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Franca Rossi Università “Sapienza” Roma
L’ingresso nelle culture dello scritto: le conoscenze dei bambini sulla scrittura Franca Rossi Università “Sapienza” Roma Sessa Aurunca, 23 febbraio 2019
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Partiamo da voi e dai genitori:
“Avete vostre domande, dubbi, curiosità, sul tema? oppure domande, interessi, riportate/i dai genitori”
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Che cosa significa entrare nella cultura dello scritto per un bambino?
La scrittura come oggetto culturale (persone, tempo, segni) Entrare nella cultura scritta presuppone »comprendere» Per rispondere a questa domanda dobbiamo pensare alla società piuttosto che alla scuola e Oggetto creato da moltissime persone,consolidato nel tempo, carico di segni delle comunità che lo hanno usato) Libri, documenti legali, romanzi, carte geografiche, calendari e tutti gli oggetti che vi vengono in mente la cui ragione di esistere è la scrittura
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Come si organizza la lingua quando diventa lingua scritta
Come sono gli oggetti creati dalla cultura scritta Come si narra per iscritto? Come si protesta per iscritto? Come si ringrazia per iscritto? Come si realizzano per iscritto quegli atti comunicativi che siamo abituati a realizzare attraverso l’oralità? Tutti gli oggetti di cui parlav prma, inclusi i diversi tipi did libri, enciclopedie, albi illustrati, vocabolari, libri di poesie,
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Comprendere che tipo di testo è caratteristico di ogni oggetto
Comprendere il tipo di testo caratteristico di ogni oggetto: il formato, il lessico, presenza/assenza delle illustrazioni, l’organizzazione tipografica
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Come sono le istituzioni create dalla cultura scritta
Iniziare alla cultura scritta e muoversi con disinvoltura dentro di essa come se fosse la propria casa Come sono le istituzioni….quali sono, le biblioteche, le case editrici, ma anche tutte le professioni costruite dagli usi sociali della scrittura: giornalisti, scrittori
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I discorsi e le parole I bambini arrivano con un patrimonio linguistico significativo… ma molto differenziato. In un ambiente linguistico curato e stimolante… (…) I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta (…) (…) L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano il progressivo avvicinamento dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la lettura e la scrittura
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Traguardi per lo sviluppo della competenza
(…) Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi (…) Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
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Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola dell’Infanzia (dalle Indicazioni Nazionali). I discorsi e le parole Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media
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I documenti non bastano Profonda dissociazione tra discorso e pratica
Non è difficile essere d’accordo con i documenti La pratica didattica, spesso va da un’altra parte E la cultura scritta dov’è?
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Per essere alfabetizzati oggi:
Anche il significato di «essere alfabetizzati» ha cambiato significato nel tempo Derivazione da alfabeto induce una interpretazione restrittiva della locuzione, impadronirsi del codice, della corrispondenza tra fonemi e grafemi
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Per essere alfabetizzati oggi:
Muoversi con disinvoltura tra una miriade di testi e di atti comunicativi scritti, La casa di cui parlavamo prima Testi scritti digitali per noi che non li abbiamo visti dalla nascita a volte sono un problema
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Oggi siamo consapevoli
I bambini non aspettano gli adulti per imparare Anche rispetto alla scrittura Alfabetizzazione emergente e alfabetizzazione formalizzata Torniamo ai bambini,
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a) La relazione tra il tutto e le parti
Quali problemi cognitivi affrontano i bambini quando esplorano la scrittura? a) La relazione tra il tutto e le parti Ma quali sono le complessità cognitive che i bambini devono affrontare?
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d b 9 b) Problemi di classificazione
2 tipi di linee: bastoncini e cerchietti Qual è la base concettuale per stabilire la differenza tra lettere e numeri?
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Abbiamo a disposizione moltissimi caratteri tipografici completamente diversi l’uno dall’altro. Spesso, si può essere portati a pensare che quei caratteri siano così diversi perché, chi li aveva progettati, semplicemente voleva fare qualcosa di diverso dagli altri. La verità però è un’altra: ci sono così tanti caratteri diversi perché appartengono ad epoche diverse, nelle quali si avevano diverse necessità stilistiche e diverse possibilità tecnologiche.
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Ad esempio, i font “bastoni”, cioè quelli senza grazie (ti spiego meglio nei paragrafi dopo) praticamente non esistevano fino a circa un secolo fa. E anche all’interno dei font “graziati” ci sono numerose categorie (che ora andiamo ad approfondire) in cui l’aspetto estetico è dipendente dal periodo storico in cui sono stati creati.
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ci sono così tanti caratteri diversi perché appartengono ad epoche diverse, nelle quali si avevano diverse necessità stilistiche e diverse possibilità tecnologiche.
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Stesse forme grafiche in supporti diversi hanno significati differenti
E ancora
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d) Scoprire che c’è una relazione tra i suoni dell’oralità (parola) e la numerosità/qualità delle lettere utilizzate per scrivere quella parola. e) Oltre al codice alfabetico esiste una lingua scritta utilizzata per produrre testi Questione del Registro e dei Generi testuali .
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Investire sul sapere dei bambini
“Prima della prima” Investire sul sapere dei bambini Aver visto scrivere Aver ascoltato letture a voce alta Aver avuto la possibilità di produrre scritte senza modelli da copiare Aver avuto la possibilità di fare domande e costruire risposte
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Numerosi contributi di ricerca confermano che:
I bambini concettualizzano la lingua scritta molto prima che gli adulti decidano che è ora di imparare (Ferreiro &Teberosky) Anche se i bambini non sanno leggere e scrivere in maniera convenzionale gli incontri con il materiale scritto sono sollecitanti perché pongono domande attivano la costruzione di risposte coerenti con…) Cosa vogliono dire questi segni? Cosa ci fanno i grandi? Come li usano? A cosa servono?
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Le scritte spontanee dei bambini (prodotte senza un modello da copiare) ci permettono di comprendere le loro teorie sul sistema di scrittura Abbiamo bisogno di una chiave di lettura condivisa, che tenga conto: a) delle caratteristiche delle scritte (uso di lettere, di numeri, di segni di altro tipo, quantità dei segni ecc.) b) delle modalità di lettura che i bambini mettono in atto sulle scritte prodotte
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Il percorso concettuale dei bambini per imparare a scrivere
0: pensare che disegno e scrittura funzionino nello stesso modo. Nessuna differenziazione. La scrittura non rappresenta suoni e la quantità di lettere è casuale oppure determinata da caratteristiche «fisiche» dell’oggetto (scrittura presillabica) La scrittura inizia a rappresentare unità sonore: le sillabe (scrittura sillabica) La scrittura rappresenta sia sillabe che fonemi (scrittura sillabico-alfabetica) La scrittura rappresenta fonemi (scrittura alfabetica) 24
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Fase 1: scritte presillabiche
Differenziare la scrittura dal disegno La ricerca di stili diversi
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La scrittura a timbro (fase presillabica)
Albero del sole – Gialla- scrittura a timbro? 26
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Scrivere per rappresentare le grandezze dei referenti. Anna Maria 5.7
Casa casetta gatto gattino
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La conoscenza del nome delle lettere non è sempre utile, anzi...
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Il principio della variazione interna
Scritte presillabiche con pseudolettere La lettura copre tutta la scritta e non pone problemi di corrispondenza
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Fase 2: Esempi di scrittura sillabica
Manuel 4 anni
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Fase 2: scritte sillabiche
Le parole mono e bisillabe possono creare problemi perché contrastano con il principio della quantità minima La lettura con il dito serve per controllare la corrispondenza e fare revisioni
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Fase 3: scritte sillabico-alfabetiche
Iniziare a introdurre anche i grafemi
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Fase 3: scritture sillabico-alfabetiche
Anche Vera inizia a introdurre grafemi nella sua scritta
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Fase 4: scrittura alfabetica
Una lettera scritta per ogni suono (fonema) della parola
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Concettualizzare la scrittura in modo alfabetico:
E conoscere anche le lettere giuste
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Se vogliamo raccogliere le scritte spontanee dei bambini
Alcune indicazioni Come organizzarsi Intervistare un bambino per volta Foglio bianco e penne Consegne: che cosa chiedere al bambino Chiedere di disegnare degli oggetti (richiesta non è indispensabile) e di scrivere il nome dell’oggetto disegnato (gli chiederemo di scrivere una parola per volta, ma sempre sullo stesso foglio) Importante chiedergli «scrivi come sai fare tu, scrivi come pensi che si possa scrivere» Iniziamo dalla scrittura del proprio nome, poi le seguenti parole -MELA- FARFALLA- CARAMELLA-TELEVISIONE-RE Coppia TOPO-TOPOLINO Coppia GATTO-GATTI
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Ogni parola va prima scritta poi letta
(«mi fai vedere bene con il dito dove si legge CASA?») E’ importante documentare la modalità di lettura del bambino - per segnalare segmentazioni, tentativi di corrispondenza utilizziamo degli «archetti» per segnalare una lettura globale e la direzione della lettura utilizziamo Dopo la lettura, anche nel caso nel quale avanzino delle lettere, chiediamo sempre al bambino “Vuoi cambiare qualcosa? Puoi riscrivere se vuoi”
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Analizzate insieme con le colleghe le scritte raccolte e individuate il livello di concettualizzazione Come sono i livelli delle scritte? Sono omogenee, disomogenee? Sorprese, Conferme rispetto alla vostra conoscenza del bambino? Nel prossimo incontro possiamo guardare insieme le scritte sulle quali avete dubbi
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