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Fil Ling 18-19 Lezioni 25-27
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Lezione 25 26/11/18
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proposta pre-appello esame scritto martedì 18 dicembre
ore 15 (da confermare)
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Sommario introduttivo su Quine
Respinge la distinzione tra analitico e sintetico (primo articolo dell'ant.: "due dogmi dell'empirismo") Ne segue una separazione non rigida tra scienza e filosofia e un ritorno alla ribalta dell'ontologia Tuttavia, i presupposti comportamentisti di Quine lo portano alla tesi della relatività ontologica (secondo articolo dell'ant.: "relatività ontologica")
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Quine Attacca i neo-positivisti (o neo-empiristi, in particolare Carnap) in quanto si basano su due dogmi ("Due dogmi dell'empirismo", 1951): 1) si può distinguere in modo netto tra analitico e sintetico 2) Riduzionismo (vi accenneremo dopo aver parlato del primo dogma)
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Critica al primo dogma Non abbiamo intuizioni chiare sull'analiticità
"tutto ciò che è verde è esteso" è analiticamente vero oppure no? Esempio migliore (non fatto da Quine): tutti i corpi sono gravi Ci serve una definizione di "analitico"
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Tentativo di definizione
P è analitico se, dopo aver sostituito, se necessario, sinonimi con sinonimi, otteniamo una verità logica. Esempio: nessun scapolo è sposato scapolo = uomo adulto non sposato nessun uomo adulto non sposato è sposato Problema: dobbiamo definire "sinonimo"
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"sinonimo" viene definito (prima facie) come sostituibile salva veritate
Ma non basta, dobbiamo aggiungere: anche nei contesti intensionali, in particolare nel contesto, "necessariamente, ..."
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Nei contesti estensionali "creatura con reni" e "creatura con cuore" sono intersostituibili.
Ma non così nei contesti intensionali: "necessariamente, tutte le creature con reni sono creature con cuore" è falso Al contrario, "necessariamente, tutti gli scapoli sono uomini adulti non sposati" è vero
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Allora, la nozione di sinonimia presuppone quella di necessità
Ma la necessità, per Carnap i neopositivisti, coincide con l'analiticità. Quindi, il tentativo di definire "analitico" è circolare
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Lezione 25 26 Novembre 2018
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Naturalismo di Quine Non potendo definire "analitico" e non avendo chiare intuizione su come distinguere giudizi analitici e sintetici (vedi esempio "tutti i corpi sono gravi"), dovremmo ammettere secondo Quine che non c'è una distinzione (netta) tra analitico e sintetico Questo porta Quine al "naturalismo" (non c'è rigida distinzione tra filosofia e scienza)
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il secondo dogma Il secondo dogma, quello del riduzionismo, è enunciato da Quine all'inizio dell'articolo (p. 110): "la credenza che ciascun asserto dotato di significato sia equivalente a qualche costrutto logico in termini che si riferiscono all'esperienza immediata" Sorvoliamo qui sui motivi che hanno spinto Carnap e i neo-empiristi a questa tesi e alla connessa tesi del verificazionismo, secondo la quale un enunciato è dotato di significato solo se vi è un metodo per (dis)confermarlo E sorvoliamo anche sulla critica che fa Quine a questo secondo dogma (visto come "intimamente connnesso al primo e con "la stessa radice" pp ))
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Olismo epistemologico
Esclusa la distinzione analitico/sintetico, l'intero corpus delle asserzioni della scienza (o di un certo sistema di credenze) fronteggia l'esperienza Alcuni asserti ("in periferia") sono più a rischio di essere respinti (sono quelli tradizionalmente considerati sintetici o fattuali) Altri asserti (più "al centro") sono più resistenti I più resistenti sono gli asserti della matematica e della logica, ma anche questi possono essere in linea di principio respinti (esempio della "quantum logic")
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Olismo del significato
Non essendoci più delle verità analitiche che fissano il significato dei termini, tutti i termini sono interdipendenti Non c'è differenza tra credenze fattuali e credenze sul linguaggio Cambiando credenze si cambia anche linguaggio ll sistema di credenze globale di Quine corrisponde al linguaggio da scegliere di Carnap. Per Carnap la scelta del linguaggio non ha alcuna valenza metafisica. Per Quine la scelta di un sistema di credenze ci impegna ad una visione delle cose che è scientifica e ontologica/metafisica insieme
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Indeterminatezza della traduzione
Quine arriva a queste conclusioni perché non ammette significati "ipostatizzati" nel senso di Frege Al massimo per lui c'è un "significato stimolo" associato a certi termini (concezione comportamentista del linguaggio) Supponiamo che il termine "gavagai" di un linguaggio alieno si presenta sempre di fronte allo stesso tipo di stimolo (coniglio). Varie traduzioni sono ugualmente lecite.
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Lezione 27 28/11/18
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Ripasso sulla distinzione tra enunciato, proposizione e stato di cose
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Gavagai e Relatività ontologica
coniglio parte non staccata di coniglio (sempre presente quando c'è il coniglio) stadio temporale coniglioso (parte di un "verme temporale") manifestazione di coniglinità/sta conigliando (come sta piovendo) Queste ipotesi le possiamo fare anche per il nostro linguaggio e anche in questo caso non c'è "truth of the matter" (Per questi argomenti v. art. "Relatività Ontologica", p dell'antologia)
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Quadro riassuntivo su Carnap e Quine (slide aggiunta dopo la lezione)
Carnap. le verità analitiche sono il frutto di convenzioni semantiche (dipendono dalla scelta del linguaggio). Laddove Kant vede proposizioni sintetiche a priori vere, Carnap vede (a seconda dei casi) proposizioni analitiche (dovute al linguaggio, confermate qualunque cosa succeda nel mondo) o sintetiche (dovute a fatti del mondo confermate o respinte sulla base dell'esperienza). Quine. L'analiticità dipenderebbe dalla logica e dalla sinonimia, ma la sinonimia non può essere definita e quindi non c'è distinzione analitico- sintetico. Una teoria (sistema di credenze) fronteggia in blocco il tribunale dell'esperienza.
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