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PubblicatoCoco Lanza Modificato 11 anni fa
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Marco Vagnozzi
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Familiarità dei nativi digitali con social networks quali Facebook o MySpace Social network vs. Social networking [Boyd, 2009]: coltivare relazioni sociali esistenti o cercare amicizie in Rete? Possibile impiego educativo dei social networks: oggetto di studio o piattaforma di lavoro?
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Facilità di integrazione con altri ambienti Potenziamento della comunicazione grazie a bacheca, chat, messaggi privati ecc. Personalizzabilità della pagina o del profilo utente Ambienti tendenzialmente dispersivi [ES: Facebook] creare network ad accesso limitato o controllati da un tutor, per esempio tramite Ning
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Migliorare gli interventi di promozione della salute e prevenzione del disagio e della dipendenza da sostanze Lavoro sia in presenza sia a distanza tramite il network http://prevenzionecsg.ning.com : proposta di temi di discussione (ad es. aspetti legali del consumo di sostanze, effetti fisici, rappresentazioni sociali ecc.) upload di materiali informativi, audio e video. http://prevenzionecsg.ning.com Collegamento con altre risorse, come il blog http://prevenzionecsg.wordpress.com, di cui il network rappresenta una sorta di anticamera http://prevenzionecsg.wordpress.com
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Aumento del livello di informazione sulle tematiche proposte Confronto, libera discussione ed interazione tra i ragazzi e con gli operatori Stimolo alla scrittura ed alla narrazione [Bruner, 2001] ; meta-riflessione ; costruzione identitaria [Turkle, 2005] Apprendimento cooperativo e collaborativo
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Questionari in ingresso su: aspetti informativi, interesse per il progetto, conoscenza ed utilizzo degli strumenti Questionari intermedi ed interviste sullutilizzo degli ambienti (blog e social network) Questionari in uscita su: aspetti informativi (valutare il cambiamento nella percezione delle tematiche), livello di soddisfazione per il progetto Rielaborazione quantitativa e qualitativa degli interventi sul social network, tenendo conto di: numero di interventi inseriti, capacità di discussione critica, livello di informazione maturato ecc.
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Generale soddisfazione per la risorsa, che è stata giudicata semplice dal 60%, di media difficoltà dal 20% e difficile dal 4% degli intervistati Pochi suggerimenti di modifica della piattaforma di lavoro, limitati ad aspetti tecnici o grafici Attività tendenzialmente più produttive in un ambiente chiuso e meno dispersivo. Interventi di buon livello critico. Promuovere limpiego dei social networks come supporto alle attività di prevenzione del disagio, in modalità di peer education
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Borgato R., Capelli F., Ferraresi M., Facebook come. Le nuove relazioni virtuali, FrancoAngeli, Milano, 2009. Boyd D., Living and Learning With Social Media, 2009, http://www.danah.org/papers/talks/PennState2009.html http://www.danah.org/papers/talks/PennState2009.html Chandler D., Personal Home Pages and the Construction of Identity on the Web, 1998, http://www.aber.ac.uk/media/Documents/short/webident.html http://www.aber.ac.uk/media/Documents/short/webident.html Dettori G., Morselli F., Creare contesti di apprendimento mediante unattività narrativa. TD – Tecnologie Didattiche, 42, 3, 2007, 25-31. Mancini I., Ligorio B.M., Progettare scuola con I blog. Riflessioni ed esperienze per una didattica innovativa nella scuola dell'obbligo, Franco Angeli, Milano, 2007. Reynard R., Social Networking: Learning Theory in Action, 2008, http://thejournal.com/articles/2008/05/21/social-networking-learning-theory-in-action.aspx http://thejournal.com/articles/2008/05/21/social-networking-learning-theory-in-action.aspx Turkle S., La vita sullo schermo, Apogeo, Milano, 2005. Vagnozzi M., Il blog, da risorsa didattica a strumento per la prevenzione del disagio e la promozione della salute nelle scuole, in Andronico A., Colazzo L. (eds.), Atti del convegno Didamatica 2010, in pubblicazione.
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