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PubblicatoPerla Lombardi Modificato 11 anni fa
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PUNTI DI FORZA E CRITICITA’ NELL’ESPERIENZA DI UNA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE AUSL DI RAVENNA PRESIDIO DI FAENZA Coord. Inf. Valeria Bedronici
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La sterilizzazione rappresenta uno dei principali fondamenti metodologici ed applicativi di prevenzione e controllo delle infezioni. Si può definire un processo critico in quanto interferisce in maniera importante con la sicurezza del paziente. Richiede da parte degli operatori che sono coinvolti un addestramento ed una formazione specifica.
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3) AUTONOMIA PROFESSIONALE
I PUNTI DI FORZA: 1) PERSONALE MOTIVATO E PREPARATO 2) PERCORSI DEDICATI 3) AUTONOMIA PROFESSIONALE
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PERSONALE MOTIVATO E PROFESSIONALMENTE PREPARATO
Le attività di sterilizzazione richiedono personale che sia competente ed abbia esperienza di sala operatoria, in quanto solo in tal modo può esservi una giusta motivazione a raggiungere l’obbiettivo della massima sicurezza in tutti quelli che sono i percorsi atti a produrre e mantenere un prodotto sterile. Il personale che gioca a favore di una competenza simile è per mia esperienza la/lo strumentista o l’infermiere di sala. La consapevolezza dell’importanza delle proprie attività deriva dalla conoscenza di ciò che è il fine.
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coord. Inf. di sala operatoria.
PERSONALE MOTIVATO E PROFESSIONALMENTE PREPARATO Al momento di organizzare l’apertura del nostro servizio ho richiesto alla Direzione la possibilità di inserire personale che provenisse dalle tre branche principali di attività chirurgica: Chirurgia generale, specialistiche, ortopedia; io stessa provenivo da un’esperienza di coord. Inf. di sala operatoria.
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PERSONALE MOTIVATO E PROFESSIONALMENTE PREPARATO
Ognuno di noi, in tempi diversi, ha lavorato per alcune settimane in altri servizi di sterilizzazione già consolidati e questo ci ha permesso di ampliare la nostra formazione e di avere un primo addestramento sul campo che si è rivelato utile per organizzare il nostro servizio. L’equipe che si è formata ha, sin dall’inizio, lavorato per raggiungere l’obbiettivo di qualità e questa è stato il nostro primo punto di forza.
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PERCORSI DEDICATI Nel progetto strutturale del blocco operatorio è stata individuata la necessità di avere percorsi dedicati che collegassero questo a tutte le U.O. di emergenza ed anche alla Centrale di sterilizzazione, sono stati quindi previsti due ascensori dedicati: uno per i percorsi “sporchi” ed uno per i percorsi “puliti. Sebbene parliamo di 20 anni fa, tale progettazione si presentò all’avanguardia e strategica per contribuire ad un ‘organizzazione funzionale e igienicamente adeguata ad un sistema che ha come obbiettivo la prevenzione delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali.
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PERCORSI DEDICATI Tali percorsi ci permettono di mantenere sin dal momento in cui gli strumenti vengono utilizzati in sala operatoria una netta separazione del materiale “sporco” da quello “pulito”. Questa distinzione contribuisce a far acquisire agli operatori coinvolti una mentalità che mira a non sottovalutare mai l’importanza di talune azioni, anche se dall’esterno possono risultare eccessive o senza un valore proprio.
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AUTONOMIA PROFESSIONALE
Il decreto 14 settembre 1994 regola il profilo professionale dell’infermiere e all’art. 1 punto 3 recita: l’infermiere pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale; per la prima volta non si fa più riferimento ad un elenco di mansioni, ma ad ambiti definiti di attività a cui la competenza del professionista risponde nel rispetto della propria autonomia professionale. E’ in tale senso che la nostra equipe ha potuto lavorare:la Direzione ci ha dato piena autonomia per quanto concerne l’organizzazione del nostro servizio.
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AUTONOMIA PROFESSIONALE
Autonomia è sinonimo di responsabilità e non ci si può dichiarare autonomi se non si accettano le condizioni di dover rispondere in modo completo e pertinente del proprio operato, viceversa non si può essere responsabili se non si ha potere decisionale nelle scelte. Quindi, autonomia e responsabilità hanno fatto si che tutti gli operatori fossero motivati a realizzare un progetto di qualità, riconoscendo durante il percorso le criticità che dovevano essere rivalutate per migliorare la qualità del servizio.
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PUNTI CRITICI: 1) NON CONOSCENZA DELLA MATERIA
2) RAPPORTI CON LE SALE OPERATORIE 3) NORMATIVE
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NON CONOSCENZA DELLA MATERIA
Chi non ha esperienza in materia di sterilizzazione spesso non riconosce l’importanza di essa ed in particolare non è a conoscenza di tutte le norme, leggi alle quali si deve far riferimento. Chi opera nel settore quindi, spesso percepisce scarsa importanza che gli altri operatori attribuiscono al lavoro svolto. In alcune aziende l’attività di sterilizzazione sembra debba essere spesso prerogativa di personale che non può, per vari motivi, essere collocato altrove. Non è così!
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Non conoscenza della materia
E’ importante che nell’organizzazione ospedaliera si programmino corsi formativi che permettano agli operatori, non direttamente coinvolti nella sterilizzazione, di ampliare le proprie conoscenze nei confronti dell’intero processo e di sviluppare sensibilità in una attività sanitaria che è di primaria importanza nella prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza .
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RAPPORTI CON LE SALE OPERATORIE
Spesso una delle criticità che si evidenzia nelle centrali di sterilizzazione sono i rapporti con le sale operatorie. E’ probabile che ciò sia dovuto ad una sottostima del nostro lavoro in quanto lontano dall’assistenza diretta, come pure ad una non corretta percezione della complessità del lavoro che si svolge in centrale. Il risultato è spesso un rallentamento del flusso del lavoro ed una relazione conflittuale con i colleghi delle sale operatorie.
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Rapporti con le sale operatorie
Riteniamo che l’unico modo per incrementare un rapporto relazionale a pari livello sia anche in questo caso una formazione dedicata a tutti gli operatori delle sale operatorie, cosa che peraltro nella nostra azienda ci apprestiamo a svolgere nel corso di questo anno. Ciò darà l’opportunità di confrontarci e di condividere le problematiche che giornalmente emergono sia nel loro lavoro che nel nostro.
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Rapporti con le sale operatorie
Sarebbe altresì importante definire un programma di riunioni a cadenza quadrimestrale tra la Centrale di Sterilizzazione e le Sale operatorie in modo da valutare insieme le difficoltà che ciascuno di noi incontra nel proprio percorso lavorativo. Questo per aumentare in entrambe i settori la consapevolezza dell’importanza della propria professionalità.
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NORMATIVE La problematica connessa alla sterilizzazione dei dispositivi medici è rilevante, per tale motivo la Direttiva Europea 93/42 è stata recepita in Italia dal D.L. 46/97. A supporto della direttiva sono nate le norme europee, che sono un elenco ben nutrito di norme tecniche inerenti appunto la sterilizzazione. Per le realtà ospedaliere è spesso difficile ottemperare puntualmente con rigore molte di queste norme, ciò per motivi economici, tecnici, strutturali ecc.
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Sono di difficile interpretazione in quanto molto tecniche.
Normative Se da una parte le normative servono ad aiutare progettisti, industrie, ospedali per dare sicurezza e trasparenza del proprio operato, dall’altra risultano estremamente complicate per i non addetti ai lavori, seppure parliamo di personale che opera in centrale di sterilizzazione. Perché? Sono di difficile interpretazione in quanto molto tecniche. Sono soggette a revisioni. Vengono emanate nuove norme che superano le precedenti.
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Normative Spesso ci siamo trovati in difficoltà a reperire le norme, interpretarle ed applicarle. In tal modo si genera un senso di incertezza sul corretto svolgimento del proprio operato. Penso sarebbe auspicabile per noi che operiamo presso le centrali sterilizzazione e i servizi tecnici di Azienda poter avere un confronto almeno una volta all’anno e comunque ogni volta che vi siano degli aggiornamenti , con persone competenti che possono aiutarci a comprendere ed interpretare in modo chiaro le normative che ci servono da supporto per tendere ad un continuo miglioramento.
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Grazie per l'attenzione
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