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“Monitoraggio attività formative” Avviso 1/2006 Fondimpresa

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Presentazione sul tema: "“Monitoraggio attività formative” Avviso 1/2006 Fondimpresa"— Transcript della presentazione:

1 “Monitoraggio attività formative” Avviso 1/2006 Fondimpresa
Primi risultati di un lavoro in corso Seminario “Persone e imprese: presente e futuro dell’Emilia-Romagna. Il ruolo di Fondimpresa” Bologna, 24 Giugno 2008

2 IL PROGETTO DI MONITORAGGIO
3 livelli di analisi 1) Monitoraggio dei dati delle attività realizzate entro i 5 Piani Formativi 2) Rilevazione della soddisfazione dei destinatari della formazione 3) Analisi di processo dell’accordo regionale e delle attività

3 1. Monitoraggio dati Un prospetto Partecipanti previsti 5.256

4 Monitoraggio dati 1 3.465 Partecipanti Stranieri 5,5% Italiani 94,5%
Maschi 67,7% Femmine 32,3% Partecipanti 3.465

5 Monitoraggio dati 2 Fasce d’età

6 Monitoraggio dati 3 Periodo di assunzione

7 Monitoraggio dati 4 Titolo di studio

8 Monitoraggio dati 5 Tipologia contrattuale

9 Monitoraggio dati 6 CCNL applicato

10 Monitoraggio dati 7 Area aziendale partecipanti

11 Monitoraggio dati 8 Partecipanti e ore realizzate per tipologia di inquadramento Ore realizzate 91.528

12 Monitoraggio dati 9 Corsi previsti 855

13 2. Soddisfazione dei partecipanti 1
Strumenti per la rilevazione a campione della qualità delle attività formative previste nei 5 piani formativi Rilevazione sperimentale su 500 lavoratori selezionati in modo casuale tra i partecipanti alla formazione FAV, Cisita, Cerform, IAL, CIS, Assoform, ENFAP, Centoform Questionari non omogenei hanno reso necessario “standardizzare” domande e risposte Dati normalizzati (1-10) Individuazione di 5 aree comuni in cui sono state aggregate le domande: Aspettative del lavoratore Raggiungimento degli obiettivi del corso Utilità per il lavoratore Materiali/didattica Logistica/Organizzazione

14 Soddisfazione dei partecipanti 2
Elevato grado di soddisfazione su tutte le 5 dimensioni individuate Particolarmente positivo il riscontro sulla rispondenza delle attività formative rispetto alle aspettative del lavoratore e all’utilità pratica (applicabilità) delle conoscenze acquisite nel lavoro. Raccordo forte con le esigenze “operative” del lavoratore Area Valore medio (1-10) Aspettative lavoratore 8.6 Obiettivi del corso 7.8 Utilità per il lavoratore Materiali/didattica 7.9 Logistica/organizzazione

15 Soddisfazione dei partecipanti 3
Questionari “strutturalmente” simili ma disomogenei come base di lavoro comune Opportunità di individuare un unico questionario di rilevazione utilizzato dagli enti di formazione costruito sulla base delle 5 dimensioni individuate nell’analisi Maggiore confrontabilità dei dati Strumento di benchmarking Da integrare con strumenti sistematici di rilevazione della soddisfazione delle imprese

16 3. Analisi del processo 1 Serie di incontri e focus group sugli elementi caratterizzanti gli accordi sui Piani formativi e sul funzionamento dei Comitati di Pilotaggio Alcune indicazioni di un’attività ancora in corso Incontri e interviste con testimoni privilegiati: sottoscrittori dell’accordo regionale, componenti dei comitati di pilotaggio, “segreterie tecniche” territoriali

17 Analisi del processo. L’accordo regionale 2
Accordo siglato: risultato non scontato Soddisfazione da entrambe le parti per l’accordo e i contenuti principali Evidenziazione del carattere “bilaterale” su un tema strategico “Fiducia” reciproca e tacita Confronto vero facilitato da relazioni preesistenti consolidate, anche di carattere personale La prassi consolidata ha probabilmente consentito di arrivare ad un risultato condiviso La “tradizionale ritualità” delle relazioni industriali ne ha in parte allungato i tempi Utilità di muoversi in un contesto con ampi spazi di manovra ma definito (Fondimpresa)

18 Analisi del processo. Il livello territoriale 3
L’attività dei Comitati di Pilotaggio è prevalentemente una verifica di conformità che spesso riguarda soprattutto aspetti più formali che sostanziali Per strutturazione, regolamenti e opportunità l’attività dei Comitati territoriali non consente effettivamente di entrare nel merito delle motivazioni relative a variazioni, riprogettazioni, ecc. Ciò anche al fine di evitare inutili complicazioni “burocratiche” Alcune scelte interessanti in termini di procedure e funzionamento I casi di Modena e della Romagna: “invio elettronico, deleghe, silenzio assenso, firme disgiunte”

19 ALCUNE CONCLUSIONI Primi risultati dell’attività di monitoraggio che ci è stata affidata Rapporto più ampio e strutturato con elementi qualitativi e quantitativi completato entro settembre Base dati molto ampia che può consentire interessanti approfondimenti ulteriori (incrocio dei dati) Identificazione di alcune aree di miglioramento emerse dall’analisi anche se in generale si può affermare che l’avviso 1/2006 ha evidenziato: Attività rilevante in termini assoluti (circa 850 azioni, 370 aziende, lavoratori, 91 mila ore) Modalità di gestione congiunta con potenzialità di sviluppo Alta qualità percepita delle attività


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