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Pacchiarotti Gianluca
Il ruolo del portiere Relatori: Bordoni Paolo Pacchiarotti Gianluca
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INTRODUZIONE AL RUOLO Il ruolo del portiere è sicuramente uno dei più affascinanti e più difficili all’interno del mondo del calcio. Il ruolo in se stesso ha sempre affascinato tutti gli addetti ai lavori arrivando a dire che per intraprendere questo ruolo bisogna essere un po’ “pazzi”. Ruolo importante dove il coraggio e l’autostima devono essere altissimi per affrontare le difficoltà che il giovane portiere andrà ad incontrare durante la sua crescita psico-fisica . Oggi un portiere moderno deve avere conoscenza di tutto quello che riguarda il gioco di squadra , non è più relegato nella sua porta , ma vive costantemente tutta la partita e vi prende parte in modo attivo in tutte le situazioni sia di possesso palla che di non possesso. Oltre all’aspetto psico-fisico si aggiunge anche quello tattico e le responsabilità aumentano. L’importanza che il ruolo del portiere ha raggiunto in questi anni si può riscontrare nell’esigenza di ogni squadra di avvalersi della collaborazione di un preparatore specifico per il ruolo. Questa figura diventa estremamente importante per la formazione più corretta e completa di un giovane portiere in un settore giovanile e scuola calcio dove si inizia il processo di avviamento al ruolo.
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FORMAZIONE DEL GIOVANE PORTIERE
Non si può parlare di specializzazione del ruolo prima dei dieci anni perché il lavoro da svolgere sui ragazzini è principalmente ludico anche se con risvolti specifici. E’ possibile suddividere il lavoro in tre fasi: A) L’avviamento al ruolo comincia dopo la fase ludica con un lavoro di esercizi tecnici di base e specifici, esercizi fisici generali con particolare attenzione a coordinazione motoria, destrezza e abilità. In questa fase di crescita, tra i 10 e i 14 anni, il nostro allievo apprenderà tutte le nozioni tecniche che gli serviranno per proseguire una crescita tecnico-tattica e fisica. I lavori fisico-atletici eseguiti saranno connessi con la crescita tecnica favorendo lo sviluppo corporeo generale.
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B) Dopo questa fase di crescita tecnica, in cui il nostro portiere ha acquisito i fondamentali del ruolo, si può cominciare a incrementare anche il lavoro fisico-atletico personalizzandolo secondo lo sviluppo generale del singolo ed arrivando ad uno sviluppo completo sotto ogni profilo (tecnico, tattico, fisico e psicologico). Una particolare attenzione va posta sulla crescita psicologica dell’allievo in quanto, in tale fascia di età (14-18 anni), comincia a formarsi la personalità e il carattere del ragazzo che deve acquisire un’alta autostima, qualità fondamentale per un portiere. C) Al termine di questo percorso l’allievo dovrebbe aver raggiunto la quasi completa formazione tecnica e tattica. Ora la focalizzazione del preparatore può spostarsi maggiormente sugli aspetti fisici e psicologici del portiere.
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Metodologia di allenamento
FASE A Il contatto con il terreno è la prima paura che l’allievo deve vincere e quindi l’approccio non deve mai essere traumatico. Alcuni esercizi propedeutici possono essere già introdotti sotto forma di gioco nella scuola calcio. Nella prima fase di formazione l’attenzione è rivolta principalmente alla tecnica pura che aiuta il portiere a conoscere le prime nozioni inerenti al ruolo. Alcuni esempi di tecnica possono essere: la predisposizione al tuffo; 2.la presa della palla da fermi e in tuffo; 3.il posizionamento del corpo; 4.la bisettrice di porta; 5.la lettura delle traiettorie. In questa fase la preparazione fisica non ricopre una posizione principale in quanto nel lavoro tecnico è già presente una percentuale di lavoro fisico. Inoltre molto importante è lo sviluppo delle capacità coordinative che rappresentano un fattore fondamentale della crescita del ragazzo.
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Sarà compito di noi preparatori riuscire a formare il nostro allievo partendo dalle basi fino ad arrivare alla completa formazione del suo ruolo, il portiere. Questo non sarà un punto di arrivo ma un punto di partenza per poter affrontare tutte le difficoltà con la conoscenza di tutti gli aspetti tecnico-tattici del ruolo stesso. Il lavoro svolto fino a questo punto è indispensabile ma non sufficiente per definire completo il ruolo di portiere. Solo la continuità del lavoro e l’applicazione quotidiana negli allenamenti porteranno ad una continuo miglioramento delle proprie prestazioni. FASE B e C Nella seconda fase vengono ripetuti gli esercizi tecnici e tattici di cui si è parlato per la prima fase ma ad essi viene aggiunto un lavoro fisico maggiore. Anche l’intensità delle singole esercitazioni viene aumentata per una maggiore crescita psicomotoria. Alla fine di questo secondo percorso il portiere avrà acquisito tutte le qualità fisiche e tecniche necessarie per affrontare qualunque tipo di allenamento. Sarà compito di noi preparatori riuscire a formare il nostro allievo partendo dalle basi fino ad arrivare alla completa formazione del suo ruolo, il portiere. Questo non sarà un punto di arrivo ma un punto di partenza per poter affrontare tutte le difficoltà con la conoscenza di tutti gli aspetti tecnico-tattici del ruolo stesso. Il lavoro svolto fino a questo punto è indispensabile ma non sufficiente per definire completo il ruolo di portiere. Solo la continuità del lavoro e l’applicazione quotidiana negli allenamenti porteranno ad una continuo miglioramento delle proprie prestazioni.
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