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Derifiutizziamo l’ambiente :Oggetti, materiali, energia dai rifiuti: libera la fantasia V edizione - anno scolastico Riutilizzare l’inutile.

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Presentazione sul tema: "Derifiutizziamo l’ambiente :Oggetti, materiali, energia dai rifiuti: libera la fantasia V edizione - anno scolastico Riutilizzare l’inutile."— Transcript della presentazione:

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2 Derifiutizziamo l’ambiente :Oggetti, materiali, energia dai rifiuti: libera la fantasia V edizione - anno scolastico Riutilizzare l’inutile o derifiutizzare il rifiuto? una provocazione per l’ambiente che si può consumare anche a Scuola

3 riutilizzando ma soprattutto usando in modo responsabile
obiettivi Attraverso contenuti propri del programma di Tecnologie chimiche industriali ,principi di automazione ed organizzazione industriale, analizzare, anche attraverso inusitati paradossi , la possibilità di recupero e riutilizzo dei rifiuti scolastici: una serie di spunti scientifici per “derifiutizzare” riutilizzando ma soprattutto usando in modo responsabile I ragazzi della 5°ACHI dell’ITIS “Torriani” di Cremona seguiti dal prof. Giorgio Maggi hanno realizzato una indagine conoscitiva sul destino dei rifiuti della Scuola elaborando una traccia di ipotesi di riutilizzi ma anche di comportamenti: nel rispetto della normativa (Rifiuti liquidi e solidi D. Lgs. 22/97 e successivi sino a D.L.gs 152/2006) si sono valutate soluzioni diverse anche forse al limite del “paradosso didattico” per il trattamento di… Rifiuti organici dai bagni, dai residui alimentari Rifiuti da laboratori di chimica, meccanica, elettrotecnica Rifiuti da imballaggi

4 Dall’analisi dei reagenti presenti nei laboratori nasce , attraverso la provocazione di , l’idea di reinventare esperienze didattiche che propongano nuove modalità di riutilizzo dei rifiuti per riciclarli o… ancor meglio per produrne di meno

5 Acidi Basi Solventi Sali sostanze organiche
Da studenti di chimica, con una semplice indagine statistica, abbiamo individuato le sostanze maggiormente usate in un laboratorio chimico scolastico e ne abbiamo discusso il destino di rifiuto Acidi Basi Solventi Sali sostanze organiche

6 Riciclare i rifiuti a pH diverso per capirne la stechiometria e non solo…
Separati acidi e basi diverse, in appositi contenitori destinati al BUNKER(spazio adeguato allo stoccaggio), come prescrive la normativa, abbiamo provato con successo :la neutralizzazione di acidi e basi predisponendo una conforme campionatura del rifiuto e scegliendo l’indicatore più opportuno. Abbiamo caratterizzato stechiometricamente la miscela di acidi e di basi ottenute separatamente nei due appositi contenitori dopo opportuna etichettatura e utilizzato le due soluzioni così: Reazione in ambiente protetto e sotto cappa sino a neutralizzazione per favorirne lo smaltimento. Le due soluzioni acide e basiche a composizione % incognita ma molarità e normalità nota, opportunamente etichettate, sono state recuperate per analisi di routine,titolazioni, per la determinazione del pH; Le soluzioni a diluizione opportuna sono state proposte per elaborare prodotti detergenti, disgorganti, anticalcarei in sostituzione di prodotti commerciali: la classe ha elaborato e proposto formulazioni

7 Dal commercio nasce l’idea di realizzare prodotti similari semplicemente differenziando e riciclando sottoprodotti da analisi di routine ed irrimediabilmente destinati allo smaltimento Un semplice riscontro sul listino prezzi di una ditta fornitrice ci mostra come acidi e basi costino mediamente 10 Є/l e rappresentino quindi per la scuola una spesa facilmente riducibile: la nostra idea è non solo risparmiare ma anche riciclare puntando al…valore aggiunto FORMULE DISGORGANTI DISINCROSTANTI del commercio Ditta1)Sodio idrossido anidro 70% Ditta2)Soda caustica , sodio ipoclorito (dal 5 al15% ) Ditta 3)acido cloridrico13% circa--biodegradabile 90%(art 2 e 4 del n.136) tensioattivi non ionici <5%(racc.CEE 89/542),(essenze) Ditta4) acido solforico 10% + biogradabili FORMULE ANTICALCAREE del commercio Ditta1) : ac formico e ac citrico Ditta 2) : acido fosforico 4-6% FORMULE DETERGENTI PER VETRI E PAVIMENTI del commercio Ditta1) soluzione ammoniaca diluita in acqua deionizzata Ditta2) soluzione ammoniacale con detergenti anionici <5% Ditta3) soluzione acida con detergenti anionici <5% FORMULE DETERGENTI PER LAVASTOVIGLIE del commercio Mix di carbonati,polifosfati,solfati di sodio a % compresa tra 15 e 30% con aggiunta di detergenti nonionici <5% FORMULE GENERICHE PER LA PULIZIA DI INCHIOSTRI Mix a base di solventi FORMULE ANTIMUFFA Soluzioni al 10% di ipoclorito sodio o acido salicilico

8 Una idea : recuperare e riciclare i rifiuti salini per… capirne la natura chimica
I Sali provenienti da neutralizzazioni o specifiche analisi di routine come la determinazione dei gruppi analitici sono raccolti in contenitore opportuno e trattati successivamente con semplice operazione di cristallizzazione frazionata a temperatura costante. Seppur il metodo non sia stato ancora perfettamente affinato, ci è stato possibile sia separare cristalli sfruttando la diversa solubilità del K2SO4 da Na2SO4.10H2O da KNO3 da FeSO4 .4H2O da Pb(NO3)2, sia osservare differenze di solubilità degli stessi sali a temperature diverse.

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10 ITIS-PHARMA SALI PER PEDILUVIO Fuß und Trost
Da Sali riciclati, timidamente nasce il primo prodotto della nostra immaginaria Ditta Cosmetica : ITIS-PHARMA scheutech PRODOTTO COSMETICO SALI PER PEDILUVIO Fuß und Trost Entra nel dossier

11 Il laboratorio ci aiuta a classificare il rifiuto secondo normativa
La Scuola, nel rispetto delle norme di sicurezza, promuove metodi analitici strumentali per la ricerca di sostanze classificate “pericolose” (tossiche, nocive, corrosive, irritanti, cancerogene, mutagene)

12 In particolare i nostri laboratori elaborano metodiche didattiche per affinare procedure nella:
Determinazione dello zolfo nel biodisel secondo ASTMD129 Determinazione della presenza di mercurio Determinazione dei contaminanti e analisi secondo D.lgs 31/2001 per le acque destinate al consumo umano Determinazione del potere calorifico di C organico e biodegradabile secondo D.lgs 36/03 si stanno perfezionando procedure gas cromatografiche e spettrofotometriche nella indagine di specifici prodotti assimilabili a rifiuto.

13 Un occhio vigile alla legislazione ci ha permesso di capire per valutare proposte e scelte appropriate. Si ricorda inoltre che dall'entrata in vigore del D.Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22, in ossequio alla normativa europea 91/689/CEE, il concetto di rifiuto "tossico e nocivo" è sostituito da quello di rifiuto “pericoloso” e perciò non risulta corretto riferirsi a questo, per fatti non storici. La normativa di riferimento per la classificazione dei rifiuti in Italia è il D.Lgs. 152/2006 che richiama la Direttiva 2000/532/CE (Istituzione Elenco di Rifiuti), la quale richiama a sua volta la Direttiva 1991/689/CEE (Rifiuti Pericolosi) che si rifà alle Direttive 1967/548/CEE e 1999/45/CEE (Sostanze e preparati pericolosi), recentemente superate ed abrogate dal Regolamento 2008/1272/CE. Per i termini generali di ammissibilità di rifiuti in discariche per rifiuti non pericolosi vale il testo del DM 3 agosto 2005, art. 6 e/o eventuali deroghe prescrizioni previste nelle autorizzazioni degli impianti. Per discariche, che eventualmente dovessero ancora operare secondo il regime previgente, esse possono ammettere "rifiuti sia speciali [non pericolosi che speciali pericolosi], tal quali o trattati, a condizione che non contengano sostanze appartenenti ai gruppi 9 ÷ 20 e 24, 25, 27 e 28 dell'allegato al decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982, in concentrazioni superiori a valori corrispondenti ad 1/100 delle rispettive CL determinate ai sensi del par. 1.2., punto 1), e che, sottoposti alle prove di cessione di cui al par. 6.2., diano un eluato conforme ai limiti di accettabilità previsti dalla tabella A della legge n. 319 del 1976, e successive modifiche, per i metalli compresi nell'allegato al decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982“ (da lettera Prot.: 117/09/cnc/fta Roma, 27 febbraio Il Presidente Ordine dei Chimici Prof. Chim. Amando Zingales)

14 Una certezza : smaltire sempre e comunque “secondo norma” prodotti organici assimilabili a rifiuti sanitari e provenienti da attività di ricerca Spesso l’attività di laboratorio ammette prove analitiche nello studio della composizione e produzione di sostanze organiche potenzialmente contaminanti (tipologieCER o ) : il rigoroso rispetto di norme di smaltimento e di sicurezza ci permette eccellenze nella attività didattica e di ricerca.

15 La scuola dispone di un bar e numerose macchinette distributrici di cibo : i rifiuti rappresentano per la maggior parte Imballaggi di carte e plastica Organico alimentare e spazzatura

16 Obiettivi : Calcolare ragionevolmente la quantità di energia recuperabile dai rifiuti Analisi dei rifiuti e proposte di riciclaggio, raccolta differenziata, ipotesi di recupero,nuovi modelli di consumo.

17 1° idea Raccolta della plastica e degli imballaggi attraverso una semplice bonifica meccanica di differenziazione per rivendere ed acquisire fondi a scopo benefico Rielaborazione chimica attraverso una metodica di laboratorio per il recupero della materia prima e monomero di base.

18 Imballaggi: una vera fonte di ricchezza da un recupero omogeneo
La possibilità di recuperare plastica, carta e alluminio con un processo di riciclo omogeneo ci ha permesso di capire quanto sia facile da realizzarsi con un comportamento consapevole Una analisi approssimativa dei profitti provenienti da un recupero intelligente dei tre prodotti ci ha permesso di contribuire alla raccolta fondi per acquistare prodotti per disabili. (i tappi HDPE (polietilene ad alta densità)ad esempio quotano più di 100 euro a tonnellata e l’alluminio circa 200 euro a tonnellata: i costi del recupero però sono molto più alti per l’Al che deve essere rifuso in forni cosiddetti di delaccaggio con un costo di circa 1 euro ogni 10 kg). Per capire il concetto di riciclo omogeneo abbiamo studiato le caratteristiche principali degli impianti del consorzio REPLASTIC che assicurano la selezione e rilavorazione di HDPE, PET incolore e colorato, EVA, PVC

19 Dal PET (polietilentereftalato) della bottiglietta di “ minerale” una nostra proposta per realizzare monomeri di base in laboratorio : Il PET è un buon combustibile e potrebbe essere trattato per Pirolisi a 500° con produzione di energia e di sottoprodotti monomeri riutilizzabili: il problema è la possibile produzione di sostanze tossiche come le diossine. Si è preferito un recupero in sicurezza per Alcoolisi . La reazione del PET, favorita da catalizzatori (a base di alcoolati e preparati facilmente in laboratorio) con alcoli semplici o glicoli produce DMT dimetiltereftalato o DGT diglicoltereftalato entrambi monomeri base per polimerizzazioni e policondensazioni (nota n=n’+x’) Un nostro futuro sogno è quello di mettere a punto una semplice metodica per trasformare l’HDPE in UHMWPE (ultra height molecular weight polyethylene) attraverso ulteriore polimerizzazione con metalloceni. Il prodotto ha elevate quotazioni di mercato ed è utilizzato nella preparazione di protesi, come base per il kevlar e la confezione di giubbotti antiproiettile

20 2° idea Dalla rievocazione didattica dei mitologico cremonese lago Gerundo, nei cui miasmi metaniferi si immersero gli Argonauti e Fetonte, sino alla Metanopoli di Enrico Mattei, nasce l’alchimia di progettare ed immaginare (per ora) un impianto di energia rinnovabile dalla produzione di biogas e recupero di azoto dall’ … umido scolastico

21 Da deiezioni umide … biogas
… si ottiene per digestione dei liquami organici per fermentaz batterica anaerobica acida e alcalina con formazione di NH3 + CH4: la classe ha elaborato un progetto che illustri le varie fasi del processo e i prodotti di risulta, immaginando addirittura un recupero di energia. La fermentazione avviene in reattori o digestori chiusi in cui agiscono, nella prima fase (fermentazione acida) di produzione dell CO2, batteri anaerobi stretti ( vivono solo in assenza di O2 ) o facoltativi ( vivono solo con O2 molecolare) che inducono 1)idrolisi (proteine+ H2O amminoacidi), 2)catabolismo di sostanze organiche complesse ( +O2.CO2+…) 3)fermentazione ad alcool ac lattico. Nella seconda fase (fermentazione alcalina) i batteri metanogeni (sono batteri autotrofi che utilizzano CO2 come unica fonte di carbonio) trasformano CO2 ( che deriva dalle trasformazioni precedenti e deidrogenazione di acidi, alcooli ) in CH4 Il biogas ottenuto ha mediamente una composizione CH4-65%; CO2- 30%; H2S- 2%; H2O, NH3; H2, CO; N2, O2 Il pH ottimale, è intorno a 7/7.5. La temperatura ottimale di processo è intorno ai 35°C, se si opera con batteri mesofili, o intorno a 55°C, se si utilizzano batteri termofili.

22 Il progetto …Il calcolo di massima…
Il progetto prevede recupero di metano come biogas e recupero di sostanze azotate come solfato di ammonio (vedi più avanti). (AS= fango di supero/gg; SVtotali= sostanze volatili; SV = sostanze volatili utili Calcolo il recupero di energia per un impianto di digestione aerobica che tratti il fango proveniente da un impianto di depurazione con una potenzialità di 1000 studenti tra personale docente ( tenuto conto che la struttura scolastica è sottoutilizzata in alcuni pomeriggi si può ipotizzare una popolazione teorica media di persone) e non docente che opera nelle seguenti condizioni:Temperatura di digestione 33°;Temperatura ingresso fanghi 20° Produzione di fanghi di supero AS = 90 kg/gg (fanghi che necessitano stabilizzazione e cioè di riduzione di sostanze biodegradabili , prima dello smaltimento finale: i fanghi stabilizzati devono consumare ossigeno in quantità inferiore a 0,1kg di O2 per kg di solido)) Contenuto in sostanze volatili totali SV= 75%( sarebbe 75% di volatili in 100 di DSS) Sostanze volatili utili rimosse SVu =50% Si stima una produzione specifica di biogas di 900 litri/kgSV DS = fango di supero prodotto in 1 giorno; Soluzione :Stimando una produzione specifica di 30 litri di biogas per abitante al giorno si ha che la portata complessiva del prodotto da trattare è = = litri /gg = 30m3/gg Inoltre se SV = AS * 0,75 = ,75 = 68 kg SV /gg SVu rimossi = 68 .0,5 = 34 kg SVu/giorno La produzione di biogas può raggiungere i (kgSV/giorno)*( litri/kgSV) = 30600litri/gg= 30,6Nm3/gg Dunque se da 1kcal/h ottengo 0,0012 kW allora l’energia totale recuperabile sarà = portata di biogas * potere calorifico (circa 5200 kcal/Nm3 = 6,24 kw/Nm3 ), da cui:

23 …il risparmio Energia ricavabile= ,6 = 5169 kcal/gg = 187 KW/gg = 7,8KW/h e ricordando che attualmente il valore fissato per decreto in 22 cent-euro per kwh . Si potrebbe teorizzare per il nostro impianto un risparmio giornaliero di (7,8*22)*24 = 4118 cent /gg= 41,18 €/gg (il calcolo teorico andrà sicuramente corretto in difetto nella applicazione pratica anche attraverso osservazioni empiriche e sperimentali di funzionalità dell’impianto) Al risparmio totale giornaliero andrà aggiunto il risparmio di 2€ /gg da recupero di solfato di ammonio (presupponendo una produzione di 10kg/gg sapendo che il fertilizzante quota all’ingrosso 0,20 euro/kg e il considerevole risparmio ottenuto dalla possibilità di utilizzare i fanghi esausti, privati dell’azoto e non più assimilabili a rifiuti speciali . Un ulteriore risparmio è quello legato alle emissioni di CO2 nell’aria che possono quotarsi all’incirca in 5kg/h (se calcolati rispetto ai kw risparmiati e se è accettabile un rapporto di 1,4kw/kgCO2; 1Mwatt = 1000kwatt corrispondono a 100(nei processi + moderni)-200kg di C = kg di CO2. Quindi ad 1,4 kw corrispondono a 1 kg CO2 valore inferiore al teorico ricavato da : CH4+2O2  CO2 + 2H2O -212kcal/mole CO2 (212kcal/44g= 4818kcal/kg=5kW/kg) Il valore teorico stimato dalla equazione andrà ridotto al valore precedente per le notevoli dispersioni di energia entalpica.

24 Usi e precauzioni d’uso del fango residuo
Nel rispetto della Direttiva Nitrati della Cee (N° 91/676/CEE) del dicembre 1991 relativa alle protezioni delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati. Il fango residuo potrebbe essere utilizzato Direttamente per usi agricoli dopo sterilizzazione e denitrificazione sempre che i valori di azoto metalli pesanti non superino determinati limiti che passano dal Mg al 35 ppm al Cd, Ni,Pb,Cu,sino alle 4000 ppm max per lo Zn. Ecco dunque un ulteriore motivo per un riciclo o consumo intelligente di reagenti di laboratorio che inopinatamente buttati nel lavandino potrebbero creare seri problemi di inquinamento. Per successivo trattamento enzimatico riducente con produzione di ammoniaca e successiva salificazione con acido solforico che porta alla formazione di solfato ammonico separabile, cristallizzabile e commerciabile come emendante fertilizzante Per trattamento di nitrificazione attraverso ossidazione dell’ammoniaca che passerebbe ad azoto nitroso e successivamente nitrico: la successiva separazione dei nitrocomposti dai fanghi renderebbe questi stessi utilizzabili come rifiuti semplici ( e rispettosi della direttiva nitrati CEE) o emendanti.

25 Il progetto prevede due linee, l’una alla produzione di biogas, l’altra al processo di produzione del (NH4)2 SO4 : il fulcro del sistema è rappresentato dai due elementi principali: 1) reattore D2 in cui avviene la produzione di CH4 e deposito dei fanghi; 2) il miscelatore/disintegratore/omogeneizzatore P1 (il nostro BioMühle® ) che realizza il miglior mix per massimizzare la produzione

26 I ragazzi della V CHI dell’ITIS “Torriani” sono disponibili a dimensionare e personalizzare impianti per le diverse esigenze legate al mercato e all’impatto ambientale, evidenziando fattori critici di eventuali competitori, puntualizzando obiettivi di ricavo e di organizzazione economica. Il comitato studentesco è anche disponibile alla definizione dei capitali necessari per iniziare l’attività indicando fonti di copertura, valutando conto economico previsionale e stato patrimoniale preventivo dei primi cinque anni di attività. I ragazzi della V CHI offrono inoltre consulenza nella Progettazione preliminare, piano operativo per la sicurezza, permessi di costruzione del Comune, autorizzazione Vigili del Fuoco, Comune, Provincia, Regione, richiesta finanziamento regionale PSR, qualifica IAFR, certificati verdi, impatto ambientale, pratica in Finanza, collaudi (il prof. Giorgio Maggi anche a nome della Scuola può rilasciare certificazioni di cui alla legge 7/12/84-n.818-DM25/03/85 con codice di individuazione CR00163C00007)

27 Una diversa filosofia del… recupero:
produzione di bioetanolo dall’umido degli… scarti amidacei e zuccherini del bar, macchinette e mensa interna

28 Da rifiuti alimentari solidi… bioalcol.
Molti di noi si sono appassionati all’ ipotesi “chimica” della fermentazione anaerobica che in sintesi illustriamo: Residui di pasta, insalata, panini, biscotti, fondi di caffè ed altro, raccolti, addizionati ad acqua ed opportunamente stoccati, sono successivamente trattati con H2SO4 sino ad un pH circa 4 (ciò permette una sicura sterilizzazione e prepara la aggiunta di inoculo di lieviti selezionati) La reazione segue un primo percorso che prevede la idratazione enzimatica della miscela amidaceo/zuccherina e la successiva fermentazione anaerobica con produzione di alcol. (C6H10O5)n+nH2OnC6H12O62C2H5OH + 2CO2 Si è scelto il metodo semidiscontinuo utilizzando reattori batch per la fermentazione in un tempo di 48 ore e temperatura più opportuna per il tipo di saccaromices scelto come inoculo. Il prodotto, separato per centrifugazione dai fermenti che potranno rientrare nel ciclo produttivo, è successivamente distillato. La filiera produttiva, dallo stoccaggio della materia prima alla trasformazione in laboratorio in impianto pilota, è stata descritta e razionalizzata per l’ottimizzazione, analisi di fattibilità, analisi di routine di laboratorio

29 Processo produzione fermentativa
e distillazione del bioetanolo da umido proveniente da rifiuti alimentari

30 Rifiuti invisibili? spesso rifiuti importanti per il loro impatto ambientale, per nostra colpa o distrazione ci sembrano … invisibili Computer obsoleti e toner, lampade al neon, lampade ecologiche al… Hg, oli e batterie esauste, farmaci, disinfettanti… non andrebbero semplicemente buttati come la nostra negligenza ci consiglierebbe … che farne? Semplicemente buttare, smaltire secondo regola, riciclare o forse meglio ridurne l’uso consapevolmente?

31 Una bomba ambientale a tempo : pile esauste ricche di Pb e Hg colpevolmente buttate nei rifiuti
Il 26 Settembre 2009 entra in vigore la direttiva Decreto Legislativo 20 novembre 2008, n. 188 "Attuazione della Direttiva 2006/66/CE concernente pile e accumulatori e relativi rifiuti “ La direttiva oltre a disciplinare la produzione, vendita e riciclo di pile e ne limita le quantità in peso di Hg (<0,0005) e Cd (<0,002 %) Genericamente le pile in commercio (dette primarie portatili o a bottone) sono caratterizzate da elettrodi Zinco Carbone; Zinco Cloruro; Zinco Aria; Zinco Argento; Alcalina; al Litio; esistono anche le cosiddette ricaricabili al Piombo, al Nichel Cadmio, ai Nichel Idruri. Le pile del commercio possono classificarsi con il simbolo di riciclaggio indicato nella Norma Europea CEI EN quando contengano  più di 0,25 g di mercurio del peso totale;  più dello 0, 025 %, di cadmio;  più dello 0,4% del peso totale di piombo dal 2009 le pile più comuni avranno una composizione % zinco (20%), manganese (20%), acciaio (15%), carbonio (10%), altri elementi (35%) L’ idea di un riciclaggio chimico parte dalla considerazione che sia possibile dopo una cernita delle varie tipologie di celle e la loro granulazione (tecnologia che ci è stata fornita dalla sezione meccanici), sfruttare la solubilità dei Sali che possono essere separati con le dovute precauzioni ( ponendo attenzione alle reazioni alcaline esotermiche ) dai metalli utilizzati per gli elettrodi. Dopo opportuna decantazione e filtrazione della soluzione salina si procederà ad una precipitazione e successiva ulteriore separazione in associazione ad una cristallizzazione frazionata.

32 Energia… per l’Arte La collaborazione con il Liceo Artistico ci permetterà di mettere a punto tecniche di riciclo per produrre una serie di pigmenti che si trovano in commercio a prezzi molto elevati ed a purezza discutibile . L’idrossido di potassio (elettrolito base delle pile alcaline) è risultato indispensabile come saponificante delle resine necessarie alla produzione di lacche dai sali dei metalli Dai Sali di Zn, Mn ma anche Pb, Hg, Cd, Indio e Bismuto in tracce, recuperati dalle pile è possibile ottenere per calcinazione, solfidrilazione, precipitazione , colori base per lacche e pigmenti al litargirio, minio, bianco d’argento, cinabro, vermiglione, bianco di Zn, violetto e blu di Mn. I Sali sono anche stati proposti come siccattivanti per medium ed oli ( per ora la pericolosità delle procedure che andrebbero adottate nelle operazioni di riciclo ci ha suggerito una ragionevole cautela e ci ha consigliato preliminari contatti con Consorzi di raccolta, riciclaggio e trattamento rifiuti previsti dalla recente normativa per i necessari approfondimenti didattici)

33 Calcolare … per derifiutizzare
Una indagine interna ci ha permesso di misurare le quantità di rifiuti prodotti dalla nostra Scuola e purtroppo di fare considerazioni poco incoraggianti sulle previsioni calcolate sui primi tre mesi dell’anno: non c’è tempo da perdere!… preoccupiamoci e parliamone!

34 Utilizzare il rifiuto …derifiutizzare l’inutile…
“derifiutizzare” opinioni scontate magari scambiandole con altre e con altri davanti ad uno stand permanente che promette “scambi convenienti “ rifiutando verità assolute e precostituite. Dal fiuto di insegnanti e dei loro ragazzi sono scaturite discussioni e “baratti” ma anche tesine d’esame, nuove convinzioni, nuovi progetti, un nuovo demarketing del consumo, una nuova “ontologia del riutilizzo”… È da alcuni di loro che sono partite associazioni di idee, riflessioni su concetti apparentemente dissimili come la comunicazione televisiva e sociale,(e tra questi la pubblicità deteriore, la dipendenza, il bullismo, la guerra , ma anche etica, responsabilità e (perché no?) restauro ed estetica. Nasce nei più una semplice constatazione: “perché non provare a riconoscere il problema e semplicemente … agire per valorizzare?”

35 …recuperare il valore È al limite del paradosso che partendo da un indagine sui rifiuti ci siamo ritrovati a discutere di come recuperare valori dimenticati o invisibili forse perché troppo ovvii … Un’idea: proporre l’analisi del restauro dell’altorilievo all’ingresso della Scuola con un progetto che nasca dalla creatività di studenti consapevoli…

36 Da un futuro e… polveroso progetto nasce il nuovo Museo di Chimica dell’ITIS

37 Abbiam fatto di più forse esagerando in fantasia : parafrasando Primo Levi abbiamo tentato di derifiutizzare alcuni svarioni di simpatici giornalisti poco avvezzi alle … formule chimiche ma anche di pubblicità paradossale. “la civiltà di un popolo è proporzionale alla sua produzione di acido solforico” "Biossido di carbonio è altamente tossico se si trova al buio“ "la cantante Madonna mangia solo cibi organici…" " Gli ossidi di Nitrogeno (Nox) emessi dagli avioggetti nell’alta atmosfera vengono considerati un elemento che contribuisce alla formazione di ozono e al cambiamento atmosferico" " il sale iodato non va’ cotto ma .. và sempre usato crudo : è inutile buttarlo nell’acqua della pasta perché con il calore lo iodio viene distrutto" "le bevande gassate sono sconsigliate perché rendono l’urina alcalina" "l’acrilonitrile se combusto produce acido cianidrico "…."è pericoloso se supera il livello di concentrazione ammesso in ambiente di lavoro che è 4 mg per metro cubo" “si parla di terreno con totale assenza di silicone (il silicone dovrebbe essere presente nel terreno nella misura dell’80%...” " una percentuale di acidi grassi non saturi contribuisce a rafforzare il sistema immunitario“ “ emergenza alla melanina nel latte cinese…” “Caravaggio dipingeva con estratti chimici dalle lucciole” “Scoperto il segreto della vernice di Stradivari” (o ancora!)” la vernice di Stradivari non ha più misteri!” Il marketing trasforma alimenti in farmaci proponendo esempi come le patate al selenio o allo iodio, latte a base di acidi grassi omega 3 all’estratto dl pesce, vino ai polifenoli, acqua minerale … con poco sodio, yogurt antistress e cardiotonico, integratori di vitamine per la crescita dei capelli, bibite a zero calorie che non contengono assolutamente niente se non acqua e colorante… calorico, bibite energizzanti che contengono quantità preoccupanti di caffeina e amminoacidi indicati dalla letteratura per terapie neonatali, oli da fritture buoni per il cuore, tè e tisane verdi come miracolosi antiage, prodotti grassi…anticolesterolo perché light, e alcolici dannosi alla salute al di sopra di due bicchieri al giorno che diventano inspiegabilmente salutari se bevuti “con moderazione”(sic!) …

38 Dal chimico illustre una lezione etica…
Il fenomeno… si chiamava… “livering” e cioè “infegatamento” ; in certe condizioni, certe vernici da liquide diventano solide con la consistenza appunto del fegato o del polmone… e il contenuto buttato nel mucchio delle immondizie. …ero pronto a sfidare tutto e tutti allo stesso modo come avevo sfidato e sconfitto Auschwitz e la solitudine: … dare battaglia allegra alla goffa piramide di fegati arancioni che mi attendeva in riva al lago. è lo spirito che doma la materia, non è vero? Non era questo che mi avevano pestato in testa nel liceo fascista e gentiliano? (da Primo Levi- Il sistema Periodico- ed Einaudi- pag ) La chimica è l’arte di separare, pesare e distinguere: sono tre esercizi utili anche a chi si accinge a descrivere fatti o a dare corpo alla propria fantasia (da Primo Levi- Opere vol 3 – La Biblioteca di Repubblica-l’Espresso- pag 642) Il mestiere di chimico (fortificato nel mio caso, dall’esperienza di Auschwitz) insegna a superare, anzi ad ignorare, certi ribrezzi che non hanno nulla di necessario … così fa la natura: trae la grazia della felce dalla putredine del sottobosco e il pascolo dal letame; e “laetamen” non vuol forse dire “allietamento”? Così mi avevano insegnato in un liceo, così era stato per Virgilio, e così ritornava ad essere per me. (da Primo Levi- Il sistema Periodico- ed Einaudi- pag ) La pattumiera fa bene alla CULTURA: L' esempio di Primo Levi che rifiuto' la sfida televisiva con Faurisson per non concedere credibilita' alle sue tesi antisemite. (da Claudio Magris -Corriere della Sera (23 giugno 1996)

39 Le collaborazioni La nostra scuola con l’aiuto di AEM ci offre la possibilità di conferire separatamente alluminio, carta e plastica, ma anche rifiuti d’altro genere che con l’aiuto di esperti potranno trovare un adeguato riutilizzo Attraverso la collaborazione con la Provincia di Cremona è nato un sistema integrato di recupero di energia fotovoltaica e risparmio di emissioni in atmosfera In collaborazione con Lega ambiente e Associazione Industriali di Cremona si sono svolti incontri-dibattito sul tema dello sviluppo eco-sostenibile. Il prof. Giorgio Maggi, la prof. Angela Mirabella, il prof.GianLucaTonani organizzano per l’anno in corso,stages presso: Ditta Sogis, Ditta Cromavis, Ditta Tamoil, Oleificio Zucchi, Ditta Uniquema, Università Cattolica, ARPA , Associazioni di Liutai, ASL, Azienda agricola “La Ghiandaia” del dott. Pietro Rocca, la “Libera” Agricoltori,LEAF Italia, e Centro studi Amministrativi.

40 fonti S.Natoli,M.Calatozzolo- Tecnologie Chimiche Industriali vol I-II-III ed EDISCO Silvio di Pietro- Tecnologie Chimiche Industriali volI-II-III ed Hoepli Cacciatore Stocchi- Impianti Chimici Industriali vol I-II ed EDISCO Cacciatore Fraccon Stocchi- Impianti Chimici Industriali vol I-II ed LAPRORA Franco Mannarino Esperienze per il Laboratorio di Chimica Marco Ermentini-Restauro timido-Architettura effetto gioco - Nardini editore I ragazzi della VACHI e il prof.Giorgio Maggi ringraziano: la prof.Maria Paola Negri preside dell’ITIS Torriani di Cremona; il prof. Ernesto Bergamaschi docente di Analisi e Chimica-fisica; la prof. Graziella Bernabè di Scienze; la prof.Elena Lanfredi docente di Analisi; la prof. Clara Vincenzi (coordinatrice incontri sull’Ambiente); Il dott. Ernesto Cabrini (Direttore della Associazione Industriali di Cremona); Il dott. Renato Guizzardi (Presidente di Lega Ambiente di Cremona); Terenzio Lanfredi (imprenditore agricolo); Dario Bulla ( papà di Nicola della IF) ;il Presidente Ordine dei Chimici Prof. Chim. Amando Zingales (articolo su il Chimico Italiano) per la collaborazione al progetto. Le ditte, associazioni, enti, ALI . Sogis, Cromavis, Tamoil, Oleificio Zucchi, Uniquema, Università Cattolica, ARPA , ASL, Azienda agricola “La Ghiandaia” del dott. Pietro Rocca, la “Libera” Agricoltori,LEAF Italia, e Centro studi Amministrativi, per aver accolto i ragazzi dell’ITIS all’interno delle loro realtà produttive. Si ringraziano altresì i ragazzi della IF; IIIA e IVA Chimici che hanno partecipato alla iniziativa con proposte personali ed elementi grafici


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