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Aprile 2008 I cuccioli di Winnie Num. 04 Via Piccone 5r Tel.010/6435176 La voce dei cuccioli APPUNTAMENTI DEL MESE: TUTTE LE SETTIMANE LABORATORI CREATIVI.

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1 Aprile 2008 I cuccioli di Winnie Num. 04 Via Piccone 5r Tel.010/6435176 La voce dei cuccioli APPUNTAMENTI DEL MESE: TUTTE LE SETTIMANE LABORATORI CREATIVI AL MATTINO dalle ore 10.00 alle ore 11.30. PRENOTATEVI!! Martedì 1 pesciolini daprile... Lunedì 7 un sole nella notte (pittura) Martedì 15 giochiamo con la plastilina e le formine. Giovedì 24 creiamo con la gelatina. Martedì 29 campo di papaveri. AL POMERIGGIO TUTTI I MERCOLEDÌ DALLE 16.30 ALLE 18.00 GIOCHIAMO CON IL CORPO…. Mini corso di educazione motoria. Numero limitato di bambini- aperte le iscrizioni. SABATO 19 APRILE dalle 10.00 alle 11.30 LABORATORIO DI CUCINA CON I GENITORI PRENOTA IN TEMPO I LABORATORI!!!!! E IL NUOVO CORSO DEL MESE!!! Tanti auguri a: Irene che compie 2 anni (4/04) & Diego che compie 2 anni (23/04) CORSO GIOCHIAMO CON IL CORPO RICORDIAMO DI PRENOTARSI PER IL CORSO DI APRILE GIOCHIAMO CON IL CORPO (UN ASSAGGIO DI EDUCAZIONE MOTORIA); 5 POMERIGGI NEL QUALE IL BAMBINO POTRÀ SPERIMENTARE NUOVI GIOCHI ED ESPERIENZE CORPOREE-SENSORIALI- SONORE IN UN CONTESTO STRUTTURATO E CONTESTUALIZZATO. La prenotazione è obbligatoria perché il numero dei bambini è limitato. Il corso si svolge tutti i mercoledì di aprile dalle 16.30 alle 18. il costo è di 12 euro a lezione, il pacchetto delle 5 lezioni costa 55 euro. OBIETTIVI Fornire al bambino un primissimo approccio alleducazione motoria (un assaggio visto che letà dei bimbi non ci permette di strutturare un vero e proprio programma di educazione motoria ) attraverso giochi ed esperienze sensoriali semplici, chiare definite con regole e materiali scelti; Stimolare il bambino alla conoscenza e consapevolezza del proprio corpo; far crescere nel bambino la consapevolezza delluso del proprio corpo attraverso le andature, i salti, il rotolarsi, il correre e il camminare lentamente… Imparare ad ascoltare la musica ma anche ad apprendere le regole di un gioco piuttosto che il suono del fischietto. PROGRAMMA CORSO: La prima lezione verrà consegnata al bambino un maglietta che si dovrà indossare ogni mercoledì durante il corso,questa vuole essere uno strumento per aiutare il bambino a capire il cosa sto facendo qui e ora e a ricordarsene i mercoledì successivi. Inoltre vuole essere un oggetto personale per il bambino per responsabilizzarlo durante la settimana. Alla fine di ogni lezione verrà consegnata una medaglia-simbolo ad ogni bambino come premio dellimpegno (premio-gratificazione). Allinizio e durante il corso si cercherà di insegnare ai bambini un paio di regole fisse (si inizia la lezione quando siamo tutti seduti, quando si sente fischiare tutti fermi…) per aiutarlo ad entrare in un contesto sì di gioco ma diverso dal gioco libero della quotidianità dellasilo ma strutturato e preciso. Voglio sottolineare che durante le lezioni lambiente sarà molto strutturato quindi i giochi dellasilo vengono tolti (verranno dati gli ultimi 20 minuti nelle lezioni in cui si vedrà che i bambini rispondono con meno attenzione), verrà sempre utilizzata la musica, materiale strutturato. Si chiede ai genitori la massima puntualità e collaborazione. MERCOLEDì 2 APRILE: i nostri piedini…( tatto-consapevolezza, impronte a percorso e con balli, a piedi nudi…) MERCOLEDì 9 APRILE: cammino e salto (le andature, rotoliamo, strisciamo… veloce-lento, saltare, su un piede…su due…) MERCOLEDì 16 APRILE: percorso e gioco (percorso a ostacoli guidato, giochi con la musica) MERCOLEDì 23 APRILE: le nostre manine (tatto-consapevolezza, tocchiamo il nostro viso, battiamo le mani, e poi giochiamo con la palla prima da soli e poi i gruppi) MERCOLEDì 30 APRILE: teli colorati (come due semplici teli colorati possono trasformarsi in tanti oggetti-esperienze come il mare, una coperta,una tenda, un vestito…) assaggio di rilassamento di gruppo sui tappeti. NOVITÀ

2 LANGOLO DI PSICOLOGIA PAPÀ OGGI: EDUCARE SECONDO IL NUOVO RUOLO? 1.Comè il nuovo papà? Attualmente la figura del padre si è evoluta ed ha assunto una diversa posizione, arricchendosi di nuovi aspetti quali lintuizione, la capacità di gioco, la preoccupazione per lalimentazione e la nutrizione del bambino, la tolleranza e la capacità di apprendimento con i figli, che un tempo erano prerogative esclusive della madre. Queste nuove forme di coinvolgimento sono associate ad una paternità responsabile e impegnata. Oggi il padre partecipa attivamente per assicurare il benessere, la serenità e ladeguato sviluppo dei propri figli ed è sensibile alle necessità fondamentali di tutti i componenti della famiglia. 2.In che modo il padre oggigiorno si rende partecipe? Conoscere lambiente e il contesto in cui vive il proprio figlio e saperne parlare (amicizie, gusti, passioni, hobby, occupazioni, problemi,…). Essere coinvolto nellaccudire i figli (fare il bagno, dar da mangiare,…). Accompagnare il bambino nelle sue attività abituali: portarlo a scuola e riprenderlo, aiutarlo nei compiti, raccontargli le favole, giocare con lui,… Essere partecipe nelleducazione del bambino. Donare al piccolo manifestazioni daffetto e saperle ricevere. 3. I genitori di una volta (padre autoritario, madre permissiva) Un tempo, quando i ruoli familiari erano perfettamente definiti, il padre rappresentava la figura autoritaria: dettava le regole che vigevano in casa ed ostentava la patria potestà; era colui che portava a casa i soldi poiché aveva la possibilità di avere una formazione culturale più elevata rispetto alla madre e, con il proprio lavoro manteneva lunità familiare. Rappresentava anche la saggezza, papà sa tutto: i bambini ascoltavano le parole del padre con molta attenzione e come unica fonte poiché era per loro la voce dellesperienza prioritaria. Attualmente questi ruoli o funzioni non sono più così esclusivi e ben definiti: li assumono sia il padre che la madre in modo indistinto. Inoltre i genitori non sono più lunica fonte di informazione poiché i bambini le ottengono attraverso diversi mezzi. Tutto questo sfocia in una specie di universo un po caotico nel quale è necessario stabilire dei limiti, per non dimenticare che i genitori sono e devono continuare ad essere le figure fondamentali che guidano i bambini nella costruzione della propria coscienza sociale, seguendo dei valori etici e dei progetti di vita. 4. Il papà attuale… è importante che conservi le prerogative tradizionalmente maschili? Non tutto ciò che un tempo era considerato come proprio della figura del padre deve essere considerato negativo per definizione. Luso, in alcuni casi, peggiorativo di parole come disciplina, spesso ne snatura il vero significato che può basarsi su concetti costruttivi come la volontà di istruire e insegnare. Il bambino ha bisogno di limiti per strutturare la propria personalità. Il concetto di responsabilità che trasmettiamo al bambino non deve essere inteso come un fardello carico di continui doveri, come il raggiungimento di mete alle quali il padre non è potuto arrivare, bensì come la capacità di prendere decisioni con lappoggio paterno incondizionato. Il sano controllo può soccorrere il bambino nei momenti in cui necessita di sicurezza emotiva che lo aiuti ad allontanare lansia o la paura. 5. Qual è il ruolo del papà odierno fin dalla nascita? Partecipare alla programmazione della gravidanza, nella preparazione al parto al quale cercherà di presenziare perché ciò lo aiuterà a conseguire un vincolo maggiore con il bebè ancora prima della nascita. Nutrire il piccolo, fargli il bagnetto e addormentarlo, alzarsi di notte, accompagnare il bambino al parco, farlo giocare,… tutto ciò in compagnia della mamma o sostituendosi ad essa. Offrire al bambino stimoli motori con giochi più dinamici ed impegnativi per approcciarlo al controllo dei propri impulsi. Appoggiare emotivamente la mamma aiutandosi reciprocamente nello svolgimento dei propri ruoli e funzioni, raggiungendo così il traguardo di una maternità e paternità sane, consapevoli e desiderate. 6. Il padre: come po esprimere il proprio affetto? Ogni papà sa sicuramente esprimere a modo suo laffetto per il proprio bambino. Condividendo il suo vissuto di paternità con altri padri. Accettando la responsabilità della paternità come elemento prioritario della sua esistenza. Considerare lessere padre come una grande avventura pena di allegria e con un valore interiore insostituibile. Perdonandosi i difetti e comprendendo che non esistono padri perfetti. Una dose di autocritica costruttiva quotidiana favorirà questo atteggiamento. Aiutando il figlio a trovare il proprio progetto di vita, potenziando le sue iniziative, le sue esperienze e permettendogli lapprendimento mediante il fare e sbagliare. Si dice che il nido dovrebbe essere un luogo popolato da bambini pensati. Pensare i bambini significa fare in modo che i maggiori sforzi e le migliori energie siano rivolte a loro, e diciamo questo in due sensi: da un lato dobbiamo guardare al bambino attuale c on i suoi bisogni, le sue necessità e le opportunità del momento nella prospettiva di offrirgli continuamente il meglio, dallaltro dobbiamo volgere lo sguardo anche al futuro chiedendoci ripetutamente di cosa lo stesso bambino avrà bisogno fra un po, che cosa sta sviluppando che merita di essere potenziato, quali sono gli stimoli più appropriati a cui di volta in volta può essere soggetto e così via. In altre parole, per bambini pensati intendiamo un atteggiamento e un repertorio di comportamenti degli educatori che non solo rispondono ai bisogni attuali ma anche a quelli futuri, che non solo favoriscono lo sviluppo in atto ma sanno vedere anche quello potenziale, che da un lato sono attenti alle istanze immediate dei bambini, dallaltro hanno un progetto educativo in testa che sa con competenza e fermezza di volta in volta dove condurli. Pensare i bambini significa non improvvisare ma riflettere costantemente su ciò che si fa e sul perché si fa ciò che si fa. Significa anche riflettere sulle attività che si propongono loro.


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