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Esternalità e fallimenti di mercato

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Presentazione sul tema: "Esternalità e fallimenti di mercato"— Transcript della presentazione:

1 Esternalità e fallimenti di mercato

2 Intervento pubblico nell’economia
L’intervento pubblico nell’economia è necessario per imporre regole e istituzione che permettano ai mercati di funzionare Quando i mercati da soli non permettono il raggiungimento di un’allocazione efficiente delle risorse, o perché i mercati non si creano spontaneamente o perché non funzionano adeguatamente, in altre parole quando c’è un fallimento di mercato Che cosa causa i fallimenti di mercato? Quanto sono importanti in pratica?

3 I fallimenti di mercato sono ovunque!
L’unico caso in cui non esistono fallimenti di mercato è quello della “concorrenza perfetta”, le cui ipotesi sono: Molti compratori e venditori  sono spesso pochi e “grandi” Beni omogenei  più frequentemente i beni sono differenziati Informazione perfetta  più spesso asimmetrie informative Rendimenti costanti di scala  le economie di scala esistono Assenza di esternalità  molto più frequenti di quanto sembri Etc. La concorrenza perfetta è un’astrazione teorica, i fallimenti di mercato sono la norma, e ciò implica che le “regole del gioco” e le istituzioni sono cruciali…

4 Fallimenti di mercato I casi più rilevanti di fallimenti di mercato che richiedono un intervento pubblico sono: Esternalità Beni pubblici Se il problema è a livello locale o nazionale  Intervento pubblico E se il problema ha rilevanza internazionale? L’intervento pubblico dei singoli Stati può non bastare Serve una istituzione internazionale sovranazionale

5 Il mercato concorrenziale e i due surplus
I due concetti di surplus valgono anche a livello di domanda e offerta di mercato. I due surplus sono sempre visualizzati dalle aree sotto la curva di domanda (quello dei consumatori) e sopra la curva di offerta (quello dei produttori). È facile verificare che il mercato concorrenziale, in equilibrio par-ziale, ha l’effetto di rendere massima la somma dei due surplus. Questo significa allora che l’alloca-zione realizzata dall’equilibrio parziale concorrenziale è ottimale? p S(p) E p* D(p) y* y

6 Monopolio e Pareto-ottimalità
Una seconda strada per confrontare monopolio e concorrenza è quella di valutare il monopolio col criterio di Pareto. Supponiamo, per semplicità, che non ci siano costi fissi (k = 0) e che il costo marginale sia costante (Cm = c). Si vede subito che l’allocazione non è ottimale, perché nel punto scelto dal monopolista (M) si ha Bms > Cms. p Il punto ottimale è C (quello che si avrebbe in concorrenza); ma è un punto che il monopolista non sceglierebbe mai spontaneamente, perché non farebbe profitti. a pm M C pc Cm = Cms D = Bms Rm qm qc q

7 Fallimento del mercato
L’allocazione del monopolio (il punto M) è un tipico esempio di fallimento del mercato (non dal punto di vista dell’impresa, che ottiene il massimo profitto, ma da quello della “società”). Misuriamo il benessere sociale come la somma del surplus dei consumatori (l’area del triangolo aMpm) e del profitto dell’impresa (il rettangolo MQpc pm). p Rispetto all’allocazione C (quella Pareto ottimale) si registra una perdita sociale, misurata dal triangolo CMY. a L’impresa potrebbe accettare di produrre qc in cambio di un indennizzo versato dai consu-matori pari al mancato profitto. pm M C pc Q Cm = Cms I consumatori ci guadagnerebbero (una cifra pari alla perdita sociale), ma un accordo del genere è vanifi-cato dal fenomeno del free-riding. D = Bms Rm qm qc q

8 Due rimedi (e i loro inconvenienti)
Per contrastare il fallimento del mercato, ci sono due soluzioni principali: (1) Monopolio pubblico, cui viene imposto l’obiettivo di massi- mizzare il benessere sociale (e quindi il surplus dei consuma- tori) invece di massimizzare il profitto. (2) Regolamentazione. Per esempio, in cambio della licenza a produrre il bene si impone all’impresa il prezzo pc (prezzo amministrato). Entrambe le soluzioni presentano numerosi inconvenienti. Ne segnaliamo due: (i) se vi sono costi medi decrescenti sia il monopolio pubblico che l’impresa regolamentata lavorerebbero in perdita e andrebbero sussidiate ; (ii) nelle imprese sussidiate (pubbliche o private) si indebolisco- no fortemente gli incentivi a tenere comportamenti efficienti.

9 Parola chiave: Fallimento del mercato
Con l’espressione “fallimento del mercato” (market failure) si intende una situazione in cui l’allocazione realizzata dal mercato non è Pareto-ottimale PRINCIPALI CASI DI FALLIMENTO DEL MERCATO: 1. Concorrenza imperfetta. 2. Esternalità. 3. Beni pubblici. 4. Tasse e sussidi.

10 Allocazioni “ottime” Secondo il criterio di Pareto una allocazione è ottima quando non ci sono allocazioni superiori. DEFINIZIONE EQUIVALENTE: un’allocazione è ottima quando non è possibile far stare meglio un soggetto senza far stare peggio almeno un altro soggetto. Il soggetto stesso decide se sta meglio o peggio. Il criterio fa riferimento alle sue preferenze. Perciò, per giustificare un cambiamento col criterio di Pareto occorre l’unanimità. Basta il veto anche di un solo soggetto perché il cambiamento non sia giustificato. Ovvero, il criterio favorisce lo status quo. Esistono infinite allocazioni ottime

11 Beneficio marginale sociale, costo marginale sociale e Prezzo ombra
Beneficio marginale sociale (Bms): è l’ammontare di risorse che la “società” è disposta a spendere per disporre di una unità in più del bene y. Costo marginale sociale (Cms): è l’ammontare di risorse che la “società” deve spendere se vuole disporre di una unità in più del bene y. Se si ha Bms > Cms, alla “società” conviene che la produzione del bene y venga accresciuta. Se invece si ha Bms < Cms, alla “società” conviene che la produzione del bene y venga ridotta. La quantità prodotta del bene y è perciò ottimale quando si ha Bms = Cms Prezzo ombra del bene y è il prezzo che, se venisse realizzato dal mercato, garantirebbe la produzione della quantità ottimale del bene y . È il comune valore di Bms = Cms.

12 Regola generale di efficienza:
Una allocazione è P-efficiente se il costo marginale Cm che la società affronta per produrre una unità in più di un bene è uguale al beneficio marginale Bm che la società ottiene Se un bene non produce effetti esterni, i Cm e Bm da considerare sono solo quelli dei soggetti direttamente coinvolti nella transazione Se un bene produce effetti esterni negativi, il Bm sociale è dato dal prezzo P, mentre il Cm sociale (cioè totale) è dato dalla somma del Cm interno, sostenuto dal produttore, e dal Cm esterno (CMAE) subito dal soggetto inquinato  È efficiente la quantità per cui: Bm sociale = P = Cm sociale = Cm interno + CMAE

13 Equilibrio del mercato e allocazioni ottimali
Il bene y è prodotto in un mercato perfettamente concorrenziale. Quanto costa alla società produrne una unità in più? Ovvero qual è il suo Cms? Risposta: quel che costa alle imprese che lo producono, ossia Cm. Dunque, in concorrenza si ha Cms = Cm. Perciò il grafico di Cms coincide con quello della curva di offerta. Quanto è disposta a pagare la società per una unità in più del bene y? Risposta: il prezzo(misurato sulla curva di domanda). p Costo marginale sociale Perciò il grafico di Bms coincide con la curva di domanda. S = Cms Perciò il prezzo di equilibrio coincide col prezzo ombra E p* Beneficio marginale Sociale e l’allocazione realizzata dal mercato (concorrenziale) è ottimale. D = Bms y* y

14 Esternalità Le esternalità sono molto frequenti
Si ha una esternalità quando l’azione di un agente ha effetti (collaterali, esterni) su altri agenti esternalità negativa se l’azione impone costi sugli altri esternalità positiva se l’azione apporta benefici agli altri Le esternalità possono essere: pecuniarie (i.e. tramite il meccanismo dei prezzi) non-pecuniarie (i.e. tramite effetti reali)

15 Il problema delle esternalità
Le esternalità non-pecuniarie determinano risultati inefficienti perché gli effetti «esterni» agli agenti non sono incorporati nei prezzi di mercato L’agente non prende in considerazione questi effetti «esterni» nel proprio processo decisionale, cioè: Questi effetti sono «esterni» al processo di ottimizzazione dell’agente Non inclusi nell’analisi costi-benefici dei singoli agenti

16 Esternalità Definizione: Se le azioni di un’agente impongono costi su altri individui, l’agente esercita una esternalità negativa, mentre se le azioni dell’agente comportano benefici per altri individui, l’agente esercita una esternalità positiva. Esternalità di rete, effetto snob Quando sono presenti delle esternalità, il mercato concorrenziale potrebbe non raggiungere un risultato Pareto efficiente.

17 OTTO TIPOLOGIE DI ESTERNALITÀ
Produttore Consumatore Consumatore Produttore esternalità positive esternalità negative

18 Esempi di esternalità POSITIVE NEGATIVE P\P: investimenti in ricerca e sviluppo; un frutteto di meli vicino ad un apicoltore. C\C: il giardino del mio vicino allieta la mia vista. C\P: investimento in capitale umano. P\C: impresa inquina l’aria di una zona residenziale. P\P: impresa industriale inquina l’acqua utilizzata da un’impresa agricola. C\P: traffico privato rallenta trasporto merci delle imprese. C\C: fumatore e non fumatore nello stesso ambiente.

19 CONSEGUENZE Data la caratteristica delle esternalità di non riflettersi sui prezzi, coloro che producono le esternalità non hanno alcun incentivo a tener conto degli effetti, positivi o negativi, causati su coloro che le ricevono. Di conseguenza, l’attività di produzione o di consumo da cui deriva l’esternalità viene spinta a un livello diverso, inferiore o superiore, da quello quello efficiente. I mercati in cui si verificano esternalità danno luogo ad allocazioni delle risorse non Pareto efficienti. Le esternalità creano problemi perché non esiste alcun mercato, o prezzo, per le esternalità.

20 esternalità negative costo sociale > costo privato esternalità positive beneficio sociale > beneficio privato livelli di attività socialmente insufficienti livelli socialmente eccessivi di attività con esternalità il PREZZO di mercato è distorto perché non include tutte le informazioni socialmente rilevanti dal lato della domanda e/o dell’offerta

21 Esternalità negativa In questo mercato concorrenziale, l’equilibrio è dato dall’incontro fra la curva di domanda D e la curva di offerta MPC derivata dal costo marginale privato delle imprese

22 Esternalità negativa Tuttavia, la produzione del bene genera un’esternalità negativa, e quindi un costo marginale esterno MEC positivo e crescente al crescere di Q…

23 Esternalità negativa …per cui la “vera” curva di offerta MSC dovrebbe considerare il costo marginale sociale, dato dalla somma di MPC e MEC

24 Esternalità negativa In questo mercato sarebbe efficiente produrre Q* (D = MSC), dove il beneficio marginale dell’ultima unità prodotta (P*) è uguale al costo marginale sociale… …mentre, se le imprese non pagano per i costi esterni (MEC), la produzione di mercato è Q1 (D = MPC), dove il beneficio marginale dell’ultima unità prodotta (P1) è uguale al costo marginale privato In presenza di esternalità negative, il mercato tende a produrre una quantità superiore rispetto all’ottimo sociale

25 Pottimale Qottimale D Qmercato Pmercato Q P Q P Qmercato Pmercato D
esternalità negative sulla produzione (inquinamento) perdita secca Pottimale Qottimale Costo sociale D Qmercato Pmercato Q P Costo privato esternalità positive sulla produzione (R&D) Q P Costo privato Qmercato Pmercato D perdita secca Costo sociale Qottimale Pottimale

26 Pmercato S Q P Qmercato Pottimale Qottimale S Q P Qmercato Pmercato
esternalità positive sulla domanda (istruzione) perdita secca Pmercato S Q P Qmercato valore privato Pottimale Qottimale valore sociale esternalità negative sulla domanda (alcool) S valore privato Q P Qmercato Pmercato valore sociale Qottimale Pottimale perdita secca

27 Esternalità ed efficienza
Le imprese non pagano per i danni delle loro esternalità negative e quindi producono troppo. Dato che non vengono ricompensate per i benefici delle loro esternalità positive, producono troppo poco. Esempio – Un’impresa produce fertilizzante e emissioni tossiche: 1 tonnellata di fertilizzante  1 unità di agente inquinante Il costo privato non comprende il costo del danno provocato all’ambiente. Il costo sociale comprende il danno dovuto all’esternalità ed è, quindi, maggiore del costo privato.

28 Mercato concorrenziale e ottimo sociale
Mercato concorrenziale: P = MPC Ottimo sociale: P = MSC Il mercato concorrenziale crea una perdita di benessere sociale Ciò accade perchè chi inquina non paga per l’inquinamento Come possiamo ristabilire l’ottimalità?

29 Contrastare le esternalità 1
Le esternalità implicano che nel mercato vi sia o sotto- o sovra- produzione Poiché il prezzi di mercato sono “sbagliati” la prima possibilità di intervento consiste in un intervento pubblico direttamente sul meccanismo dei prezzi tramite: Tasse Sussidi Esternalità negative Sovraproduzione Tassa Esternalità positive Sottoproduzione Sussidio

30 Contrastare le esternalità 2
Un’altra possibilità di intervento riguarda la: Regolamentazione La regolamentazione dovrebbe contribuire a definire i diritti di proprietà and prevedere sanzioni, in modo da cambiare le “regole del gioco”, influnzando costi e benefici percepiti and modificando gli incentivi Esternalità Regolamentazione Incentivi

31 I diritti di proprietà Definizione: Un diritto di proprietà è il controllo esclusivo sull’uso di un bene o di una risorsa, senza interferenze da parte di altri soggetti.

32 Politiche pubbliche per le esternalità
Quando le esternalità sono rilevanti e le soluzioni private impossibili o inefficacy, il settore pubblico può intervenire attraverso . . . Politiche di disposizione e controllo (i.e. regolamentazione). Politiche di mercato (i.e. tasse/sussidi).

33 Politiche pubbliche per le esternalità
Politiche di disposizione e controllo Solitamente nella forma di regolamentazioni: Proibire determinati compartamenti. Richiedere determinati comportamenti. Esempi: Vaccinazione obbligatoria. Permessi di inquinamento emesis dalla Environmental Protection Agency (EPA).

34 Politiche pubbliche per le esternalità
Politiche di mercato Il governo può usare tasse e sussidi al fine di allineare incentive pubblici e private con l’efficienza sociale. Tasse Pigoviane = tasse sulla fonte delle esternalità Le tasse Pigoviane sono sempre ottimali/efficienti?

35 Provvedimenti di disposizione e controllo: la regolamentazione
LE SOLUZIONI PUBBLICHE ALLE ESTERNALITA’ Provvedimenti di disposizione e controllo: la regolamentazione Lo Stato può porre rimedio alle esternalità vietando o rendendo obbligatori certi comportamenti D i v i e t i …. Il diritto considera il costo esterno imposto sulla società a causa di un certo comportamento da parte di un soggetto superiore al beneficio privato che ne trae il soggetto stesso D.L.vo 152/2006: ART (divieto di abbandono) 1. L'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati. 2. à altresì vietata l'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee

36 O b b l i g h i …. Il diritto considera il beneficio esterno imposto sulla società a causa di un certo comportamento da parte di un soggetto superiore al costo privato sopportato dal soggetto stesso Costituzione Italiana. Art. 34. La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

37 principio di responsabilità (civile) Esternalità negative
Art Risarcimento per fatto illecito Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno Codice Civile. 840 Sottosuolo e spazio sovrastante al suolo La proprietà del suolo si estende al sottosuolo, con tutto ciò che vi si contiene, e il proprietario può fare qualsiasi escavazione od opera che non rechi danno al vicino Codice Civile Art Denunzia di danno temuto Il proprietario, il titolare di altro diritto reale di godimento o il possessore, il quale ha ragione di temere che da qualsiasi edificio, albero o altra cosa sovrasti pericolo di un danno grave e prossimo alla cosa che forma l'oggetto del suo diritto o del suo possesso, può denunziare il fatto all'autorità giudiziaria e ottenere, secondo le circostanze, che si provveda per ovviare al pericolo La responsabilità civile non ha solo una funzione risarcitoria bensì anche una funzione di incentivo verso comportamenti cautelari e di deterrenza di comportamenti incauti. Codice Civile. Art. 839 Beni d'interesse storico e artistico Le cose di proprietà privata, immobili e mobili, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnografico, sono sottoposte alle disposizioni delle leggi speciali. Esternalità positive Il valore sociale del bene è superiore al valore privato Indebolimento del diritto di proprietà

38 L’imposta ottima con esternalità negative
…alla produzione efficiente Q* Un’imposta ottima dovrebbe essere in grado di portare il mercato dalla produzione Q1…

39 L’imposta ottima con esternalità negative
…sia il costo marginale esterno MEC Inoltre, in corrispondenza di Q*, con l’imposta ottima il prezzo di mercato deve essere in grado di coprire sia il costo marginale privato MPC…

40 L’imposta ottima con esternalità negative
Quindi l’imposta ottima T deve essere in grado di spostare verso l’alto la curva MPC in modo che essa incontri la curva di domanda D in corrispondenza della quantità ottima Q*…

41 L’imposta ottima con esternalità negative
…ovvero, T deve essere pari a P*-PS

42 L’imposta ottima con esternalità negative
Con l’imposta T = P*-PS la produzione è quella efficiente (Q*)… …e il beneficio sociale netto è messimizzato, ovvero non c’è perdita secca

43 Il sussidio ottimo con esternalità positiva
Senza correzione per l’esternalità positiva, l’equilibrio del mercato è dato dall’incontro tra la curva di domanda (ovvero la curva del beneficio marginale privato MPB) e la curva di offerta, per cui il prezzo è P1 e la quantità è Q1

44 Il sussidio ottimo con esternalità positiva
Ma l’esistenza di un’esternalità positiva determina la presenza di un beneficio marginale esterno MEB che va ad aggiungersi a MPB…

45 Il sussidio ottimo con esternalità positiva
…per cui quel che va preso in considerazione ai fini della domanda è il beneficio marginale sociale MSB, pari alla somma di MPB e MEB La produzione socialmente efficiente è perciò Q*… …mentre, in assenza di correzioni, la produzione di mercato è Q1 In presenza di esternalità positive, il mercato tende a produrre una quantità inferiore rispetto all’ottimo sociale

46 Una soluzione può essere l’introduzione di un sussidio ai produttori che sposti verso il basso la curva di offerta in modo che essa incontri la curva di domanda MSB in corrispondenza della quantità ottima Q*…

47 Provvedimenti di mercato: le tasse e i sussidi correttivi (pigoviani)
Lo Stato può porre rimedio alle esternalità adottando provvedimenti fondati sui meccanismi di mercato per correggere il sistema degli incentivi privati inducendo i soggetti a internalizzare i costi o i benefici esterni Tassa pigoviana Introduce un prezzo per “acquistare” il diritto a inquinare Elimina la perdita secca (tassa efficiente) Determina un incentivo a migliorare la tecnologia per ridurre l’emissione di inquinamento D Qmercato Pmercato Q P Costo privato Pottimale Qottimale Costo sociale t

48 Sussidio pigoviano P S Pottimale s Pmercato Qottimale Q Qmercato
Aumenta il beneficio privato per ogni dato livello di attività Elimina la perdita secca (sussidio efficiente) Pmercato S Q P Qmercato beneficio privato Pottimale Qottimale beneficio sociale s In presenza di esternalità il prezzo di mercato è distorto. Le tasse e sussidi pigoviani correggono tale distorsione, e inducono i soggetti a modificare le loro scelte internalizzando i costi/benefici esterni del loro comportamento.

49 Applicazione. Le imposte sulla benzina sono troppo alte?
Esternalità negative: 1) Congestione del traffico 2) Gli incidenti 3) L’inquinamento Il traffico è troppo spesso congestionato? Accadono troppi incidenti stradali? L’aria cittadina è eccessivamente inquinata? …… perché allora gli automobilisti si lamentano del prezzo eccessivo della benzina? ……

50 Sussidi alla ricerca Sistema dei Brevetti
Provvedimenti di mercato: il conferimento di diritti di proprietà Ex #1. L’attività di R&D delle imprese genera benefici esterni (Spillover tecnologico) di cui le imprese non riescono ad appropriarsi …… Sussidi alla ricerca Il brevetto tutela il diritto di proprietà dell’impresa sulla conoscenza generata dalla propria attività di Ricerca e Sviluppo Sistema dei Brevetti come misurare il beneficio sociale dello spillover tecnologico nei diversi settori ? in assenza di misurazioni oggettive la politica industriale potrebbe essere distorta da obbiettivi opportunistici: Genesi del MERCATO DELLA CONOSCENZA

51 Ex #2. L’inquinamento atmosferico e il sistema dei permessi negoziabili
dal “Libro verde” della Commissione Europea, del 28 marzo 2007 “…gli strumenti che agiscono sui quantitativi fissando un massimale di emissione (in termini assoluti o per unità di prodotto): rientrano in questa categoria i sistemi di permessi negoziabili, ad esempio il sistema di scambio di quote di emissione di gas ad effetto serra, nell'ambito dei quali si fissa un massimale di sostanza inquinante che può essere emessa. Il quantitativo in questione è suddiviso tra gli operatori economici ed è scambiato su un apposito mercato dai medesimi in funzione della loro capacità di rispettare o meno il limite di emissione (coloro che emettono meno inquinanti del previsto vendono le quote non utilizzate, mentre coloro che emettono più inquinanti del previsto acquistano le quote mancanti.” D Q PE Quantità di inquinamento P Offerta di permessi di emissione in conclusione, citando da “Il Libro verde” della Commissione Europea …

52 Se scelti correttamente e concepiti adeguatamente, gli strumenti di mercato presentano alcuni vantaggi rispetto agli strumenti normativi (autoritativi): migliorano i segnali dei prezzi, attribuendo un valore ai costi esterni delle attività economiche, così che i soggetti economici possano tenerne conto e modificare il loro comportamento al fine di ridurre gli effetti negativi. - incitano le imprese ad impegnarsi, a più lungo termine, sulla via dell'innovazione tecnologica per ridurre ulteriormente gli effetti negativi sull'ambiente ("efficienza dinamica"); - offrono una maggiore flessibilità alle imprese nel conseguimento dei loro obiettivi e diminuiscono pertanto i costi complessivi da esse sostenuti per conformarsi alla normativa;

53 Pigovian tax Examples of Regulation versus Pigovian Tax
If the EPA decides it wants to reduce the amount of pollution coming from a specific plant. The EPA could… tell the firm to reduce its pollution by a specific amount (i.e. regulation). levy a tax of a given amount for each unit of pollution the firm emits (i.e. Pigovian tax).

54 Other market-based policies: create a market
Tradable pollution permits allow the voluntary transfer of the right to pollute from one firm to another. A market for these permits will eventually develop. A firm that can reduce pollution at a low cost may prefer to sell its permit to a firm that can reduce pollution only at a high cost.

55 Soluzioni private alle esternalità
L’azione pubblica (tasse e sussidi, regolamentazione) non è sempre necessaria, possono svilupparsi sistemi di “regolamentazione” e istituzioni private che permetto di risolvere il problema Codici morali e sanzioni sociali Organizzazioni caritatevoli Integrazione di diverse imprese o agenti Coordinamento e contrattazione

56 Teorema di Coase Se le le parti possono negoziare tra di loro senza costi, l’assegnazione di diritti di proprietà comporta un’allocazione efficiente delle risorse. L’efficienza si consegue a prescindere da come sono stati assegnati i diritti di proprietà. La distribuzione delle risorse dipende da chi possiede i diritti di proprietà.

57 Teorema di Coase Il Cteorema di Coase afferma che se le parti possono negoziare l’allocazione delle risorse senza costi di transazione, allora possono risolvere il problema delle esernalità. Costi di transazione I costi di transazione sono tutti I costi che le parti devono sostenere nel processo di negoziazione e ricercar di un accordo. Se i costi di transazione sono elevati, è possibile che la negoziazione private non sia in grado di risolvere il problema delle esternalità.

58 Teorema di Coase: Esempio
L’azienda A alleva bestiame, il quale ogni tanto finisce a vagabondare sul terreno dell’azienda agricola B. L’azienda B subisce un danno (esternalità negativa), che può essere evitato costruendo un recinto per il bestiame. Si supponga che la negoziazione non sia costosa per le parti. Verificare il teorema di Coase quando il costo del recinto è €2000 e il valore del danno è €1000.

59 Teorema di Coase: Esempio
I diritti di proprietà sono assegnati ad A: il proprietario B può pagare €2000 per il recinto o accettare il danno di €1000. Chiaramente a B conviene accettare il danno e quindi il recinto non viene costruito. I diritti di proprietà sono assegnati a B: il proprietario A può spendere €2000 per costruire il recinto o risarcire il danno di €1000. E’ chiaro che sceglie di indennizzare B e quindi il recinto non viene costruito. Con entrambe le modalità di assegnazione dei diritti il risultato è lo stesso: il bestiame pascolerà liberamente. E’ economicamente efficiente non costruire il recinto, perchè il suo costo è maggiore del danno provocato dal bestiame.

60 Esempio: fabbrica vs. lavanderia
An fabbrica emitte fumi che si depositano sui panni di una lavanderia I fumi non provocano altri effetti collaterali La fabbrica può eliminare i fumi installando dei filtri La lavanderia può evitare che i panni si sporchino istallando un sistema di ventuilazione Problema: Esternalità negativa, la fabbrica impone un costo sulla lavanderia Soluzione: Tasse, sussidi, regolamentazione? Chi dovrebbe pagare? Chi ha ragione, chi ha diritto di fare cosa?

61 Analisi economica Hp.: il Sistema di ventilazione costa meno dei filtri Supponiamo di avere due scelte: La lavanderia ha ragione: la fabbrica deve istallare i filtri La fabbrica ha ragione: la lavanderia preferirà istallare il Sistema di ventilazione L’opzione 2 e socialmente preferibile perché resolve il problema al minor costo Come possiamo ottenere questo risultato? Dipende… NOTA: in questo caso non c’è un problema di sovraproduzione

62 Bassi costi di transazione: libero mercato
Assumiamo che le parti possano cooperare con costi di transazione trascurabili Poiché il Sistema di ventilazione costa meno, allora i profitti aggregate saranno maggiori rispetto all’istallazione dei filtri Il sistame di ventilazione è la soluzione efficiente, pertanto deve essere possibile dividere i profitti aggiuntivi cosicché ognuno ne tragga vantaggio  miglioramento paretiano Ciò implica che una soluzione “di mercato” è possibile Il libero mercato porter alla soluzione efficiente (i.e. il sistema di ventilazione)

63 Bassi costi di transazione: la regolamentazione ovvero l’attribuzione dei diritti di proprietà è irrilevante REG 1: la fabbrica ha il diritto di inquinare La lavanderia istallerà il sistema di ventilazione a sue spese REG 2: la lavanderia ha il diritto di imporre alla fabbrica l’istallazione dei filtri La fabbrica preferirà pagare l’istallazione del sistema di ventilazione In entrambi i casi la cooperazione porta all’istallazione del sistema di ventilazione, cioè alla soluzione efficiente

64 Efficenza e equità Notiamo che con la cooperazione il surplus aggregato è lo stesso indipendentemente dall’attribuzione dei diritti MA il surplus individuale cambia: REG 1 (diritti alla fabbrica): la lavanderia sta peggio REG 2 (diritti alla lavanderia): la fabbrica sta peggio Se I costi di trnasazione sono bassi, la cooperazione porta alla soluzione socialmente efficiente MA l’attribuzione dei diritti ha comunque effetti sulla distribuzione Questa è l’essenza del teorema di Coase

65 Alti costi di transazione: intervento pubblico 1 (regolamentazione)
Assumiamo che le parti non possano negoziare (costi di transazione troppo elevati) Ciò impedisce ogni soluzione cooperativa, una possibilità è la regolamentazione diretta In questo caso c’è solo una allocazione efficiente dei diritti: dare all’industria il diritto di inquinare Quersto tipo di regolamentazione incentiva la lavanderia a istallare il sistema di ventilazione

66 Alti costi di transazione: intervento pubblico 2 (tasse/sussidi)
TAX 1: tassare la fonte dell’esternalità (la fabbrica) [tassa di Pigou] Tassare la fabbrica in misura pari al costo del sistema di ventilazione TAX 2: tassare tutti (sia la fabbrica che la lavanderia) Per esempio una tassa sui profitti o sulla produzione Di nuovo l’ammontare della tassa deve essere tale fa coprire il costo del sistema di ventilazione Alternativamente potremmo sussidiare l’istallazione di filtra o alter combinazione, ma sarebbero inefficienti

67 Le istituzioni, le norme e i diritti contano!
Cooperazione: Regolamentazione e intervento pubblico irrilevanti per l’efficienza economica Soglia Non-cooperazione: Regolamentazione e intervento pubblico fondamentali per l’efficienza economica BASSI Costi di transazione ALTI

68 Esternalità globali Esempi di esternalità globali:
Riscaldamento globale Crisi finanziarie che si trasmettono tra paesi Fluttuazioni dei tassi di cambio Effetti di politiche economiche nazionali su altri paesi (“esternalità macroeconomiche”)

69 Problemi I costi di negoziazione possono essere elevati;
Numero elevato di soggetti danneggiati; Informazione incompleta/asimmetrica.

70 Riassumendo: origine e conseguenze delle esternalità
L’origine della esternalità va ricercata nella mancata, o imperfetta, definizione dei diritti di proprietà. Conseguenze: Produzione eccessiva di beni che generano esternalità negative. Produzione insufficiente di beni che generano esternalità positive.

71 Una soluzione: i permessi di inquinamento negoziabili
Soluzione orientata al mercato, da adottare principalmente in presenza di tecnologia variabile, che consiste nell’attribuzione di diritti ai soggetti interessati lasciando poi spazio al mercato, ossia allo scambio dei diritti nei casi in cui questo dia luogo a miglioramenti in termini di efficienza. A un’impresa è concesso un permesso per l’emissione di un determinato ammontare di sostanze inquinanti. Dato che allo Stato interessa l’ammontare complessivo di riduzione dell’inquinamento, esso consente alle imprese di negoziare i permessi.

72 Una soluzione: i permessi di inquinamento negoziabili
Una società che dimezza le sue emissioni potrebbe vendere parte dei suoi permessi a un’altra società che vuole espandere la produzione (e che quindi aumenta le sue emissioni di sostanze inquinanti). In questo sistema, le imprese saranno disposte a vendere permessi finché il prezzo di mercato dei permessi è superiore al costo marginale di riduzione dell’inquinamento e saranno disposte ad acquistare permessi finché il costo marginale di riduzione dell’inquinamento è superiore al prezzo di mercato dei permessi. In equilibrio, ogni impresa ridurrà l’inquinamento fino a un livello tale per cui il costo marginale di riduzione dell’inquinamento sia uguale al prezzo di mercato del permesso.

73 Una soluzione: i permessi di inquinamento negoziabili
I permessi negoziabili hanno un vantaggio rispetto alle imposte. Utilizzando queste ultime, lo Stato non può essere sicuro di quale livello di emissione verrà scelto dall’impresa. Se l’inquinamento è eccessivo, sarà necessario aumentare le imposte. Trovare il “prezzo” giusto può richiedere molto tempo. Se lo Stato ritiene di conoscere la quantità esatta, il livello al quale l’inquinamento dovrebbe essere condotto, allora i permessi negoziabili rappresentano un modo per utilizzare il meccanismo di mercato senza sopportare i rischi di un eccessivo inquinamento.

74 Una soluzione: i permessi di inquinamento negoziabili
Esistono (almeno) due problemi connessi ai permessi negoziabili: l’assegnazione iniziale dei permessi. i permessi di inquinamento funzionano bene solo quando la localizzazione delle sostanze inquinanti non è rilevante.

75 Beni pubblici

76 Beni privati Escludibilità Rivaità
L’escludibilità si riferisce alla proprietà del bene per cui un dato individuo può essere escluso dall’utilizzo o dal consumo del bene. Beni escludibili sono quei beni per i quali è possible negare l’accesso, l’utilizzo o il consume a coloro i quali non ne abbiano diritto o non abbiano pagato il relative prezzo. Rivaità La rivalità si riferisce alla proprietà del bene per cui il consumo o l’utilizzo da parte di un individuo reduce o impedisce le possibilità di consumo o utilizzo da parte di terzi. Beni non-rivali lo stesso bene può essere fornito a costi marginali bassi o nulli a più consumatori

77 Beni pubblici Un bene pubblico puro è:
Non-rivale, i.e. il consumo da parte di un individuo non inficia il consumo da parte di altri Non-escludibile, i.e. è impossibile evitare il consumo da parte di altri, se non a costi molto elevati I beni pubblici sono generalmente forniti dal settore pubblico (o da qualche ente sociale) e sono finanziati tramite tassazione (Nota: non tutti i beni e i servizi oferti dal settore pubblico sono beni pubblici in senso economico)

78 Beni pubblici Definizione: Un bene non rivale è un bene il cui consumo da parte di un individuo non riduce la quantità che può essere consumata da altri individui. Definizione: Un bene non escludibile è un bene che una volta prodotto, è accessibile a tutti i consumatori; nessuno può essere escluso dal consumo del bene.

79 DEFINIZIONE DI NON RIVALITA’
I beni e servizi collettivi sono caratterizzati dal fatto che il consumo degli stessi da parte di un individuo è compatibile, o meglio non rivale, con il consumo degli stessi da parte di uno o più individui (es. difesa nazionale, illuminazione stradale pubblica).

80 DEFINIZIONE DI NON ESCLUDIBILITA’
Difficoltà, o impossibilità, per il produttore di un bene o servizio di escludere gli altri dai benefici di tale produzione Può essere di tipo: Tecnico: trasmissioni televisive via satellite Economico: costo elevato per escludere qualcuno dal servizio, accesso ad un parco

81 IMPORTANTE Date le caratteristiche di non rivalità e non eslcudibilità i consumatori non hanno incentivo alcuno a dichiarare quanto sono disposti a pagare per il loro consumo. In queste condizioni il mercato non è in grado di produrli

82 Tipi di beni Beni privati Beni pubblici Risorse comuni
Sono sia escludibili che rivali. Beni pubblici Sono non-escludibili e non-rivali. Risorse comuni Sono rivali ma non-escludibili. Monopoli naturali/Beni di club Sono escludibili ma non-rivali.

83 Tipi di beni Rivale? Sì No Private Goods Natural Monopolies
or club goods Chocolates Clothing Congested toll roads The fire service Cable TV Uncongested toll roads Escludibile? Common Resources Public Goods Fish in the ocean The environment Congested non-toll roads Street lighting Flood control dams Uncongested non-toll roads No

84 Beni pubblici Definizione: I beni pubblici sono beni non rivali e non escludibili. Bene escludibile Bene non escludibile Bene rivale computer, quadri, automobili caccia, pesca Bene non rivale pay-TV difesa nazionale, televisione pubblica (BENI PUBBLICI)

85 Summary: Beni pubblici

86 L’offerta efficiente dei beni pubblici
Supponendo che nel mercato vi siano solo due consumatori (1 e 2) le cui rispettive curve di domanda del bene pubblico sono D1 e D2… Dato che i beni pubblici sono non rivali, il beneficio marginale sociale di un bene pubblico è dato dalla somma verticale delle curve di domanda individuali.

87 L’offerta efficiente dei beni pubblici
Supponendo che nel mercato vi siano solo due consumatori (1 e 2) le cui rispettive curve di domanda del bene pubblico sono D1 e D2… …il beneficio marginale sociale MSB del bene pubblico è dato dalla somma verticale delle curve di domanda individuali…

88 L’offerta efficiente dei beni pubblici
L’altezza delle curve di domanda indica il beneficio marginale di una unità addizionale del bene pubblico …ovvero la spezzata EGH Per esempio, la 70a unità conferisce un beneficio marginale di €30 all’anno al consumatore 1… …e di €130 all’anno al consumatore 2… …per cui il beneficio marginale sociale della 70a unità di bene pubblico è pari a €160

89 L’offerta efficiente dei beni pubblici
Se il costo marginale del bene pubblico è €240… …l’offerta efficiente del bene pubblico è 30 unità (incontro fra MSB e MC)

90 L’offerta efficiente dei beni pubblici
Se il costo marginale del bene pubblico è €50… …l’offerta efficiente del bene pubblico è 150 unità (incontro fra MSB e MC)

91 L’offerta efficiente dei beni pubblici
Se il costo marginale del bene pubblico è €400… …non esiste un punto di incontro fra MSB e MC, e quindi non vi è alcun livello efficiente di produzione del bene pubblico

92 L’offerta efficiente dei beni pubblici
Esempio Consumatore 1: P1 = Q Consumatore 2: P2 = Q Si supponga che il costo marginale del bene pubblico sia €240. Si determini algebricamente il livello efficiente di produzione del bene pubblico. Sommando P1 e P2, otteniamo MSB = P1 + P2 = (100 – Q) + (200 – Q) = Q

93 L’offerta efficiente dei beni pubblici
Ponendo MSB = MC, abbiamo: Q = 240 Ossia Q = 30

94 La domanda di beni pubblici: la rivelazione imperfetta delle preferenze
Nessun individuo ha convenienza a rivelare le proprie preferenze, cioè a dichiarare il proprio contributo alla produzione del bene pubblico Ogni persona pensa che, poiché il suo contributo è marginale, esso non ha influenza sulla quantità prodotta. E’ meglio lasciare che gli altri facciano le proprie dichiarazioni e consumare il bene, che è indivisibile, senza pagare

95 MA… se tutti si comportano da free-riders il bene
Non verrà prodotto, non essendovi nessuno disposto a sopportarne il costo, anche se tutti (o i più) hanno valutato positivamente il bene e sono quindi desiderosi di averlo Verrà prodotto in quantità insufficiente

96 Soluzioni al problema del free rider
Definizione: Un free rider è un individuo che non paga per un bene non escludibile, prevedendo che altri contribuiranno per la sua fornitura. Soluzioni al problema del free rider Pressione sociale Intervento del governo Trasformazione in bene privato

97 (esempio: fuochi d’artificio)
Beni pubblici Beni pubblici: quali differenze denotano con i beni privati e con quali conseguenze per la società Chi paga per i beni pubblici? se a pagare è il mercato, per il principio di non escludibilità molti (tutti?) si comportano da free rider, cioè non pagano la produzione del bene pubblico produce esternalità positive, ma può essere economicamente impossibile (esempio: fuochi d’artificio)

98 Beni pubblici Poiché i beni pubblici non sono escludibili, la presenza dei free rider impedisce al mercato privato di fornirli... … ma se i costi sono inferiori ai benefici… l’amministrazione pubblica può produrre (far produrre) il bene pubblico pagandolo con le entrate tributarie aumentando così il benessere economico Esempi: difesa nazionale, ricerca di base, riduzione della povertà (welfare)

99 Offerta privata di beni pubblici?
Il settore privato non è in grado di offrire beni pubblici a causa del problema del free-riding Utilizzatori e consumatori del bene pubblico ne beneficiano anche se non pagano, perché non possono essere esclusi, pertanto i costi di produzione o fornitura non vengono ripagato Il mercato non è in grado di fornire il bene privato

100 Il problema del free-rider
Un free-rider è colui che beneficia di un bene ma non ne sostiene il costo/prezzo. Poiché i beni pubblici sono non-escludibili, gli agenti hannoindividualmente incentivo a comportarsi da free-rider, cioè a non sostenerne il costo. Ma se nessuno sostiene i costi di produzione, non vi sarà offerta del bene, a danno di tutti, compresi i free-rider.

101 Dilemma del prigioniero
Il costo di asfaltare una strada tra due case è 4000€ Ogni famiglia ha un beneficio di 3000€ I benefici collettivi superano i costi: è socialmente efficiente asfaltare la strada MA individualmente, ogni famiglia sceglierebbe di non asfaltare poiché il costo supera il beneficio privato House 2 makes the work House 2 does not make the work House 1 makes the work (1, 1) (-1,3) House 1 does not make the work (3, -1) (-1, -1)

102 Soluzioni al problema del free-rider
Il governo può decider di fornire il bene pubblico se i benefici complessivi superano i costi. L’intervento pubblico può migliorare la situazione di ognuno (miglioramento paretiano) fornendo il bene e pagandone I costi tramite tassazione. Difesa nazionale Ricerca di base Lotta alla povertà

103 La domanda dei beni pubblici
La curca di domanda di un bene pubblico è diversa da quella di un bene privato Per un bene privato la domanda è la quantità complessiva domandata per ogni dato prezzo Si calcola facendo la somma orizzontale delle domande individuali

104 La domanda dei beni pubblici
Nel caso dei beni pubblici, ogni individuo ne consumerà o meglio ne avrà a disposizione lo stesso ammontare La curva di domanda descrive la disponibilità a pagare della collettività per ogni data quantità del bene pubblico Si calcola come somma verticale delle curve di domanda individuali

105 Offerta ottima dei beni pubblici
L’offerta efficiente di un bene pubblico si ottiene nel punto di incontro tra costo marginale e disponibilità a pagare collettiva per l’ultima unità fornita Se la disponibilità a pagare non copre i costi, il bene non dovrebbe essere fornito La disponibilità totale a pagare è l’area sotto la curva di domanda del bene pubblico (fino alla quantità data)

106 Curva della disponibilità aggregata a pagare
€/Q

107 Chi paga? Se il governo conoscesse le disponibilità a pagare individuali, potrebbe chiede prezzi differenziati Ma questa informazione non è solitamente disponibile e gli individui non hanno ovviamente incentivo a dichiararla (free riding), perciò i beni pubblici sono spesso finanziati tramite tasse.

108 Schemi di tassazione Una tassazione uniforme può generare un’offerta inefficiente del bene pubblico Consumatori poveri hanno generalmente una minore disponibilità a pagare per cui con una tassazione uniforme questi potrebbero essere contrari al bene pubblico Ma se la disponibilità a pagare collettiva è superiore ai costi, il bene dovrebbe essere offerta e l’opposizione di un gruppo di consumatori rispecchia una inefficiente imposizione dei costi (tasse) Al contrario consumatori ricchi hanno una disponibilità a pagare maggiore Quindi una tassazione sui redditi proporzionale o progressiva può essere giustificata su queste basi.

109 Risorse comuni Le risorse comuni sono non-escludibili, come i beni pubblici e pertanto sono disponibili a tutti senza costi Ma, come i beni private, sono rivali perchè l’uso/consume di un individuo ricude o inficia il consumo da parte di altri

110 “La tragedia delle risorse comuni”
La Tragedia delle risorse comuni illustra perché osserviamo frequentemente un sovrautilizzo delle risorse comuni. Le risorse comuni vengono sfruttate eccessviamente quando I singoli non pagano per il loro utilizzo (o pagano un Prezzo troppo basso) Effeto simile a un esternalità negativa. Clean air and water Congested roads Fish, whales, and other wildlife

111 Beni di merito I beni di merito esistono a causa dell’informazione imprefetta circa i benefici individuali. I beni di merito possono essere forniti dal mercato ma saranno sotto- consumati. Spesso il problema è nella scelta intertemporale quando le scelte fatte oggi possono avere effetti sulle scelte future

112 Istruzione I beni di merito hanno due benifici:
Benefici privati dell’istruzione riguardano le prospettive di carriera. Difficult to calculate private education benefits. Benefici sociali per esempio un miglioramento nel capitale umano. Individuals don’t take account of social benefits when making decisions about their education, so left to the private market education would be underconsumed.

113 Healthcare, Insurance and Pensions as Merit Goods
Individuals are bad at assessing risks especially those in the future. Governments subsidise health and make laws about insurance cover. Governments encourage savings for private pensions.

114 De-merit Goods De-merit goods are over-consumed if left to the market mechanism. They which generate both private and social costs which are not taken into account by the decision-maker. Alcohol has a private and social cost. Social cost includes health care and antisocial behaviour. Governments can tax alcohol or make laws to help control consumption.

115 GLOBAL public goods A global public good is a public good available on a (more-or-less) worldwide basis Examples of global public goods: Free international trade International financial market Global financial stability Natural environment Cultural heritage Public health and control of infective diseases Peace and security Some can be mixed goods (club goods)

116 Supply of global public goods
How to finance the supply of global public goods? Global taxes do not exist But there are some cases of «collective» taxes for a group of countries (e.g. in the EU)


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