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PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI Dalla teoria alla pratica Perugia 29 ottobre 2005.

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Presentazione sul tema: "PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI Dalla teoria alla pratica Perugia 29 ottobre 2005."— Transcript della presentazione:

1 PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI Dalla teoria alla pratica Perugia 29 ottobre 2005

2 La bonifica degli impianti idrici L’esperienza dell’A.O.S.Gerardo Dr. Gianluca Maria Lecchi Direttore Medico di Presidio

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4 1-trattamento rete idrica sanitaria Tutta l’acqua potabile, proveniente dalla rete dell’acquedotto ed alimentante la rete idrica (acqua fredda ed acqua calda sanitaria), sarà sottoposta ad un trattamento di filtrazione e di addolcimento per ridurre la durezza totale dell’acqua da 45°F a 15°F, in conformità ai parametri stabiliti dalle direttive CE sulle acque destinate al consumo umano (D.L. n° 236/1988 e D.L. n° 31/2001). Con tale trattamento sarà ridotta in modo drastico la formazione di depositi calcarei nelle unità di produzione dell’acqua calda e sulle superfici interne delle tubazioni di adduzione dell’acqua, con conseguente inibizione delle condizioni di crescita degli agenti patogeni.

5 2 –Trattamento primario produzione e generazione ClO2 Installazione di un produttore e generatore di biossido di cloro (ClO2) per la clorazione dell’acqua in ingresso dall’acquedotto municipale. Il dosaggio sarà effettuato a monte delle vasche di accumulo ed a valle del sistema di addolcimento sopra descritto. L’utilizzo del ClO2, in una realtà impiantistica estesa come quella del Nuovo Ospedale, potrà assicurare condizioni di ostilità alla crescita della Legionella e di altri agenti patogeni nei sistemi di accumulo dell’acqua potabile, nonché mantenere la qualità microbiologica dell’intera rete distributiva.

6 3-Ispezione,pulizia e sanificazione in continuo delle vasche

7 4-Sostituzione bollitori e scambiatori di calore (T>=60°) L’intervento riguarda la sostituzione dei produttori ad accumulo dell’acqua calda sanitaria del monoblocco ospedaliero, nonché di tutti gli organi di intercettazione e delle pompe di ricircolo della rete di distribuzione dell’acqua calda. I nuovi bollitori sono realizzati in acciaio inox AISI 316: l’utilizzo di questo materiale previene la formazione di ossidi di ferro sulla superficie interna dei contenitori. La capacità unitaria dei bollitori è stata ridotta da 5000 litri a 3000 litri, con conseguente diminuzione dei tempi di permanenza del fluido caldo all’interno dei serbatoi di accumulo.

8 5-Trattamento secondario ClO2 Considerato che il dosaggio sulla rete dell’acqua fredda può risultare insufficiente per garantire un residuo adeguato di Cl02, nel circuito dell’acqua calda sanitaria sono installati sistemi secondari di produzione e dosaggio di ClO2. Sono sottoposti al trattamento secondario solo i circuiti distributivi dell’acqua calda sanitaria che alimentano i reparti di degenza.

9 6-Manutenzione e ricambio rubinetteria e soffioni Eliminazione filtri rompigetto a maglia Sostituzione flessibili ed erogatori docce Interventi su rubinetterie,disincrostazioni e disinfezioni

10 7-Rifacimento completo rete idrica Il progetto preliminare per rendere corrispondente la dotazione di servizi igienici delle UU.OO. di degenza ai requisiti minimi stabiliti dal decreto n° 47/1997 è stato presentato nel mese di aprile 2002 alla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia. Gli interventi impiantistici comporteranno l’aggiornamento ed il rifacimento totale della rete distributiva idrico sanitaria, con vantaggi in termini strategici per la prevenzione di contaminazioni da Legionella: 1.limitata possibilità di creazione di nicchie biologiche per i microrganismi patogeni; 2.eliminazione di tratti terminali ciechi senza circolazione di acqua; 3.utilizzo di materiali che possano potenzialmente inibire la contaminazione.

11 8-Filtri assoluti UU.OO.alto rischio Ematologia pediatrica Ematologia adulti Neonatologia Malattie infettive

12 Trattamento aria Umidificazione a vapore di tutte le unità di trattamento dell’aria Da tre anni sono state rimosse tutte le sezioni di umidificazione adiabatica ad acqua ricircolante delle unità di trattamento dell’aria del P.O., con conseguente eliminazione delle situazioni di ristagno dell’acqua nelle bacinelle di raccolta. L’umidificazione dell’aria è, quindi, assicurata mediante lance distributrici alimentate con vapore a bassa pressione. Sostituzione delle unità di trattamento dell’aria Nell’agosto 2002 sono terminati i lavori di sostituzione delle unità di trattamento dell’aria, installate nelle sottocentrali del monoblocco ospedaliero e relative alle UU.OO. di degenza e di diagnostica centralizzata. Le nuove unità di trattamento dell’aria sono realizzate con materiali (peraluman) atti a prevenire la formazione di ossidi di ferro sulle superfici a contatto con l'aria da trattare o con la condensa generata nel processo di umidificazione invernale e/o deumidificazione estiva.

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