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CHI ERA DIETRICH BONHOEFFER?
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Figlio di un eminente psichiatra di origine berlinese e di un'insegnante, Bonhoeffer nasce il 4 Febbraio 1906 a Breslavia, da una famiglia dell'alta borghesia molto in vista. Karl Bonhoeffer nel 1911 con i suoi 4 ragazzi: Dietrich è il quarto in ordine ascendente
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Benché inizialmente avesse intenzione di seguire le orme paterne, manifestò fin da ragazzo la volontà di diventare un pastore evangelico: i suoi genitori, che pur frequentando la chiesa evangelica erano profondamente laici, decisero di sostenerlo. Berlino, Grunewald High School: Bonhoeffer è il quarto da destra
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Studiò teologia a Tubinga e a Berlino, dove conseguì il dottorato nel 1927, a soli 21 anni, discutendo una tesi in ecclesiologia “Sanctorum Communio”.
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Per la sua formazione spirituale risultarono fondamentali i suoi numerosi soggiorni all'estero:
Prestò dapprima servizio pastorale presso la chiesa luterana della comunità tedesca di Barcellona. Nel 1929, si trasferì a New York, per specializzarsi all'Union Theological Seminary (della confessione metodista), dove iniziò a frequentare le chiese della comunità afro-americana nel quartiere di Harlem. Nel 1930 si spostò a Londra: qui iniziò un rapporto epistolare con Gandhi, che sognò sempre di incontrare, senza mai riuscirci.
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Bonhoeffer e Gandhi: due uomini, un unico sogno: la pace e la libertà.
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Bonhoeffer era un PACIFISTA.
Nel 1931 ritorna a Berlino per insegnare all’università. Qui inizia la sua battaglia contro Hitler, tenendo una conferenza due giorni dopo la sua elezione sul significato di Fürher Quando furono emanate le leggi antisemite (che esclusero gli ebrei da qualsiasi ufficio pubblico) egli fu uno dei primi ad affrontare il problema con una conferenza in cui si discusse del ruolo della Chiesa di fronte agli ebrei. Bonhoeffer ribadì che la Chiesa deve occuparsi delle vittime dell’ordine sociale, anche se non cristiane. Questo suo pensiero lo costringerà a fuggire da Berlino nel 1933, per rifugiarsi a Londra, dove esporrà il suo desiderio riguardo la convocazione di un concilio ecumenico, unica soluzione non violenta. Bonhoeffer era un PACIFISTA.
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( Dietrich Bonhoeffer, conferenza sul significato di Fürher)
Se il capo permette al seguace che questi faccia di lui il suo idolo, allora la figura del capo si trasforma in quella di corruttore... Il capo e la funzione che divinizzano se stessi scherniscono Dio” ( Dietrich Bonhoeffer, conferenza sul significato di Fürher) “Se la chiesa vede che lo Stato eccede, essa è nella condizione non soltanto di fasciare le vittime che sono finite in mezzo agli ingranaggi della ruota, ma di arrestare gli ingranaggi stessi”. (Dietrich Bonhoeffer, conferenza sulla risoluzione del problema ebraico da parte della chiesa) “ Solo il grande concilio ecumenico della santa chiesa di Cristo da tutto il mondo può parlare in modo che il mondo, nel pianto e stridore di denti, debba udire la parola della pace, e i popoli si rallegreranno perché questa chiesa di Cristo toglie, nel nome di Cristo, le armi dalle mani dei suoi figli e vieta loro di fare la guerra e invoca la pace di Cristo sul mondo delirante ” (Dietrich Bonhoeffer, considerazioni sulla necessità di convocare un Concilio Ecumenico per far fronte a quello che stava accadendo in Germania)“
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Fu una grande vittoria per lui che si trovava all’estero.
Nel 1934 i collaboratori di Bonhoeffer tennero il sinodo confessante di Barmen, durante il quale diedero origine alla Chiesa Confessante, un ramo della Chiesa Evangelica ufficiale che non riconosceva l’autorità del regime sul mondo religioso. Fu una grande vittoria per lui che si trovava all’estero. Tornò in patria nel 1935 e divenne uno dei massimi esponenti di questo ramo assieme a Martin Niemöller scatenando la “lotta delle chiese” A causa dell’ordinanza del ministro Kerrl per la quale tutte le disposizioni ecclesiastiche emanate da associazioni o gruppi religiosi erano dichiarate illegali, dovette continuare i suoi seminari in segreto creando il VICARIATO COLLETTIVO a Finkenwalde. La sua attività formativa illegale procurò violenti attacchi alla sua comunità e alla sua reputazione perché pose al primo posto l’attività di predicatore a quella di pastore. Nel 1939 dovette accettare un incarico come insegnante in America, ma allo scoppio della guerra ritornò per condividere il destino del suo popolo.
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Luglio 1939: Bonhoeffer con la sorella gemella Sabine
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(Citazione da “Vita Comune” di Dietrich Bonhoeffer)
“Portare il peso dell'altro significa sopportare la realtà creaturale dell'altro, consentire ad essa e arrivare attraverso la sopportazione a trarne motivo di gioia” (Citazione da “Vita Comune” di Dietrich Bonhoeffer) “La chiesa deve uscire dalla sua stagnazione. Dobbiamo tornare all'aria aperta del confronto spirituale con il mondo. Dobbiamo rischiare di dire anche delle cose contestabili, se ciò permette di sollevare questioni di importanza vitale. Come teologo moderno, che tuttavia porta ancora in sé l'eredità liberale, io sono tenuto a mettere sul tappeto tali questioni. Tra i giovani ce ne saranno molti che connettono in sé le due cose.” (Citazione da una delle ultime lettere dal carcere del 3 Agosto 1944)
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Tutto questo fu possibile sfruttando i suoi legami ecumenici
Fu in questo periodo che si unì alla ribellione di Oster, Dohnanyi e Muller che volevano eliminare Hitler prima dell’inizio della guerra sul fronte occidentale. Dopo l’intervento della Gestapo durante un raduno giovanile in cui teneva un corso biblico per studenti, gli fu impedito di parlare in pubblico e fu costretto a doversi presentare ogni mattina alla polizia. Fu liberato dall’ Abwher, i servizi segreti guidati dal generale Canaris che partecipavano alla congiura, introdotto come agente operante e fatto trasferire a Monaco dove scrisse gran parte dell’Etica. Il suo compito di copertura era quello di riferire notizie dall’estero, ma la sua vera missione era avvertire il mondo che in Germania operava un’ organizzazione nemica del regime e che voleva creare un nuovo governo. Tutto questo fu possibile sfruttando i suoi legami ecumenici
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Il Monastero di Ettal, sulle Alpi Bavaresi, in cui Bonhoeffer lavorò alla sua Etica nell'inverno
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Era il 9 Aprile 1945. SEDICI GIORNI DOPO LA GUERRA SAREBBE FINITA.
Il 5 Aprile 1943 fu catturato dalla Gestapo e imprigionato a Tegel nei sobborghi di Berlino dove rimase in attesa che il colpo di stato del 1944 avesse successo. Il procedimento contro di lui si svolse in tre fasi e fu durante la terza che vi fu la produzione letteraria più importante del pastore. In questo periodo produsse le sue opere su FEDE ed AZIONE, sulla RELIGIONE ed il MONDO, che andranno a comporre in futuro il libro RESISTENZA E RESA. L’attentato fallì,il fratello fu catturato e i registri che testimoniavano la sua collaborazione con i cospiratori fin dal 1938 furono trovati. Questa fu la fine per Dietrich che per non compromettere i parenti rinunciò alla fuga organizzata con il sottoufficiale Knobloch, suo guardiano in carcere che aveva permesso alle sue lettere clandestine di uscire da esso divenendo così l’elemento fondamentale per la diffusione delle opere più importanti di Bonhoeffer. Le esecuzioni dei cospiratori furono posticipate a lungo perché Hitler doveva accertarsi dell’esistenza di ulteriori ramificazioni della resistenza. Dietrich Bonhoeffer, assieme agli altri congiurati, fu impiccato nel campo di concentramento di Flössenburg. Era il 9 Aprile SEDICI GIORNI DOPO LA GUERRA SAREBBE FINITA.
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Il campo di concentramento di Flössemburg, dove Bonhoeffer fu impiccato il 9 Aprile 1945
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Maria Von Wedemeyer, la fidanzata di Dietrich e sua luce nei mesi di prigionia.
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(Ammissione di colpa della Chiesa offerta a Stoccarda)
«La chiesa [...] è rimasta muta dove avrebbe dovuto gridare, perché il sangue degli innocenti gridava al cielo... Essa è rimasta a guardare quando sotto la copertura del nome di Cristo si sono compiute violenze ed ingiustizie... La chiesa confessa di aver assistito all'uso arbitrario della forza brutale, alle sofferenze fisiche e spirituali di innumerevoli innocenti, all'oppressione, all'odio, all'assassinio senza levare la propria voce in loro favore, senza aver trovato vie per correre loro in aiuto. Essa si è resa colpevole della vita dei fratelli più deboli e indifesi di Gesù Cristo (gli ebrei)... Lo confessa... Non ha rinfacciato al calunniatore la sua ingiustizia e ha abbandonato il calunniato al suo destino». (Ammissione di colpa della Chiesa offerta a Stoccarda)
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