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PubblicatoMona Di carlo Modificato 10 anni fa
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Progetto di Formazione :LEuropa a scuola, a scuola dEuropa Mondovì, 25 Febbraio 2011 Liceo Scientifico Vasco Renato Lanzetti Due o tre cose che so su globalizzazione, la crisi e noi
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Alle origini : milioni di anni fa Il magma primordiale ribolle di idrogeno, zolfo, idrocarburi,silicati, ossigeno, elementi rari …. … che producono flussi pirocastici ( attività esplosive) ….. le zolle tettoniche ( dal greco Tekton = costruttore ) scontrandosi formano continenti, montagne, valli, oceani … Così prende forma il mondo naturale
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MIGR GLOB O LD EUROPA WELF FLEX NET CRIME IL GLOBO OGGI, economico,sociale e personale TERR AMB WAR WTO Bolle
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Il magma tecnologico : Radical Evolution Il paradigma GRINN Genetica Robotica Informatica Nanotecnologie Neuroscienze
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+ Il Fattore DEMO
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Popolazione delle Città
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GLOBALIZZAZIONE Mondializzazione : problemi con soluzione mondiale (clima, AIDS, OGM, Droga, Terrorismo..) Interdipendenza : effetti estesi di eventi locali (crisi finanziarie, profughi, migrazioni clandestine ….) Interazioni : confronto culturale, religioso, politico Internazionalizzazione Scambi commerciali Flussi finanziari Investimenti esteri Migrazioni Flussi turistici Relazioni istituzionali Reti culturali Relazioni scolastiche e universitarie Cooperazione
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CAUSE E CONDIZIONI DI GLOBALIZZAZIONE Economie di scala Tecnologie dellinformazione e dei trasporti Apertura commerciale, liberalizzazione di scambi commerciali e flussi finanziari 1989
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Il mondo nuovo Apertura e integrazione mercati mondiali Nuova divisione internazionale del lavoro Nuovi mercati e nuovi concorrenti Doppia vulnerabilità dellItalia : aggressività competitiva delle economie emergenti e sfida innovativa delle economie avanzate Cina: fabbrica India: call center USA: scienza Germania: macchine
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A qualcuno piace … : spatial widening B. R. I. C. Brasile Russia India Cina e Turchia, Sudafrica, Indonesia, Perù. Tunisia
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Tunisia : fattori di cambiamento Crescita economica Industrializzazione Urbanizzazione Istruzione e Università Media Ceti medi e professionali Operai e sindacati Mobilità potenziale Potere vecchio, costoso e cristallizzato = il principio della pentola a pressione
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Cina: il paradosso della disuguaglianza Con MAO 2-3 milioni di privilegiati ( Partito ed Esercito ) 1 miliardo di poveri Cioè : Il Massimo di uguaglianza Con il capitalismo 500 mila superricchi 15 milioni di ricchi 150 milioni a standard europei 500 milioni di salariati 500 milioni di poveri Cioè : Disuguaglianza in forte aumento
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Nuove frontiere : social deepening Dal capitalismo commerciale al capitalismo manifatturiero al capitalismo finanziario al capitalismo sociale : - Impresa sociale - Responsabilità sociale - Housing sociale - Bilancio sociale
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Novità nella vita quotidiana Specie in via di estinzione Paracarri Semafori Gettone telefonico Osterie Assegni Lavagne Suore Specie in espansione Rotonde Telecamere Smartphone Happy hour Bancomat Power point Badanti
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Problemi non solo economici di bassa dinamica economica Riduzione della mobilità sociale Sviluppo dellesclusione sociale Aumento disuguaglianze Perdita del potere di integrazione sociale del lavoro Dequalificati a rischio Destabilizzazione degli stabili Polarizzazione del lavoro ( Microsoft vs. McDonald ) Precarizzazione
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Inclusione- Coesione Frammentazione Polarizzazione Medietà SCENARI SOCIALI Gerarchia Blob
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LA CRISI Al culmine dei 10 anni migliori della nostra vita …. scoppia la bolla …. crisi finanziaria … incertezza … tutto si ferma : quando si spegne la luce, chiunque si ferma immediatamente Economicamente : in mercati di sostituzione, è possibile rinviare le decisioni di acquisto, specie di beni durevoli
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Prevedere la crisi ? Segnali anticipatori I pensionati discutono di Borsa I bancari si pensano banchieri
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Le ragioni della crisi Non solo e non tanto AVIDITA ma SUPERBIA Cause scientifiche : modelli matematici di gestione del rischio e velocità info Cause ecologiche : previsione esaurimento risorse energetiche e alimentari = speculazione e inflazione Cause sociali : mutui casa e credit card senza garanzia a ceti medi USA a compensare effetti negativi di concorrenza PVS
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Modelli di crisi V U W L <
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Quando finisce la crisi ? Ripresa: quando loccupazione torna a crescere Uscita : quando loccupazione supera i livelli precrisi
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ITALIA : a che punto è la notte ?
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La crescita è il nostro problema? Crescita Pil primi 9 mesi del 2004
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UsaItaliaGermaniaFranciaUKSpagna q2 09 vs q1 09 -0.3-0.5+0.3 -0.6-1.1 q3 09 vs q2 09 +0.4 +0.7+0.3-0.3 q4 09 vs q3 09 +1.2-0.1+0.3+0.6+0.4-0.1 q1 10 vs q4 09 +0.9+0.4+0.5+0.2+0.3+0.1 q2 10 vs q1 10 +0.6+0.4+2.2+0.7+1.2+0.2 q3 10 vs q2 10 +0.5+0.2+0.7+0.3+0.8+0.0 Variazione Pil dopo la crisi +3.7+1.3+4.8+2.5+2.7+0.3 Variazione Pil durante la crisi -3.8-6.5-6.4-3.2-5.6-4.6
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Variazione del reddito per professione ( 2006-2009)
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Cosa non va
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RECORD ITALIA Più elevato numero di telefoni cellulari Più elevata frequenza di abitazioni in proprietà ( 75%) Minor tasso di natalità Maggior tasso di invecchiamento Maggior numero di microimprese e maggior tasso di natalità imprenditoriale Minor tasso di crescita in OCSE ( 1995-2005) Minor incremento della produttività in OCSE ( 1995-2005) Più alto numero di quotidiani sportivi Maggiore ricchezza patrimoniale (Mobiliare ed immobiliare) Maggior peso evasione fiscale Più alto numero di commercialisti, avvocati, consulenti … Minor numero di carcerati Più elevata frequenza di feste, spettacoli, fiere e manifestazioni turistico-culturali Minor presenza di multinazionali Secondo produttore di olio doliva ( dopo Spagna) Secondo produttore di vino ( dopo Francia ) Primo produttore di filati di lana ( Turchia ) Secondo produttore di frigoriferi ( Cina ) Secondo produttore di lavatrici ( Cina )
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Il debito dellItalia
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Indice di vecchiaia nei paesi Ue Anno 2008 (valori percentuali)
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Giovani che abbandonano prematuramente gli studi per sesso nei paesi Ue Anno 2009 (valori percentuali)
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Giovani Neet ( non lavorano e non studiano) di 15-29 anni nei paesi Ue aderenti all'Ocse
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Ue27 Spesa delle famiglie per ricreazione e cultura nei paesi Ue Anno 2007 (in percentuale della spesa totale per consumi finali)
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Da abilis a sapiens …… rischio Neanderthal Rilancio congiunturale o transizione o …? come a fine ottocento con laggancio alla prima industrializzazione come nel II dopoguerra con la ricostruzione e il miracolo economico
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Fasi del Capitalismo in Italia STORICO : A gnelli, Pirelli, Ansaldo, Olivetti, Marzotto, … PP.SS : IRI, ENI, EFIM, ENEL, FF.SS, ….. BOOM : Borghi, Fumagalli, Pianelli, Ferrero, Miroglio … MADE IN ITALY : Armani, Benetton, DISTRETTI : Biella, Sassuolo, Prato,…… RETI : Finanza, Utilities, Telecomunicazioni MOLECOLARE : Professionisti, Partite IVA MEDIE IMPRESE LEADER : Mondo, Merlo, Monge e ora che sarà ?
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FATTORI DI SVILUPPO K capitale L lavoro T tecnologia HC capitale umano INFRA dotazione infrastrutturale ENE disponibilità e costo energia AMB vantaggi e svantaggi ambientali EXT esternalità agglomerative labour market pooling technology spillover VENT finanza innovativa LINK bacward and forward linkages NET network :connessioni a reti DOM mercato e dinamica consumi CULT cultura IMPR imprenditorialità IST istituzioni LEAD leadership EST investimenti esteri INTERNAZ grado di apertura SOC capitale sociale COE coesione sociale
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Il triangolo dello sviluppo Internazionalizzazione Innovazione Dimensione
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Capitale Umano: abilità, saperi, attitudini e conoscenze possedute che forniscono alle persone le competenze che le mettono in grado di agire in modi nuovi od efficaci Capitale umano generale: titolo di studio, eventi formativi, conoscenza lingue straniere, competenze informatica, acquisizione informazioni, libri letti annualmente,consumi culturali, uso internet, attività non professionali Capitale umano specifico : esperienza professionale, skill molteplicità canali di aggiornamento professionale, distribuzione tempo di lavoro
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Capitale sociale : risorsa per lazione che deriva dalla cultura relazionale e dal tessuto di relazioni in cui è inserito lattore individuale Capitale sociale culturale: fiducia interpersonale, attitudine alla cooperazione, giudizio su vita sociale e istituzioni del territorio Capitale sociale relazionale: partecipazione ad Associazioni e organizzazioni, socialità extra familiare, frequenza di attività extralavorative di tipo sociale, relazioni cooperative sul lavoro, grado di partecipazione al lavoro
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Quali politiche ? Regulation Concorrenza Domanda pubblica Infrastrutture Esternalità immateriali Incentivi e quali (generali o selettivi)? Settori Fattori Processi Progetti Territori A che livello territoriale? Sussidiarietà non è affrontare i problemi al livello più basso possibile, ma a quello adeguato per risolverli
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Le 5 I di Innovazione Imprese: ricerca e trasferimento tecnologico Istruzione: alta formazione e formazione continua Infrastrutture: ICT e Servizi ambientali Istituzioni: politiche attive per il lavoro Inclusione sociale: qualità. produttività e impresa sociale
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Scenario neofeudale Federalismo e sussidiarietà destrutturano lo Stato Dallo Stato alle comunità e ai Comuni Dopo le Narrazioni ( la Nazione, il Liberalismo, il Comunismo,il Progresso ) solo la titolarità di spesa è fattore di consenso Conflitti di attribuzione del denaro pubblico Arroccamento localistico e municipalistico
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Avanti con il KM 0 Frutta e verdura a KM 0 Case popolari a KM 0 Insegnanti a KM 0 Gite scolastiche a KM 0 Borse di studio a KM 0 Fiere a KM 0 Pensiero a KM 0 ?
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Giovani La certezza della pensione che più minima non si può Lo scudo della ricomposizione patrimoniale ( Più nonni che nipoti = eredità, ma rischio Carlo di Inghilterra )
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Per saperne di più www.noi-italia.istat.it
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Il Piemonte cresce meno delle altre regioni
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Lindustria in Piemonte si ridimensiona
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…eppur si muove Terziarizzazione qualificata (comunicazioni e servizi per le imprese) Qualificazione risorse umane Consolidamento base produttiva (Società di capitali) Medie imprese e gruppi Riorientamento export (Est Europa) Export di servizi e di tecnologia Internazionalizzazione produttiva
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… il Piemonte si terziarizza
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…in un panorama settoriale a passo diversificato
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Crescita o sviluppo? NON ESPANSIONE BASE PRODUTTIVA MA OBIETTIVO PRODUTTIVITA: Razionalizzazione dei settori tradizionali Riposizionamento su prodotti e servizi di qualità e sulle funzioni superiori di impresa Nuove attività a maggior contenuto di conoscenza
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… profili settoriali COMMODITIES: Tradizione industriale (Auto e Tessile-abbigliamento) SPECIALITA: Neo industria (Sistemi per produrre, Sistemi e tecnologie di trasporto, Componentistica, High Tex, Alimentare doc, Aeronautica e Avionica) SERVIZI: Post industriale (Servizi per le imprese, ICT, Biotecnologie, Sanità, Filiera Istruzione, Utilities, Tecnologie energetiche e ambientali) Non alternativa tra industria e terziario ma… quale industria e quale terziario, per uneconomia di qualità e di varietà
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a Cuneo ……
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2006-20072007-20082008-2009 1995-2009 ( Media annua ) Alessandria4.41.6-3.03.8 Asti5.91.2-1.83.9 Biella4.40.0-4.32.1 Cuneo5.52.1-3.13.4 Novara4.91.7-2.93.2 Torino2.81.4-5.52.7 Verbano - Cusio – Ossola 3.61.6-3.53.1 Vercelli4.00.9-1.43.5 PIEMONTE3.81.5-4.23.0 NORD OVEST4.21.6-3.53.2 ITALIA4.01.9-3.33.4 Variazioni annue del Prodotto Interno Lordo a prezzi correnti per provincia. Anni 1995-2009
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60 Laumento di ore integrate è consistente soprattutto per lOrdinaria a partire dal 2008 (valori che a fine 2009 sono sei volte superori rispetto allanno precedente….) Cresce anche la componente Straordinaria (che quasi quadruplica i propri valori rispetto al 2008)
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Cig in deroga Aumento del 507% rispetto stesso periodo anno precedente
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AumentoStazionarietàDiminuzioneSaldo PRODUZIONE 26,3% 47,4% 26,3% -- OCCUPAZIONE 9,6% 84,9% 5,5% 4,1% ORDINATIVI INTERNI 21,4% 53,6% 25,0% - 3,6% ORDINATIVI ESTERI 10,8% 60,3% 28,9% -18,1% PREZZI DI VENDITA 11,7% 65,2% 23,1% -11,4% INDUSTRIA CUNEESE Previsioni per il semestre ottobre 2010-marzo 2011 Fonte : CCIAA
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Modello Cuneo: isola felice Alto tasso di occupazione Elevato livello di reddito Microimprenditorialità Famiglia Economia di prossimità Vocazione Agroalimentare Saperi pratici
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… ma forse non tutti sanno che Alto livello di industrializzazione Microimprenditorialità in Agricoltura e Edilizia Grandi imprese e Multinazionali Meccanica strumentale Export agroalimentare concentrato : bevande e dolciario
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….…e che Dislivelli territoriali di reddito Bassa produttività Ore lavorate Carenza infrastrutture moderne Scarsa accessibilità Bassa qualificazione-istruzione forza lavoro
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Lavori in corso Infrastrutture con lentezza Rotonde a gogò e telecamere Centri commerciali per tutti Agenzie immobiliari Fiere e sagre DOP e IGP Medie imprese leader ( Quarto capitalismo ) Fondazioni Università e Politecnico e Unisg, Tecnogranda, Creso Polo innovativo e IFTS Agroalimentare Levaldigi a 200.000 Slow food e imprese culturali Teleriscaldamento e qualche passo nel fotovoltaico e biogas Sovracomunalità in servizi pubblici
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Prospettive Certe : la tradizione non basta. Scenario: Fin che la barca va ( Progressivo declino ) Possibili: più filiera agroalimentare e qualche specialità. Scenario : Uno su mille ce la fa ( Sviluppo selettivo ) Incerte: integrazione imprese-ricerca, economia di varietà ( Sanità, Economia verde), governance. Scenario : Si può fare di più ( Innnovazione di sistema ) Necessarie:, aggregazioni, knowledge, reti lunghe, infrastrutture moderne (ICT, Logistica, Ambiente ), coordinamento strategico
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Cuneo ed Europa Export Multinazionali in e out Il mercato di Cuneo Le case in Langa Menton Turismo Erasmus Pochi Fondi Comunitari ( qualche Interreg )
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