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I grandi ambienti terrestri
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La varietà degli ecosistemi
Da che cosa dipende l’immensa varietà degli ecosistemi presenti nella biosfera? La prima cosa che dobbiamo prendere in considerazione sono i fattori abiotici perche condizionano l’esistenza dei viventi Non ci dobbiamo dimenticare che, in una certa misura, avviene anche il contrario Anche i viventi riescono a condizionare i fattori abiotici (la vegetazione produce un aumento di umidità)
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Due sono i fattori abiotici che condizionano gli ecosistemi della terra ferma: orografia, fasce climatiche e presenza di grossi bacini idrici (grandi laghi, mare) Tutti sappiamo che a parità di latitudine il clima di montagna è più fresco e umido di quello di pianura Meno conosciuto è il fatto che sulle rive del Lago di Garda è possibile la coltivazione dell’ulivo cosa preclusa nel resto della fascia prealpina Cerchiamo di fare un elenco più o meno completo di questi fattori
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Fattori che influenzano gli ecosistemi
Altitudine Vicinanza del mare ed eventuale presenza di correnti calde o fredde Circolazione delle masse d’aria Temperatura Umidità Precipitazioni Pressione atmosferica Venti
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Si può quindi concludere che gli ecosistemi risentono molto del clima presente in una data zona
Come vedremo queste condizioni si impostano in una situazione più generale dominata dalle fasce climatiche del pianeta
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La temperatura La temperatura dipende dall’irraggiamento solare
Ma anche da altri fattori locali che modificano questa situazione La temperatura è importante per i valori massimi e minimi che può raggiungere nelle varie stagioni Occorre però tener presente l’escursione giornaliera ed annua
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L’umidità L’umidità e dovuta a:
Presenza di masse d’acqua e temperatura Umidità delle masse d’aria che arrivano Un abbassamento di temperatura provoca la condensazione dell’umidità atmosferica Nubi in quota Nei pressi del suolo nebbia, rugiada e brina (sotto lo zero) o galaverna (cristallizza sugli alberi)
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Le precipitazioni Le precipitazioni sono importanti sia per:
la quantità di acqua che cade durante l’anno (piovosità annuale) La forma con cui avvengono queste precipitazioni (neve, grandine, acqua) La loro distribuzione durante tutto l’anno
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La pressione e i venti L’atmosfera è caratterizzata dalle presenza di aree di alta e bassa pressione Nelle zone di alta pressione l’aria va dall’alto verso il basso determinando condizioni di stabilità La bassa pressione richiama masse d’aria che vengono spinte verso l’alto Causa la formazione di nubi e instabilità I venti sono generati dal movimento di queste masse d’aria
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Tempo e clima Che differenza c’è? Che cosa è il tempo atmosferico?
Condizioni meteorologiche presenti in un dato momento Che cosa è allora il clima? Sono le condizioni medie che si verificano in una zona sul lungo periodo
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Le zone climatiche Le zone climatiche sono determinate dalla latitudine e dall’inclinazione dell’asse terrestre Riflettono la diversa insolazione che ricevono le zone delle terra Distinguiamo le seguenti zone: Polare Temperata Intertropicale e fascia equatoriale
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Zona polare Le zona polare si trova costantemente con una temperatura media sotto lo 0° Le precipitazioni sono solide La vegetazione, limitata alle zone più periferiche e costituita da muschi, licheni e salici nani Gli animali che vi si trovano sono: bue muschiato, volpe polare, caribù, orso polare
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Zona temperata È caratterizzata da un alternarsi netto delle stazioni con periodi caldi e periodi freddi La vegetazine è molto ricca e caratterizzata da foreste di aghifoglie al nord e decidue al sud fino ad arrivare alla macchia mediterranea
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La zona tropicale Le temperature medie sono sempre sopra i 15 °
Non ci sono stagioni ma periodi piovosi e periodi di siccità Vi troviamo le foreste a galleria se ci sono corsi d’acqua e la savana Gli animali sono leoni, elefanti, gnu,giraffe e zebre
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La zona equatoriale È caratterizzata da piovosità elevata, temperature sopra i 23° e assenza di stagioni Caratteristica del clima è la foresta pluviale tropicale
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Bioma Definiamo bioma la comunità di piante che sono caratteristici di una determinata zona climatica che si trovano in una fase di climax climatico Un bioma si dice in fase di climax quando ha raggiunti il suo stadio di maturità Ricordatevi la successione ecolocica che avevamo trovato nello studio della formazione del suolo
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I biomi terrestri Bioma polare Tundra Taiga Steppa fredda
Foresta decidua Prateria temperata Macchia mediterranea (chaparal) Savana o prateria tropicale Steppa tropicale Deserto Foresta pluviale equatoriale
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Bioma polare Il bioma polare è un particolare tipo di bioma occupato esclusivamente dai ghiacciai caratterizzato da precipitazioni scarse e nevose, freddo persistente e grandi variazioni del fotoperiodo. Localizzato nelle regioni polari. La vegetazione è scarsa e costituita da muschi, licheni e alghe. Le specie animali si nutrono soprattutto di organismi marini. Il clima è freddissimo e secco e la temperatura è sempre minore dei 0°.
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Tundra La Tundra è un bioma (o vasta formazione vegetale) propria delle regioni subpolari e caratterizzata dalla mancanza di specie arboree, poiché la crescita degli alberi è ostacolata dalle basse temperature e dalla breve stagione estiva. Il termine deriva dal lappone tunturia, che significa "pianura senza alberi". Il suo limite settentrionale sono i ghiacci polari perenni, mentre a Sud essa si arresta alle prime formazioni forestali della Taiga.
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In queste regioni, l’inverno è molto rigido mentre l’estate è corta e fresca.
Per questo le specie animali che vi vivono concentrano la loro attività nel periodo estivo, periodo in cui, ad esempio, gli uccelli nidificano Tutte le specie tipiche di questo habitat possiedono cicli riproduttivi molto veloci, entro l'arrivo dei primi freddi devono completare la propria riproduzione, lo sviluppo degli adulti e prepararsi per una lunga e gelida stagione invernale. Le specie di questo luogo sono le renne, i caribù, le alci, le volpi polari, gli orsi grizzly e una ricca avifauna.
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Taiga È il bioma caratterizzato dalle foreste di conifere
Si tratta di una regione umida immediatamente a sud della regione polare dove il clima è meno rigido e l'estate è più lunga che nelle regioni propriamente artiche. La vegetazione è formata da abeti larici e pini con foglie aghiformi presenti tutto l'anno, possono raggiungere metri di altezza spesso è presente anche betulla. Si atermano zone di foresta con zone umide.
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La taiga rappresenta un importante riserva forestale del pianeta in gran parte conservata in buono stato. La taiga offre riparo e alimentazione a molti animali della tundra, che sopraggiungono spinti dai rigori invernali
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La Steppa La steppa è un bioma caratterizzato da vegetazione erbacea.
Questo ambiente si forma generalmente nelle regioni tropicali, subtropicali (steppa calda) ma possiamo avere la steppa fredda nel caso di regioni di alta quota; ciò che la caratterizza è un clima sub-arido (scarse precipitazioni) con piogge concentrate in una breve stagione delle piogge Sud della Sicilia, non bisogna andare lontano per vedere una steppa
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La vegetazione dominante è caratterizzata da piante erbacee e cespugli che perdono le foglie per buona parte dell’anno La fauna della steppa include principalmente animali in grado di adattarsi alle difficili condizioni climatiche. Tra gli animali della steppa si trovano così, tra gli altri, numerosi artropodi (ragni e insetti), rettili (serpenti, sauri), uccelli terricoli (galliformi), mammiferi (grandi erbivori, come bovidi ed equidi, piccoli roditori, carnivori).
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Foresta decidua temperata
Si tratta di un bioma caratterizzato da piante decidue o caducifoglie, caratterizzate cioè da un ciclo stagionale che prevede la perdita di tutte le foglie all'inizio della stagione fredda e il rinnovo della chioma all'inizio della stagione calda, sono diffuse nelle regioni umide della fascia temperata, in cui una stagione calda si alterna a inverni freddi e le precipitazioni, sia piovose sia nevose, sono presenti durante tutto l'anno e superiori a mm
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In primavera, il suolo della foresta si ricopre di fiori, grazie alla luce del sole che riesce a penetrare tra i rami di alberi e arbusti, prima che questi si rivestano nuovamente di foglie, impedendo il riscaldamento del terreno Durante la stagione fredda la foresta ha un aspetto spoglio e desolato, interrotto soltanto dalla presenza di alcune specie sempreverdi. Nelle regioni più fredde, procedendo verso le foreste di conifere del Nord, il paesaggio è dominato da foreste di transizione, in cui specie decidue e sempreverdi convivono.
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Prateria La prateria è un'area di terra con rilievi topografici bassi con una vegetazione composta prevalentemente piante dasse (soprattutto graminacee) ed erbe più o meno alte a seconda delle precipitazioni annue. Infatti, dove queste ultime arrivano a 1000 mm l'anno crescono erbe alte anche fino a due metri (prateria alta); dove si limitano a 500 mm l'anno, crescono erbe basse o comunque non più alte di 30 cm (prateria bassa).
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Generalmente nelle praterie ci sono pochi alberi.
Alle medie altitudini, come ad esempio nelle pianure dell'america centro-settentrionale, la prateria occupa le zone interne dei continenti dove le precipitazioni non sono sufficienti per lo sviluppo delle foreste di latifoglie. La prateria è provocata più che dalla temperatura, dalla quantità di precipitazioni, dalla frequenza degli incendi e dal pascolo degli animali. Perciò si trovano praterie a quasi ogni latitudine.
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Praterie tropicali o subtropicali praterie temperate praterie umide
Possiamo avere Praterie tropicali o subtropicali praterie temperate praterie umide praterie montane praterie polari praterie xeriche praterie naturali praterie seminaturali praterie coltivate
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Nelle grandi praterie la fauna è estremamente variegata :
predominano i grandi erbivori (bisonte nell' America Settentrionale , l' elefante in Africa il canguro in Australia ) e sono inoltre presenti roditori , volatili , falchi , serpenti e insetti (con prevalenza di cavallette). Nella prateria australiana sono inoltre presenti marsupiali erbivori quali canguri e wallaby
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Macchia Mediterranea Bioma tipico della regione mediterraneo, caratterizzato da un bosco con una fitta vegetazione di piante di basso fusto La Macchia Mediterranea, si trova nella fascia climatica della zona temperata calda dove è presente clima temperato caldo; questa fascia, è tipica delle medie latitudini e gode di condizioni climatiche non estreme in cui è diffuso il clima mediterraneo. La flora della Macchia Mediterranea è ricca e varia; abbondano le specie endemiche quali Orchidee, Labiate e Gigliacee
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le formazioni più caratteristiche sono i boschi di querce, sugheri e pini e la macchia; in senso lato si chiamano piante mediterranee tutte quelle che necessitano di un clima mite. La fauna è rappresentata sia da specie di origine boreale sia da altre di origine indiana; specie tipiche della regione mediterranea sono le bertucce, le genette e le linci tra i Mammiferi, le pernici e le coturnici fra gli Uccelli, le vipere e le lucertole fra i Rettili.
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Savana La savana è un bioma soprattutto tropicale e subtropicale, caratterizzato da una vegetazione a prevalenza erbosa, con arbusti ed alberi abbastanza distanziati da non dar luogo a una volta chiusa. Dette anche prateria calda, si presenta come un ambiente di transizione fra la steppa e la foresta tropicale Le piogge, anche abbondanti, sono concentrate prevalentemente nella stagione delle piogge quando la savana presente un aspetto lussureggiante Nella stagione asciutta l’erba secca e sono frequenti gli incendi cosa che contribuisce a mantenerla puvera di vegetazione arborea
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Quando la piovosità si estende per un arco maggiore dell’anno e inizia a superare la soglia di 600 mm si ha la transizione verso un ambiente più boscoso che riduce l’arrivo della luce al suolo e l’erba si fa più rada. Come al solito fattori ambientali e faunistici concorrono allo sviluppo di un bioma La presenza abbondante di grandi pascolatori come gnu, zebre e bovini può impoverire significativamente il manto erboso, ostacolando il diffondersi degli incendi stagionali e favorendo la transizione verso un ambiente di foresta. I brucatori come gli elefanti hanno un effetto opposto, danneggiando le popolazioni arboree e arbustive a vantaggio del manto erboso.
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Clima, fauna e suolo determinano il tipo di savana presente; la savana aperta o savana chiara, dove prevale l'erba e gli alberi sono rari; la savana boscosa o savana scura, dove gli alberi sono più fitti, fino al caso estremo della foresta aperta
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Deserto Le caratteristiche salienti del bioma sono l’estrema aridità e la quasi totale assenza di vegetazione. L’aridità è dovuta a un complesso di fattori, tra cui la scarsità e l’incertezza delle precipitazioni e la forte insolazione, dipendenti dalla quasi totale mancanza di nubi per la scarsa umidità atmosferica, il predominio delle alte pressioni e l’azione di forti venti secchi. L’orografia e la continentalità possono accentuare questa situazione
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Al centro dei continenti le masse d’aria che arrivano dal mare hanno perso quasi completemente la propria unidità Se una massa d’aria che arriva del mare incontra una catena montuosa importante innalzandosi si raffredda origina una grande quantità di precipitazioni; quando arriva sull’altro versante è completamente asciutta Le differenze di temperatura stagionali consentono di distinguere tra deserti caldi, nei quali le estati sono molto calde e gli inverni tiepidi, e i deserti freddi, caratterizzati da estati anche molto calde, perfino torride, ma inverni freddi, spesso rigorosi, e deserti polari dove le temperature sono molto basse durante gran parte dell’anno. Deserto Atacama
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Il limite massimo ammesso per le precipitazioni in un deserto è di 250 mm annui
Le piante del deserto hanno sviluppato degli espedienti per sopravvivere a queste condizioni: apparato radicale vastissimo e superficiale, radici che penetrano in profondità per cercare umidità; arbusti spinosi che limitano l’evapotraspirazione con foglie che spuntano solo dopo le piogge; cicli riproduttivi brevissimi e sopravvivenza allo stadio di seme in attesa della pioggia successiva Guanacos La fauna è scarsa e trova rifugio in prossimità dei radi cespugli oppure si tratta di una fauna che vive in frevalenza nel sottosuolo con abitudini notturne quando la temperatura scende e l’umidità sale
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Foresta pluviale tropicale
Si tratta di un bioma in cui le precipitazioni sono uniformemente didtribuite durante tutto l’anno, la piovosità supera sempre i 1500 mm annui e la temperature si aggirano fra i 25° e i 30° Si estendono lungo la fascia equatoriale
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Sono presenti molte varietà di piante, tra cui varie specie di epifite (quali orchidee e bromeliacee). Un’altra caratteristica è la presenza delle liane, piante dal fusto molto allungato, il cui diametro può superare i 20 cm, che crescono appoggiandosi alle altre piante Si tratta dell’ambiente che presenta la più alta biodiversità del pianeta; in un ettaro di terreno occupato da una foresta pluviale giunta al suo grado massimo di sviluppo possono trovarsi da 80 a 200 specie diverse
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Solo in questo tipo di foresta è la stratificazione della flora: ci sono gli alberi più alti detti “alberi giganti”, che possono superare anche i 50 m di altezza; sotto c’è la “volta”, la quale contiene alberi che raggiungono un’altezza fino a 40 m; poi c’è lo “strato inferiore” con alberi che raggiungono fino ai 15 m di altezza, infine c’è il “sottobosco”.
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