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PubblicatoVáclav Mašek Modificato 5 anni fa
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Verona 26 Ottobre 2018 IL CENSIMENTO PERMANENTE DELLA POPOLAZIONE : le nuove tecniche di indagine per la statistica ufficiale DALL'ANAGRAFE VIRTUALE STATISTICA AL REGISTRO BASE DELLA POPOLAZIONE: UN PERCORSO IN PROGRESSIVA EVOLUZIONE Sabrina Prati Istat. Servizio Registro della popolazione, statistiche demografiche e condizioni di vita. Direzione centrale per le statistiche sociali e il censimento della popolazione
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Le fondamenta del sistema
2 Registro delle unità economiche Registro degli individui Registro dei luoghi Registro delle attività I 4 registri di base Modello basato sull’utilizzo dei registri statistici, derivati dalle fonti amministrative ed integrati con indagini .
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Il censimento in un sistema
3 Legge di bilancio 2018 Art I censimenti permanenti sono basati sull'utilizzo integrato di fonti amministrative e di altre fonti di dati utili a fini censuari e sullo svolgimento di rilevazioni periodiche. Il censimento in un sistema
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Il Registro base della popolazione (individui, famiglie e convivenze) - RBI
Obiettivi Popolazioni di riferimento ANVIS e RBI Stadi evolutivi. L’integrazione con il censimento permanente Gli OUTPUT Per la statistica ufficiale: statistiche demografiche e SICIS (Sistema Integrato Censimento Permanente e indagini sociali) Per gli utilizzatori dei dati di popolazione: ampliamenti conoscitivi per orientare le decisioni e per la ricerca Gli argomenti
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Il Registro Base degli Individui - Obiettivi . RBI DEVE:
Contribuire ad innovare ed ampliare il patrimonio informativo consentendo l’identificazione di popolazioni statistiche diverse a supporto delle esigenze degli utilizzatori dei dati ufficiali di popolazione (Pop. residente, dimorante abitualmente, insistente ecc..) Essere IL riferimento per tutta la produzione statistica ufficiale che riguarda la popolazione abitualmente dimorante, censimento permanente e statistiche demografiche in primis; Essere costruito a partire dai dati anagrafici con correzioni derivanti dai segnali SIM e dalle indagini sociali, in modo da assicurare la coerenza tra due stock successivi e i flussi della dinamica demografica della popolazione abitualmente dimorante; Assicurare il rispetto delle definizioni, i requisiti di qualità e la tempestività richieste dai Regolamenti europei; Garantire gli output necessari per il monitoraggio e la valutazione delle normative e per le esigenze di policy sia a livello nazionale sia locale; Contribuire al miglioramento della qualità delle fonti anagrafiche, in prospettiva organizzate nel sistema ANPR; L’RBI è pensato come l’insieme più ampio possibile di individui identificabili in SIM a cui sono associate un set di informazioni minime e “certe”. Nel RBI il processo identifica le differenti popolazioni statistiche possibili. L’obiettivo principale del registro è quello di offrire la possibilità di avere una base dati micro che risponda a diverse definizioni di popolazione (residenza, dimora abituale, popolazione insistente su un territorio). La popolazione statistica di maggiore rilevanza è quella residente definita come “abitualmente dimorante” (vedi regolamenti internazionali) in un determinato ambito territoriale. L’output del RBI, riferito a questa specifica popolazione, deve garantire conteggi coerenti sia per il censimento sia per le statistiche demografiche (definitive). Quello di popolazione abitualmente dimorante è un concetto solo in parte sovrapponibile alla residenza anagrafica. Rispetto a tale popolazione sono identificati tre scenari possibili.
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Popolazione abitualmente dimorante
RBI . Popolazioni di riferimento. Alcune definizioni Popolazione abitualmente dimorante Article 2(c) – Usual residence ‘usual residence’ means the place where a person normally spends the daily period of rest, regardless of temporary absences for purposes of recreation, holidays, visits to friends and relatives, business, medical treatment or religious pilgrimage. The following persons alone shall be considered to be usual residents of a specific geographical area: (i) those who have lived in their place of usual residence for a continuous period of at least 12 months before the reference time; or (ii) those who arrived in their place of usual residence during the 12 months before the reference time with the intention of staying there for at least one year. In base alL’ art. 4 del Regolamente EU 1260/2013: la stima della «usually resident population (strict definition)» può essere effettuata a partire dalla «registered population» (Per noi la popolazione iscritta in anagrafe- Popolazione residente), usando metodi statistici solidi e documentati Lavoro wpc1. archetipo sulle definizioni. Fino ad oggi abbiamo fatto questa stima solo a livello aggregato per la QMVP. Mentre per tutti i dati di struttura della popolazione e per i flussi richiesti dal regolamento ci siamo avvalsi della possibilità prevista dal regolamento di considerare come proxi della dimora abituale la residenza anagrafica. Il che ci ha consentito di soddisfare tutte le richieste nei tempi previsti in accordo con i requisiti di qualità e coerenza previsti dal regolamento. Entro il 31 dicembre 2016 tutti i Paesi membri debbono inviare ad Eurostat i risultati dello studio di fattibilità previsto dal regolamento al riguardo.
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Il registro degli individui . SCENARIO 1 - ANVIS
SCENARIO I – Le fonti di questo scenario sono: i registri anagrafici comunali (sostituiti progressivamente dall’ANPR)per l’acquisizione delle LAC e degli eventi della dinamica demografica naturale e migratoria (nascite, morti, trasferimenti di residenza, etc.). Le fonti alimentano RBI a valle del processo di identificazione di SIM e del processo di revisione/validazione statistica di ANVIS - ANagrafe VIrtuale Statistica. In ANVIS vengono riconciliati i valori delle variabili di eleggibilità nel RBI e di altre variabili di interesse. In questo scenario, gli output deducibili da analisi statistiche condotte sul RBI faranno riferimento alla popolazione residente anagrafica, identificata come proxy della abitualmente dimorante. Sono stati identificati tre possibili scenari di costruzione, che presentano una crescente complessità in termini di fonti acquisite e di trattamento delle stesse. In aggiunta, i tre scenari potrebbero configurarsi come soluzioni rispettivamente per il breve, medio e lungo periodo. Una delle popolazioni che sono comprese nel registro è la popolazione abitualmente dimorante. Tale popolazione è fondamentale per le statistiche demografiche, per il censimento e per altre statistiche di interesse che includono gli indicatori sociali e quelli di Contabilità Nazionale. Nello scenario 1 si assume come proxi della popolazione abitualmente dimorante la popolazione residente calcolata. Questa popolazione è aggiornata a livello micro con i flussi della dinamica demografica a partire dai dai dati individuali del censimento della popolazione del Questo aggiornamento è gestito dal Sistema Anvis-midea. Sarà disponibile a breve l’aggiornamento al primo gennaio 2016.
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ANVIS. - Anagrafe Virtuale Statistica
ANVIS assume come popolazione di riferimento la popolazione residente, ovvero la stima statistica della popolazione iscritta in anagrafe. E’ costruito a partire dai microdati della Popolazione Legale alla data del censimento , considerati i ritorni di SIREA –Sistema Individuale di REvisione Anagrafica; E’ alimentato in modo continuo con i microdati di flusso relativi agli eventi della dinamica demografica: Nascite (iscrizione in anagrafe per nascita) Decessi (cancellazioni dall’anagrafica per morte) Migrazioni interne (trasferimenti di residenza da/per comuni italiani) Migrazioni internazionali (trasferimenti da/per l’estero) Iscrizioni e cancellazioni per Altri motivi post , residui SIREA e Rilevazione APR.4, ANPR (a regime) Acquisizioni di cittadinanza ANPR (a regime) Altre variazioni o mutazioni ANPR (a regime) Il sistema di gestione di ANVIS consente la storicizzazione degli eventi di dinamica demografica a partire dalla data del censimento. Consente di adottare metodi di contabilità demografica a livello micro-longitudinale (MIDEA-MIcro-DEmographic Accounting) nel pieno rispetto dei requisiti di coerenza richiesti dal regolamento europeo. Gli individui sono le unità di primo livello, le famiglie quelle di secondo livello. Il processo prevede due livelli distinti ma interconnessi su cui vengono effettuate le procedure. L’unità individuo si configura come unità di primo livello, dal momento che le informazioni sono raccolte e elaborate in primo luogo su tale unità. In seguito, attraverso apposite procedure, le informazioni disponibili a livello individuale sono riportate a livello familiare. Il modello di contabilità demografica MIDEA (micro-demographic accounting), è basato sull’alimentazione continua del sistema mediante i flussi a livello di microdato.
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Il registro degli individui . Scenari evolutivi
SCENARIO II – La struttura identificata dallo scenario I viene integrata con i dati del Master Sample (MS) a due rilevazioni, composto da una componente da lista ed una componente areale, che contribuisce alla determinazione della popolazione fino a specifici livelli di disaggregazione territoriale e tematica mediante una correzione degli errori di copertura. Per mezzo del MS, RBI viene dotato di una variabile peso tale che, per diversi livelli di aggregazione, siano rispettati i totali di popolazione stimati. SCENARIO III – La struttura identificata dallo scenario II viene integrata con l’utilizzo congiunto di dati derivanti da un insieme di fonti amministrative non anagrafiche (fiscali, previdenziali, di istruzione, etc.) integrate in SIM. Il numero delle unità statistiche appartenenti alla popolazione di interesse sarà, in questo caso, diverso rispetto agli scenari I e II. In questo scenario si predispone una strategia complessa di integrazione statistica fondata sull’analisi congiunta delle fonti amministrative e sul MS, con lo scopo di massimizzare la precisione delle stime, controllando i costi di indagine. SVANTAGGI. ANVIS cattura solo le persone che sono entrate in contatto con i servizi anagrafici, quindi è un’approssimazione della popolazione abitualmente dimorante. Gli scenario 2 e 3 si pongono l’obiettivo di definire metodologie per una stima della popolazione abitualmente dimorante che tenga conto dei segnali di presenza effettiva su un territorio che vengono dalle stime della sovra copertura o sotto copertura anagrafica prodotte sulla base di indagini ad-hoc (Master sample) – SCENARIO 2- e dall’integrazione degli archivi degli individui SIM –SCENARIO 3-. Si tratta di tre STADI evolutivi. Una tappa non esclude l’altra, ma gli scenari sono comunque uno la precondizione dell’altro. In particolare lo scenario III ha l’obiettivo di ridurre i costi (ed eventualmente di semplificare il processo: riduzione della componente areale) del II. Nell’ambito degli scenari II e III deve comunque essere previsto un ulteriore livello di integrazione che leghi le stime di popolazione di (almeno) due anni successivi con i flussi che li determinano, in modo da rispettare l’equazione della popolazione, dal momento che l’operazione di stima ne disturba la coerenza. La problematica è riconducibile ai metodi di macro-integrazione usati per gli aggregati economici di contabilità nazionale e basati in sostanza su stime di tipo raking (cfr. Memobust, Macro-integration module). Nello specifico si tratterebbe di applicare la minima correzione ai saldi dei soli flussi migratori di una matrice di transizione origine destinazione sub-nazionale (al limite comunale) in cui ci si vincola agli stock di popolazione dei due anni successivi. Un approccio più sofisticato, ma ancora sperimentale, è dato dall’uso di modelli bayesiani gerarchici (Bryant e Graham, 2015).
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RBI. Schema Fatti e Dimensioni
Struttura dei dati del RBI I dati sono organizzati in 3 macro aree concettuali: Area di Staging delle fonti – area su cui si scaricano le fonti da elaborare; Area di integrazione dei dati – una tabella de- normalizzata che contiene tutte le variabili di ogni individuo, la fonte da cui è stato selezionato e gli Indicatori di qualità (RBI_INDIVIDUI_PROT); Il Registro – un DB relazionale Normalizzato costituito dalle tabelle: D_INDIVIDUI (realizzata), FAMIGLIE (bozza), CONVIVENZE (da fare) e NUCLEI (da fare) e dai relativi metadati forniti dal SUM.
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Registro Base degli Individui (RBI)
RBI. – I contenuti : unità e variabili Le unità, ossia gli individui: codice unico fornito da SIM Le variabili CORE Core anagrafiche immutabili nel tempo: Sesso, Data di nascita, Luogo di nascita (comune o paese estero), Data di decesso Core mutabili nel tempo: Grado di Istruzione, Cittadinanza altre variabili in RBI legate al tempo Variabili che legano gli individui alle popolazioni target (e.g. pop. Residente anagrafica, pop abitualmente dimorante). Relativamente alle unità della pop target residente anagrafica: residenza (comune) e indirizzo (identificativo dell’indirizzo – CUI) Peso per correggere la popolazione da sotto-sovracopertura Le variabili mutabili nel tempo vengono storicizzate
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Registro Base Individui, 18/12/2017
Processo di Scelta Fonti e Fusione (sui valori del Gradi di Istruzione) LAC, Permessi di soggiorno – DNA-Lavoratori Parasubordinati -EMens - Fonti MIUR BIT – ANVIS e Fonti MIUR
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Prima valorizzazione delle variabili CORE
Le variabili sono selezionate secondo una gerarchia di fonte: se l’individuo è presente in LAC, si considerano i valori di LAC; se l’individuo non è presente in LAC, ma è presente in Anagrafe Tributaria, si considerano i valori da AT; se l’individuo non è presente né in LAC né in AT ma è cluster1 (l’individuo appare in una sola fonte), si prendono i valori presenti nella fonte. Tutti gli altri individui saranno trattati separatamente come “residui”. Stima dei valori mancanti con valore Modale e definizione del Indicatore di Qualità Algoritmo di calcolo del valore modale e degli Indicatori: Viene preso in considerazione il Cluster dei dati di ogni individuo costruito dai dati SIM per tutti gli anni e tutte le fonti; Per ogni cluster di individuo e per ogni variabile viene calcolato il valore modale e per i soli valori mancanti viene imputato il valore modale, dove è possibile, i relativi indicatori sono salvati nei campi seguenti: IM_SESSO; IM_DATA_NASCITA; IM_COM_NASCITA; IM_PAESE_NASCITA;
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Integrazione RBI – ANVIS++
Il processo di costruzione di ANVIS++, nasce dall’integrazione di ANVIS e LAC per il recupero di sotto-sovra copertura dei flussi demografici, e definisce la popolazione Residente Anagrafica al primo Gennaio di ogni anno. Al momento il processo è stato implementato per la definizione dello stock di popolazione al 1 gennaio 2016. L’integrazione con ANVIS++ consente di selezionare gli individui residenti e il relativo comune di residenza, ossia le variabili: RESIDENTE, COD_PROV_RESIDENZA, COD_COM_RESIDENZA Inoltre da questo archivio vengono estratte anche le variabili: STACIV, TIPO_RES, FLAG_INTESTATARIO, REL_PAR, COD_FAMIGLIA, COD_CONVIVENZA.
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RBI – Cittadinanza La variabile cittadinanza è stata valorizzata con un processo dedicato. Le fonti scelte sono state tratte secondo una gerarchia definita in base alla concordanza con LAC e alla tempistica di acquisizione, e sono in ordine: LAC (T+2) Ministero degli Interni – Permessi di soggiorno (T+3) INAIL – Denunce Nominative Assicurative (T+4) INAIL – Lavoratori Parasubordinati (T+10) INPS – EMens (T+11) MIUR – Anagrafe studenti primarie-secondarie (T+12) MIUR – Archivio dei laureati (T+14) MIUR – Archivio degli iscritti e delle iscrizioni universitarie (T+14) Da queste sono state estratte le informazioni relative alla cittadinanza che è stata transcodificata con la CodList di SUM dei paese esteri. Tale attività si è resa necessaria per armonizzare i metadati di fonte.
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RBI – Grado di Istruzione
Anche la variabile Grado di Istruzione è stata valorizzata con un processo dedicato, al momento sono stati elaborati i dati di BIT 2014. In generale la fonte BIT ha dati riferiti a T-2, ossia con ritardo data 24 mesi Fonti principali: Base Informativa sull’Istruzione e i Titoli di Studio (BIT), frutto di integrazione di più fonti Integrazione e riconciliazione con i dati rilevati al Grado di Istruzione proveniente dal Censimento Popolazione 2011 L’algoritmo di Integrazione prevede: Nel caso in cui il grado di Istruzione sia presente su entrambe le fonti la selezione del grado più alto Altrimenti i dati da BIT o da Censimento
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Integrazione RBI e Registro dei Luoghi Indirizzo di Residenza
L’acquisizione dell’indirizzo di residenza avviene come processo di integrazione con il Registro dei Luoghi – componente Indirizzi che svolge il ruolo di Linkga e Identificazione di tutti gli indirizzi. L’informazione viene acquisita tramite l’archivio SIM_INDIRIZZI_INDIVIDUI che: viene alimentato con le fonti che contengono l’informazione relativa all’indirizzo di residenza come ad esempio LAC e AT; e acquisisce dal registro dei luoghi l’identificativo unico dell’indirizzo – CUI; Anche per questa variabile si deve impiantare in processo di selezione e di scelta dell’indirizzo a cui far riferimento, in prima istanza considereremo quello di LAC.
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RBI- SCENARIO II. Utilizzo della variabile «peso» per correggere il registro dagli errori di copertura delle fonti anagrafiche. 18 Art. 37, comma 4 del T.U.O.E.L. n. 267/2000: 'La popolazione è determinata in base ai risultati dell'ultimo censimento ufficiale' Differenza tra popolazione censita e popolazione anagrafica
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Il censimento permanente: Rilevazioni A e L
19 Rilevazione campionaria da lista (L): Ha lo scopo di rilevare i contenuti tematici tradizionali del censimento (dati demografici, occupazione, istruzione, mobilità, abitazione) con alcune innovazioni e semplificazioni rispetto ai passati censimenti e i dati necessari per il regolamento europeo. Comuni coinvolti in un anno: 2359 -di cui tutti gli anni Famiglie coinvolte: 950mila Rilevazione campionaria Areale (A): È disegnata per stimare i tassi di sotto e sovra-copertura del RBI a livello nazionale e sub-nazionale per sottogruppi di popolazione (es: sesso, età, cittadinanza). Queste stime consentono di avere conteggi di popolazione corretti dagli errori di copertura. Comuni coinvolti in un anno: 2852 -di cui tutti gli anni Famiglie coinvolte: 450mila Il master sample sarà la base per i campioni delle indagini sociali.
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RBI e Sistema integrato censimento permanente e indagini sociali- Quadro di sintesi
Ai dati amministrativi sfuggono per definizione tutti i comportamenti che non lasciano traccia: sommersi, illeciti, derivanti da comportamenti opportunistici, manifestazioni di componenti soggettive…necessità di condurre indagini dirette
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Gli Output
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Il nuovo profilo del censimento della popolazione
22 Continuità informativa Dal censimento ogni dieci anni al censimento TUTTI GLI ANNI, con una informazione al passo con i tempi delle decisioni La microzonizzazione e la georeferenziazione consentiranno di proiettare i dati anche a livelli territoriali diversi da quelli amministrativi, oltre le tradizionali sezioni di censimento Sul territorio Basato sulla integrazione delle indagini censuarie con le fonti già disponibili aumentando in maniera esponenziale il potere informativo complessivo. Integrazione Solo una parte dei cittadini verrà intervistata direttamente (circa 1,5 milioni di famiglie e 3,5 milioni di cittadini ogni anno) Ridotto disturbo Possibilità di studiare i percorsi individuali e familiari e le storie lavorative e sociali Longitudinalità Il nuovo censimento farà dimezzare i costi Costi ridotti
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Il censimento come output: universale, territoriale, simultaneo
23 Il censimento come output: universale, territoriale, simultaneo Generale sugli individui: ogni anno per diffondere i dati demografici strutturali su tutta la popolazione che derivano dalla integrazione del registro RBI (che a sua volta incorpora i dati delle LAC e delle indagini demografiche ordinarie) e i dati provenienti dalle rilevazioni campionarie censuarie Lista e Areale. Generale sulle famiglie: ogni anno per diffondere i dati sulla composizione, la tipologia, la dimensione di tutte le famiglie. Territoriale sui luoghi e sulle microzone Tematica: per approfondire obiettivi specifici di ciascun dominio (stranieri, lavoro, scuola, bambini,donne, anziani, mobilità, abitazioni) Longitudinale sulle trasformazioni (famigliari e individuali) L’informazione del futuro
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RBI – Statistiche demografiche – Dal macro al micro in una prospettiva longitudinale
MI.DE.A.: micro-demographic accounting. La contabilità della popolazione utilizzando i microdati demografici simulando nel frame contabile (cohort-component) i meccanismi che nella realtà determinano l’evoluzione nel tempo dell’ammontare e della struttura demografica, in base ai flussi della dinamica. L’utilizzo di ANVIS è finalizzato a garantire: contabilità demografica basata sui microdati degli eventi per la produzione delle statistiche demografiche di flusso e di stock adempimenti per i due Regolamenti Comunitari sulle statistiche migratorie (Reg. 862/2007, Art. 3) e sulle statistiche demografiche (Reg. 1260/2013) analisi trasversali e longitudinali su famiglie ed individui Dati innovativi per lo studio dellemigrazioni; basi per disegni campionari per le indagini su individui e famiglie assolvimento della funzione istituzionale di Vigilanza anagrafica e modernizzazione della revisione anagrafica post-censuaria La coerenza tra stock e flussi della dinamica demografica è assicurata per «costruzione».
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Dal territorio per i territori
Dati statistici utili per gli amministratori che gestiscono i servizi sul territorio e per la declinazione delle politiche sociali sul territorio (es: il contrasto alla povertà educativa come disposto dalla legge di bilancio). Rappresentare le caratteristiche e le trasformazioni rilevanti del territorio: l’urbanizzazione, le periferie, il consumo di suolo, smart city, aree interne Definire i sistemi locali del lavoro e altre aggregazioni territoriali al di là delle partizioni amministrative (bacini di utenza, distretti locali…) Produrre dati georiferiti per le analisi spaziali
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Microdati I microdati Popolazione legale Ipercubi di diffusione
26 PL I sistemi informativi statistici Forme di archiviazione e interrogazione personalizzabili dall’utente Open data Dati in format open rielaborabili e geo localizzati Popolazione legale La classica conta della popolazione per singolo comune di residenza Ipercubi di diffusione Gli aggregati statistici al livello territorial e temporale di riferimento (il tradizionale piano di diffusione). In questa accezione anche la griglia territoriale Il censimento permanente: Le forme di output principali Microdati Open data SIS sistemi informativi I microdati Iper cubi Il massimo del contenuto informativo possibile per gli utenti evoluti
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Ampliamenti conoscitivi
l’utilizzo di dati amministrativi e la loro integrazione permetterà di: aumentare il dettaglio di analisi e la qualità delle informazioni sulla popolazione prodotte correntemente dalla statistica ufficiale riferite -per la prima volta- a diverse definizioni di popolazione; mettere insieme i percorsi sociali ed economici di individui e imprese ("scrivere" le storie individuali) connettere a livello micro i fenomeni economici e sociali. Le indagini continueranno ad essere utilizzate per completare il quadro informativo, analizzare fenomeni specifici, fornire risposte a determinate chiavi di lettura, individuare nuovi trend. Nel futuro i big data saranno utili per aumentare la tempestività delle informazioni, ampliare le opportunità di analisi e contribuire a migliorare la qualità delle stime.
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In vista del regolamento europeo sulle indagini sociali
È in corso di approvazione il regolamento europeo sulle indagini sociali che definisce le dimensioni sociali che ogni istituto nazionale di statistica è tenuto a rilevare in forma armonizzata a livello europeo: Mercato del lavoro Reddito e condizioni di vita Salute Istruzione e formazione Uso ICT Uso del tempo Consumo COM(2016)551/F1 Proposta del 24 agosto 2016 di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che istituisce un quadro comune per le statistiche europee sulle persone e sulle famiglie, basate su dati a livello individuale ricavati da campioni. La proposta è attualmente in fase di discussione. L’iniziativa rientra nel programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT) e mira a razionalizzare le statistiche sociali europee ricavate da campioni e a rendere più efficiente il processo di rilevazione dei dati e più pertinenti i risultati statistici. Il regolamento proposto dovrebbe garantire la comparabilità e la coerenza dei dati sul lungo periodo. Per lo svolgimento delle indagini sociali europee esistono attualmente cinque basi giuridiche che disciplinano, rispettivamente, l'indagine sulle forze di lavoro (IFL), le statistiche europee sul reddito e sulle condizioni di vita (EU-SILC), l'indagine sull'istruzione degli adulti (AES), l'indagine europea sulla salute (EHIS) e l'indagine sull'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle famiglie. Due indagini europee sono co dotte unicamente in base ad un accordo informale: l'indagine sul bilancio delle famiglie (HBS) e l'indagine europea armonizzata sull'uso del tempo (HETUS). Si sta inoltre cominciando a parlare di un quadro normativo unico che comprenda censimento, statistiche demografiche e indagini sociali, da definire fin d’ora per renderlo operativo dopo la tornata censuaria del 2021.
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