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GIOVANNI PASCOLI
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GIOVANNI PASCOLI La poetica del fanciullino L’assiuolo
Il Gelsomino notturno X agosto
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GIOVANNI PASCOLI La poetica del fanciullino L’assiuolo
Il Gelsomino notturno X agosto
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GIOVANNI PASCOLI X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto
Anche un uomo tornava al suo nido: di stelle per l'aria tranquilla l'uccisero: disse: Perdono; arde e cade, perché sì gran pianto e restò negli aperti occhi un grido nel concavo cielo sfavilla. portava due bambole in dono... Ritornava una rondine al tetto: Ora là, nella casa romita, l'uccisero: cadde tra spini: lo aspettano, aspettano in vano: ella aveva nel becco un insetto: egli immobile, attonito, addita la cena de' suoi rondinini. le bambole al cielo lontano Ora è là come in croce, che tende E tu, Cielo, dall'alto dei mondi quel verme a quel cielo lontano; sereni, infinito, immortale, e il suo nido è nell'ombra, che attende, Oh! d'un pianto di stelle lo inondi che pigola sempre più piano. quest'atomo opaco del Male!
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GIOVANNI PASCOLI 10 AGOSTO = notte di S. Lorenzo
Sciame meteoritico delle Perseidi = “Lacrime di S. Lorenzo”
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GIOVANNI PASCOLI X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra spini: ella aveva nel becco un insetto: la cena de' suoi rondinini. Ora è là come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. LA NOTTE DI S. LORENZO LA MORTE DELLA RONDINE IL NIDO
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GIOVANNI PASCOLI X AGOSTO Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono; e restò negli aperti occhi un grido portava due bambole in dono... Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, Oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male! LA MORTE DELL’UOMO LA CASA IL MALE
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GIOVANNI PASCOLI X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto
Anche un uomo tornava al suo nido: di stelle per l'aria tranquilla l'uccisero: disse: Perdono; arde e cade, perché sì gran pianto e restò negli aperti occhi un grido nel concavo cielo sfavilla. portava due bambole in dono... Ritornava una rondine al tetto: Ora là, nella casa romita, l'uccisero: cadde tra spini: lo aspettano, aspettano in vano: ella aveva nel becco un insetto: egli immobile, attonito, addita la cena de' suoi rondinini. le bambole al cielo lontano Ora è là come in croce, che tende E tu, Cielo, dall'alto dei mondi quel verme a quel cielo lontano; sereni, infinito, immortale, e il suo nido è nell'ombra, che attende, Oh! d'un pianto di stelle lo inondi che pigola sempre più piano. quest'atomo opaco del Male!
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GIOVANNI PASCOLI X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto
Anche un uomo tornava al suo nido: di stelle per l'aria tranquilla l'uccisero: disse: Perdono; arde e cade, perché sì gran pianto e restò negli aperti occhi un grido nel concavo cielo sfavilla. portava due bambole in dono... Ritornava una rondine al tetto: Ora là, nella casa romita, l'uccisero: cadde tra spini: lo aspettano, aspettano in vano: ella aveva nel becco un insetto: egli immobile, attonito, addita la cena de' suoi rondinini. le bambole al cielo lontano Ora è là come in croce, che tende E tu, Cielo, dall'alto dei mondi quel verme a quel cielo lontano; sereni, infinito, immortale, e il suo nido è nell'ombra, che attende, Oh! d'un pianto di stelle lo inondi che pigola sempre più piano. quest'atomo opaco del Male! MORTE
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GIOVANNI PASCOLI X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto
Anche un uomo tornava al suo nido: di stelle per l'aria tranquilla l'uccisero: disse: Perdono; arde e cade, perché sì gran pianto e restò negli aperti occhi un grido nel concavo cielo sfavilla. portava due bambole in dono... Ritornava una rondine al tetto: Ora là, nella casa romita, l'uccisero: cadde tra spini: lo aspettano, aspettano in vano: ella aveva nel becco un insetto: egli immobile, attonito, addita la cena de' suoi rondinini. le bambole al cielo lontano Ora è là come in croce, che tende E tu, Cielo, dall'alto dei mondi quel verme a quel cielo lontano; sereni, infinito, immortale, e il suo nido è nell'ombra, che attende, Oh! d'un pianto di stelle lo inondi che pigola sempre più piano. quest'atomo opaco del Male! MORTE FAMIGLIA
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GIOVANNI PASCOLI X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto
Anche un uomo tornava al suo nido: di stelle per l'aria tranquilla l'uccisero: disse: Perdono; arde e cade, perché sì gran pianto e restò negli aperti occhi un grido nel concavo cielo sfavilla. portava due bambole in dono... Ritornava una rondine al tetto: Ora là, nella casa romita, l'uccisero: cadde tra spini: lo aspettano, aspettano in vano: ella aveva nel becco un insetto: egli immobile, attonito, addita la cena de' suoi rondinini. le bambole al cielo lontano Ora è là come in croce, che tende E tu, Cielo, dall'alto dei mondi quel verme a quel cielo lontano; sereni, infinito, immortale, e il suo nido è nell'ombra, che attende, Oh! d'un pianto di stelle lo inondi che pigola sempre più piano. quest'atomo opaco del Male! MORTE FAMIGLIA CIELO
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GIOVANNI PASCOLI 10 AGOSTO 1867 Assassinio di Ruggero Pascoli
Distruzione del “nido” 1887 ricostituzione del nido (1895: matrimonio di Ida)
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GIOVANNI PASCOLI X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto
Anche un uomo tornava al suo nido: di stelle per l'aria tranquilla l'uccisero: disse: Perdono; arde e cade, perché sì gran pianto e restò negli aperti occhi un grido nel concavo cielo sfavilla. portava due bambole in dono... Ritornava una rondine al tetto: Ora là, nella casa romita, l'uccisero: cadde tra spini: lo aspettano, aspettano in vano: ella aveva nel becco un insetto: egli immobile, attonito, addita la cena de' suoi rondinini. le bambole al cielo lontano Ora è là come in croce, che tende E tu, Cielo, dall'alto dei mondi quel verme a quel cielo lontano; sereni, infinito, immortale, e il suo nido è nell'ombra, che attende, Oh! d'un pianto di stelle lo inondi che pigola sempre più piano. quest'atomo opaco del Male!
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GIOVANNI PASCOLI X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto
Anche un uomo tornava al suo nido: di stelle per l'aria tranquilla l'uccisero: disse: Perdono; arde e cade, perché sì gran pianto e restò negli aperti occhi un grido nel concavo cielo sfavilla. portava due bambole in dono... Ritornava una rondine al tetto: Ora là, nella casa romita, l'uccisero: cadde tra spini: lo aspettano, aspettano in vano: ella aveva nel becco un insetto: egli immobile, attonito, addita la cena de' suoi rondinini. le bambole al cielo lontano Ora è là come in croce, che tende E tu, Cielo, dall'alto dei mondi quel verme a quel cielo lontano; sereni, infinito, immortale, e il suo nido è nell'ombra, che attende, Oh! d'un pianto di stelle lo inondi che pigola sempre più piano. quest'atomo opaco del Male!
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GIOVANNI PASCOLI X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto
Anche un uomo tornava al suo nido: di stelle per l'aria tranquilla l'uccisero: disse: Perdono; arde e cade, perché sì gran pianto e restò negli aperti occhi un grido nel concavo cielo sfavilla. portava due bambole in dono... Ritornava una rondine al tetto: Ora là, nella casa romita, l'uccisero: cadde tra spini: lo aspettano, aspettano in vano: ella aveva nel becco un insetto: egli immobile, attonito, addita la cena de' suoi rondinini. le bambole al cielo lontano Ora è là come in croce, che tende E tu, Cielo, dall'alto dei mondi quel verme a quel cielo lontano; sereni, infinito, immortale, e il suo nido è nell'ombra, che attende, Oh! d'un pianto di stelle lo inondi che pigola sempre più piano. quest'atomo opaco del Male!
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GIOVANNI PASCOLI TEMI PASCOLIANI - MORTE - NIDO FANCIULLINO - NATURA
- EROS STILE PLURILINGUISMO (da pregrammaticale a postgrammaticale) - SIMBOLISMO (FONOSIMBOLISMO)
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