integrazione. L’indice sintetico circa il potenziale di integrazione, in sostanza, colloca la Lombardia al nono posto, con un valore nell’indice di 56,6%, più basso rispetto a Friuli-Venezia Giulia (valore di 70,6) e Toscana (valore di 66). Indice di integrazione (Ismu, 2011): analizzate sinteticamente più dimensioni (economica, politica, sociale, culturale) del processo di integrazione.

29 (Cesareo, Blangiardo, 2011) Integration Indexes Integrazione è un processo:
Che si sviluppa nel tempo e richiede del tempo Multi-dimensionale: culturale, sociale, politica ed economica Bi-laterale: non solo l’immigrato vs. la società ma anche la società verso i cittadini

30

31 La cittadinanza sociale degli immigrati in Lombardia (2001-16)
iii. La cittadinanza sociale degli immigrati in Lombardia ( )

32 Indici di integrazione totale, economico-lavorativa e socio-territoriale della popolazione straniera con almeno 15 anni di età presente in Lombardia. Anni Fonte: elaborazioni Ismu-Orim, 2016.

33 Indici di integrazione economico-lavorativa della popolazione straniera con almeno 15 anni di età presente in Lombardia. Anni Fonte: elaborazioni Ismu-Orim, 2016.

34 Indici di integrazione socio-territoriale della popolazione straniera con almeno 15 anni di età presente in Lombardia. Anni Fonte: elaborazioni Ismu-Orim, 2016.

35 Indice di integrazione totale, della popolazione straniera con almeno 15 anni di età presente in Lombardia. Anni per genere Fonte: elaborazioni Ismu-Orim, 2016.

36 La cittadinanza sociale degli immigrati in provincia di Brescia (2016)
iV. La cittadinanza sociale degli immigrati in provincia di Brescia (2016)

37 La popolazione straniera a Brescia: il trend demografico
I cittadini stranieri residenti a Brescia al sono , pari al 12,6% della popolazione Rispetto al 2016 ( unità, pari al - 3,1%) Trend di decrescita si spiega con : crisi occupazionale ma anche acquisizioni di cittadinanza A Brescia città, l’incidenza della popolazione straniera è come sempre più alta che in provincia (18,4% capoluogo vs. 11,5% provincia) con decremento maggiore in provincia (-3,9%) BRESCIA = 2° IN LOMBARDIA PER INCIDENZA Annuario CIRMiB 2017

38 Verso un consolidamento
Permessi per lungo-soggiornanti: 74,8% dello stock di permessi di soggiorno rilasciati nel 2016. Acquisizioni di cittadinanza: nel 2016 Gli uomini stranieri manifestano indicatori positivi di permanenza: diventano cittadini prima delle donne Numericamente vi sono più donne (51,2%) che uomini (48,8%) (specialmente anni) per effetto dei ricongiungimenti, della contrazione degli uomini o della loro acquisizione di cittadinanza Annuario CIRMiB 2017

39 TREND DELLE CONCESSIONI DI CITTADINANZA IN PROVINCIA DI BRESCIA
Fonte: Istat

40 L’occupazione degli stranieri a Brescia
Aumentano gli stranieri occupati a tempo indeterminato (+10%) Cresce il tasso di occupazione dei residenti stranieri (+0,9%) e diminuisce il tasso di disoccupazione (- 2,5%) Cresce l’imprenditoria straniera fra il 2015 e il (+0,8%) Fonte: ISTAT Rilevazione integrativa sulle forze di lavoro 2016

41 Povertà e «ricchezza» degli stranieri
Maggiore vulnerabilità economica delle persone straniere in rapporto agli autoctoni le famiglie con almeno un componente straniero hanno un reddito familiare di 1/3 inferiore rispetto alle famiglie italiane il rischio di povertà ed esclusione sociale è quasi il doppio per le famiglie straniere (49,5%) rispetto alle italiane (26,3%) (dati Istat a livello nazionale). Gli stranieri sono comunque sempre più risparmiatori: +3,9% di rimesse nel 2016 rispetto al 2015 Annuario CIRMiB 2017

42 L’accesso degli stranieri a scuola
L’incidenza dell’utenza straniera nelle scuole statali e paritarie si va sempre più stabilizzando (17,6% complessivamente), con un debole incremento rispetto all’a.s. precedente (+0,1%). Annuario CIRMiB 2017

43 L’accesso degli stranieri a scuola
Aumentano i ragazzi stranieri nelle scuole secondarie di secondo grado e nei licei (si passa dal 17 al 18% degli stranieri iscritti ad una scuola superiore) Annuario CIRMiB 2017

44 I risultati scolastici degli alunni stranieri (prove Invalsi 2015/16)
Permane il divario di apprendimento: gli studenti italiani ottengono mediamente punteggi superiori in ogni livello scolastico (Italiano e Matematica) La differenza è più marcata tra italiani e studenti stranieri di prima generazione, mentre le seconde generazioni tendono ad avvicinarsi di più ai risultati degli autoctoni.  chi viene da un Paese Ue consegue risultati più elevati rispetto a coloro che provengono da una nazione europea ma non Eu  oppure da uno Stato extraeuropeo Immigrare prima dell’inizio della scolarizzazione diviene un notevole vantaggio sulla possibilità di successo scolastico Annuario CIRMiB 2017

45 Studenti stranieri iscritti nelle università bresciane, lombarde e italiane. Incidenza % Serie storica: aa.aa. da 2003/04 a 2015/16

46 Accesso ai servizi sanitari
L’accesso al medico di base, alle vi­site specialistiche e ai ricoveri in regime di sistema sanitario nazionale è positivamente correlato al possesso di una condizione giuridica stabile.  .. E al reddito: Stranieri con meno di 500 eur/mese usufruiscono di Pronto soccorso molto più di chi ha reddito superiore a 1000 eur/mese (39% vs. 26%). Usufruiscono meno dei servizi sanitari del SSN coloro che provengono da: Africa subsahariana e Asia, e coloro che hanno titolo di studio basso o nessun titolo. Annuario CIRMiB 2017

47 Indici di integrazione della provincia di Brescia. Anni 2013 – 2016

48 Questioni aperte 1- Quali categorie di persone a Brescia sono più a rischio di non raggiungere una cittadinanza sociale per sé e i loro figli? 2- Quale lezione può trarre la società locale bresciana, dagli esiti di questo processo di “apertura” e “chiusura” verso la cittadinanza multiculturale? 3- In che senso gli stranieri rappresentano una “cartina di tornasole” dello stato dei diritti di cittadinanza nella realtà bresciana?

49 Riferimenti Bibliografici
Ascoli U., Welfare State all’italiana, 1984 Baglioni Lorenzo Grifone, L’interpretazione sociologica della cittadinanza, 2014 Cesareo V., Blangiardo G.C., Integration Indexes. An empirical research on migration in Italy, Quaderni Ismu, 2/2011 Colombo E., Domaneschi L., Marchetti C., Una nuova generazione di italiani,. L’idea di cittadinanza tra i giovani figli di immigrati, F. Angeli, Milano, 2010. Colombo M. (a cura di), Immigrazione e contesti locali, Annuario CIRMiB 2017 (e precedenti) Ferrera M., Il Welfare State in Italia, 1984 Lyotard J.-F., La condizione postmoderna, 1979 Marshall T. , Cittadinanza e classe sociale, 1949 ORIM, Regione Lombardia, Rapporto L’immigrazione straniera in Lombardia Rusconi G.E., Immigrazione in Europa e impatto culturale e problemi di cittadinanza, «Il Mulino», 1/1992 Zanfrini L., Cittadinanze. Appartenenza e diritti nella società dell’immigrazione, 2007. Zanfrini L., Immigrazione e comunità locali: per una nuova idea di cittadinanza, In Annuario CIRMiB 2006

50 IMMIGRATI NON SONO CITTADINI?
Assolutamente falso! Hanno una cittadinanza «maggiore» (quella «data», che percepiscono legata alle origini) … e una cittadinanza «minore», quella acquisita (che comporta più diritti, ma anche nuovi doveri) Nel tempo, con l’accumulazione di esperienza nella società di inserimento (acculturazione), può cambiare la concezione della cittadinanza  da «etnica» diventa sempre più «elettiva»  viene avanti un’idea di cittadinanza «transnazionale», fluida, sfumata, iper-mobile E la cittadinanza originaria diviene «minore» (appartenenza… senza doveri).

51 Sarà cura della società che accoglie il nuovo cittadino
fare sì che la cittadinanza acquisita non sia formale («diritti senza appartenenza»)

52 Maddalena Colombo maddalena.colombo@unicatt.it
Grazie! Maddalena Colombo

53 Bibliografia essenziale
M. Ambrosini (2013), Immigrazione e cittadinanza dal basso. Salute, Persona, Cittadinanza, 1, R. Bertozzi (2012), Partecipazione e cittadinanza nelle politiche socio-educative, FrancoAngeli, Milano. E. Besozzi (2016), Accoglienza e dialogo come porte di ingresso alla cittadinanza sociale e culturale, in M. Colombo (a cura di), Immigrazione e contesti locali. Annuario Cirmib 2016, Vita e Pensiero, Milano, pp R. Bichi, P. Bignardi, F. Introini e C. Pasqualini (a cura di) (2018), Felicemente italiani. I giovani e l’immigrazione, Vita e Pensiero, Milano. R. Billi (a cura di) (2005), Integrazione e cittadinanza, ItalianTeam Edizioni, Bologna. E. Codini e V. Riniolo (2018), L’attivismo delle seconde generazioni e la riforma della legge sulla cittadinanza in Italia, Visioni LatinoAmericane, Anno X, No. 18, 9-25. E. Codini e M. D’Odorico (2007), Una nuova cittadinanza. Per una riforma della legge del 1992, Collana Ismu, FrancoAngeli, Milano. E. Colombo, L. Domaneschi e C. Marchetti, Una nuova generazione di italiani. L’idea di cittadinanza tra i giovani figli di immigrati, FrancoAngeli, Milano, 2009. M. Colombo (2019), Gli immigrati e i giovani di origine straniera a Brescia: quale cittadinanza sociale?, in Calore A. (a cura di), Cittadinanze variabili, Giappichelli, Torino. F. Della Pupa e D. Sredanovic (2017), Citizen to stay or citizen to go? Naturalisation, security, and mobility of migrants in Italy, Journal of Immigrants & Regugee Studies, vol. 15, No. 4, S. De Toni, Promuovere la cittadinanza attiva tra i giovani: una ricerca-azione a Brescia, in M. Colombo (a cura di), Immigrazione e contesti locali. Annuario Cirmib 2016, Vita e Pensiero, Milano, pp  L. Grifone Baglioni (2011), L’interpretazione sociologica della cittadinanza. Una lettura in chiave figurazionale, Cambio, Anno I, No. II, L. Grifone Baglioni (2009), Sociologia della cittadinanza. Prospettive teoriche e percorsi inclusivi nello spazio sociale europeo, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli. C. Mantovan (2007), Immigrazione e cittadinanza. Auto-organizzazione e partecipazione dei migranti in Italia, FrancoAngeli, Milano. S. Muttoni (2013), Adempimento dei doveri e diritto alla cittadinanza, Salute, Persona, Cittadinanza, 1, G. Pollini, P. Venturelli Christensen (2002), Migrazioni e appartenenze molteplici. Gli immigrati cinesi, filippini, ghanesi, ex yugoslavi, marocchini, senegalesi e tunisini in Italia, Franco Angeli, Milano. M. Santagati e F. Avigo (2015), Partecipazione, diritto o dovere? La civicness dei giovani in attesa della cittadinanza italiana, in M. Colombo (a cura di), Immigrazione e contesti locali. Annuario CIRMiB 2015, Vita e Pensiero, Milano, pp L. Sartori (2004), Il bilancio di responsabilità sociale: nuova frontiera della cittadinanza attiva, Civiltà Europea, Vol. 5, No. 6, L. Zanfrini (2007), Cittadinanze. Appartenenza e diritti nella società dell’immigrazione, Editori Laterza, Roma-Bari.


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