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Mauro Magatti CAMBIO DI PARADIGMA

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Presentazione sul tema: "Mauro Magatti CAMBIO DI PARADIGMA"— Transcript della presentazione:

1 Mauro Magatti CAMBIO DI PARADIGMA
USCIRE DALLA CRISI PENSANDO AL FUTURO

2 Tre fasi attraversate dal capitalismo dal Secondo dopo guerra:
Lo scambio fordista-welfarista : si avvia nel periodo post- bellico e ha fine con la crisi culturale e strutturale del ’68 Lo scambio finanziario-consumerista (neoliberismo) e ha fine con la crisi del 2008 Finanziario : per la centralità del processo di finanziarizzazione Consumerista : per la centralità del consumo identificato come fonte del benessere e dell’identità. Nascerà dalla risposta che saremo in grado di dare alla crisi in corso Non esiste una sola via di uscita: dinamiche incerte

3 Veniamo da un’ epoca in cui vi era l’idea condivisa che l’unico obiettivo davvero perseguibile era il benessere materiale. Il capitalismo si è strutturato attorno ad un equilibrio di interessi sociali, economici e politici. Interessi sociali : sono gli interessi materiali e simbolici di gruppi che definiscono la posizione che occupano nella scala sociale e il loro status; Interessi economici : legati all’accumulazione del capitale sotto forma di profitto o rendita; Interessi politici : legati all’ottenimento del consenso, e dunque alle linee guida da portare avanti.

4 Un punto di vista solo economico è essenziale ma insufficiente
Un punto di vista solo economico è essenziale ma insufficiente L’ economia è il centro di propagazione ma, tale crisi ci avverte della necessità di pensare ad un modello sociale nuovo, in grado di farci superare gli schemi di pensiero avuti nell’ultimo decennio e non dunque vecchie ‘‘ricette’’ riciclate. Oggi avvertiamo la mancanza di un orizzonte condiviso in cui riconoscere noi e gli altri. Si parla infatti di: Uso sconsiderato della tecnologia La religione oscilla tra pulsioni fondamentaliste e aspirazioni di rilancio La politica vede ridursi gli strumenti di cui dispone per intervenire, con il rischio di non comprendere più quale sia la sua funzione

5 Lo scambio fordista-welfarista (i 30 anni gloriosi ’45 -‘75)
Contrassegnato in economia dalla forma di produzione fordista : produzione di serie. Come si è avviato: Inserendo quote crescenti di popolazione nel circuito del consumo grazie ai salari stabili e in crescita (equilibrio lavoro-consumo) Aumento del consenso socialdemocratico retto sull’accesso generalizzato all’istruzione, crescita salari ecc; Il compito della politica era di mediare tra gli interessi del capitale (profitto-salario) e del lavoro (redistribuzione del reddito) Nel sociale, si formavano le identità sociali in base all’appartenenza a classi occupazionali. Dov’è la condizione lavorativa a definire l’appartenenza partitica. In questa fase è l’accesso ai consumi di massa, la sicurezza del posto di lavoro, l’assistenza sanitaria ecc. che fanno da capo saldo.

6 Nel ’68 fu una crisi culturale a segnare la sua fine, seguita dalla politica che cominciò a prenderne le distanze. L’accesso generalizzato al benessere fece indebolire la relazione tra identità e classe. Portò ad una nuova domanda sociale : la realizzazione di sé . Messa in discussione il rapporto tra salari e profitti, il ruolo della politica e dello Stato. Ultimo elemento decisivo alla crisi di tale scambio fu la prima crisi petrolifera.

7 Lo scambio finanziario - consumerista (’79-08)
Via di uscita dalla crisi (scambio fordista-welfarista) avviene una riorganizzazione del capitalismo. Ha creato l’ipotesi di poter calcolare, prevenire e assorbire qualsiasi tipo di rischio; comportava: Flessibilità nei rapporti di lavoro e nei processi di produzione Apertura dei mercati a livello internazionale Fine : Ampliamento delle opportunità individuali Consenso politico

8 Le fasi che seguono tale scambio:
Raggiungimento di una nuova fase dello sviluppo economico pronta a sostenere un’organizzazione della produzione e degli scambi su base sovranazionale; Introduzione di strumenti finanziari tecnicamente evoluti. Centralità di tale scambio passa dal lavoro al consumo ciò ha portato alla stagnazione salariale, che ha come esito l’indebitamento. Si stima che l’indebitamento medio del consumatore (U.S.A.) è aumentato di quasi 5 volte in 50 anni, nonostante l’ingresso massiccio delle donne nel mondo del lavoro (crescita reddito del 16% ) La sostituzione della centralità del lavoro per il consumo è stata la risposta a quella soggettività e al riconoscimento delle differenze ambite nel ‘68

9 Esempio: La Apple (Jobs) ha convinto i suoi clienti che acquistando un prodotto del suo marchio avrebbero ricevuto non solo un oggetto ma anche un identità sociale. Abilità del consumismo è stata di mutare il desiderio in processo di accumulazione. Temi quali disuguaglianza economica perdono importanza a favore di una differenza identitaria. Sviluppo della mercatizzazione della vita sociale : aumento della spesa sulla protezione dei rischi dell’esistenza (pensione, sicurezza sociale) esito di una diminuzione dei fondi governativi in tali aree.

10 In ambito politico : Riduzione del tasso di sindacalizzazione e delocalizzazione di capitale e imprese. Compito principale della politica era rendere appetibili i mercati interni (favorire privatizzazione, riduzione livello di tassazione sui redditi da capitale, liberalizzazione del mercato del lavoro). Stagnazione della domanda interna perché salari non più in crescita. Conseguenza : aumento delle disuguaglianze economiche a vantaggio dei vertici della scala sociale.

11 Eredità dello scambio (5 problemi) :
Disordine sociale Accentuazione delle disuguaglianze economiche; Stagnazione del salario da diversi decenni; Mentre i guadagni dell’1% più ricco si sono triplicati. Disordine demografico Invecchiamento della popolazione del Nord del mondo e pressione migratoria del Sud del mondo molto più giovane. La centralità dell’individualità ha portato ad una riduzione della proiezione nel futuro di se stessi, della cura delle generazioni precedenti e a vedere la nascita di una nuova generazione come un impedimento alla propria individualità. Provocando un cambiamento delle dinamiche dei redditi e dei consumi.

12 Disordine politico Sempre meno coesa; Fine delle ideologie per far posto alla frase ‘‘effetto’’ (slogan); Manifestare per ciò che porterà voti. Disordine economico - finanziario Venivano pensati infallibili e questa troppa sicurezza ha portato all’esplosione del sistema. Concentrazione delle ricchezze in mano a pochi Disordine ambientale Posta con forza a partire dagli anni ’70, ma solo in tempi recenti si cominciano ad avvertire dei cambiamenti .

13 Post 2008 Il primo Stato pronto ad intervenire sono stati gli U.S.A. , con risultati efficaci ma non risolutivi. U.E. si è attuata alla linea di austerità da tempo assunto come modello in Germania (ordoliberalismo), modello inefficace che ha portato a seguire il modello statunitense: quantitative easing Unica via di uscita è la nascita di un nuovo modello, e non pezze di appoggio per un nuovo scambio sociale.


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