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La nascita e le origini di Roma
( a.C.)
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La situazione geografica
Roma sorse sul Palatino e si estese su 7 colli per evitare le pianure paludose Era di fronte all’unico guado del Tevere (isola Tiberina) Si trovava sulla via del sale (Salaria) Queste le sue fortune
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Il Lazio dell’VIII sec. a.C.
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LA LEGGENDA DI ENEA E DI ROMOLO E REMO
Secondo la leggenda Roma fu fondata il 21 aprile 753 a. C. da Romolo discendente di Enea e figli del dio Marte.
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Il Palatino
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L’isola Tiberina
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Da villaggio a città Per oltre un secolo Roma rimase un agglomerato di tribù divise sui 7 colli Dal 650 in poi cominciò a essere più fiorente il mercato, specie bovino (Foro boario) Il Foro divenne luogo di scambi e di assemblee Intorno ad esso crebbe e si ingrandì la città
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Tarquinio il Superbo Tullo Ostilio Romolo Numa Pompilio
Tarquinio Prisco Anco Marzio Servio Tullio Tarquinio il Superbo
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Il re Il re era il capo religioso, legislatore, supremo giudice e capo militare (imperium) Era scelto dal senato e veniva eletto dai comizi curiati poi affiancati dai comizi centuriati dopo Servio Tullio.
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Il Senato Composto solo da patrizi, ovvero coloro che appartenevano alle famiglie (Gentes) di antica nobiltà. I patres cioè i capi anziani delle famiglie si riunivano e affiancavano il re nelle decisioni importanti. David Il giuramento degli Orazi
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La fine della Monarchia
La leggenda di Lucrezia e la fine della monarchia 509 a.C.
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La Roma repubblicana I poteri si dividono fra vari magistrati:
2 CONSOLI: potere militare, amministrano la giustizia, convocano il Senato e i comizi (assemblee) 6 PRETORI: formulano le nuove leggi 4 EDILI: curavano l’edilizia, le strade e gli spettacoli pubblici 2 e poi 4 QUESTORI: amministravano il tesoro pubblico e accompagnavano i consoli in guerra PONTEFICE MASSIMO: potere religioso COMIZI: potere legislativo SENATO: potere consultivo Tutti i magistrati sono eletti dai comizi e solo fra i PATRIZI. La PLEBE è esclusa dalla politica, così come i LIBERTI e gli SCHIAVI
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La Roma repubblicana Ogni 5 anni venivano eletti 2 censori che avevano il compito di effettuare il censimento. I censori controllavano anche la moralità e i costumi, il così detto mos maiorum.
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Cariche non permanenti
2 censori: eletti ogni 5 anni, rimanevano in carica 18 mesi per effettuare il censimento 1 dittatore: magistratura straordinaria. Il dittatore veniva eletto in casi eccezionali e nei momenti di grave pericolo per la repubblica. Godeva di pieni poteri e rimaneva in carica 6 mesi.
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Cursus honorum Il cittadino romano che avesse compiuto trent’anni e servizio militare poteva intraprendere il cursus honorum, diventando prima questore, poi edile, pretore e infine console. Inizialmente solo i patrizi potevano intraprendere il cursus honorum col tempo anche i plebei poterono accedere alle cariche. Tutte le cariche erano di durata annuale
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La nascita della Repubblica
1. Conflitto tra patrizi e plebei 494 a.C. secessione dell’Aventino Nascono i tribuni della plebe 451 a.C le Leggi delle XII tavole, esposte pubblicamente nel Foro.
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La nascita della Repubblica
Altri diritti ottenuti col tempo dai plebei: Diritto di contrarre matrimoni con i patrizi Distribuzione delle terre (agro pubblico) Possibilità di accedere al consolato Abolizione della schiavitù per debiti Fino alla LEGGE ORTENSIA del 287 a.C. quando i plebei ottengono di poter emanare propri decreti detti appunto PLEBISCITI.
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La nascita della Repubblica
2. Inizio dell’espansione romana 496 a.C. battaglia del lago Regillo contro le città latine 490 – 430 a.C. guerre contro i Volsci, gli Equi i Sabini
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L’ESPANSIONE ROMANA IN ETÀ REPUBBLICANA
405 – 396 a.C. Conquista della città etrusca di Veio 390 a.C. Roma viene saccheggiata dai Galli, poi respinti 343 – 290 a.C. Guerre Sannitiche. Roma conquista parte dell’italia meridionale a.C. Roma combatte contro la colonia greca di Taranto a favore della quale scende in Italia Pirro. (studia bene pg. 39 dell’Atlante)
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L’ESPANSIONE ROMANA IN ETÀ REPUBBLICANA
I Romani mantengono l’autorità sui popoli vinti attraverso: la costruzione di strade la fondazione di colonie una politica tollerante nei confronti degli usi e costumi e della religione dei popoli sottomessi
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L’ESERCITO ROMANO
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