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L’APOSTOLO DELLE GENTI A cura di Emanuela Leva
SAN PAOLO L’APOSTOLO DELLE GENTI A cura di Emanuela Leva Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Conversione e Battesimo di Paolo
Atti degli Apostoli 9,1-22 Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Paolo di Tarso Dopo aver letto il brano biblico, metti in successione cronologica (numerando da 1 a 10) gli episodi più importanti della vita di S. Paolo: ___ Saulo era nato in una cittadina chiamata Tarso, che si trovava in Asia Minore. ___ Paolo morì martire a Roma. ___ Saulo si lasciò conquistare dal Signore, la sua vita cambiò ed il suo nome venne latinizzato in Paolo. ___ Egli perseguitava, minacciava e arrestava i cristiani. ___ all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a terra ___ Un giorno, mentre era in viaggio per Damasco, ___ udì una voce che gli diceva: “Io sono Gesù che tu perseguiti!”. ___ e quando si trovava lontano inviava loro delle lettere. ___ Fece diversi viaggi: andò in Asia Minore, Grecia e Roma. ___ In tutte le città egli fondava comunità di cristiani, Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Paolo: testimone e missionario
. “Il più grande protagonista della Chiesa delle origini per l’annuncio del Vangelo ai gentili è certamente san Paolo […]. Da nemico dei cristiani, perché fariseo intransigente, dopo il suo incontro con Gesù risorto, ne diventa un testimone convinto, e diviene il più grande missionario della chiesa delle origini” (tratto da S. Pagazzi, “Dio,l’uomo, il mondo” vol.2 – ed. Elledici) Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Paolo missionario: il nuovo stile di evangelizzare
“Sull’esempio di Gesù, Paolo adotta uno stile nuovo di evangelizzazione: non l’attesa degli altri, ma la missione verso gli altri “ (n. 10). (tratto dalla lettera pastorale del Vescovo Oscar per la Diocesi di Crema – anno2008/2009) Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Diocesi di Crema - Ufficio IRC
I viaggi di Paolo Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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I credenti intorno a noi
<<Nel paese o nella città dove abiti, nel tuo quartiere o addirittura nel tuo condominio, probabilmente vivono persone che appartengono ad altre religioni o che non ne praticano nessuna. Credere o non credere, appartenere o meno a una religione, praticarla o no fa parte della libertà di una persona. Come comportarsi con queste persone? Prima di tutto è necessario conoscerli bene, senza affidarsi al “sentito dire” o alle chiacchiere o ai pregiudizi che spesso circolano sul loro conto, specialmente se, qui in Italia, appartengono a minoranze religiose (come i musulmani e gli ebrei) o a minoranze etniche (come somali, marocchini, etiopi, asiatici …). Dove conoscerli? Per esempio a scuola, quando con gli insegnanti e i tuoi compagni studi la loro cultura, la loro nazione di provenienza e la loro religione. Se hai modo di incontrarli, con discrezione e con rispetto puoi chiedere le loro convinzioni religiose e le loro tradizioni culturali>>. (tratto da “Credenti in dialogo” vol. 1 – ed. Le Monnier) Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Diocesi di Crema - Ufficio IRC
“Quando Paolo porta l’Evangelo di Gesù ai popoli non si mette al di sopra degli altri, ma alla pari, non si comporta da superiore, ma da fratello, è vero maestro perché anche TESTIMONE”(n. 11) (tratto dalla Lettera pastorale del Vescovo Oscar per la Diocesi di Crema anno ) Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Testimoni del XX secolo
Fai la ricerca di alcuni dei seguenti personaggi evidenziando il modo con cui è stato testimone: Dietrich Bonhoeffer ( ) Massimiliano Kolbe ( ) Helder Camara ( ) Madre Teresa di Calcutta ( ) Abbè Pierre ( ) Marcello Candia ( ) Papa Giovanni Paolo II ( ) Gianna Beretta Molla ( ) Don Lorenzo Milani ( ) Martin Luter King ( ) Benedetta Bianchi Porro ( ) Padre Pino Puglisi ( ) Don Andrea Santoro ( ) Rigoberta Menchiù (1959 – vivente) Padre Alex Zanotelli (1938 – vivente) Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Quali sono i veri testimoni oggi?
Ecco alcuni atteggiamenti: Genialità Generosità Rischio Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Genialità “Fondare la vita sul “genio del Vangelo” […],
ma anche il genio personale di ciascuno, ovvero il compito di vivere l’unicità della propria persona, di sviluppare in maniera personalissima le proprie doti individuali”(n. 27) (tratto dalla Lettera Pastorale del Vescovo Oscar per la Diocesi di Crema anno ) Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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La parabola dei talenti
Dal Vangelo secondo Matteo (25,14-30) Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il talento sotterra: ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Parabola dei talenti Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Per la riflessione personale:
Cosa ne fai delle tue capacità? Dove impegni le tue energie migliori? L'impegno nasce dalla consapevolezza che il "Padrone" si fida di te e ti affida un mondo da costruire e trasformare, davanti al quale non puoi rimanere indifferente. Qual è il tuo rapporto con il mondo in cui vivi? Impegno o disimpegno? Responsabilità o leggerezza? Dio dona i suoi talenti a tutti e non chiede nulla di più di quello che puoi dare! Quali sono i doni che riconosci in te? Quali sono le tue capacità? Occorre mettersi al lavoro subito, non possiamo tergiversare né aspettare tempi migliori...: sei uno/a tipo/a deciso/a oppure aspetti che siano gli altri a trascinarti? Come impieghi il tuo tempo? Il tempo in cui vivi è il tempo che hai a disposizione per mettere in pratica le tue doti: sei consapevole di ciò che stai facendo? Sai qual è il senso del tuo studiare? La paura spesso blocca anche te: paura del preside e dei professori, paura del giudizio dei compagni... Chi rappresenta per te questo servo? Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Generosità “La dedizione ai fratelli è l’unica via
per rendere più bella la comune umanità”(n. 27) (tratto dalla Lettera Pastorale del Vescovo Oscar per la Diocesi di Crema anno ) Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Il segreto del paradiso
Leggi e commenta: Dopo una lunga ed eroica vita, un valoroso samurai giunse nell'aldilà e fu destinato al paradiso. Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un'occhiata anche all'inferno. Un angelo lo accontentò e lo condusse all'inferno. Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt'intorno, erano smunti, pallidi e scheletriti da far pietà. "Com'è possibile?", chiese il samurai alla sua guida. "Con tutto quel ben di Dio davanti!". "Vedi: quando arrivano qui, ricevono tutti due bastoncini, quelli che si usano come posate per mangiare, solo che sono lunghi più di un metro e devono essere rigorosamente impugnati all'estremità. Solo così possono portarsi il cibo alla bocca". Il samurai rabbrividì. Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppur una briciola sotto i denti. Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso. Qui lo attendeva una sorpresa. Il Paradiso era un salone assolutamente identico all'inferno. Dentro l'immenso salone c'era l'infinita tavolata di gente; un'identica sfilata di piatti deliziosi. Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all'estremità per portarsi il cibo alla bocca. C'era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia. "Ma com'è possibile?", chiese il samurai. L'angelo sorrise. "All'inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perché si sono sempre comportati così nella vita. Qui, al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino". Paradiso e inferno sono nelle tue mani. Oggi. (Tratto da Bruno Ferrero, L’importante è la rosa, Ed. ElleDici, Torino) Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Rischio “Chi ama con generosità non riesce più a fermarsi,
a rimanere tranquillo, a conservare gelosamente l’esistente”(n. 27) (tratto dalla Lettera Pastorale del Vescovo Oscar per la Diocesi di Crema anno ) Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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Spendi l’amore Spendi l'amore a piene mani! L'amore è l'unico tesoro che si moltiplica per divisione, è l'unico dono che aumenta quanto più ne sottrai, è l'unica impresa nella quale più si spende più si guadagna: regalalo, buttalo via, spargilo ai quattro venti, vuotati le tasche, scuoti il cesto, capovolgi il bicchiere e domani ne avrai più di prima. (Anonimo) Diocesi di Crema - Ufficio IRC
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