Il mondo dei dati nella gestione faunistico-venatoria Alcuni esempi

Presentazione sul tema: "Il mondo dei dati nella gestione faunistico-venatoria Alcuni esempi"— Transcript della presentazione:

1 Il mondo dei dati nella gestione faunistico-venatoria Alcuni esempi
A cura di Nicola Canetti

2 Legge 157/92 art. 1 comma 1 “La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale.” Legge 157/92 art. 7 comma 3 “L’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica ha il compito di censire il patrimonio ambientale costituito dalla fauna selvatica, studiarne lo stato, l’evoluzione ed i rapporti con le altre componenti ambientali […] di esprimere i pareri tecnico-scientifici richiesti dallo Stato, dalle regioni e dalle provincie autonome.”

3 Legge 394/91 art. 1 comma 1 “…detta princìpi fondamentali per l’istituzione e la gestione delle aree naturali protette, al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del paese.” comma 3 lettera a) “…conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri biologici.”

4 Trattandosi di un patrimonio va quantificato e gestito
GESTIONE CONOSCENZA MONITORAGGIO

5 Introduzione Quali dati raccogliere e per conoscere cosa?
Dati biologici per conoscere lo status delle popolazioni e i parametri ad esse collegati Dati territoriali per conoscere la struttura del territorio da diversi punti di vista Dati cinegetici per conoscere il fenomeno venatorio

6 Introduzione Organizzazione della raccolta dati Chi raccoglie i dati
Come raccogliere i dati Quando raccogliere i dati Tecnici, ricercatori, cacciatori Protocolli definiti Modulistica appropriata Alcuni dati sono stagionali altri no

7 Introduzione Organizzazione dei dati nel computer
Per ogni lavoro sempre la stessa impostazione delle directory Sempre avere almeno 2 copie per ogni lavoro Nominare i files sempre con lo stesso criterio E’ più facile trovare e archiviare il materiale Può capitare qualsiasi cosa con i computer Sappiamo cosa contengono senza aprirli