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PubblicatoCosimo De santis Modificato 11 anni fa
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Realizzato dalla classe 5 B SCUOLA PRIMARIA ODORICO DA PORDENONE
L’OLIO Realizzato dalla classe 5 B SCUOLA PRIMARIA ODORICO DA PORDENONE
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Ecco una piccola filastrocca L’OLIO & CHE OLIO
Dai campi alle bottiglie l’oliva fa scintille per essere raccolta e spremuta un po’ per volta; poi è messa nella botte e data a noi che ne siam ghiotte. L’olio d’oliva si puo’ mangiare Ma se ci passi sopra puoi anche scivolare.
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Informazioni L’olio d’oliva è un grasso vegetale come l’olio di mais. Gli antichi lo usavano per cucinare,per alimentare le lampade ad olio e per la cura della persona stessa.
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L’olio in cucina … che gusto!
Ecco una semplice ricetta LA BRUSCHETTA Ecco il risultato . Gustatelo con piacere! INGREDIENTI: .olio d’oliva .pane tostato o abbrustolito .sale PROCEDIMENTO: 1.Prendere il pane abbrustolito o tostato 2.Mettere un filo d’olio sul pane e aggiungere del sale
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Arrosto freddo di pollo
Ingredienti e dosi per 8 persone 1 petto di pollo intero 4 uova 4 acciughe salate Aglio 1 ciuffo di prezzemolo Timo 1 peperone rosso arrostito Succo di limone 120g di olio d oliva extra_ vergine Sale pepe
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Preparazione Dividete il petto di pollo in 2 scartando l’ossicino centrale ,poi aprite a libro i 2 mezzi petti e staccate ad ogni fetta il relativo filettino. Passate al mixer i 2 filettini, il peperone spellato, privato dei semi e del picciolo, uno spicchio d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, sale, pepe, timo e non cuocetele troppo, ma lasciatele ancora molli. Battete le 2 fette di pollo, salatele ,pepatele con le frittate, spalmatele con la farcia poi arrotolatele e avvolgetele ,singolarmente ,in un foglio di carta da forno inumidito. Accomodateli su una placca,ungeteli d olio e infornateli a 200 gradi per 25 minuti circa ; sfornateli , lasciateli raffreddare e serviteli a fette con una salsa piccante ottenuta frullando ,a bassa velocità ,le acciughe spinate e dissalate ,uno spicchietto d‘aglio,prezzemolo ,120 g di olio .d ‘ oliva extra_- vergine e succo di limone.
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La nascita dei primi villaggi
Nel neolitico, l’ultima parte della preistoria, nacque l’agricoltura. Questo portò gli uomini ad organizzarsi e a diventare stanziali, fondando così i primi villaggi , prevalentemente vicini a laghi e fiumi, poiché era possibile usare l’acqua per coltivare.
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Origine della coltivazione dell’olivo
12 milioni di anni fa l’olivo era una pianta selvatica che produceva olive piccolissime o era privo di frutti. Solo nel V – IV millennio a.C. gli uomini scoprirono che all’interno dell’oliva c’era una sostanza untuosa, dal sapore piacevolmente aromatico e che poteva bruciare facilmente.
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L’ arte della gastronomia ai tempi dell’antica Roma
Gli antichi romani dedicavano molta attenzione alla preparazione degli alimenti per i tre pasti giornalieri: colazione,pranzo e cena. In particolare, per la realizzazione di ogni piatto, essi utilizzavano condimenti e salse, che venivano preparati utilizzando spezie, come ad esempio il pepe, i chiodi di garofano, la senape, il ginepro amalgamati con olio d’oliva e aceto di vino. Un famoso personaggio romano che ci ha permesso di conoscere la cucina dell’antica Roma è stato Marco Gavio Apicio, che scrisse il De re conquinaria, (l’arte culinaria) famosissima raccolta di ricette, tra le quali ricordiamo quella del garum: una salsa ottenuta dalla macerazione sotto sale di interiora di pesce con olio, aceto e pepe; era un condimento liquido, di colore chiaro-dorato, conservato in anfore e utilizzato per insaporire le pietanze.
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L’arte della gastronomia ai tempi dell’antica Roma
CLASSIFICAZIONE DELL’OLIO D’OLIVA AL TEMPO DEI ROMANI Certamente uno dei principali componenti dell’ alimentazione dei romani,l’olio d’oliva utilizzato a Roma era di diverse qualità: 1)Olio vergine di prima spremitura (oleum flos) ; 2)Olio di seconda qualità (oleum sequens); 3)Olio comune (oleum cibarium), destinato agli schiavi.
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LE ANFORE Le anfore erano contenitori commerciali , utilizzate per trasportare olio e vini ecc… Sigillate con tappi d’ argilla o di legno, fasciate con fibra vegetale che proteggeva dalla rottura. La base era a punta per adattarsi ad ogni tipo di spazio. Nei relitti sul Mar Mediterraneo, c’erano molte anfore. Alcune anfore erano provenienti: Dalla Spagna chiamate “Betica”che conteneva 70 l; Dal nord africa ha la forma di un cilindro e le pareti erano sottili.
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LA PRODUZIONE DELL’ OLIO
CCIAO 5° B SONO OLIVOTTA! Vi racconto come divento olio…
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FRANGITURA In questa fase l’oliva viene frantumata e macinata con le molazze (GRANDI MOLE IN PIETRA). Si ottiene così una pasta di olive.
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GRAMOLATURA Consiste nel mescolare continuamente la pasta di olive per un determinato tempo. Si deve svolgere in modo perfetto, favorisce l’uniformità delle gocce di olio.
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SPREMITURA Si procede quindi a separare le 3 componenti della pasta: SANSA, ACQUA VEGETALE e OLIO. Con il metodo tradizionale, la pasta viene messa in dischi di fibra di cocco impilati su carrelli intervallati da dischi di acciaio. Il carrello viene posto sotto la pressa provocando l’uscita del MOSTO OLEOSO. La parte solida che rimane è la sansa.
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LA SEPARAZIONE Sfruttando il diverso peso, è possibile separare il MOSTO OLEOSO. L’olio ottenuto è leggermente torbido ed emana un profumo molto intenso di olive. Per migliorare la conservabilità e conferirgli il colore limpido e brillante occorre farlo decantare, cioè lasciarlo riposare qualche mese o filtrarlo per eliminare le sostanze estranee.
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L’ oliva
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LA STRUTTURA DELL’OLIVA
Il frutto dell’olivo è composto da tre parti: -EPIDERMIDE (o epicarpo) -PARTE CARNOSA (o mesocarpo) -NOCCIOLO LEGNOSO (o endocarpo)
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Le diverse cultivar dell’olivo
Oliva nocellara Produce olio verde brillante dal sapore di carciofo , viene coltivata In Sicilia . La raccolta è a metà ottobre – fine novembre . Oliva coratina Produce olio verde dal sapore intenso , viene coltivata in Puglia . La raccolta è a inizio novembre - metà gennaio . Oliva taggiasca Produce olio dolce di colore giallo dorato , viene coltivata in Liguria . La raccolta è a metà ottobre – inizio novembre .
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IL CICLO DI CRESCITA DELL’OLIVA
PRIMAVERA: Le gemme si allungano e generano i fiori,riuniti in grappoli: mignole. In primavera avviene la fecondazione e l’impollinazione dei fiori. ESTATE: I fiori diventano frutti e inizia la fase dell’ “allegazione”. AUTUNNO:La maturazione delle olive e il suo colore da giallo diventa verde e poi viola (“invaiatura”) INVERNO:Il frutto arriva alla maturazione assumendo il colore nero-violaceo mentre la polpa diventa molle in questa stagione avviene la spremitura delle olive: l’ olio extra vergine d’oliva.
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FINE E BUON APPETTITO FINE E BUON APPETTITO
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