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IL RISVEGLIO DI DANIELE
Classe 1^ B Scuola Primaria Gianni Rodari I.C.S. “Luigi Pirandello” PESARO
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Una mattina, come tutte le mattine, il piccolo Daniele si alza per andare a scuola.
Una mattina, come tutte le mattine, il piccolo Daniele va a fare la pipì, ma, accipicchia, quando spinge il bottone del water, l’acqua non viene giù! Riprova e riprova, ma niente da fare! “Mamma, mamma, corri!”, urla Daniele e la mamma, prova e riprova, comincia a preoccuparsi. Apre il rubinetto dell’ acqua ma non ne esce neppure una goccia.
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A quel punto chiama subito l’idraulico, ma non risponde, perché tutti gli abitanti della città lo stavano chiamando, chi insaponato, chi con la bocca sporca di latte! I pompieri! Vanno dai vigili del fuoco che rispondono disperati, perché non c’è più l’acqua per spegnere gli incendi!
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A quel punto Daniele ha un’idea “ Andiamo a riempire i camion con l’acqua del mare”. Sale nel camion rosso dei pompieri e quando arrivano in spiaggia, che cosa vedono? Solo sabbia e conchiglie, perché l’acqua del mare non c’era più! Daniele e i pompieri vedono dei pescatori fermi nelle loro barche : “Dove è finita l’acqua?” e i pescatori: “Questa mattina, come tutte le mattine ci siamo alzati per andare a pescare, ma niente da fare, il mare è scomparso!”.
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“Che cosa possiamo fare
“Che cosa possiamo fare?” dicono i pompieri e i pescatori, e il piccolo Daniele ha un’idea: “Perché non facciamo una buca grande grande? Quando io scavo nella sabbia con i miei amici, a volte trovo l’acqua!” E così tutti iniziano a scavare. E scava, scava, scava e ancora scava, scava, scava, e di nuovo scava, scava, scava…fanno una buca grandissima e super profonda ed escono dall’altra parte del mondo.
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Arrivano nel paese bellissimo di “Frescolandia”, tutto colorato d’azzurro!
Gli abitanti erano vestiti con abiti dalle mille sfumature del mare. Le case e i giardini erano luccicanti e i giardini pieni di fiori profumati che circondavano le fontane zampillanti e limpide.
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Camminando meravigliato e sereno, Daniele incontra un bambino e gli dice: “Ciao, io sono Daniele, tu come ti chiami?” , “ Ciao sono Giovanni”, continuano a parlare e il piccolo Daniele gli spiega che cosa era successo dalla sua parte di mondo e gli chiede: “ Perché in questo paese c’è ancora l’acqua mentre da noi è finita?”. Così Giovanni inizia a spiegargli che per la gente della sua città l’acqua è una cosa molto preziosa, e che loro la conservano come fosse oro. Daniele non capisce, perché di acqua ne ha sempre vista tanta, e lui credeva che solo quando di una cosa ce ne era poca,andasse tenuta da conto.
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Giovanni allora gli spiega che anche l’acqua può finire e gli spiega alcune regole che il suo bisnonno, il suo nonno e il suo babbo, gli hanno insegnato da quando era piccolissimo: Quando fai la doccia, prima ti bagni, chiudi il rubinetto, poi ti insaponi. Quando ti sei insaponato bene bene, riapri il rubinetto e ti sciacqui. Quando ti lavi i denti, prima bagni lo spazzolino, poi chiudi l’acqua, e metti il dentifricio sopra lo spazzolino. A quel punto ti lavi bene bene i denti e dopo riapri l’acqua per sciacquarti la bocca. Quando aiuti la mamma ad innaffiare le piante, ricordati di farlo al mattino presto e alla sera, così le piante non sudano e bevono meglio l’acqua. Se lavi l’insalata ricordati di usare l’acqua del risciacquo per innaffiare i gerani del terrazzo.
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E così continua a spiegargli tutte le regole che la mamma gli raccontava tutte le sere come a Daniele, quando la sua mamma gli raccontava le fiabe. Daniele ascolta con molta attenzione e dopo aver capito ben bene le regole, chiama i pompieri e i pescatori e gli ripete tutto. Daniele, i pompieri e i pescatori, a quel punto, vanno nella piazza della città e davanti al sindaco fanno un giuramento in cui dicono di aver capito bene il valore dell’acqua e di impegnarsi a dirlo a tutti gli abitanti dell’altra parte del mondo.
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Il sindaco di Frescolandia, per regalo, gli dà un tubo lunghissimo con cui portare l’acqua nella loro città : “Ma attenzione, con cura!”. Il piccolo Daniele, i pompieri e i pescatori, ripartono felici e quando arrivano nella loro città, spiegano quello che era successo. Una mattina, come tutte le mattine, il piccolo Daniele si alza per andare a scuola. Una mattina, come tutte le mattine, il piccolo Daniele va a fare la pipì e per fortuna, quando spinge il bottone del water, l’acqua viene giù!
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FINE
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