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Antropologia Culturale e dell’Educazione

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Presentazione sul tema: "Antropologia Culturale e dell’Educazione"— Transcript della presentazione:

1 Antropologia Culturale e dell’Educazione
PROVA SIMULATA TESTI DI RIFERIMENTO 1) manuale Fabio Dei (capitolo 1-3) 2) DISPENSA A CURA DI CATERINA DI PASQUALE Antropologia Culturale e dell’Educazione PF24 Caterina Di Pasquale 22 maggio 2019

2 Domande 1-15 TESTI DI RIFERIMENTO manuale Fabio Dei (capitolo 1-6)

3 1. Secondo l’antropologia evoluzionista dell’Ottocento, le differenze culturali tra gruppi umani dipendono da: a) La poligenesi, vale a dire l’origine evolutiva diversa dei gruppi umani b) Le capacità intellettuali differenziate di ogni particolare razza c) Le differenti velocità con cui i gruppi umani percorrono gli stadi dell’evoluzione

4 2. L “idea di un mondo suddiviso in una irriducibile pluralità di culture, autonome e ben distinte, non classificabili gerarchicamente, per certi aspetti incommensurabili”. Questa concezione può essere definita come Postcolonialismo b) Comparativismo c) Relativismo culturale

5 3. “…il punto di vista secondo il quale il gruppo cui si appartiene è il centro del mondo e il campione di misura cui si fa riferimento per giudicare tutti gli altri”…. Questa definizione di Sumner si riferisce al concetto di: a) Etnocentrismo b) Relativismo etico c) Razzismo biologico PS nella prova simulata fatta a lezione la citazione era attribuita a Herskovitzs. La citazione invece è di Sumner. La risposta giusta non è dunque la b come detto a lezione, ma la a.

6 4. Con l’espressione “concezione essenzialista” delle culture si intende:
L’assolutizzazione delle differenze culturali, assunte come primordiali e insuperabili b) Il principio per cui lo studio antropologico deve cogliere gli aspetti essenziali di una cultura c) L’idea che tutte le culture del mondo, per quanto diverse, siano accomunate da una medesima essenza.

7 5. Cosa si intende per “razzismo differenzialista”
5. Cosa si intende per “razzismo differenzialista”? a) Una ideologia discriminante verso gli “altri” che fa appello al principio della difesa e della non mescolanza delle peculiarità culturali b) Una ideologia discriminante verso gli “altri” che fa appello alle ineliminabili differenze genetiche fra gruppi umani c) Una ideologia discriminante verso gli “altri” che si fonda su una rigida gerarchizzazione fra le culture

8 6. Quale definizione spiega meglio l’uso dell’espressione “giro lungo” per caratterizzare la ricerca e lo stile di pensiero dell’antropologia culturale? a)L’antropologia si caratterizza per il fatto di studiare esclusivamente luoghi e culture molto lontane ed esotiche b) Per capire la razionalità umana, l’antropologia ha bisogno di passare attraverso lo studio delle culture che ci sono meno familiari c) L’antropologia procede attraverso un metodo introspettivo che, esaminando i nostri stessi processi di pensiero, mira alla scoperta di leggi unive.rsali della ragione

9 b) Ludwig Wittgenstein c) Bronislaw Malinowski
7. “La filosofia linguistica che caratterizza la seconda fase del suo pensiero fa poggiare il significato, vale a dire il rapporto tra linguaggio e mondo, su forme pratiche di vita”. A quale autore può essere attribuita questa affermazione? a) Karl Popper b) Ludwig Wittgenstein c) Bronislaw Malinowski

10 8. Lo “Statement on Human Rights” della American Anthropological Association (1947) sosteneva che:
a) Ogni essere umano deve esser libero di pensare e agire in conformità ai principi della propria specifica cultura b) Gli individui di tutto il mondo devono pensare e agire in conformità ai principi morali stabiliti dalla Organizzazione delle Nazioni Unite c) Ogni individuo è diverso da tutti gli altri e non può esser costretto a seguire le norme imposte dalla società e dallo Stato

11 9. “Il contributo delle culture alla civiltà consiste non tanto nella somma delle acquisizioni di ciascuna, quanto negli scarti differenziali che li separano”. A quale autore può essere attribuita questa affermazione? Ernesto De Martino b) Claude Lévi-Strauss c) Melville Herskovits

12 10. L’antropologa Carla Pasquinelli, parlando delle lotta alle mutilazioni genitali femminili (MGF), sostiene un’ “etica della responsabilità” in contrapposizione a un’etica dei principi). Ciò significa che: Nel problema delle MGF non ci sono aspetti morali ma solo giuridici b) La concreta protezione delle donne coinvolte nelle MGF vale più della affermazione di norme morali astratte c) Le MGF possono essere consentite per donne migranti provenienti da paesi in cui esse rappresentano una tradizione.

13 11. Quale fra i seguenti antropologi, tra fine Ottocento e prima parte del Novecento, non praticò mai la ricerca sul campo? W. H. R. Rivers b) F. Boas c) M. Mauss

14 12. Nelle ricerca di B. Malinowski, con “approccio olistico” alle culture si intende:
La necessità di uno studio comparativo e transculturale b) La necessità di rintracciare l’origine di ogni tratto culturale c) La necessità di studiare la cultura come un tutto, non separandone le diverse dimensioni

15 13. Il progetto «Human Relations Area Files», promosso da G
13. Il progetto «Human Relations Area Files», promosso da G. Murdock, consiste in: Una spedizione interdisciplinare di ricerca etnografica in Melanesia b) Una raccolta di fonti storiche d’archivio utili alla ricerca antropologica c) Un’impresa di descrizione e classificazione comparativa di un gran numero di culture in tutto il mondo

16 14. La spedizione etnologica francese Dakar-Gibuti (1931-33) fu diretta da:
a) Claude Lévi-Strauss b) Marcel Mauss c) Marcel Griaule

17 15. Quale definizione descrive meglio la “svolta riflessiva” che l’antropologia attraversa a partire dagli anni Sessanta del Novecento? Un ripensamento epistemologico che si interroga sulle condizioni politiche e retoriche del sapere etnografico. b) L’abbandono dell’ideale di neutralità scientifica a favore dell’impegno politico verso I popoli indigeni c) L’abbandono della ricerca sul campo a favore di un approccio teorico- filosofico

18 Domande TESTI DI RIFERIMENTO DISPENSA A CURA DI CATERINA DI PASQUALE Prof. Di Pasquale Lezioni 1 - Prof. Di Pasquale Lezioni 2

19 16) Perché l’antropologia culturale è una scienza dell’educazione?
Perché si occupa del corpo e della mente, costitutivi del soggetto umano. Perché si occupa degli aspetti fisiologici e dei tratti somatici dell’uomo. Perché si basa sul concetto di cultura, costitutivo della soggettività umana.

20 17) Cosa si intende per naturalizzazione della cultura?
Il riconoscimento del diritti consuetudinario come diritto universale. La trasformazione dei nostri tratti culturali in tratti immutabili. La trasformazione della divisione sessuale in differenza di genere.

21 18) La diversità culturale è ….?
La diversità culturale è determinata dalle differenze di razza, di lingua, religione e consuetudini. La diversità culturale è determinata dal fenomeno migratorio e dalla stratificazione interna alle società complesse. La diversità culturale è data dall’intreccio tra diversità identitarie (etniche e religiose), da disuguaglianze economiche e sociali.

22 19) Quale affermazione descrive meglio l’etnografia della e nella scuola?
L’etnografia della scuola riguarda solo esclusivamente le autorappresentazioni del corpo docente. L’etnografia della e nella scuola si concentra sui processi e sulle pratiche del fare scuola . L’etnografia nella scuola prevede il trasferimento di una equipe di antropologi nella scuola.

23 20) Quale tra queste affermazioni sulla parentela è coerente con la prospettiva antropologica?
La parentela è una istituzione naturale basata sulla sessualità, sulla procreazione, sulla riproduzione e sulla mortalità. La parentela è organizzata in sistemi basati su discendenza, collateralità e affinità. La parentela è una struttura complessa che non può essere presente presso le società semplici.

24 21) Quale antropologo definisce la parentela come «reciprocità dell’essere»?
Bronislaw Malinowski. Claude Lévi-Strauss. Marshall Sahlins.

25 22) La collateralità riguarda:
Le relazioni tra soggetti che hanno un antenato comune. Le relazioni tra soggetti che non hanno un antenato comune. Le relazioni tra soggetti che condividono la discendenza.

26 23) Le famiglie possono essere:
Monogamiche e poliandriche. Monografiche e poliandriche. Monogamiche e poligamiche.

27 24) L’antropologia dell’educazione…
24) L’antropologia dell’educazione…. (scegliere l’affermazione corretta) nasce e si sviluppa esclusivamente negli Stati Uniti di America nella prima metà dell’Ottocento. nasce e si sviluppa prevalentemente negli Stati Uniti di America a partire dalla prima metà del Novecento. si basa sulla fisiologia umana e riconosce la presenza di tratti universali della crescita individuale .

28 25) Quali tra questi antropologi hanno contribuito alla definizione della antropologia della infanzia e dell’educazione? Margaret Mead, Edward Burnett Tylor, Marcell Mauss. Margaret Mead, Ruth Benedict, Franz Boas. Bronislaw Malinowski, Meyer Fortes, Clifford Geertz.

29 26) Quale principio fonda l’approccio antropologico all’infanzia e all’educazione?
Il determinismo biologico. Il determinismo culturale. c) La critica al determinismo bio-psicologico

30 27) Quale di queste coppie autore/concetto è sbagliata:
Ruth Benedict/continuità-discontinuità culturale b) Franz Boas/plasticità della crescita c) Margaret Mead/modelli contrastivi

31 28) Quale di queste coppie autore/libro è corretta:
Ruth Benedic/Cultura Primitiva b) Meyer Fortes/Argonauti del pacifico occidentale c) Margaret Mead/Adolescenza in Samoa

32 29) «Nonostante sia un fatto naturale che il bambino diventi uomo, il modo in cui avviene questa transizione varia da una società all’altra, e nessuno di questi particolari ponti culturali dovrebbe essere considerato il sentiero ‘naturale verso la maturità’». Associare la frase a un autore/ una autrice Franz Fanon Clifford Geertz Ruth Benedict

33 30) Quali sono le principali opere di Ruth Benedict?
Modelli di Cultura, Il Crisantemo e la Spada b) Adolescenza in Samoa, Sesso e repressione tra i selvaggi. c) Modelli di Cultura, Writing Culture

34 31) Secondo Ruth Benedict nella ‘cultura occidentale’ la discontinuità del ciclo della vita di un individuo dipende da: Il contrasto fra status di ruolo; il contrasto dominanza/sottomissione; il contrasto dei ruoli sessuali b) Il contrasto genitori/figli; il contrasto tra uomini e donne; il contrasto tra generazioni. c) La continuità della crescita: nessun individuo da grande deve dimenticare ciò che ha acquisito da piccolo.

35 32) Chi usa i termini lap baby/knee baby/yard child per descrivere le fasi della crescita osservate a Bali? Gregory Bateson. b) Ruth Benedict. c) Margaret Mead.

36 33) Margaret Mead definisce l’adolescenza alle isole Samoa come:
adeguamento a un’ unica traiettoria di vita b) intrecciata allo sviluppo ormonale degli adolescenti. c) connessa alla promiscuità dei costumi sessuali.


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