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Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti
Corso di Psicologia Clinica Prof. Salvatore Sasso L’inquadramento diagnostico del Binge Eating Disorder A cura della psicologa dott.ssa M.Cristina Barnabei Centro Regionale di Fisiopatologia della Nutrizione Giulianova (TE)
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IL DSM Sistema di classificazione diagnostica in cui ogni disturbo mentale è descritto come sindrome
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Il DSM non classifica persone ma i disturbi presentati dalle persone.
Si preferisce perciò evitare di riferirsi al paziente definendolo schizofrenico o alcolista, ma come persona con schizofrenia o dipendenza alcolica. L’etichetta non deve essere confusa con la persona.
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DSM-IV La diagnosi secondo il DSM-IV è di tipo multiassiale:
ASSE I: dist. clinici ASSE II: dist. di personalità e rit. mentale ASSE III: condiz. mediche generali ASSE IV: probl. psicosociali e ambientali ASSE V: valutaz. globale comportamento
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ASSE I DCA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Anoressia Nervosa (AN) Bulimia Nervosa (BN) DCA Non Altrimenti Specificati
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ANORESSIA NERVOSA -rifiuto di mantenere il peso corporeo a livello normale per età e statura -intensa paura di aumentare di peso o di ingrassare, pur essendo sottopeso -disturbi nel modo di sentire il peso o le forme del proprio corpo che influenzano la valutazione di sé,o diniego della gravità della perdita di peso attuale -nelle donne che hanno già avuto il menarca si manifesta Amenorrea
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BULIMIA NERVOSA -ricorrenti episodi di abbuffata compulsiva (mangiare
una grande quantità di cibo in poco tempo e senso di mancanza di controllo sul cibo durante tali episodi) -abbuffate mediamente 2 v. a sett. per almeno 3 mesi -ricorrenti inappropriati comp. compensatori per prevenire l’aumento di peso (vomito, lassativi, diuretici, attività fisica eccessiva) -l’autovalutazione di sé è influenzata dalla forma del corpo e dal peso
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CI SONO DUE TIPI DI BULIMIA NERVOSA
PURGATIVA: la persona mette regolarmente in atto comp. compensatori come vomito, uso di lassativi o diuretici…. NON PURGATIVA: la persona utilizza altri comp. compensatori come l’attività fisica eccessiva o il digiuno
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BINGE EATING DISORDER
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BINGE EATING DISORDER -episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata con sensazione di perdita del controllo durante l’episodio -mangiare più velocemente del solito,m. grosse quantità di cibo anche se non affamati, m. da soli per l’imbarazzo,sentirsi disgustato verso se stesso e in colpa dopo le abbuffate -marcato disgusto per il mangiare incontrollato -abbuffate mediamente 2 g. a sett. per almeno 6 mesi -non vengono attuati meccanismi compensatori (purganti,digiuno)
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DIAGNOSI DIFFERENZIALE BED - BN
I soggetti BED presentano: Limitate restrizioni dietetiche tra un abbuffata e l’altra No comportamenti compensatori Non controllo né prima né dopo l’episodio e mangiano di più dei soggetti BN Abbuffate legate “al momento” e non ritualmente preparate come per i soggetti BN
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QUADRO PSICOPATOLOGICO Diversi livelli di gravità
SOGG. BED: - depressione - insoddisfazione corporea SOGG. OBESI: - disturbi dell’umore BED - altri quadri psicopatologici Il livello di gravità del disturbo dell’alimentazione aumenta con l’insorgere di dist. d’ansia, depressione o dist. di personalità
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I SOGGETTI CON BED POSSONO ESSERE COLLOCATI IN UNA
POSIZIONE INTERMEDIA PER LA LORO COMPLESSITA’ CLINICA TRA SOGG. CON BULIMIA SOGG. CON OBESITÀ SENZA BINGE EATING
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“QUANDO QUALCOSA MI PREOCCUPA CERCO DI SFUGGIRLA”
Il cibo è un modo per evitare le problematiche della vita, qualsiasi esse siano.
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Le abbuffate allontanano da stati emotivi intollerabili come l’ansia o la rabbia.
“Non riesco a tollerare questo stato emotivo, così blocco l’emozione mangiando” BLOCCO DELLE EMOZIONI
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INQUADRAMENTO PSICOLOGICO (BED e BN)
La persona oscilla da momenti di forte autostima ad altri in cui prova per sé un disprezzo profondo. Tende ad essere molto influenzata dal giudizio degli altri.
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Teme oltre misura rimproveri e delusioni: interpreta questo senso di vuoto interiore come fame
Considerazione dell’aspetto fisico come una sorta di rifugio e di difesa
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Personalità fragile incapace di affrontare l’ansia e la frustrazione
Evitamento della realtà: rifugio in fantasie irrealizzabili
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Terrore di deludere gli altri e di essere deluso
Paura ossessiva del biasimo
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LIVELLO LIVELLO PERSONALE SOCIALE
CONSEGUENZE: LIVELLO LIVELLO PERSONALE SOCIALE
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L’aumento del peso conseguente, modifica
LIVELLO PERSONALE L’aumento del peso conseguente, modifica l’immagine del proprio corpo, pone problemi di relazione con gli altri e di abbigliamento: la persona può sentirsi brutta, ripugnante, rifiutata e produce stati d’animo negativi come ansia, tristezza, rabbia.
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IL SOVRAPPESO UNA RASSEGNAZIONE
IL GRASSO DIVENTA UNO SCUDO E IL SOVRAPPESO UNA RASSEGNAZIONE “Non riesco ad evitare l’abbuffata, penso che non valgo niente, mi si abbassa l’autostima”
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LIVELLO SOCIALE L’ambiente di studio o di lavoro è competitivo e sa
essere spietato nei giudizi emarginazione scherno Essere magra, carina, in forma, diventa l’unica chance per riscattarsi,farsi giudicare positivamente ed accettare.
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BISOGNA APPRENDERE MODALITA’ NUOVE DI RISOLVERE IL
Ecco il ricorso esasperato al miracolo: la crema prodigiosa, il centro estetico alla moda, la dieta sorprendente. PERO’ è proprio seguire diete drastiche porta alle abbuffate e continua il circolo vizioso che bisogna spezzare. BISOGNA APPRENDERE MODALITA’ NUOVE DI RISOLVERE IL PROBLEMA.
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IMPARARE A VEDERE SE STESSI rispetto alle idee disfunzionali E
E’ necessario: IMPARARE A VEDERE SE STESSI rispetto alle idee disfunzionali E IMPARARE A DARSI DEI DIRITTI
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