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PubblicatoVittoria Sasso Modificato 10 anni fa
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LA COMUNICAZIONE PER LA SICUREZZA A cura di: Giovanni Iapichino 23 novembre 2006 ai sensi del D.Lgs. 626/94 e dellAccordo tra Stato e Regioni ai fini dellattuazione dellart. 2, commi 2, 3, 4, 5, del D.Lgs. 195/2003 che integra il D.Lgs. 626/94 CORSO RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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La Comunicazione e la sicurezza nei luoghi di lavoro Le occasioni istituzionali di comunicazione per un RSPP: Formazione, Informazione, Addestramento Compiti: proporre programmi di informazione e formazione dei lavoratori (art. 9, comma 1, lett. d) Generale dei lavoratori (artt. 21 e 22) Impiego ponteggi (art. 36-quater) Impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi (art 36-quinquies, commi 2 e 3) Attrezzature di lavoro (artt. 37 e 38) Uso DPI (art. 43) Movimentazione manuale dei carichi (art. 49) Uso VDT (art. 56) Agenti cancerogeni mutageni (art. 66) Agenti chimici (art. 72-octies) Agenti biologici (art. 85) Atmosfere esplosive (Allegato XV-bis A. Prescrizioni minime …….)
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I lavoratori, in base alla propria mansione, devono conoscere i pericoli e le misure di sicurezza in rapporto al proprio posto di lavoro relativamente a: Gli ambienti e le attrezzature di lavoro Le vie di circolazione Il Microclima Il rischio elettrico Il rumore …………………………………….
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I principali flussi di comunicazione dello RSPP Lavoratori Datore di lavoro Dirigente Rappresentante dei lavoratori Lavoratori anziani Preposti
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Le principali problematiche Lorario degli interventi Gli ambienti Le distrazioni I tempi ridotti ed …. interrotti Il disfattismo ed il senso di inutilità ….. e poi?
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