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PubblicatoΦωσφόρος Αποστολίδης Modificato 5 anni fa
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Le proprietà delle soluzioni: le proprietà colligative
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Le soluzioni ideali Il volume della soluzione è uguale alla somma dei volumi delle singole sostanze che la costituiscono Il processo di formazione di una soluzione, a partire dai componenti, è atermico (non c’è scambio calore) Conseguenza: Nelle soluzioni ideali non ci sono interazioni soluto-soluto Si avvicinano al comportamento ideale le soluzioni diluite con componenti di natura chimica simile
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Proprietà delle soluzioni Data la dissociazione ionica:
Le proprietà delle soluzioni che dipendono dalla concentrazione del soluto e non dalla natura del solvente e del soluto sono chiamate proprietà colligative. Con la concentrazione del soluto si intende il numero di particelle effettivamente presenti in soluzione. Data la dissociazione ionica: NaNO3(s) → Na+(aq) + NO3–(aq) Il numero di ioni presenti in soluzione è doppio rispetto alle particelle di NaNO3.
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Proprietà colligative delle soluzioni
Per determinare il numero di particelle presenti in soluzione occorre moltiplicare il numero di moli di soluto per un fattore «i» chiamato coefficiente di Van’t Hoff : moli di particelle in soluzione i = –––––––––––––––––––––––––– moli di soluto disciolto i = 1 i = 2 i = 3
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Proprietà colligative
Abbassamento della pressione parziale di vapore Innalzamento della temperatura di ebollizione Abbassamento della temperatura di congelamento Pressione osmotica
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Osservazione Il numero di particelle che dal liquido tendono a passare alla fase gassosa dipende anche dal numero delle particelle presenti nell’unità di volume Pertanto, la tendenza del solvente a passare alla fase gassosa diminuisce al crescere della concentrazione del soluto (ci sono meno particelle di solvente per unità di volume!)
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Abbassamento della pressione di vapore
Tanto meno soluto è presente in una soluzione, tanto più facilmente il solvente liquido passa allo stato di vapore.
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François-Marie Raoult (1830-1901)
Abbassamento della pressione di vapore Secondo la legge di Raoult la pressione di vapore di un componente è direttamente proporzionale alla sua frazione molare. François-Marie Raoult ( ) PA = PA0 XA PB = PB0 XB psolvente = p°solvente · Xsolvente Si può anche dire che l’abbassamento della pressione di vapore di un soluto è direttamente proporzionale alla frazione molare del soluto stesso. Δpsolvente = p°solvente · Xsoluto
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Miscele liquide binarie
PA = PA0 XA PB = PB0 XB XA + XB = 1 PA PB Ptot PB0 PB PA0 PA XA 1 XB 1
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Esempio: Calcolare P dell’acqua a 25°C quando 5,67 g di glucosio (C6H12O6) sono sciolti in 25,2 g di acqua. A tale temperatura la tensione di vapore dell’acqua pura è 23,8 mmHg Dalla legge di Raoult: P= PA°xglucosio = 23,8 mmHg 0,0220 = 0,524 mmHg PA= PA°xH2O = 23,8 mmHg (1-0,0220) = 23,3 mmHg
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Osservazione Il numero di particelle che dal liquido tendono a passare alla fase gassosa dipende anche dal numero delle particelle presenti nell’unità di volume Pertanto, la temperatura di ebollizione del solvente è maggiore del liquido puro Le particelle di soluto interagiscono con le particelle di solvente che pertanto interagiranno tra di loro con maggiore difficoltà Pertanto, la temperatura di solidificazione del solvente è più bassa di quella del liquido puro
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Innalzamento della temperatura di ebollizione
Una soluzione bolle a temperatura superiore a quella del solvente puro; l’innalzamento ebullioscopico è proporzionale alla concentrazione.
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Innalzamento della temperatura di ebollizione
Abbassamento della temperatura di congelamento Per soluzioni diluite si può dimostrare che Tb= Tb(soluzione) - Tb(solvente) = Kb m Tcr= Tcr(solvente) - Tcr(soluzione) = Kcr m Kb, nota come costante ebullioscopica, e Kcr, nota come costante crioscopica, sono costanti caratteristiche solo del solvente. Esse hanno unità °C/m. Per l’acqua Teb= 100°C Keb= 0,512 Tcr= 0°C Kcr= 1,86
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Il loro valore cambia da sostanza a sostanza
Soluzioni a uguale concentrazione determinano lo stesso lo stesso innalzamento ebullioscopico ∆teb e lo stesso abbassamento crioscopico ∆tcr ∆teb = m · keb · i ∆tcr = m · kcr · i keb e kcr sono rispettivamente dette costante ebullioscopica molare e costante crioscopica molare. Il loro valore cambia da sostanza a sostanza Esempi di keb Esempi di kcr
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Problema: Sapendo che per l’acqua Kb= 0,512 °C/m e
Kf=1,86 °C/m calcolare il punto di ebollizione e di fusione di una soluzione acquosa di glucosio 0,0222 m. Tb= Kb m = 0,512 °C/m 0,0222 m = 0,0114 °C Tb= 100,00 + 0,0114 = 100,011°C Tf= Kf m = 1,86 °C/m 0,0222 m = 0,0413 °C Tf= 0, ,0413 = - 0,041°C
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Le proprietà colligative possono essere usate per determinare il peso molecolare di sostanze non note. Problema: La canfora è un solido che fonde a 179,5°C ed ha Kf= 40°C/m. Se 1,07 mg di un composto sono sciolti in 78,1 mg di canfora fusa la soluzione congela a 176,0 °C. Determinare il peso molecolare del composto. L’abbassamento del punto di congelamento è: Tf= 179,5 –176,0 = 3,5 °C Da cui si ricava la molalità della soluzione:
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Moli = m Kg solvente = 0,088 mol/Kg 78,110-6 Kg = 6,9 10-6 mol
Dalla definizione di molalità si può ottenere il numero di moli del composto: moli= m Kg solvente Quindi: Moli = m Kg solvente = 0,088 mol/Kg 78,110-6 Kg = 6,9 10-6 mol La massa molare del composto è data da:
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Diagramma di fase di una soluzione
pressione temperatura LIQUIDO SOLIDO GAS 0°C 100°C 1,00 atm soluzione Temperatura di congelamento della soluzione Temperatura di ebollizione della soluzione
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Osmosi Anche il fenomeno dell’osmosi (pressione osmotica) è associato all’abbassamento della tensione di vapore. Esso riveste una grande importanza in relazione a sistemi biologici. Coinvolge membrane semipermeabili, cioè strati sottili e con fori abbastanza larghi da far passare le molecole di solvente, ma non di soluto, specie di elevato peso molecolare.
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PRESSIONE OSMOTICA SOLUZIONE SOLVENTE
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membrana semipermeabile
(fa passare solo il solvente) solvente con soluto A B solvente puro flusso di solvente (osmosi) Pressione osmotica = pressione che occorre esercitare su A per bloccare il flusso osmotico
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Legge di Van’t Hoff = pressione osmotica V = n RT da cui:
= RT c (c = molarità) Jacobus Henricus van 't Hoff Rotterdam (1852) - Steglitz (1911) Premio Nobel per la Chimica 1901 c= concentrazione specie in soluzione
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Esempio: Calcolare la pressione osmotica di una soluzione
0,02 M di glucosio a 25°C? = MRT = 0,02 mol/l0,0821 latm/(K mol)298 K= = 0,5 atm = MRT = 0,02 mol/l0,0821 latm/(K mol)298 K= = 0,5 atm Esempio: Calcolare la pressione osmotica di una soluzione 0,020 M di NaCl a 25°C? = MiRT = 2 0,020 mol/l0,0821 latm/(K mol)298 K= = 1,0 atm
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La pressione osmotica viene utilizzata per calcolare il peso molecolare di sostanze polimeriche o macromolecole. Problema: 50 ml di una soluzione acquosa contengono 1,08 g di una proteina e presentano una pressione osmotica di 5,85 mmHg a 298 K. Quale è il peso molecolare di tale proteina? La pressione in atmosfere è: La concentrazione molare della proteina è: Il numero di moli della proteina è: La massa molare della proteina è:
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Comportamento della cellula
Effetto della pressione osmotica sulle cellule del sangue: in una soluzione isototonica; in una soluzione ipertonica; in una soluzione ipotonica
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Riepilogo: proprietà colligative
Abbassamento della pressione parziale di vapore Pi = Pi° Xi Innalzamento della temperatura di ebollizione Teb = keb mi Abbassamento della temperatura di congelamento Tcr = - kcr mi Pressione osmotica = RT Mi
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