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PubblicatoDafne Poli Modificato 11 anni fa
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PROGETTO FORMAGENERE FORMAZIONE MANAGERIALE ED ECONOMICA PER LE DONNE
Wanda Pezzi Massa, ottobre 2012
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MANAGEMENT Manu agere = condurre con la mano guidare una bestia stando davanti a lei Manager verbo francese Manager sostantivo inglese Colui che conduce gli altri Management
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Condurre gli altri in un’ottica di genere
MANAGEMENT FEMMINILE ? Condurre gli altri in un’ottica di genere
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MANAGEMENT FEMMINILE La donna porta con sé una diversa concezione del lavoro e del modo di essere manager: - la vita e le persone riconosciute (dignità e risorsa) - il lavoro non può essere inteso come un tempo separato - i ruoli sociali non impediscono di essere se stessi. Un diverso modo di intendere: - il potere, - l’organizzazione, - il funzionamento delle aziende, con atteggiamento orientato al cambiamento.
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MANAGEMENT FEMMINILE La differenza femminile si mostra come:
Segue La differenza femminile si mostra come: costruttiva rivisitazione del mondo dell’impresa: - Il management può essere ripensato - le regole di dirigere (modo maschile) possono: a) messe in discussione, b) sostituite da un più efficace stile di governo. Molte donne nei ruoli manageriali hanno sviluppato pratiche nuove (D.M.) mostrando che: 1. la ‘leadership femminile’ non si riduce a qualche attitudine aggiuntiva, ma porta ad un modo diverso di gestire un’azienda. 2. queste idee non sono ideali impossibili, tradotte in pratica: beneficio per le persone e per l’azienda.
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AUTOSTIMA AUTOPROMOZIONE
MANAGEMENT FEMMINILE AUTOSTIMA AUTOPROMOZIONE
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AUTOSTIMA Legato alle dinamiche di crescita della personalità. Non valore statico concetto da rivedere costantemente e da costruire in un percorso verso la conoscenza di se stessi
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AUTOSTIMA Il giudizio profondo che abbiamo su noi stessi,
fatto di parole , ma anche di emozioni e sensazioni - La percezione che abbiamo di noi stessi e del nostro valore. - Un concetto che sviluppiamo con il passare del tempo fin dalla nostra prima infanzia Nasce da un confronto sperimentato nel vissuto personale tra il nostro sé e il mondo che ci circonda (infanzia, adolescenza, uscita mondo esterno…) - Il risultato del rapporto che abbiamo avuto con le persone significative della nostra vita
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L'autostima il proprio modo di vedere…….
E’ il modo con cui interpretiamo - i fatti che ci accadono, - un filtro di ciò che accade fuori e dentro di noi Interpretare è sempre un distorcere i fatti Interpretare i fatti è inevitabile: si può solo sperare di distorcerli il meno possibile
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AUTOSTIMA Pervasivo di ogni aspetto dell'esistenza
condiziona e incide sulle modalità di: - socializzazione, - sviluppo competenze sociali e professionali. ambito privato incide: - scelte inconsapevoli delle persone - modalità di interazione con partner, i figli, gli amici.
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AUTOSTIMA Ricerca psicologica: sembra essere le donne a soffrirne di più: - dubbi sul proprio valore - scarsa autostima dagli stereotipi legati all'identità sessuale
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AUTOSTIMA L'autostima è il proprio modo di vedere: se stessi
se stessi nelle relazioni con gli altri. E' una spia luminosa: al bivio ci segnala la strada da scegliere
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I NOSTRI FILTRI Il rapporto che abbiamo con gli altri viene continuamente filtrato da qualcosa che abbiamo dentro di noi: Autostima Convinzioni: politiche, religiose, filosofiche Intelligenza e cultura Contesto sociale in cui viviamo e siamo vissuti Stereotipi di genere Epoca storica in cui viviamo Caratteristiche psicologiche generali Presenza o meno di salute e salute mentale Aspettative
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AUTOSTIMA Nasce dal rapporto con gli altri e diventa, in seguito, un modo di interpretare noi stessi e i fatti che accadono attorno a noi, diventando relativamente impermeabile a conferme o sconferme
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AUTOSTIMA IMPERMEABILE
Esempio: Persona che si sente depressa: tende a distorcere in senso negativo quanto avviene fuori e dentro di sé, rischiando di peggiorare il proprio umore che, a sua volta, dovrà incidere sull’interpretazione degli eventi, rendendoli sempre più negativi
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LA NOSTRA AUTOSTIMA E’ un processo, un qualcosa che filtra gli eventi esterni e attribuisce un significato ad essi Questa operazione influenza a sua volta la nostra autostima
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AUTOSTIMA Non è un unicum o un processo unitario: è un insieme più o meno armonico di valutazioni complessive che effettuiamo su di noi Riguardano diversi ambiti della nostra persona: bellezza, intelligenza, cultura, posizione sociale, competenze professionali, potere economico, diritto di essere amati, adeguatezza nel ruolo professionale, di genitore, di figlio/a, amante ecc… La disarmonia è normale … entro certi limiti
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AUTOSTIMA La disarmonia è normale … entro certi limiti Criticità: 1. Sentirsi inadeguati in molti ambiti contemporaneamente 2. Sentirsi inadeguati in quello che si ritiene essere l’aspetto principale del valore di una persona
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LE VARIABILI PER MISURAZIONE PROPRIA AUTOSTIMA
1. Culturali: i parametri utilizzati per definire “importante” una persona. Società occidentale: il grado di successo per l’uomo, la bellezza per la donna; 2. Famiglia e contesto sociale più prossimo in cui siamo vissuti. I parametri: ciò che era “importante” per la famiglia e l’ambiente di appartenenza 3. Il nostro arbitrio: ciò che decidiamo essere “importante” per la nostra autostima e sentirci appagati
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UNA BUONA AUTOSTIMA Un percorso in diverse fasi:
1. riscoprire la propria autostima (forza e criticità) 2. saper fronteggiare i cambiamenti 3. attuare un nuovo modello "buono“ di potere
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Perche’ le donne non chiedono
Perché le donne contrattano meno degli uomini: - affari - vita professionale - vita privata
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Perche’ le donne non chiedono
Le donne si aspettano che gli Altri/il Capo/il contesto riconoscano il loro contributo. Indipendentemente dal paese d’appartenenza le donne sembrano avere un gap di autostima da colmare che le porta, insieme ad altri fattori , a non “combattere” per il loro tornaconto 1. non chiedono 2. aspettano di essere valutate equamente senza bisogno di rivendicare 3. evitano le situazioni negoziali in cui entra l’interesse personale
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Dimensione organizzativa
Contesti organizzativi: né equi nè meritocratici Negoziare con la diversità dei contesti
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DIMENSIONE INDIVIDUALE
Donne: locus of control: esterno Uomini: locus of control: interno Attribuiscono maggiormente all’esterno le cause della propria performance U: interno con sottolineature possibilità sogg. di condizionare l destino
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NEGOZIAZIONE Un processo di collaborazione che mira a trovare le soluzioni migliori per ciascuna delle parti in causa
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DIMENSIONE INDIVIDUALE
- Consapevolezza di sé, dipendenze affettive - Consapevolezza livello autostima e sicurezza - Consapevolezza obiettivi reali - Consapevolezza risultati attesi - Consapevolezza fantasmi interni
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