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LA CLASSE TRADIZIONALE

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Presentazione sul tema: "LA CLASSE TRADIZIONALE"— Transcript della presentazione:

1 LA CLASSE TRADIZIONALE
Progettare, sviluppare e valutare per competenze con le nuove metodologie didattiche: Flipped classroom e EAS. LA CLASSE TRADIZIONALE Difficoltà nello svolgere i compiti da soli SCARSA MOTIVAZIONE Giornata lunga e noiosa

2 La classe NEL PASSATO … NEL PRESENTE …

3 Una metodologia innovativa: la flipped classroom
La flipped classroom, o classe capovolta, consiste nell’invertire il luogo dove si segue la lezione (a casa propria anziché a scuola) con quello in cui si studia e si fanno i compiti (a scuola anziché nella propria abitazione). L’idea dell’insegnamento capovolto, tanto semplice quanto rivoluzionaria, è quella di fare in modo che i ragazzi possano studiare i video prima della lezione. Può sembrare banale, ma questo "piccolo" cambiamento aumenta la motivazione e favorisce l'apprendimento: si impara facendo ( learning by doing) e l'alunno diventa protagonista attivo del della sua formazione

4 contenuti interattivi
LA CLASSE CAPOVOLTA A casa si acquisisce dimestichezza con le immagini con i video e con i contenuti interattivi L’ indomani in classe attività e lavori di gruppo Spiegazioni Personalizzate Progetti Interessanti e accattivanti ELEVATA MOTIVAZIONE

5 DEL FUTURO LA CLASSE CAPOVOLTA …
Rende gli alunni autonomi nello studio Consente l’apprendimento motivato Permette agli alunni di esprimere la loro creatività da soli e in gruppo

6 Come funziona? Quali sono i vantaggi?
L’alunno riceve uno stimolo dall’insegnante e deve studiare prima della spiegazione. Il tempo risulta completamente riorganizzato. In tal modo: Gli alunni arrivano alla lezione con determinate domande Vengono date spiegazioni solo a chi non ha compreso l’argomento, tenendo conto dei ritmi e delle potenzialità di ciascuno Diminuisce il tempo per la lezione frontale e per la correzione dei compiti a casa ma … … aumenta il tempo in classe per le attività pratiche: esercitazioni e approfondimenti sul campo!!!

7 L’interattività online, inoltre, favorisce esperienze di didattica personalizzata, avvicinandosi alle esigenze delle ultime generazioni, quelle dei digital native. La seconda parte del lavoro avviene invece in classe, dove l’insegnante diventa REGISTA, STIMOLATORE, FACILITATORE, COORDINATORE dei percorsi formativi. L'insegnante , pertanto, propone e segue le attività applicative al fianco degli alunni piuttosto che dalla cattedra: esercitazioni, laboratori, compiti, risoluzione di problemi, studio di casi, attività di approfondimento, ecc.  Il cambiamento di metodologia non comporta un ridimensionamento o l’annullamento del ruolo dell’insegnante, ma una diversa modalità di approccio alla conoscenza: nella fase iniziale il docente propone uno stimolo da lui opportunamente scelto e in seguito i ragazzi vengono coinvolti direttamente nelle varie attività di costruzione degli apprendimenti. Il capovolgimento è importante perché gli alunni hanno bisogno dell’ aiuto del docente soprattutto nel momento in cui svolgono il compito, e questo differente approccio porta anche ad una distensione dei rapporti alunno-insegnante.

8 La flipped classroom e l’insegnamento nel linguaggio degli alunni:
Edmodo è un’apposita piattaforma per le scuole, a metà strada tra un social network e una classe virtuale (di e-learning). L’utilizzo dovrebbe iniziare dalla 1^A classe, iscrivendo gradualmente sia gli alunni che gli insegnanti. Sono coinvolti anche i genitori, avendo accesso ai voti del figlio possono comunicare anche col docente; in tale maniera sarebbe fattibile mettere in atto attività del tipo “collaborative learning”. Qui l'interazione sociale riproduce il funzionamento più che collaudato di Facebook: gli utenti possono postare, commentare, pubblicare video, note e allegati. Gli studenti o i docenti possono creare sondaggi su qualunque tema (ad esempio il viaggio di istruzione di fine anno) oppure creare un calendario dove segnare le scadenze didattiche più importanti (compiti in classe, interrogazioni, incontri tra genitori e insegnanti). Insomma, un vero e proprio social network adattato a scopi educativi.

9 modificando le modalità di gestione e fruizione delle lezioni.
Vi è quindi una interazione tra TIC e prassi didattica: processo di MEDIAMORFOSI, cioè il cambiamento dei media nel loro stesso uso didattico, un adattamento dei linguaggi e dei saperi all’imporsi dei processi di tecnologizzazione e industrializzazione Gli apprendimenti personali e di gruppo, insieme a contenuti e competenze, vengono veicolati dall’insegnante attraverso strumenti capaci di creare interesse da parte degli studenti , favorire la partecipazione e di creare ambienti di apprendimento attraverso la multimedialità e l’interattività, modificando le modalità di gestione e fruizione delle lezioni. Sviluppare senso critico Migliorare le dinamiche relazionali, la socializzazione, la cooperazione Educare al valore della ricerca

10 Il social learning con Edmdo: “ Fai della tua classe una comunità!”
L’insegnante condivide con la classe link e risorse digitali fruibili anche da casa attraverso il computer, il tablet o lo smartphon. Contenuti, questionari, sondaggi, verifiche e avvisi vengono proposti in chiave moderna e accattivante e , sopratutto, con modalità in grado di rispondere ai bisogni individuali e ai ritmi di apprendimento di ogni singolo alunno. Agli alunni, quindi, basterà uno smartphon , una connessione a Internent e insegnanti pronti a cogliere le straordinarie opportunità che la tecnologia offre alla didattica, per poter sperimentare l’efficacia di una scuola moderna, inclusiva e capace di appassionare tutti!!! Il social learning con Edmdo: “ Fai della tua classe una comunità!”


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