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La cittadinanza italiana
Ministero dell’Interno Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione Direzione Centrale per i Diritti Civili, la Cittadinanza e le Minoranze
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Un breve viaggio nei principi fondamentali
Legge 5 febbraio 1992, n. 91 e successive modifiche e integrazioni Completa uguaglianza tra uomo e donna Trasmissibilità della cittadinanza per discendenza “iure sanguinis” Acquisto per nascita sul territorio italiano “iure soli” solo in casi particolari Possibilità di mantenere la doppia cittadinanza Manifestazione espressa di volontà per acquisto e perdita della cittadinanza
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Acquisto della cittadinanza per nascita (acquisto automatico)
IURE SANGUINIS - per nascita da padre o madre cittadini italiani - durante la minore età per acquisto della cittadinanza italiana da parte del genitore convivente IURE SOLI - per nascita sul territorio italiano se i genitori sono ignoti o apolidi o non possono trasmettere la propria cittadinanza al figlio secondo la legge dello Stato di provenienza - se trovato sul territorio e i genitori sono ignoti
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Riconoscimento della cittadinanza ai sensi della legge 14 dicembre 2000, n. 379
La legge 14 dicembre 2000, n. 379 prevede il riconoscimento della cittadinanza italiana a favore delle persone nate e già residenti nei territori dell’ex Impero austro-ungarico ed ai loro discendenti in possesso dei seguenti requisiti: -nascita e residenza dell’avo nei territori facenti parte delle attuali province di Trento, Bolzano, Gorizia nonché nei territori ceduti a seguito del Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947 e del Trattato di Osimo del 10 novembre 1975; -emigrazione all’estero dell’avo nel periodo compreso tra il 25 dicembre 1867 e il 16 luglio 1920. L’istanza, corredata della prescritta documentazione, viene presentata all’Autorità diplomatico-consolare italiana se il richiedente risiede all’estero o al Comune se risiede in Italia. Dette Autorità provvedono a trasmetterla alla Commissione Interministeriale, istituita presso il Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, che esprime il proprio parere.
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Riconoscimento della cittadinanza ai sensi della legge 8 marzo 2006, n
La legge 8 marzo 2006, n. 124 prevede il riconoscimento della cittadinanza italiana a favore dei connazionali dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia che l’hanno persa a seguito dei trattati di Parigi del 10 febbraio 1947 e di Osimo del 10 novembre 1975 nonché ai loro discendenti, alle condizioni previste dai Trattati. L’istanza, corredata della prescritta documentazione, viene presentata all’Autorità diplomatico-consolare italiana se il richiedente risiede all’estero o al Comune se risiede in Italia. Dette Autorità provvedono a trasmetterla alla Commissione Interministeriale, istituita presso il Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, che esprime il proprio parere.
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Come si riacquista la cittadinanza italiana
Su domanda Stabilendo la residenza in Italia entro 1 anno dalla dichiarazione di riacquisto Assumendo un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato Automaticamente - Entro 1 anno dalla fissazione della residenza in Italia se non vi è stata rinuncia espressa da parte dell’interessato
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Concessione della cittadinanza per matrimonio
Requisiti: In Italia: due anni di residenza legale (permesso di soggiorno e iscrizione anagrafica) dopo il matrimonio All’estero: tre anni dopo il matrimonio Tali termini sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi Validità del matrimonio e permanenza del vincolo coniugale fino all’adozione del decreto Assenza di sentenze di condanna per reati la cui pena edittale preveda almeno 3 anni di reclusione o di sentenze di condanna da parte di un’Autorità giudiziaria straniera ad una pena superiore ad un anno per reati non politici Assenza di motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica Provvedimento finale: Decreto del Ministro dell’Interno
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Concessione della cittadinanza per residenza
Requisiti: Residenza legale (permesso di soggiorno e iscrizione anagrafica) 3 anni per discendenti di cittadini che siano stati italiani per nascita (fino al secondo grado) o per cittadini stranieri nati in Italia 4 anni per cittadini comunitari 5 anni per apolidi o rifugiati e per l’adottato maggiorenne 10 anni per cittadini non comunitari Redditi sufficienti Integrazione sociale Assenza di precedenti penali Assenza di motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica Provvedimento finale: Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno
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LA PROCEDURA PER LA CONCESSIONE DELLA CITTADINANZA ITALIANA
Presentazione istanza documentata Pagamento del contributo di €200,00 Questura (rapporto informativo) Art . 5: regolarità ingresso e soggiorno in Italia, effettiva convivenza con il coniuge, procedimenti penali a carico dell’interessato e/o pendenti. Art 9: regolarità ingresso e soggiorno, procedimenti penali a carico dell’interessato; colloquio con il richiedente (livello di integrazione, conoscenza della lingua e dei principi fondamentali del nostro ordinamento, posizione lavorativa e reddituale) PREFETTURA Inserimento informatizzato della domanda e scansione della relativa documentazione Richiesta in via telematica dei pareri Eventuali richieste di integrazione all’interessato Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione Direzione Centrale per i Diritti Civili, la Cittadinanza e le Minoranze Valutazione della documentazione acquisita Provvedimento Residenza (decreto del Presidente della Repubblica) Matrimonio (decreto del Ministro dell’Interno) Ministero della Giustizia (Casellario giudiziale) Condanne riportate dal richiedente Verifica sulla sicurezza dello Stato Ministero degli Affari Esteri Parere per i residenti all’estero Prefettura Notifica del provvedimento all’interessato Comune Giuramento
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La governance e l’e-governement
Creazione del fascicolo elettronico La domanda con i documenti rimane in Prefettura e i dati vengono trasmessi in formato elettronico Il procedimento informatizzato opera in sinergia con le altre Amministrazioni. I pareri degli Organismi coinvolti nel processo vengono resi in via telematica
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Il ruolo delle Prefetture
Avvio dell’istanza e trasformazione elettronica dei documenti Partecipazione attiva al work-flow collaborativo Visibilità in tempo reale degli stati di avanzamento delle richieste
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Il Sistema di comunicazione integrato
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Le statistiche Nel 2006 sono state concesse 35.766 cittadinanze
Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Art. 5 Art. 9 Totale INSERITE 17.341 13.232 30.573 21.257 25.261 46.518 24.959 32.026 56.985 Respinte 279 243 522 84 63 147 434 305 739 Inammissibili 235 149 384 232 332 564 294 385 679 Concesse 30.151 5.615 35.766 31.609 6.857 38.466 24.950 14.534 39.484 TOT. DEFINITE 30.665 6.007 36.672 31.925 7.252 39.177 25.678 15.224 40.902 Nel 2006 sono state concesse cittadinanze Nel 2007 sono state concesse cittadinanze e inserite domande, cioè il 50% in più del 2006 Nel 2008 sono state concesse cittadinanze e inserite
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Anno 2008 Art. 5 Art. 9 Totale MATRIMONIO RESIDENZA INSERITE 24.959 32.026 56.985 Respinte 434 305 739 Inammissibili 294 385 679 Concesse 24.950 14.534 39.484 TOT. DEFINITE 25.678 15.224 40.902
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I Paesi con il maggior numero di concessioni per matrimonio nel 2008
ROMANIA 2.344 ARGENTINA 1.595 ALBANIA 1.553 BRASILE 1.506 MAROCCO 1.391 UCRAINA 1.297 CUBA 1.074 RUSSIA 953 RIMANENTI 13.237 TOTALE 24.950
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I Paesi con maggior numero di concessioni per residenza nel 2008
MAROCCO 4.307 ALBANIA 1.589 TUNISIA 650 GHANA 643 EGITTO 494 BOSNIA 480 CROAZIA 414 MACEDONIA 337 RIMANENTI 5.620 TOTALE 14.534
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Concessioni Cittadinanza Italiana Dati regionali 2008
REGIONI PER MATRIMONIO PER RESIDENZA TOTALE CONCESSIONI PIEMONTE 1704 1445 3149 VALLE D'AOSTA 65 48 113 LOMBARDIA 3957 3602 7559 TRENTINO ALTO ADIGE 380 432 812 VENETO 1896 2021 3917 FRIULI VENEZIA GIULIA 601 479 1080 LIGURIA 715 344 1059 EMILIA ROMAGNA 1813 2116 3929 TOSCANA 1435 778 2213 UMBRIA 420 252 672 MARCHE 698 595 1293 LAZIO 2029 1368 3397 ABRUZZO 534 205 739 MOLISE 111 19 130 CAMPANIA 961 158 1119 PUGLIA 383 184 567 BASILICATA 107 22 129 CALABRIA 418 77 495 SICILIA 717 265 982 SARDEGNA 59 403 Residenti Estero * 5662 5727 TOTALE GENERALE 24.950 14.534 39.484 * Le concessioni per residenza all'estero si riferiscono a coloro che prestano servizio per lo Stato Italiano (Ambasciate e Consolati)
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Un Call-Center al servizio di chi chiede la cittadinanza
Il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione ha realizzato un servizio di Call-Center che consente di: fornire informazioni sulla normativa e sulle procedure per ottenere la cittadinanza italiana fornire notizie sullo stato delle domande indicando il codice identificativo della pratica
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Come accedere al servizio di call-center
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 9 -14 14,30-18,30 Si può accedere al servizio componendo i seguenti numeri telefonici: 06 – Le postazioni di lavoro sono configurate in maniera tale da poter accogliere le chiamate sulla base del primo operatore disponibile
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I dati del Call-Center 2007 - 2008
Chiamate anno 2007: Chiamate anno 2008:
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La normativa - D.P.R. 18 aprile 1994, n. 362
Legge 5 febbraio 1992, n. 91 “Nuove norme sulla cittadinanza” - D.P.R. 12 ottobre 1993, n. 572 Regolamento di esecuzione della L. n. 91/92 - D.P.R. 18 aprile 1994, n. 362 Regolamento recante disciplina dei procedimenti di acquisto della cittadinanza italiana Legge 15 luglio 2009, n. 94 “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” (art. 1, commi 11 e 12) Legge 14 dicembre 2000, n. 379 “Disposizioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenuti all’Impero austro-ungarico e ai loro discendenti” Legge 8 marzo 2006, n. 124 “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, concernenti il riconoscimento della cittadinanza italiana ai connazionali dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e ai loro discendenti”
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