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anno scolastico 2018/19
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Le Nuove Indicazioni affermano che nella scuola dell’infanzia “la centralità di ogni soggetto nel processo di crescita è favorita dal particolare contesto educativo: è la scuola dell’attenzione e dell’intenzione, del curricolo implicito (organizzazione di spazi e tempi) e di quello esplicito che si articola nei campi di esperienza. Questi mettono al centro dell’apprendimento l’operare del bambino, la sua corporeità, le sue azioni, i suoi linguaggi. Nella scuola dell’infanzia non si tratta di organizzare e “insegnare” precocemente contenuti di conoscenza o linguaggi/abilità, perché i campi di esperienza vanno visti come contesti culturali e pratici che “amplificano” l’esperienza dei bambini grazie al loro incontro con immagini, parole,sottolineature e “rilanci” promossi dall’intervento dell’insegnante.”
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Inizio del percorso di PREGRAFISMO con la storia di ORSOBUCO
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Questo percorso di pregrafismo è finalizzato al perfezionamento delle abilità necessarie al successivo apprendimento della scrittura, in particolare della coordinazione oculo-manuale, delle abilità grafo-motorie e dell’orientamento spaziale. Essendo il grafismo la proiezione del corpo nello spazio del foglio, è importante partire dall’esperienza motoria in modo che, attraverso la sperimentazione del corpo, il bambino arrivi ad un utilizzo corretto della motricità fine. Ai bambini è stata data la possibilità di sperimentarsi sia con tutto il corpo, sia con attività grafiche su foglio e con vari materiali .
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Orsobuco e le sue strade
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…si parte sempre dal corpo, dal gioco vissuto in prima persona
“Se ascolto dimentico Se vedo ricordo Se faccio imparo” -Confucio-
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Percorso sul corpo in palestra
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Percorsi su foglio con farina
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Pasta sale per giocare e creare un libretto tattile
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PERCORSO LOGICO-MATEMATICO
La vita dei bambini è strettamente collegata alla “matematica”. Il mondo, la natura e le cose nascondono concetti logico-matematico-scientifici complessi. I bambini sono strutturalmente i matematici più entusiasti. Albert Einstein diceva: “Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso”. Essere curioso significa chiedere perché, stupirsi ed emozionarsi di fronte alla realtà e, soprattutto, voler capire. La “matematica” non è un’attività da svolgere, ma un modo di pensare, un atteggiamento da acquisire nell’affrontare le situazioni, nel provare a risolvere problemi senza darsi una modalità giusta o sbagliata, ma continuando a sperimentare e tutto ciò va costruito insieme ai bambini.
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Ritorno di MAT e TAM che ci hanno portato la linea dei numeri
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Gli interessi dei bambini si sono diversificati
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Ci misuriamo 17
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Registrazione
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La linea dei numeri ci serve per misurarci
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Confronto col righello
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Vari strumenti di misurazione
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A CACCIA DI NUMERI
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Giochiamo con le mappe per consolidare la capacità di orientarsi nello spazio e la lateralizzazione
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RIPRENDENDO IL TEMA DELL’ ANNO SCORSO
Nella drammatizzazione della storia Rayan è il cacciatore ed Elia il suo fucile La fiaba è la chiave che apre tutte le porte della realtà; percorrendo strade nuove aiuta a conoscere e a capire il mondo in quanto è un potente stimolo alla creatività e al pensiero divergente. -Gianni Rodari-
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Come l’anno scorso, anche quest’anno, il percorso basato sulle fiabe è stato finalizzato a promuovere ascolto, attenzione, concentrazione, allungando i tempi sempre un po’ di più, oltre ad arricchire il lessico e allenarsi a descrivere. Inoltre quest’anno si è concentrata l’attenzione sulla struttura della storia e sulla divisione in sequenze in modo che i bambini potessero manipolare le fiabe in modo creativo, dando loro la possibilità di parlare, di arricchire, di inventare. Con la stessa favola ci siamo divertiti a cambiare i personaggi, a modificare il finale, ci siamo inventati storie tutte nostre.
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Giocando con CAPPUCCETTO ROSSO abbiamo capito com’è costruita una fiaba e ci siamo divertiti a drammatizzarla
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Per inventare una fiaba ci servono:
I PERSONAGGI PROTAGONISTI GLI AMBIENTI
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I CATTIVI che creano un OSTACOLO
GLI AIUTANTI che portano alla SOLUZIONE
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Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono
Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti. -Gilbert Keith Chesterton-
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BUONA ESTATE!!! maestra Mara maestra Chiara
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