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Veneto tra natura e cultura
Un percorso attraverso l’asse culturale di questa regione, con città d’arte come Verona, Vicenza, Padova e Venezia, che rappresentano importanti siti UNESCO, ma anche evidenze naturalistiche come l’ambiente lagunare e quello dolomitico Lunghezza: 250 km Tempo necessario: 10 giorni Partenza: Verona Arrivo: Feltre
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Vicenza e le ville del Palladio
Vicenza è una delle più antiche città del Veneto, nonostante la sua storia anteriore alla dominazione romana sia poco conosciuta. Pare siano stati gli Euganei ad averla fondata, ma i Galli la dominarono fino al 157 a. C., anno in cui, dopo essere stata annessa a Roma, venne chiamata Vicetia o Vincentia. Toccata dalle invasioni barbariche, entrò a far parte nel XV secolo della Serenissima Repubblica veneziana. Il secolo d’oro di Vicenza è il Cinquecento: grazie al ricco Patriziato cittadino, vennero edificati vari palazzi e monumenti, per la maggior parte opera del grande architetto Andrea Palladio e dei suoi discepoli e continuatori. Dopo il dominio Napoleonico, nel 1813, Vicenza passò all’Austria; nel 1848 insorse e nel 1866 fu annessa al Regno d’Italia. Nella città e nei dintorni sono presenti 39 tra edifici religiosi, civili, pubblici e privati attribuiti al sommo architetto e considerati "patrimonio dell’umanità".
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Città di Verona Fondata nel I secolo a.C., Verona è attraversata dalle acque dell'Adige e cinta dalle colline che ne esaltano la bellezza e l'armonia paesaggistica. Favorita dalla sua collocazione geografica, in epoca romana fu un importante centro urbano, di cui oggi rimangono tracce fastose, dall'Arena al Teatro Romano, dall'Arco dei Gavi a Porta Borsari, all'area archeologica di Porta Leoni. La città visse un periodo particolarmente florido sotto il governo della famiglia degli Scaligeri nel XIII e XIV sec. Città d'arte e cultura, ha conservato un numero riguardevole di monumenti dell'Antichità, del Medioevo e del Rinascimento e rappresenta un eccezionale esempio di roccaforte militare.
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Padova: orto botanico L'Orto botanico dell'Università di Padova fu fondato nel 1545 come Horto medicinale annesso allo Studio patavino per la coltivazione delle piante medicinali indigene ed esotiche a fini scientifici e didattici. Per questo ha rappresentato un notevole salto di qualità nella didattica e un modello cui ispirarsi per l'istituzione di strutture analoghe nei paesi stranieri di provenienza degli studenti. In considerazione della rilevante attività culturale svolta ininterrottamente per quasi mezzo millennio, nel 1997 l'Orto botanico di Padova é stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.
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Venezia e la sua laguna Con i suoi preziosi palazzi, l’architettura municipale, i simboli religiosi, con il suo fasto e ingegnosità, con la sua tipicità e delicatezza, Venezia non smette di provocare meraviglia ed ammirazione. La città è attraversata da decine di canali affollati da barche e gondole, finemente intessuta da un gomitolo di stretti vicoli, le calli, e punteggiata dall’aprirsi di meravigliose piazze, i campi, sui cui lastricati si sono mosse grandi personalità e le più splendide ricchezze della storia. Piazza San Marco e il Canal Grande sono tuttora i silenziosi custodi di questo inestimabile tesoro sull’acqua, simboli della perfetta sintesi tra uomo, natura e assoluta magnificenza.
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Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
II Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi nasce per tutelare un territorio di straordinaria valenza paesaggistica e naturalistica. Le Vette di Feltre e il Monte Serva erano già molto celebri per la loro flora fin dal XVIII secolo. La presenza di specie rare e di una eccezionale varietà di ambienti è dovuta anzitutto alla localizzazione geografica. Si situa infatti sul margine delle Alpi sudorientali, in zone molto impervie, parte delle quali sono rimaste libere dai ghiacci nel corso dei periodi molto freddi (glaciazioni) che si sono succeduti nel Quaternario e l'ultimo dei quali si è esaurito circa anni fa. La sede centrale del Parco si trova a Feltre; la città più vicina è Belluno.
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Indicazioni Verona, Vicenza, Padova e Venezia sono dotate di stazione F.S. e numerosi collegamenti ferroviari. All’autostrada A4 è preferibile, almeno in alcuni tratti panoramici, alternare la viabilità statale, come lungo la riviera del Brenta (da Padova a Venezia). Alcune brevi deviazioni dal percorso permetteranno di visitare altri centri minori di notevole pregio (Soave, Montecchio Maggiore) Anche per raggiungere il Parco delle Dolomiti Bellunesi, all’autostrada A27 è possibile alternare percorsi interurbani come il Terraglio e visitare centri interessanti come Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto
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sitografia http://www.sitiunesco.it/index.phtml?id=82
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deviazioni: centri minori
Sappada Mel Portobuffolè Malcesine Marostica Asolo Soave Arquà Petrarca Montagnana
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deviazioni: parco letterario “I Nievo”
B) Montecchio Precalcino ricorda il passato antico della famiglia – le prime notizie risalgono al XIII secolo - e accanto ad autori Nievo minori del ‘600 e ‘700, l’incontro nel 1999 con l’ultimo scrittore della famiglia, Stanislao. Il suo vivo interesse per il luogo e le successive frequentazioni hanno dato il via anche alla riscoperta delle vicende comuni. C) Fossalta di Portogruaro è legata all’opera più importante di Ippolito, il romanzo “Le Confessioni d’un Italiano”. La località di Fratta è il sito dell’omonimo Castello, teatro delle vicende di cui si parla nell’opera. Nel Cortino di Fratta c’è il Museo di Ippolito Nievo. A) Soave è il luogo dell’infanzia di Ippolito Nievo - c’è ancora il palazzo dove visse con il nonno materno – e dell’ispirazione dei primi componimenti poetici
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deviazioni: Rete Museale Alto Vicentino
Ecomuseo del ghertele (Roana) Museo della paglia e della tradizione contadina (Crosara di Marostica) Museo dell’Archeologia Industiale (Schio)
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altri parchi naturali del Veneto
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per approfondire http://it.wikipedia.org/wiki/Veneto
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