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Pier Paolo Pasolini.

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Presentazione sul tema: "Pier Paolo Pasolini."— Transcript della presentazione:

1 Pier Paolo Pasolini

2 La vita Bologna Ostia Figlio di una friulana e di un ufficiale bolognese, Pier Paolo Pasolini nasce nella città paterna. 1942 pubblica la prima raccolta poetica in dialetto friulano: Poesie a Casarsa 1945 laurea in lettere 1948 espulso dal PCI perché omosessuale 1949 si trasferisce a Roma, dove conosce Moravia Pier Paolo Pasolini > La vita

3 intensa attività poetica: pubblica La meglio gioventù, Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo 1955 Ragazzi di vita interesse per il proletariato delle borgate romane 1959 Una vita violenta fonda la rivista «Officina» a Bologna insieme a Leonetti e Roversi subisce vari processi per “indegnità morale”: la sua immagine pubblica è contraddistinta dallo scandalo e dalla provocazione del perbenismo borghese Pier Paolo Pasolini > La vita

4 1975 viene assassinato sulla spiaggia di Ostia:
1961 inizia a scrivere per il cinema: tra i numerosi film degli anni Sessanta Accattone, Uccellacci e uccellini, Edipo re, Medea 1973 collabora con il «Corriere della Sera»: i suoi articoli verranno raccolti nel volume Scritti corsari 1975 viene assassinato sulla spiaggia di Ostia: il giovane ritenuto colpevole viene arrestato ma rimangono ancora molti dubbi sui reali responsabili Pier Paolo Pasolini > La vita

5 Il pensiero La figura di Pasolini è una delle più complesse del Novecento sia dal punto di vista intellettuale che dal punto di vista politico. Le sue scelte letterarie, infatti, sono strettamente legate alle sue convinzioni, quasi sempre in contrasto con l’ideologia dominante, la morale comune e la società capitalista che nel corso degli anni consolida le sue conquiste. Pier Paolo Pasolini > Il pensiero

6 Alla base del suo pensiero c’è una decisa critica al sistema borghese e alla civiltà dei consumi, responsabile di un’omologazione culturale che non lascia spazio al dissenso e opprime le classi subalterne. Pier Paolo Pasolini > Il pensiero

7 Le sue idee radicali lo portano spesso ad assumere posizioni che destano polemiche, e anche la sua vita privata è oggetto di numerose discussioni in una società che non accetta l’omosessualità. Il destino di Pasolini sembra essere quello di destare scandalo, e anche la sua drammatica morte in circostanze non chiare alimenta il dibattito che lo riguarda. Pier Paolo Pasolini > Il pensiero

8 In contrapposizione alla modernità capitalistica appare, soprattutto nelle prime opere, un’idealizzazione della civiltà contadina del passato e del sottoproletariato emarginato del presente. Pier Paolo Pasolini > Il pensiero

9 Sia nelle poesie sia nei romanzi sia, più tardi, nei film, Pasolini evoca immagini fortemente simboliche, ricollegandosi spesso ai miti, alle tradizioni popolari arcaiche o alle narrazioni che appartengono al cristianesimo o che in generale rimandano a una dimensione spirituale. L’alternativa al materialismo e al consumismo dell’epoca contemporanea è rappresentata insomma da un recupero del mistero e di un respiro corale, comunitario, popolare. Pier Paolo Pasolini > Il pensiero

10 La contestazione di Pasolini si muove anche su un piano formale: dalla libertà metrica dei suoi versi all’originalità spiazzante delle sue soluzioni cinematografiche, ogni opera approfondisce con passione una dissidente ideologia. critica al materialismo capitalista vitalità del popolo spiritualità, mistero, poesia sperimentalismo formale Pier Paolo Pasolini > Il pensiero

11 Le opere Pasolini è un autore eclettico, che per esprimere il suo pensiero usa strumenti e linguaggi anche molto diversi tra loro: la sua poetica mantiene una certa continuità nel passaggio dalla poesia alla prosa e poi al cinema. Poesie a Casarsa La meglio gioventù Le ceneri di Gramsci La religione del mio tempo Poesia in forma di rosa Trasumanar e organizzar poesia romanzi Ragazzi di vita Una vita violenta Il sogno di una cosa Pier Paolo Pasolini > Le opere

12 sceneggiature per il cinema
Accattone Mamma Roma Il Vangelo secondo Matteo Uccellacci e uccellini Edipo re Medea Il Decameron I racconti di Canterbury Il fiore delle Mille e una notte Passione e ideologia Empirismo eretico Scritti corsari saggi e articoli Pier Paolo Pasolini > Le opere

13 Le ceneri di Gramsci La raccolta poetica del 1957 segna una svolta nel percorso di Pasolini, che passa da un’adesione spontanea agli ideali del popolo a uno schieramento consapevole a fianco della classe operaia. Pier Paolo Pasolini > Le ceneri di Gramsci

14 Antonio Gramsci, l’intellettuale fondatore del Partito Comunista Italiano, viene chiamato in causa come rappresentante di un’ideologia con cui Pasolini si pone in dialogo. L’occasione dei versi è una visita alla sua tomba, che si trova nel Cimitero acattolico di Roma vicino al quartiere popolare – oggetto costante dell’interesse del poeta – Testaccio. Pier Paolo Pasolini > Le ceneri di Gramsci

15 Il pianto della scavatrice
Solo l’amare, solo il conoscere conta, non l’aver amato, non l’aver conosciuto. Dà angoscia il vivere di un consumato amore. L’anima non cresce più. […] Piange ciò che muta, anche per farsi migliore. La luce del futuro non cessa un solo istante di ferirci; è qui, che brucia in ogni nostro atto quotidiano, angoscia anche nella fiducia che ci dà vita, nell’impeto gobettiano verso questi operai, che muti innalzano, nel rione dell’altro fronte umano, il loro rosso straccio di speranza. Pier Paolo Pasolini > Le ceneri di Gramsci

16 Ragazzi di vita Il primo romanzo pasoliniano, pubblicato nel 1955, rappresenta l’universo delle borgate romane nella sua istintiva vitalità. Con un intento di realismo, la lingua unisce all’italiano il dialetto romanesco e il gergo parlato nelle periferie. Pier Paolo Pasolini > Ragazzi di vita

17 Era una caldissima giornata di luglio
Era una caldissima giornata di luglio. Il Riccetto che doveva farsi la prima comunione e la cresima, s’era alzato già alle cinque; ma mentre scendeva giù per via Donna Olimpia coi calzoni lunghi grigi e la camicetta bianca, piuttosto che un comunicando o un soldato di Gesù pareva un pischello quando se ne va acchittato pei lungoteveri a rimorchiare. Con una compagnia di maschi uguali a lui, tutti vestiti di bianco, scese giù alla chiesa della Divina Provvidenza, dove alle nove Don Pizzuto gli fece la comunione e alle undici il Vescovo lo cresimò. Il Riccetto però aveva una gran prescia di tagliare: da Monteverde giù alla stazione di Trastevere non si sentiva che un solo continuo rumore di macchine. Si sentivano i clacson e i motori che sprangavano su per le salite e le curve, empiendo la periferia già bruciata dal sole della prima mattina con un rombo assordante. Ragazzi di vita, cap. I Pier Paolo Pasolini > Ragazzi di vita


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