Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoLuigina Ruggeri Modificato 10 anni fa
1
Progetto di Formazione : “L’Europa a scuola, a scuola d’Europa”
Alba, 18 Febbraio 2011 Scuola Media “ Macrino “ Renato Lanzetti Due o tre cose che so su globalizzazione, la crisi e noi
2
IL GLOBO WTO Magma Tecnologico Magma Tecnologico WAR AMB GLOB Bolle
O LD EUROPA MIGR Magma Tecnologico WTO Bolle TERR WELF FLEX NET CRIME
3
Radical Evolution Il paradigma GRINN Genetica Robotica Informatica
Nanotecnologie Neuroscienze
4
Il Fattore DEMO
5
Popolazione delle Città
6
GLOBALIZZAZIONE Mondializzazione : problemi con soluzione mondiale (clima, AIDS, OGM, Droga, Terrorismo ..) Interdipendenza : effetti estesi di eventi locali (crisi finanziarie, profughi, migrazioni clandestine ….) Interazioni : confronto culturale, religioso, politico Internazionalizzazione Scambi commerciali Flussi finanziari Investimenti esteri Migrazioni Flussi turistici Relazioni istituzionali Reti culturali Relazioni scolastiche e universitarie Cooperazione
7
CAUSE E CONDIZIONI DI GLOBALIZZAZIONE
Economie di scala Tecnologie dell’informazione e dei trasporti Apertura commerciale, liberalizzazione di scambi commerciali e flussi finanziari
8
Il mondo nuovo Apertura e integrazione mercati mondiali
Nuova divisione internazionale del lavoro Nuovi mercati e nuovi concorrenti Doppia vulnerabilità dell’Italia : aggressività competitiva delle economie emergenti e sfida innovativa delle economie avanzate
9
A qualcuno piace … : spatial widening
B . R. I. C. Brasile Russia India Cina e Turchia, Sudafrica, Indonesia, Perù. Tunisia
10
Nuove frontiere : social deepening
Dal capitalismo commerciale al capitalismo manifatturiero al capitalismo finanziario al capitalismo sociale : - Impresa sociale - Responsabilità sociale - Housing sociale - Bilancio sociale
11
Problemi “non solo economici” di bassa dinamica economica
Riduzione della mobilità sociale Sviluppo dell’esclusione sociale Aumento disuguaglianze Perdita del potere di integrazione sociale del lavoro Dequalificati a rischio Destabilizzazione degli stabili Polarizzazione del lavoro ( Microsoft vs. McDonald ) Precarizzazione
12
SCENARI SOCIALI Blob Gerarchia Polarizzazione Medietà Frammentazione
Inclusione-Coesione Blob
13
LA CRISI Al culmine dei 10 anni migliori della “nostra vita” …. scoppia la bolla …. crisi finanziaria … incertezza … tutto si ferma : quando si spegne la luce , chiunque si ferma immediatamente Economicamente : in mercati di sostituzione , è possibile rinviare le decisioni di acquisto, specie di beni durevoli
14
Prevedere la crisi ? Segnali anticipatori
I pensionati discutono di Borsa I bancari si pensano banchieri
15
Le ragioni della crisi Non solo e non tanto AVIDITA’ ma Cause scientifiche : modelli matematici di gestione del rischio e velocità info Cause ecologiche : previsione esaurimento risorse energetiche e alimentari = speculazione e inflazione Cause sociali : mutui casa e credit card senza garanzia a ceti medi USA a compensare effetti negativi di concorrenza PVS
17
Modelli di crisi V U W L <
18
Quando finisce la crisi ?
Ripresa: quando l’occupazione torna a crescere Uscita : quando l’occupazione supera i livelli precrisi
19
ITALIA : a che punto è la notte ?
20
La crescita è il nostro problema?
Crescita Pil primi 9 mesi del 2004
21
Usa Italia Germania Francia UK Spagna q2 09 vs q1 09 -0.3 -0.5 +0.3 -0.6 -1.1 q3 09 vs q2 09 +0.4 +0.7 q4 09 vs q3 09 +1.2 -0.1 +0.6 q1 10 vs q4 09 +0.9 +0.5 +0.2 +0.1 q2 10 vs q1 10 +2.2 q3 10 vs q2 10 +0.8 +0.0 Variazione Pil dopo la crisi +3.7 +1.3 +4.8 +2.5 +2.7 Variazione Pil durante la crisi -3.8 -6.5 -6.4 -3.2 -5.6 -4.6
25
Variazione del reddito per professione ( 2006-2009)
26
Cosa non va
27
RECORD ITALIA Maggior peso evasione fiscale
Più alto numero di commercialisti, avvocati, consulenti … Minor numero di carcerati Più elevata frequenza di feste, spettacoli, fiere e manifestazioni turistico-culturali Minor presenza di multinazionali Secondo produttore di olio d’oliva ( dopo Spagna) Secondo produttore di vino ( dopo Francia ) Primo produttore di filati di lana ( Turchia ) Secondo produttore di frigoriferi ( Cina ) Secondo produttore di lavatrici ( Cina ) Più elevato numero di telefoni cellulari Più elevata frequenza di abitazioni in proprietà ( 75%) Minor tasso di natalità Maggior tasso di invecchiamento Maggior numero di microimprese e maggior tasso di natalità imprenditoriale Minor tasso di crescita in OCSE ( ) Minor incremento della produttività in OCSE ( ) Più alto numero di quotidiani sportivi Maggiore ricchezza patrimoniale (Mobiliare ed immobiliare)
28
Il debito dell’Italia
29
Indice di vecchiaia nei paesi Ue Anno 2008 (valori percentuali)
30
Giovani che abbandonano prematuramente gli studi per sesso nei paesi Ue Anno 2009 (valori percentuali)
31
Giovani Neet ( non lavorano e non studiano) di 15-29 anni nei paesi Ue aderenti all'Ocse
32
Spesa delle famiglie per ricreazione e cultura nei paesi Ue Anno 2007 (in percentuale della spesa totale per consumi finali) Ue27 Ue27
34
Da abilis a sapiens …… rischio Neanderthal
Rilancio congiunturale o transizione o …? come a fine ottocento con l’aggancio alla prima industrializzazione come nel II dopoguerra con la ricostruzione e il miracolo economico
35
Fasi del Capitalismo in Italia
STORICO : Agnelli, Pirelli, Ansaldo, Olivetti, Marzotto, … PP.SS : IRI, ENI, EFIM, ENEL, FF.SS, ….. BOOM : Borghi, Fumagalli , Pianelli , Ferrero, Miroglio … MADE IN ITALY: Armani, Benetton, DISTRETTI : Biella, Sassuolo, Prato,…… RETI: Finanza, Utilities, Telecomunicazioni MOLECOLARE : Professionisti, Partite IVA MEDIE IMPRESE LEADER : Mondo, Merlo, Monge e ora che sarà ?
36
FATTORI DI SVILUPPO K capitale NET network :connessioni a reti
LINK bacward and forward linkages NET network :connessioni a reti DOM mercato e dinamica consumi CULT cultura IMPR imprenditorialità IST istituzioni LEAD leadership EST investimenti esteri INTERNAZ grado di apertura SOC capitale sociale COE coesione sociale K capitale L lavoro T tecnologia HC capitale umano INFRA dotazione infrastrutturale ENE disponibilità e costo energia AMB vantaggi e svantaggi ambientali EXT esternalità agglomerative labour market pooling technology spillover VENT finanza innovativa
37
Il triangolo dello sviluppo
Internazionalizzazione Innovazione Dimensione
38
Capitale Umano: abilità , saperi, attitudini e conoscenze possedute che forniscono alle persone le competenze che le mettono in grado di agire in modi nuovi od efficaci Capitale umano generale: titolo di studio, eventi formativi, conoscenza lingue straniere, competenze informatica, acquisizione informazioni, libri letti annualmente,consumi culturali, uso internet, attività non professionali Capitale umano specifico : esperienza professionale, skill molteplicità canali di aggiornamento professionale, distribuzione tempo di lavoro
40
Capitale sociale : risorsa per l’azione che deriva dalla cultura relazionale e dal tessuto di relazioni in cui è inserito l’attore individuale Capitale sociale culturale: fiducia interpersonale, attitudine alla cooperazione, giudizio su vita sociale e istituzioni del territorio Capitale sociale relazionale: partecipazione ad Associazioni e organizzazioni, socialità extra familiare, frequenza di attività extralavorative di tipo sociale, relazioni cooperative sul lavoro, grado di partecipazione al lavoro
41
Quali politiche ? Regulation Concorrenza Domanda pubblica
Infrastrutture Esternalità immateriali Incentivi e quali (generali o selettivi)? Settori Fattori Processi Progetti Territori A che livello territoriale? Sussidiarietà non è affrontare i problemi al livello più basso possibile, ma a quello adeguato per risolverli
42
Le 5 I di Innovazione Imprese: ricerca e trasferimento tecnologico
Istruzione: alta formazione e formazione continua Infrastrutture: ICT e Servizi ambientali Istituzioni: politiche attive per il lavoro Inclusione “sociale”: qualità. produttività e impresa sociale
43
Per saperne di più
44
Il Piemonte cresce meno delle altre regioni
45
L’industria in Piemonte si ridimensiona
46
…eppur si muove Terziarizzazione qualificata (comunicazioni e servizi per le imprese) Qualificazione risorse umane Consolidamento base produttiva (Società di capitali) Medie imprese e gruppi Riorientamento export (Est Europa) Export di servizi e di tecnologia Internazionalizzazione produttiva
47
… il Piemonte si terziarizza
48
…in un panorama settoriale a passo diversificato
49
Crescita o sviluppo? NON ESPANSIONE BASE PRODUTTIVA MA OBIETTIVO PRODUTTIVITA’:
Razionalizzazione dei settori tradizionali Riposizionamento su prodotti e servizi di qualità e sulle funzioni superiori di impresa Nuove attività a maggior contenuto di conoscenza
50
…profili settoriali COMMODITIES: Tradizione industriale (Auto e Tessile-abbigliamento) SPECIALITA’: Neo industria (Sistemi per produrre, Sistemi e tecnologie di trasporto, Componentistica, High Tex, Alimentare doc, Aeronautica e Avionica) SERVIZI: Post industriale (Servizi per le imprese, ICT, Biotecnologie, Sanità, Filiera Istruzione, Utilities, Tecnologie energetiche e ambientali) Non alternativa tra industria e terziario ma… quale industria e quale terziario, per un’economia di qualità e di varietà
51
a Cuneo ……
52
Variazioni annue del Prodotto Interno Lordo a prezzi correnti per provincia. Anni 1995-2009
( Media annua ) Alessandria 4.4 1.6 -3.0 3.8 Asti 5.9 1.2 -1.8 3.9 Biella 0.0 -4.3 2.1 Cuneo 5.5 -3.1 3.4 Novara 4.9 1.7 -2.9 3.2 Torino 2.8 1.4 -5.5 2.7 Verbano - Cusio – Ossola 3.6 -3.5 3.1 Vercelli 4.0 0.9 -1.4 3.5 PIEMONTE 1.5 -4.2 3.0 NORD OVEST 4.2 ITALIA 1.9 -3.3
53
L’aumento di ore integrate è consistente soprattutto per l’Ordinaria a partire dal 2008 (valori che a fine 2009 sono sei volte superori rispetto all’anno precedente….) Cresce anche la componente Straordinaria (che quasi quadruplica i propri valori rispetto al 2008)
56
Aumento del 507% rispetto stesso periodo anno precedente
Cig in deroga Aumento del 507% rispetto stesso periodo anno precedente
57
Previsioni per il semestre ottobre 2010-marzo 2011
INDUSTRIA CUNEESE Previsioni per il semestre ottobre 2010-marzo 2011 Aumento Stazionarietà Diminuzione Saldo PRODUZIONE 26,3% 47,4% -- OCCUPAZIONE 9,6% 84,9% 5,5% 4,1% ORDINATIVI INTERNI 21,4% 53,6% 25,0% -3,6% ORDINATIVI ESTERI 10,8% 60,3% 28,9% -18,1% PREZZI DI VENDITA 11,7% 65,2% 23,1% -11,4% Fonte : CCIAA
58
Modello Cuneo: “isola felice”
Alto tasso di occupazione Elevato livello di reddito Microimprenditorialità Famiglia Economia di prossimità Vocazione Agroalimentare Saperi pratici
59
… ma forse non tutti sanno che
Alto livello di industrializzazione Microimprenditorialità in Agricoltura e Edilizia Grandi imprese e Multinazionali Meccanica strumentale Export agroalimentare “concentrato” : bevande e dolciario
60
….…e che Dislivelli territoriali di reddito Bassa produttività Ore lavorate Carenza infrastrutture moderne Scarsa accessibilità Bassa qualificazione-istruzione forza lavoro
61
“Lavori in corso” Infrastrutture con lentezza
Rotonde a gogò e telecamere Centri commerciali per tutti Agenzie immobiliari Fiere e sagre DOP e IGP Medie imprese leader ( Quarto capitalismo ) Fondazioni Università e Politecnico e Unisg, Tecnogranda, Creso Polo innovativo e IFTS Agroalimentare Levaldigi a Slow food e imprese culturali Teleriscaldamento e qualche passo nel fotovoltaico e biogas Sovracomunalità in servizi pubblici
62
Prospettive Certe : la tradizione non basta .
Scenario: “Fin che la barca va “ ( Progressivo declino ) Possibili: più filiera agroalimentare e qualche specialità. Scenario : “ Uno su mille ce la fa “ ( Sviluppo selettivo ) Incerte: integrazione imprese-ricerca, economia di varietà ( Sanità, Economia verde), governance. Scenario : “ Si può fare di più “ ( Innnovazione di sistema ) Necessarie:, aggregazioni, “knowledge”, reti lunghe, infrastrutture moderne (ICT, Logistica, Ambiente), coordinamento strategico
63
Cuneo ed Europa Export Multinazionali in e out Il mercato di Cuneo
Le case in Langa Menton Turismo Erasmus Pochi Fondi Comunitari ( qualche Interreg )
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.