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1987: DC0-3 Task Force 1994: DC0-3 Published 1997: DC0-3 Casebook

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1 1987: DC0-3 Task Force 1994: DC0-3 Published 1997: DC0-3 Casebook 2003: DC0-3 New Task Force 2005: DC0-3 Revised published

2 Diagnostic Classification: Zero-to-three (1994 e DC0-3R)
Asse I Diagnosi primaria Asse II Disturbo della relazione Asse III Disturbi e condizioni fisiche Asse IV Agenti psicosociali di stress Asse V Funzionamento emotivo

3 I - Diagnosi primaria 100 200 300 400 500 600 700 Disturbo post-traumatico da stress Disturbi dell’affettività Disturbo dell’adattamento Disturbi della regolazione Disturbo del sonno Disturbo dell’alimentazione Disturbi della relazione e della comunicazione

4 DC 0-3: Guidelines Se vi è un chiaro evento traumatico: PTSD
Se vi è un disturbo del comportamento associato a difficoltà costituzionali o maturazionali: DR Se il problema è modesto, di breve durata e collegabile a stress: Disturbo dell’adattamento Se nessuna delle condizioni precedenti è presente e il problema non è modesto né di breve durata: Disturbo dell’affettività Se vi è un ritardo che include le capacità comunicative e sociali considerare il DMSS la cui diagnosi precede ogni altra Se vi è solo un disturbo della relazione senza sintomi indipendenti usare l’Asse II

5 Disturbo Post-traumatico da stress
Aspetti connessi direttamente al trauma Continuo ritorno al tema traumatico Gioco post-traumatico Incubi Angoscia al momento del racconto Episodi dissociativi Difetto emozionale Isolamento sociale, chiusura Gamma di affetti limitata Perdita di abilità già acquisite Gioco povero

6 Disturbo Post-traumatico da stress
Sintomi Ansie di separazione Terrori notturni Difficoltà ad andare a letto, o in bagno da soli Notti insonni Paura del buio Ipervigilanza Startle (risposte improvvise e involontarie ad uno stimolo) Aggressività o comportamenti masochistici

7 Disturbo Post-traumatico da stress (DC0-3R)
Devono essere presenti tutti e cinque i criteri: esposizione al trauma riedizione del trauma (almeno uno dei seguenti) gioco posttraumtico pensieri ricorrenti e intrusivi relativi al trauma incubi segni di stress flashbacks o episodi dissociativi interferenza con lo sviluppo (almeno uno dei seguenti ritiro sociale, affetti ristretti, ridotti interessi, evitamento sintomi difficoltà di concentrazione, ipervigilanza, risposte esagerate agli stimoli, irritabilità o crisi di rabbia durata di un mese

8 100. Disturbo Post-traumatico da stress
Nella DC03-R viene introdotto un sottotipo del Disturbo post traumatico da stress che è: 150. Disturbo da Deprivazione/Maltrattamento Questo disturbo si verifica in un contesto di deprivazione e maltrattamento, incluso la persistente e grave trascuratezza genitoriale, o il documentato abuso fisico e/o psicologico

9 DC 0-3: Guidelines Se vi è un chiaro evento traumatico: PTSD
Se vi è un disturbo del comportamento associato a difficoltà costituzionali o maturazionali: DR Se il problema è modesto, di breve durata e collegabile a stress: Disturbo dell’adattamento Se nessuna delle condizioni precedenti è presente e il problema non è modesto né di breve durata: Disturbo dell’affettività Se vi è un ritardo che include le capacità comunicative e sociali considerare il DMSS la cui diagnosi precede ogni altra Se vi è solo un disturbo della relazione senza sintomi indipendenti usare l’Asse II

10 400 Disturbi della Regolazione della Processazione Sensoriale (già Disturbi della Regolazione nella DC 0-3) Sono presenti problemi sia a livello di regolazione comportamentale che di organizzazione sensori-motoria Il disturbo di regolazione si manifesta nel bambino attraverso problemi: Sonno Autoconsolazione Alimentazione Attenzione e stato di allerta Regolazione dell’umore I bambini possono essere iper o iposensibili agli stimoli sensoriali, olfattivi, uditivi, tattili, gustativi, visivi, vestibolari

11 Cosa è la Regolazione Processo, sottostante a molte delle normali e comuni esperienze della vita, che permette di partecipare al mondo esterno interessandosi alle immagini, ai suoni, agli odori, ai contatti fisici, di mantenere l’equilibrio, di reagire ed elaborare le emozioni, di restare calmi e padroni di sé.

12 I - Reattività sensoriale atipica
Iper o ipo-reattività a rumori forti Iper o ipo-reattività a luci brillanti o immagini visive forti o nuove Iper o ipo-reattività tattile (al cambio degli abiti, al lavarsi, alle carezze) Iper o ipo-reattività ai movimenti nello spazio Iper o ipo-reattività agli odori Iper o ipo-reattività alla temperatura

13 II - Difficoltà motorie
Scarso tono muscolare Programmazione motoria limitata Scarsa modulazione dell’attività motoria Deficit delle abilità motorie fini

14 III - Difficoltà di processazione
Deficit di elaborazione uditivo-verbale Deficit di elaborazione visuo-spaziale IV - Difficoltà attentive Capacità inferiore a quella appropriata per l’età nel prestare attenzione, non legata ad ansia, a difficoltà interattive o a chiari problemi uditivi.

15 DC 03R Disturbi della Regolazione della Processazione Sensoriale
I tre pattern comportamentali derivati dal diverso disturbo della processazione sensoriale 1) Ipersensibile Pauroso/Cauto Negativo/Provocatore 2) Iposensibile/Iporeattivo 3) Impulsivo/alla ricerca di stimolazione sensoriale

16 3 430. Impulsivo/Alla Ricerca di Stimolazione Sensoriale I bambini che ricercano la stimolazione sensoriale, come i bambini iposensibili, necessitano di un’elevata intensità, frequenza e/o lunga durata dello stimolo sensoriale prima che siano in grado di rispondere. Però a differenza dei bambini iporesponsivi, cercano attivamente di soddisfare il loro bisogno di di stimoli sensoriali molto di più rispetto a quanto ci si può aspettare da un bambino con sviluppo tipico. Questo pattern di DdiPS può essere l’inizio di un ADHD (in modo particolare il tipo iperattivo/impulsivo o il tipo combinato).

17 430. Impulsivo/Alla Ricerca di Stimolazione Sensoriale
1. Pattern sensoriale a) Spasmodico desiderio di stimoli sensoriali di elevata intensità. Tale desiderio spasmodico può condurre a comportamenti autolesivi o ad alto rischio. 2. Pattern motori a) Elevato bisogno di scariche motorie b) Impulsività diffusa c) Tendenza agli incidenti, senza impaccio motorio 3

18 430. Impulsivo/Alla Ricerca di Stimolazione Sensoriale
3. Pattern comportamentali a) Elevati livelli di attività. b) Ricerca costante di contatto con persone e oggetti. c) Ricerca di stimolazione attraverso una pressione cutanea profonda. d) Temerarietà. e) Comportamento disorganizzato come conseguenza della stimolazione sensoriale. 3

19 430. Impulsivo/Alla Ricerca di Stimolazione Sensoriale
Inoltre - i lattanti possono cercare o spasmodicamente desiderare stimoli e stimolazioni sensoriali. - i bambini prescolari possono essere: Eccitabili, Aggressivi, Invadenti, Audaci e temerari (rischiando incidenti e danni fisici), Concentrati su temi aggressivi nel gioco di finzione. L’urgente bisogno di contatto fisico con persone o con oggetti conduce questi bambini alla distruzione delle proprietà altrui, intrusione nello spazio fisico degli altri, o aggressività fisica senza che ci sia stata alcuna provocazione. I bambini e gli adulti possono confondere l’eccitabilità di questi bambini che è connessa alla ricerca di stimoli sensoriali, con l’aggressività. 3

20 DC 0-3: Guidelines Se vi è un chiaro evento traumatico: PTSD
Se vi è un disturbo del comportamento associato a difficoltà costituzionali o maturazionali: DR Se il problema è modesto, di breve durata e collegabile a stress: Disturbo dell’adattamento Se nessuna delle condizioni precedenti è presente e il problema non è modesto né di breve durata: Disturbo dell’affettività Se vi è un ritardo che include le capacità comunicative e sociali considerare il DMSS la cui diagnosi precede ogni altra Se vi è solo un disturbo della relazione senza sintomi indipendenti usare l’Asse II

21 Disturbo di adattamento
Sintomi transitori (e lievi) di natura affettiva o comportamentale. Presenza di un evento ambientale identificabile Natura transitoria dei sintomi (non più di 4 mesi) Assenza di un pattern familiare stabile (es. maltrattamento, carenza di cure affettive)

22 300. Disturbo di adattamento
Disturbi situazionali transitori che (1) non soddisfano i criteri per altre diagnosi sull’Asse I (come il Disturbo post-traumatico da stress o la Reazione a scomparsa/lutto prolungato, (2) non costituiscono semplicemente una esacerbazione di un disturbo preesistente, (3) non rappresentano reazioni a cambiamenti ambientali appropriate allo sviluppo. La diagnosi richiede quattro criteri: 1. E’ presente uno o più eventi stressanti ambientali (come quelli elencati nell’Asse IV: Agenti psicosociali di stress). 2. Entro 1 mese dall’evento stressante ambientale compare un disturbo dell’affettività o del comportamento. 3. I sintomi non soddisfano i criteri per un Disturbo post-traumatico da stress, un Disturbo dell’affettività, o un Disturbo della relazione e comunicazione. 4. I sintomi persistono per più di 2 settimane.

23 DC 0-3: Guidelines Se vi è un chiaro evento traumatico: PTSD
Se vi è un disturbo del comportamento associato a difficoltà costituzionali o maturazionali: DR Se il problema è modesto, di breve durata e collegabile a stress: Disturbo dell’adattamento Se nessuna delle condizioni precedenti è presente e il problema non è modesto né di breve durata: Disturbo dell’affettività Se vi è un ritardo che include le capacità comunicative e sociali considerare il DMSS la cui diagnosi precede ogni altra Se vi è solo un disturbo della relazione senza sintomi indipendenti usare l’Asse II

24 200 Disturbi dell’affettività
Devono essere presenti in più relazioni e contesti DC0-3R Reazione prolungata a perdita/dolore Disturbi d’ansia Depressione Dep maggiore Dist dep Nas Disturbo misto della espressività emotiva DC0-3 Disturbi d’ansia Disturbi dell’umore: reazione a lutto o perdita depressione Disturbo emozionale misto Disturbo dell’identità di genere Disturbo dell’attaccamento reattivo a deprivazione o maltrattamento

25 200 Disturbi dell’affettività
Devono essere presenti in più relazioni e contesti DC0-3R Reazione prolungata a perdita/dolore Disturbi d’ansia Depressione Dep maggiore Dist dep Nas Disturbo misto della espressività emotiva DC0-3 Disturbi d’ansia Disturbi dell’umore: reazione a lutto o perdita depressione Disturbo emozionale misto Disturbo dell’identità di genere Disturbo dell’attaccamento reattivo a deprivazione o maltrattamento

26 Reazione a scomparsa o lutto (Disturbo dell’umore)
Sequenza protesta – disperazione – distacco Rispetto al Disturbo PostTraumatico da Stress è presente una minore tendenza alla riproduzione ansiosa dell’evento, ed una maggiore tendenza verso la depressione e l’apatia

27 210. Reazione prolungata a perdita/dolore
La diagnosi richiede che siano verificati tutti i tre criteri seguenti: 1. Almeno 3 dei seguenti otto sintomi: a. Il bambino piange, chiama e cerca il genitore assente. b. Il bambino rifiuta i tentativi di chi lo consola. c. Atteggiamento di ritiro emotivo, letargia, espressione faciale triste, mancanza di interesse per le attività proprie della sua età. d. Alimentazione disturbata. e. Sonno disturbato. f. Arresto dello sviluppo o regressione. g. Il bambino manifesta una ristretta gamma di affetti. h.

28 210. Reazione prolungata a scomparsa o lutto
h. Di fronte ai ricordi della perdita, mostra: Distacco, o indifferenza verso i ricordi del genitore, come una fotografia o quando viene nominato il nome. Perdita di memoria selettiva, compreso il mancato riconoscimento dei ricordi del genitore. Estrema sensibilità ad ogni ricordo del genitore, incluso un’angoscia acuta quando un oggetto che apparteneva al genitore viene toccato o portato via da un’altra persona. Forte reazione emotiva per una qualche tematica lontanamente legata alla perdita o alla separazione, per esempio, rifiuto di giocare a nascondino o scoppio in lacrime quando un oggetto familiare viene spostato dal suo posto abituale. 2. Si verifica un cambiamento nel funzionamento del bambino conseguente alla perdita. 3. I sintomi devono essere presenti per la maggior parte del giorno, per la maggior parte dei giorni, per un periodo di almeno 2 settimane.

29 200 Disturbi dell’affettività
Devono essere presenti in più relazioni e contesti DC0-3R Reazione prolungata a perdita/dolore Disturbi d’ansia Depressione Dep maggiore Dist dep Nas Disturbo misto della espressività emotiva DC0-3 Disturbi d’ansia Disturbi dell’umore: reazione a lutto o perdita depressione Disturbo emozionale misto Disturbo dell’identità di genere Disturbo dell’attaccamento reattivo a deprivazione o maltrattamento

30 funzionamento del bambino
Disturbi d’ansia Devono persistere per almeno due settimane e interferire col funzionamento del bambino Paure specifiche Ansia di separazione Attacchi di panico Eccessiva inibizione Agitazione, pianto Disturbi del sonno o dell’alimentazione Parziale riduzione delle funzioni dell’Io (impulsività, esame di realtà, identità)

31 220. Disturbi d’Ansia nel bambino – Difficoltà diagnostiche nel bambino piccolo
• Definire la differenza tra ansia o paura fisiologiche per lo sviluppo, e ansia eccessiva e inappropriata alla fase evolutiva. Per esempio, tra i 7 e i 12 mesi di età: paura degli estranei e angoscia al momento della separazione dal genitore. • Identificare la differenza tra le caratteristiche di un temperamento ansioso e un disturbo d’ansia. Alcuni bambini hanno ‘inibizione com­portamentale’. • Difficoltà nel valutare l’ansia nei bambini piccoli, a causa delle loro limitate capacità verbali e cognitive.

32 I criteri diagnostici per specifici disturbi d’ansia sono un adattamento dei criteri esposti nel DSM-IV-TR (2000) e nei RDC-PA (2003) e sono applicabili a bambini di età pari o superiore ai due anni. Se il clinico riscontra una forte evidenza di ansia invalidante in un bambino di età inferiore ai 2 anni, deve porre diagnosi di Disturbo d’Ansia Non Altrimenti Specificato.

33 Caratteristiche generali di tutti i disturbi d’ansia
L’ansia o la paura per poter essere considerate un sintomo di un disturbo d’ansia devono presentare tutti i seguenti criteri: • Causare angoscia nel bambino o portarlo a evitare attività o situazioni associate all’ansia o alla paura. • Verificarsi durante due o più attività della vita quotidiana o all’interno di due o più relazioni (pervasivo). • Essere incontrollabili, almeno per un po’ di tempo. • Limitare il funzionamento del bambino o della famiglia e/o il livello di sviluppo atteso. • Essere persistenti. Caratteristiche associate: Non tutti i bambini con disturbo d’ansia hanno una familiarità positiva per disturbi d’ansia o per depressione. Tuttavia, la familiarità positiva è un importante fattore associato per la maggior parte dei bambini che hanno un disturbo d’ansia. Disturbi d’ansia specifici sono spesso tra loro associati

34 221. Disturbo d’Ansia di Separazione
Tutti i seguenti cinque criteri. 1. ansia eccessiva e inappropriata allo sviluppo al momento della separazione da casa o dalle figure di attaccamento. Il bambino non è capace di controllare l’ansia. L’ansia è espressa attraverso TRE O PIÙ delle seguenti modalità: a) Angoscia eccessiva e ricorrente, al momento della separazione da casa o dalle principali figure di attaccamento, o in modo anticipatorio. Esempio: pianto persistente e inconsolabile e rifiuto di essere accuditi e calmati da un caregiver sostitutivo quando i genitori vanno via. Comparsa di comportamenti etero- o auto- aggressivi durante la separazione dalla figura di attaccamento (esempio: picchiare il caregiver sostitutivo o battere la testa contro il muro). Preoccupazione eccessiva e persistente di perdere le figure principali di attaccamento o che succeda loro qualcosa di male. b) Preoccupazione eccessiva e persistente che un evento avverso condurrà alla separazione dalla figura principale di attaccamento (paura di perdersi o di essere rapito). c) Persistente riluttanza o rifiuto di andare all’asilo, a scuola o in altri posti per paura della separazione.

35 d) Paura eccessiva o persistente, o riluttanza a rimanere a casa da solo o senza la principale figura di attaccamento, o senza un adulto significativo in altri ambienti. Esempio: Il bambino si rifiuta di rimanere solo in una stanza della casa e segue il genitore dappertutto. e) Persistente riluttanza o rifiuto di andare a dormire senza la presenza della figura principale di attaccamento. f) Incubi ricorrenti riguardanti il tema della separazione. Nota: I bambini preverbali o a un livello verbale iniziale possono avere sogni terrificanti senza un contenuto identificabile. g) Lamentele ricorrenti o sintomi fisici o al momento della separazione o in modo anticipatorio. Esempio: I bambini che hanno raggiunto un adeguato livello verbale possono riferire mal di testa, mal di stomaco, o nausea. Inoltre possono presentare vomito, singhiozzo eccessivo o salivazione.

36 222. Fobia Specifica TUTTI I SEGUENTI SEI criteri: 1. La presenza o l’anticipazione di una situazione o un oggetto specifici evoca nel bambino una paura eccessiva, irragionevole, marcata, e persistente. 2. L’esposizione allo stimolo fobico provoca una reazione d’ansia, come panico, grida, accessi di collera, congelamento o aggrappamento. 3. Il bambino evita la situazione o l’oggetto fobico, o mostra un’intensa ansia o angoscia quando il contatto è inevitabile. 4. L’evitamento, l’ansia anticipatoria, o l’angoscia nelle situazioni che fanno paura, provocano nel bambino un’angoscia clinicamente significativa o conducono all’evitamento delle attività o dei contesti che il bambino associa all’ansia o alla paura. Il disturbo limita il funzionamento del bambino o della famiglia e/o il livello di sviluppo atteso per l’età. 5. esclusione di: Disturbo Ossessivo-Compulsivo (ad esempio, paura dello sporco), Disturbo Post-Traumatico da Stress (ad esempio, evitamento degli stimoli associati al trauma), Disturbo d’Ansia di Separazione (ad esempio, evitamento della scuola/asilo), Fobia Sociale (ad esempio, evitamento dell’interazione sociale). 6. Il disturbo dura da ALMENO 4 MESI.

37 223. Disturbo d’Ansia Sociale (Fobia Sociale)
TUTTI I SEGUENTI SEI criteri: 1. Marcata e persistente paura di una o più situazioni sociali o di performance che implicano l’esposizione a persone non familiari o un possibile giudizio da parte degli altri. Presente sia con i coetanei che con gli adulti. Le situazioni sociali o di performance che evocano paura nel bambino includono situazioni di gioco con i coetanei, riunioni familiari allargate, feste di compleanno, cerimonie religiose. 2. L’esposizione a situazioni sociali temute provoca ansia che può esprimersi con panico, grida, accessi di collera, congelamento, aggrappamento, o fuga dalle situazioni sociali in cui sono implicate persone non familiari. 3. Il bambino evita le situazioni sociali o di performance o le affronta con intensa ansia o angoscia. 4. L’evitamento, l’ansia anticipatoria, o l’angoscia per la situazione paurosa interferisce in modo significativo con il funzionamento del bambino 5. Esclusione di Disturbo Pervasivo dello Sviluppo, Disturbo d’Ansia di Separazione, Fobia Semplice o altri disturbi d’ansia. 6. Il disturbo dura da ALMENO 4 MESI.

38 224. Disturbo d’Ansia Generalizzato
TUTTI I SEGUENTI SETTE CRITERI 1. ansia e preoccupazione eccessive per la maggior parte dei giorni per ALMENO 6 MESI. 2. è molto difficile controllare l’ansia o la preoccupazione (ad esempio, il bambino può chiedere ripetutamente al genitore di essere rassicurato). 3. L’ansia e/o la preoccupazione si verificano durante DUE O PIÙ attività o situazioni o all’interno di DUE O PIÙ relazioni. 4. L’ansia e la preoccupazione sono associate a UNO (O PIÙ) dei seguenti sei sintomi: a) Irrequietezza o sentirsi agitato o con i nervi a fior di pelle. b) Affaticabilità. c) Difficoltà di concentrazione. d) Irritabilità o scoppi di collera. e) Tensione muscolare. f) Disturbi del sonno (difficoltà di addormentamento o di mantenere il sonno). 5. esclusione di: Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Disturbo Post-Traumatico da Stress, Disturbo d’Ansia di Separazione, Fobia Sociale (ad esempio, preoccupazione per le interazioni sociali). 6. L’ansia interferisce con il funzionamento del bambino e/o con il livello di sviluppo atteso. 7. Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (ad esempio, farmaci per l’asma o steroidi) e non si verifica esclusivamente all’interno di un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo.

39 200 Disturbi dell’affettività
Devono essere presenti in più relazioni e contesti DC0-3R Reazione prolungata a perdita/dolore Disturbi d’ansia Depressione Dep maggiore Dist dep Nas Disturbo misto della espressività emotiva DC0-3 Disturbi d’ansia Disturbi dell’umore: reazione a lutto o perdita depressione Disturbo emozionale misto Disturbo dell’identità di genere Disturbo dell’attaccamento reattivo a deprivazione o maltrattamento

40 Depressione infantile (DC0-3)
Umore depresso o irritabile Riduzione dell’interesse o del piacere nel gioco Diminuita capacità di protestare Pianto eccessivo Repertorio povero di iniziative sociali Disturbi dell’alimentazione con perdita di peso o non accrescimento Disturbi del sonno

41 Depressione infantile (DC0-3R)
TUTTE LE SEGUENTI CINQUE caratteristiche generali: 1. L’affettività alterata e il pattern comportamentale debbono costituire un cambiamento rispetto all’umore e al comportamento abituali. 2. L’umore depresso/irritabile o l’anedonia, deve essere persistente, ed almeno per un po’ di tempo, non collegato a esperienze tristi o disturbanti (ad esempio, guardare un programma televisivo triste, essere punito). “Persistente” significa essere PRESENTE PER LA MAGGIOR PARTE DEL GIORNO, NELLA MAGGIOR PARTE DEI GIORNI, PER UN PERIODO DI ALMENO 2 SETTIMANE. 3. I sintomi debbono essere pervasivi e verificarsi in più di un’attività o situazione e in più di una relazione. Se i sintomi depressivi si verificano solo all’interno di una relazione, dovrebbe essere considerata una diagnosi sull’Asse II. 4. I sintomi debbono causare nel bambino una chiara angoscia, una limitazione del funzionamento, o un impedimento per lo sviluppo. 5. I disturbi non sono dovuti a una condizione medica generale (ad esempio, ipotiroidismo) o all’effetto diretto di una sostanza (ad esempio, farmaci o sostanze tossiche).

42 231. Tipo I: Depressione maggiore
5 dei seguenti sintomi (tra cui 1 dei primi due): 1. Umore depresso o irritabile per la maggior parte del giorno, nella maggior parte dei giorni, come indicato dalla diretta verbalizzazione del bambino (ad esempio, “Sono triste”) o dall’osservazione degli altri (ad esempio, il bambino appare triste e soggetto al pianto). 2. Marcata diminuzione del piacere o dell’interesse in generale, o in quasi tutte le attività, così come l’iniziativa di gioco e l’interazione con i genitori, nella maggior parte dei giorni (come indicato dalle parole del bambino o dalle osservazioni degli altri; ad esempio, “niente (o quasi niente) è divertente”. 3. Significativo aumento o perdita di peso (ad esempio, un cambiamento di più del 5% del peso corporeo in un mese), o significativo aumento o diminuzione dell’appetito, o fallimento nel compiere i normali incrementi ponderali. 4. Insonnia o ipersonnia.

43 231. Tipo I: Depressione maggiore
5. Agitazione psicomotoria o ritardo osservabile dagli altri ( non soltanto un’inquietudine soggettiva del bambino o il “sentirsi rallentato”). 6. Stanchezza o perdita di energia. 7. Evidenza di sentimenti di svalutazione o sensi di colpa inappropriati nel gioco (ad esempio, azioni e gioco auto-punitivo) o nella diretta verbalizzazione del bambino. 8. Diminuita capacità di riflessione e concentrazione o indecisione (come sensazione soggettiva o osservato dagli altri) per parecchi giorni. Nei bambini più piccoli, questi sintomi possono manifestarsi come difficoltà nel problem solving, nel rispondere ai genitori, e/o nel mantenere l’attenzione. 9. Ricorrenti riferimenti a temi di morte o al suicidio o attentati alla sicurezza personale. Il bambino può mostrare questi sintomi attraverso i pensieri, le attività, il gioco o comportamenti potenzialmente letali.

44 232. Tipo II: Disturbo Depressivo Non Altrimenti Specificato (NAS)
Questa diagnosi richiede la presenza di TRE O QUATTRO DEI NOVE SINTOMI descritti per il Tipo I. Tali sintomi devono essere presenti per UN MINIMO DI DUE SETTIMANE. La diagnosi richiede la presenza di ALMENO UNO dei primi due sintomi.

45 240. Disturbo Misto della Espressività Emotiva
Questa categoria dovrebbe essere utilizzata per quei bambini che presentano persistenti difficoltà nell’esprimere le emozioni appropriate al livello di sviluppo per gamma e intensità, per un periodo di ALMENO 2 SETTIMANE. Tale pattern è pervasivo, riguarda una gamma estesa di affetti, e rappresenta un cambiamento rispetto al precedente funzionamento del bambino. La diagnosi richiede la presenza di ALMENO UNO DI 1. La totale o quasi-totale assenza di DUE O PIÙ tipi specifici di affetti (ad esempio, piacere, rabbia, paura, curiosità, tristezza, eccitazione) come possono essere attese in relazione all’età del bambino. La difficoltà del bambino nell’usare il linguaggio o il gioco per esprimere le emozioni rafforza questa diagnosi. Rientrano in questo ambito anche l’assenza di paure, preoccupazioni, o ansie tipiche per l’età (come per esempio la paura della separazione o del danno fisico) che sono funzionali all’adattamento del bambino. 2. Alterata intensità dell’affetto, inversione dell’affetto o affetto inappropriato alla situazione: Alterata intensità dell’espressione emotiva, come scoppi di rabbia o mitezza e apatia. Inversione dell’affetto o affetto inappropriato alla situazione, come “fare lo sciocchino” o ridere con l’aria di fare una bravata, quando sarebbero più appropriate emozioni negative, come paura o rimorso. È inoltre indispensabile che vi sia una sul funzionamento.

46 DC 0-3: Guidelines Se vi è un chiaro evento traumatico: PTSD
Se vi è un disturbo del comportamento associato a difficoltà costituzionali o maturazionali: DR Se il problema è modesto, di breve durata e collegabile a stress: Disturbo dell’adattamento Se nessuna delle condizioni precedenti è presente e il problema non è modesto né di breve durata: Disturbo dell’affettività Se vi è un ritardo che include le capacità comunicative e sociali considerare il DMSS la cui diagnosi precede ogni altra Se vi è solo un disturbo della relazione senza sintomi indipendenti usare l’Asse II

47 500. Disturbi del Sonno 510 Disturbo dell’addormentamento (difficoltà di iniziare il sonno) 520 Disturbo da Risvegli notturni (difficoltà a mantenere il sonno) L’uso di questa categoria diagnostica va riservato ai bambini di età superiore ai 12 mesi, quando si presuppone che il pattern del sonno sia sufficientemente stabile

48 600. Disturbi dell’alimentazione
601 Disturbo dell’alimentazione legato agli stati di regolazione 602 Disturbo dell’alimentazione legato alla reciprocità nella relazione genitore-bambino 603 Anoressia Infantile 604 Avversione sensoriale per cibi 605 Disturbo dell’alimentazione associato a condizioni mediche 606 Disturbo dell’alimentazione associato ad insulti del tratto gastro-intestinale

49 DC 0-3: Guidelines Se vi è un chiaro evento traumatico: PTSD
Se vi è un disturbo del comportamento associato a difficoltà costituzionali o maturazionali: DR Se il problema è modesto, di breve durata e collegabile a stress: Disturbo dell’adattamento Se nessuna delle condizioni precedenti è presente e il problema non è modesto né di breve durata: Disturbo dell’affettività Se vi è un ritardo che include le capacità comunicative e sociali considerare il DMSS la cui diagnosi precede ogni altra Se vi è solo un disturbo della relazione senza sintomi indipendenti usare l’Asse II

50 700. Disorders of Relating and Communicating
Multisystem Developmental Disorder (MSDD) Significant impairment in, but not complete lack of, the ability to form and maintain an emotional and social relationship with a primary caregiver Significant impairment of forming, maintaining and/or developing communication Significant dysfunction of auditory processing Significant dysfunction in the processing other sensation and in motor planning

51 700 Disturbi della relazione e della comunicazione
Disturbi pervasivi dello sviluppo Disturbi multisistemici dello sviluppo Pattern A Pattern B Pattern C

52 700. Disturbi della Relazione e della Comunicazione
710 Disturbo Multisistemico dello sviluppo Disturbi della regolazione che trascinano con sé un importante disturbo della relazione e della comunicazione, che li fa assomigliare dal punto di vista comportamentale ai disturbi pervasivi ma che rispetto a questi sono più mobili e sensibili al trattamento. Questa diagnosi è ora possibile solo fino ai 24mesi Nota bene

53 Disturbo Multistemico dello Sviluppo Disturbo della Regolazione Disturbo Pervasivo dello Sviluppo Gli MSDD non sono PDD sottosoglia o parziali ma piuttosto DR che trascinano importanti difficoltà nell’ambito del comportamento sociale e comunicativo.

54 PDD MSDD Il disturbo dell’interazione sociale è primario.
Disturbo permanente. Il disturbo dell’interazione sociale è secondario a deficit di elaborazione sensoriale e motoria. Disturbo flessibile e modificabile nel corso di un intervento terapeutico.

55

56 Nessuna Diagnosi - Molto più frequente che in altre epoche della vita
Israel: 55,2 % Paris: 23,5 % Lisboa: 23,3 % Montreal 21% Texas: 9,5 %

57 DC 0-3: Guidelines Se vi è un chiaro evento traumatico: PTSD
Se vi è un disturbo del comportamento associato a difficoltà costituzionali o maturazionali: DR Se il problema è modesto, di breve durata e collegabile a stress: Disturbo dell’adattamento Se nessuna delle condizioni precedenti è presente e il problema non è modesto né di breve durata: Disturbo dell’affettività Se vi è un ritardo che include le capacità comunicative e sociali considerare il DMSS la cui diagnosi precede ogni altra Se vi è solo un disturbo della relazione senza sintomi indipendenti usare l’Asse II

58 Nelle varie casistiche una percentuale che va dal 37% al 62% riceve una diagnosi di Asse II.

59 Asse II - Disturbo della relazione
Valutazione qualitativa della relazione Caratteristiche dell’interazione Tono affettivo Coinvolgimento psichico Valutazione Globale del Disturbo della relazione (PIR GAS)

60 Asse II - Disturbo della relazione
Disturbo qualitativo Ipercoinvolgimento Ipocoinvolgimento Relazione teso-ansiosa Relazione arrabbiata-ostile Disturbo misto della relazione Relazione abusante

61 Scala di valutazione globale della relazione genitore-figlio (PIR-GAS)
90 Ben adattata 80 Adattata 70 Perturbata 60 Significativamente perturbata 50 Problematica (Distressed) 40 Disturbata 30 Disorganizzata 20 Gravemente disorganizzata 10 Gravemente deteriorata Normale Tendenza Disturbo

62 Asse III - Disturbi e condizioni fisiche
Utilizzare codici DSM IV e ICD 10 per le condizioni mediche e neurologiche. Inserire le difficoltà specifiche motorie, linguistiche, sensoriali.

63 ASSE IV Eventi psico sociali stressanti
L’Asse IV fornisce una cornice per l’identificazione e la valutazione degli eventi ambientali che possono influenzare la presentazione, il decorso, il trattamento o la prevenzione di sintomi psichiatrici e di disturbi nei bambini piccoli.

64 L’impatto dello stress dipende da tre fattori
Asse IV Agenti psicosociali di stress Gravità, intensità, durata, subitaneità, frequenza e prevedibilità, numero Livello di sviluppo del bambino (età, sviluppo sociale ed emotivo,vulnerabilità biologica, forza dell’Io) Presenza di fattori protettivi familiari (capacità dell’adulto di proteggere ed aiutare il bambino ad affrontare lo stress) L’impatto dello stress dipende da tre fattori

65 Asse IV Agenti psicosociali di stress
1/2 Nessun effetto 3/4 Effetti lievi (tensione, ansia, irritabilità, rabbia, pianto) 5/6 Effetti moderati (interferenza sull’adattamento ma non sulla comunicazione e relazione) 7 Effetti gravi (evitamento della relazione, terrore, pianto inconsolabile, silenzioso) Impatto generale dello stress

66 Asse IV. Nuova lista dei life-event

67 Asse V - I sei livelli dello sviluppo del funzionamento emotivo
Attenzione reciproca (Attention and regulation) Impegno reciproco (Engagement and intimacy) Intenzionalità interattiva e reciprocità (Initiate and respond two way pre-symbolic gesture communication) Comunicazione affettivo-rappresentativa (Complex communication) Elaborazione della rappresentazione (Emotional ideas) Differenziazione delle rappresentazioni I Differenziazione delle rappresentazioni II 6-12 m 18-24 m 30 m 36 m 42 m Build bridges between ideas

68 Asse V - Funzionamento emotivo
Per ciascuna capacità vengono considerati sei livelli di funzionamento 1 Appropriato all’età 2 Appropriato all’età ma vulnerabile 3 Immaturo 4 Intermittente o inconsistente (la capacità è presente solo con sostegno) 5 Povero (la capacità è appena presente anche con sostegno) 6 La capacità non è stata raggiunta

69 DC 0-3: Guidelines Se vi è un chiaro evento traumatico: PTSD
Se vi è un disturbo del comportamento associato a difficoltà costituzionali o maturazionali: DR Se il problema è modesto, di breve durata e collegabile a stress: Disturbo dell’adattamento Se nessuna delle condizioni precedenti è presente e il problema non è modesto né di breve durata: Disturbo dell’affettività Se vi è un ritardo che include le capacità comunicative e sociali considerare il DMSS la cui diagnosi precede ogni altra Se vi è solo un disturbo della relazione senza sintomi indipendenti usare l’Asse II

70

71 D.C.0-3R Nuove Linee Guida Se è presente una chiara condizione di stress che è associata ad un disturbo del comportamento o delle emozioni considerare come prima diagnosi il Disturbo Post-traumatico da stress Se il bambino ha perso un genitore o una figura di riferimento importante considerare come prima diagnosi “Lutto prolungato/reazione di disperazione”

72 D.C.0-3R Nuove Linee Guida Se i problemi sono lievi o della durata inferiore ai 4 mesi e associati a chiari eventi ambientali, come il ritorno di un genitore al lavoro, o un trasferimento, o un cambiamento nelle modalità di accudimento del bambino, considerare come prima diagnosi “Disturbo di Adattamento”. Tale diagnosi è da considerare anche quando il bambino sperimenta difficoltà solo in relazione ad una particolare persona

73 D.C.0-3R Nuove Linee Guida Senza una chiara vulnerabilità somatica, o un grave e recente evento stressante, o quando le difficoltà non sono lievi o di breve durata, considerare la diagnosi di “Disturbo dell’Affettività”

74 D.C.0-3R Nuove Linee Guida I Disturbi della Comunicazione e della relazione sociale sono chiaramente individuabili e coinvolgono pattern maladattivi cronici in molteplici aree dello sviluppo. Questa diagnosi ha la precedenza su altre diagnosi come i Disturbi della Regolazione della Processazione Sensoriale o i Disturbi Post- traumatici da Stress. Tuttavia considerare la frequente comorbidità con queste categorie.

75 D.C.0-3R Nuove Linee Guida Se il bambino presenta difficoltà soltanto nella relazione con il genitore e non ci sono altri sintomi indipendenti dalla relazione, considerare la Diagnosi sull’ Asse II piuttosto che sull’Asse I. Una diagnosi sull’Asse II può essere appropriata, ad esempio, per un bambino che è depresso solo nei momenti dell’accudimento o nella interazione con il care-giver.

76 D.C.0-3R Nuove Linee Guida Riservare la diagnosi di Deprivazione o Disturbo da maltrattamento solo per descrivere cure gravemente inadeguate dal punto di vista fisico, psicologico o affettivo. Usare l’Asse II per registrare altre preoccupazioni relative alla relazione di accudimento

77 D.C.0-3R Nuove Linee Guida Quando sono presenti sintomi comuni come i disturbi dell’alimentazione e del sonno valutare le basi soggiacenti per scegliere se queste difficoltà possono rappresentare di per sé un problema o giustificare il ricorso ad altre categorie diagnostiche. Per esempio un disturbo dell’alimentazione conseguente ad un trauma può rappresentare una reazione transitoria di stress Queste difficoltà possono inoltre essere dei pattern ricorrenti di categorie diagnostiche come Disturbo da Deprivazione e Maltrattamento, Disturbo della Regolazione della Processazione Sensoriale, o Disturbo della Relazione e della Comunicazione. Queste difficoltà possono essere parte anche di un disturbo della relazione sull’Asse II


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