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PubblicatoCesarina Franceschi Modificato 11 anni fa
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IPOTESI SULLA MORTE DI FRANCESCO I E DI BIANCA CAPPELLO
Università di Pisa Dipartimento di Oncologia, dei Trapianti e delle Nuove Tecnologie in Medicina Divisione di Paleopatologia Gino Fornaciari IPOTESI SULLA MORTE DI FRANCESCO I E DI BIANCA CAPPELLO Poggio a Caiano, 20 ottobre 2007
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6, 7, 8 ottobre: il Granduca si affatica nella caccia
CRONISTORIA Francesco I 6, 7, 8 ottobre: il Granduca si affatica nella caccia 10 ottobre 1587: si ammala di febbre “terzana doppia” “causata dalla fatica della caccia de’ daini” 11-18 ottobre: ha febbri continue remittenti, con episodi di vomito 19 ottobre: muore Bianca Cappello 9-10 ottobre: si ammala di febbre intermittente “terzana semplice” senza vomito 20 ottobre: muore Conclusioni: attacco acuto di malaria perniciosa (P. falciparum) contratta durante le partite di caccia in pianura (Pieraccini) Cavalori , Museo Stibbert, Firenze Francesco I Allori, Galleria degli Uffizi, Firenze Bianca Cappello
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La chiesa di S. Maria a Bonistallo
C’è un documento dell’archivio episcopale della diocesi di Pistoia che afferma che i visceri di Francesco I e di Bianca Cappello furono portati, dentro 4 vasi, nella chiesa di S. Maria a Bonistallo. Libro di Matrimoni e Mortori con la notizia della morte dei granduchi nel 1587 e del trasporto delle loro “intestine” a Bonistallo
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Questi resti contengono un elevato tasso di arsenico.
Nell’ossario della chiesa di S. Maria a Bonistallo sono stati trovati alcuni resti organici insieme a frammenti di vasi e a due crocefissi (ritenuti appartenere rispettivamente a Francesco I e Bianca Cappello). Questi resti contengono un elevato tasso di arsenico. Uno dei resti contiene DNA compatibile con il DNA di “un frammento di barba” ritrovato nella cassetta di zinco di Francesco I. Conclusione Francesco I (ed anche la moglie Bianca Cappello) è stato avvelenato con una dose massiccia di arsenico (evidentemente dal fratello Ferdinando!) La botola dell’ossario di S. Maria a Bonistallo
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= DNA DNA del resto organico della chiesa di Bonistallo,
ricco di arsenico DNA della barba di Francesco I = Francesco I fu avvelenato con l’arsenico
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Quindi il DNA trovato è dovuto a inquinamento.
Nella cassetta di zinco di Francesco I non c’era traccia di cute o di barba, ma solo resti dei tessuti che avvolgevano le ossa. Quindi il DNA trovato è dovuto a inquinamento. Le ossa di Francesco I al momento dell’apertura della cassetta di zinco: il cranio appare completamente spoglio, mentre sono ben visibili i residui delle stoffe che avvolgevano i resti scheletrici.
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Foto Becattini Arch. Genna (da Lippi) Il cranio di Francesco I, fotografato dal Genna secondo il piano di Francoforte Il calco del cranio, conservato nel Museo di Antropologia di Firenze Le ossa, in particolare il cranio, erano state completamente ripulite, a scopo di studio, dagli antropologi degli anni '50. Fu eseguito addirittura il calco in gesso del cranio, attualmente conservato al Museo di Antropologia di Firenze.
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Punti da chiarire: Perché non è stato effettuato un esame istologico, semplice e dirimente, della supposta “cute con barba” di Francesco I ? Perché non è stato utilizzato per il confronto il DNA estratto dal campione di osso compatto di Francesco I, molto meno inquinato e più affidabile ? L’archivio di Buonistallo attesta la sepoltura nella cripta di diverse centinaia di corpi: perché non sono stati testati anche altri individui ? L’ossario di Buonistallo non è stato scavato con tecniche archeologiche. I frammenti di vasi ritrovati nell’ossario non sono stati esaminati né datati da un archeologo esperto in ceramiche post-medievali. Perchè non è stata effettuata la datazione radiocarbonica dei resti organici di Bonistallo ? Uno dei libri dei morti della parrocchia di S. Maria a Bonistallo, con i nomi di centinaia di defunti sepolti nella cripta I lavori nella chiesa di S. Maria a Bonistallo
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I due crocefissi trovati nell’ossario di Bonistallo sono stilisticamente posteriori al 1587
(del ‘700 o anche dell’800) I crocefissi dell’ossario di S. Maria a Bonistallo (databili al ) Era consuetudine comune in passato trattare i visceri asportati e da conservare con composti a base di arsenico Infine, l’avvelenamento acuto da arsenico è caratterizzato da vomito senza febbre (Harrison)
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= DNA DNA della barba di Francesco I
del resto organico della chiesa di Buonistallo, ricco di arsenico = DNA da inquinamento individuo di epoca ed identità sconosciuta! Francesco I fu avvelenato con l’arsenico
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CONCLUSIONI NON E’ SOSTENIBILE
L’IPOTESI CHE FRANCESCO I E LA MOGLIE BIANCA CAPPELLO SIANO STATI AVVELENATI CON L’ARSENICO NON E’ SOSTENIBILE
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