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LA COMUNICAZIONE NELL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

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Presentazione sul tema: "LA COMUNICAZIONE NELL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA"— Transcript della presentazione:

1 LA COMUNICAZIONE NELL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
A cura di C. Maurizio Gentile Psicologo, psicoterapeuta

2 Alcune premesse: Parlare di “comunicazione” significa entrare nel vivo dei problemi sociali umani La comunicazione è un processo e una sequenza di scambi che avvengono all’interno di un sistema (coppia, gruppo, organizzazione)

3 Alcune premesse: Il “fatto comunicativo” è di per sé un sistema che può essere compreso soltanto con un approccio globale ed interattivo Come dice BIRDWHISTELL: “Un individuo non comunica : partecipa ad una comunicazione o diventa parte di essa”

4 ALCUNE PAROLE/CHIAVE COMUNICARE ORGANIZZAZIONE
Partecipare(“essere parte”) a un sistema di relazioni strutturate secondo regole consapevolmente o inconsapevolmente agite dagli attori in esso presenti, che si scambiano informazioni, comandi, ingiunzioni, carezze o punizioni, utilizzando i canali e i codici (verbali,analogici e simbolici) disponibili in un determinato contesto culturale. Insieme di caratteristiche strutturali che connotano l’interazione tra le persone, finalizzate alla realizzazione di un progetto trasformativo. COMUNICARE ORGANIZZAZIONE

5 La Scuola è un’ORGANIZZAZIONE complessa articolata in sub-sistemi di obiettivi in relazione fra loro e finalizzati a “produrre Apprendimento” (Crescita personale, culturale, sociale).

6 ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
SUB-SISTEMA DI COMPITI -realizzare P.O.F. – P.S.P. -risolvere problemi -raccogliere informazioni -stendere relazioni SUB-SISTEMA TECNOLOGICO -strumenti -metodi -tecniche COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA COMUNICAZIONE SUB-SISTEMA RELAZIONALE -relazioni intra-gruppo -relazioni inter-gruppo -relazioni intra\extra sistemiche -leadership SUB-SISTEMA STRUTTURALE -norme -rete informativa -decision-making -pianificazione -coordinamento COMUNICAZIONE

7 REGOLE DELLA COMUNICAZIONE
CONTENUTO E RELAZIONE Trasmissione informazioni Ecco come ti vedo Ecco come mi vedi Ecco come vedo che mi vedi etc. REGOLE DELLA COMUNICAZIONE CONTESTO META-COMUNICAZIONE Comunicazione sulla comunicazione (.esplicita) (.implicita indici metacomicativi analogici) Comunicare è difficile… La DISFUNZIONE COMUNICATIVA è costantemente in agguato… Difficoltà ad accettare il “diverso” nell’Altro

8 DOPPIO LEGAME (G.BATESON)
Nella Disfunzione comunicativa vi è un conflitto sotteso fra Autonomia e Dipendenza E’ tale perché il suo vero scopo non è il contenuto da trasmettere, ma la Relazione che si intende meta-comunicare. Es. DOPPIO LEGAME (G.BATESON) Un messaggio ha le caratteristiche di asserire una certa cosa e contemporaneamente qualcos’altro che contraddice in qualche modo l’affermazione precedente. Impedire al ricettore del messaggio di uscire dallo schema stabilito dal messaggio stesso

9 Uso della GENERALIZZAZIONE
(es. le donne sono troppo emotive) ESPRESSIONI SOTTOINTESE (“non l’ho detto, ma avresti dovuto capirlo”) ALLUSIVITA’ (si esprimono richieste con circonlocuzioni, metafore etc.) Modalità Disfunzionali di Comunicazione USO DELLA NEGAZIONE (es. “voi non dovreste volermi bene”) SQUALIFICAZIONE (es. “fai come vuoi, decidi tu” “ va pure; non ti preoccupare se resto solo e triste”) PROIEZIONE SULL’ALTRO O SULL’ESTERNO (“sei arrabbiato con me?”)

10 Nell’organizzazione scolastica – contesto
interattivo per eccellenza – con facilità si possono determinare disfunzioni comunicative per le sue componenti. Il rapporto fra comunicanti è caratterizzato affettivamente Esiste una conflittualità La conflittualità è nascosta7coperta Esiste “disuguaglianza” fra i comunicanti che si configura in termini di Potere. Tanto più quanto più Se l’organizzazione è SANA prevale di solito l’aspetto del gruppo di LAVORO rispetto al Gruppo BASICO ( BION) dominato dalle dinamiche affettive e dalle logiche inconscie.

11 La Disfunzionalità comunicativa nell’organizzazione
scolastica, di solito, è dovuta non alla presenza del fattore emotivo-affettivo (ineliminabile) ma alla Negazione e copertura di tale dimensione Difese rispetto alle ansie provocate dalla vita di gruppo e dalle interazioni con una pluralità di soggetti Es. di situazioni vissute in alcuni “organi collegiali”(c. docenti etc.)

12 Il conflitto diviene cosi lo strumento con il quale vengono veicolati metà messaggi
quali: “Stai lontano” “Mi fai paura” “Non devo rendere conto a nessuno” Tutto questo avviene in un luogo in cui contemporaneamente si parla di deontologia professionale, di impegno, di correttezza, di disponibilità al dialogo, di equità di giudizi etc.

13 UNO SCHEMA PER COMPRENDERE IL “CAMMINO” DELLA COMUNICAZIONE

14 ? Luoghi di tratt. dell’inf SORGENTE CODIFICAT CANALE DECODIF RIC
processo comunicativo RICEVIT DECODIF CANALE CODIF SORG INF tempi di tratt inform Scelta dei Messaggi repertorio posseduto Scelta dei modi Anal. o Digitali ritenuti più utili Liberazione del Messaggio nel contesto comunicativo Difficoltà possibili Scelta inadeguata del Messaggio Scelta inadeguata del modo di Codificazione Slittamento del contesto comunicativo Esempi da A B ? Esempi da B A

15 ? Luoghi di tratt. dell’inf SORGENTE CODIFICAT CANALE DECODIF RIC
processo comunicativo RICEVIT DECODIF CANALE CODIF SORG INF tempi di tratt inform Lettura del Messaggio Decodifica Interpretazione del Messaggio Difficoltà possibili Il ricevimento non è in grado di decodificare il Messaggio Il ricevente non è in grado di interpretare il Messaggio Esempi da A B Esempi da B A ?

16 Giunti a questo punto, proponiamo ulteriori aperture
di pensieri facendoci guidare da D. Dolci. “Comunicare è intimamente connesso a creatività e a crescere: non si può essere creativi senza comunicare, né si può comunicare senza essere creativi. Silenzioso o esplicito, il vero comunicare non altera ma potenzia l’intimo segreto di ognuno; esercitare il proprio sano potere (radicato nel conoscere), essere creativi, è una necessità per ognuno: tutti abbiamo bisogno che ognuno sia creativo, comunicante pur coraggiosamente. Il chiudersi (individuale, di gruppo, collettivo) inaridisce vite e prospettive” (D. DOLCI, Comunicare, legge della vita, ed. La Nuova Italia)


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