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PubblicatoSaverio D angelo Modificato 11 anni fa
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Principi di rilassamento NMR e basi del “metodo Minispec”
Mauro A. Cremonini, Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Università di Bologna.
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Villa Almerici (Facultà di Agraria)
In inverno ... Il Chiostro
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Aula Magna Sala NMR Sala PC
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I nuclei degli atomi NMR-attivi si comportano come se fossero piccoli magneti
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In assenza di campo magnetico esterno i nuclei sono distribuiti in modo casuale
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In presenza di un campo magnetico B0 esterno la distribuzione cambia ...
... ogni nucleo ha un moto di precessione attorno a B0 ... e e B0
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X Y Z
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In un campione reale ... +Z Y X X -Z
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In un campione reale ... X Y +Z -Z
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...ogni nucleo ha fase diversa!
In un campione reale ... +Z Y X X -Z ...ogni nucleo ha fase diversa!
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Dunque in media in presenza di B0 ...
Y X X -Z Nessuna magnetizzazione sul piano XY Magnetizzazione macroscopica lungo Z
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Quando applichiamo un impulso di RF al sistema lungo una direzione adeguata ...
B0 ... portiamo la magnetizzazione sul piano XY ...
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B0 ... dove in assenza di ulteriori sollecitazioni ...
... ruota con velocità angolare pari alla frequenza di risonanza dei nuclei.
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Situazione sul piano XY
Prima dell'impulso... Dopo l'impulso... Y X Y X Y X ... nessuna magnetizzazione su XY. ... magnetizzazione “visibile” su XY.
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Magnetizzazione “visibile” su XY...?
- X +
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Il ricevitore “vede” sempre la proiezione della magnetizzazione su di esso.
X Y X Y
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In realtà l'oscillazione è smorzata...
X Y X Y ...con una costante di tempo chiamata T2*
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Il T2* è influenzato: dal tipo di campione (ad esempio: solido/liquido); dall'omogeneità del campo magnetico.
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della magnetizzazione sul piano XY.
Negli spettrometri a basso campo tutti i nuclei hanno la medesima frequenza di risonanza, dunque è conveniente “sincronizzare” la fase del ricevitore con quella della magnetizzazione sul piano XY. Da così... ...a così.
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In questo modo è molto più semplice interpretare curve contenenti i segnali
di materiali diversi aventi un diverso T2.. Ecco il caso di una biesponenziale.
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... magnetizzazione lungo Z ... nessuna magnetizzazione lungo Z
Situazione lungo Z Prima dell'impulso... Dopo l'impulso... +Z +Z X X -Z -Z ... magnetizzazione lungo Z ... nessuna magnetizzazione lungo Z
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Lungo l'asse Z il sistema ritorna all'equilibrio con un tempo caratteristico T1
Dopo 5*T1 secondi si recupera il 99% della magnetizzazione Dopo 3*T1 secondi si recupera il 95% della magnetizzazione Dopo 1*T1 secondi si recupera il 63% della magnetizzazione
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[ ] Il più semplice esperimento (“sequenza”) NMR è dunque: AQ RD
AQ + RD > 3-5 T1 Il rapporto S/N migliora con Come usare questa sequenza per determinare ad esempio la % di grasso solido in una margarina?
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B0 La frazione solida ha un T2* tale che
a 70 ms dopo l'impulso è già quasi completamente decaduta a zero. (dunque T2* circa 70/5 = 14 ms) Tubo La frazione liquida ha un T2* tale che a 70 ms dopo l'impulso è decaduta solo di circa 1%. B0 Campione solido Ricevitore
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Fondendo il campione... B0 La frazione solida scompare e il segnale
a 70 ms di quella liquida cresce... Tubo B0 Campione fuso In questo caso il risultato è 30% (per c=1) Ricevitore
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C'è un modo più rapido? Si, usando il segnale del campione solido in modo adeguato.
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B0 Fase solida Fase liquida FID ottenuta Tubo Campione solido
Ricevitore
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In un caso ideale ... Qui c'è la somma dei segnali delle due fasi
Qui c'è solo il segnale della fase liquida (Iliq) Is
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{ AQ RD Tempo morto (transizione tra TX e RX)
Si perdono i primi istanti del FID { AQ RD
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Nel caso reale ... Il segnale dopo il tempo morto non rappresenta la somma delle due fasi! Qui c'è solo il segnale della fase liquida (Iliq) Is'
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