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Baudelaire Il Simbolismo.

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Presentazione sul tema: "Baudelaire Il Simbolismo."— Transcript della presentazione:

1 Baudelaire Il Simbolismo

2 Il Simbolismo (pagg. 13 e 14) Negli stessi anni in cui si sviluppa il Naturalismo si fa strada un altro movimento letterario i cui rappresentanti non condividono la stessa fiducia nella scienza e nel progresso: è il Simbolismo Il progresso materiale penalizza la vita interiore dell’individuo, allontana dai veri valori dell’esistenza Rottura tra poeta e società 1884: pubblicazione della raccolta poetica «I poeti maledetti» 1886: pubblicazione del Manifesto del Simbolismo

3 Il Simbolismo/2 Ne sono rappresentanti i poeti:
Paul Verlaine (leggi Verlen) Artur Rimbaud (leggi Rembò) Stéphane Mallarmé

4 Simbolismo: una nuova poetica
Concezione della poesia: poesia = rivelazione (per i simbolisti la realtà vera non è quella esterna, ma quella interiore – emozioni, stati d’animo – qualcosa di profondo e anche di misterioso che solo la poesia può cogliere) Ruolo del poeta: poeta = veggente (il poeta diventa rivelatore dell’ignoto, dell’inconscio) Rinnovamento espressione poetica: linguaggio simbolico (un elemento del mondo esterno, oggettivo, diventa simbolo di qualcosa di più profondo, soggettivo)

5 Charles Baudelaire (Parigi 1821 – 1867)

6 Charles Baudelaire (da pag. 76)
Maestro del Simbolismo sia per lo stile di vita disordinato, volutamente provocatorio, sia per la concezione nuova della poesia Primo intellettuale a prendere coscienza e a vivere la crisi dell’intellettuale, il conflitto tra l’artista e la società borghese - «Perdita d’aureola» Esperienza vissuta dolorosamente perché non ricercata, ma imposta da una società che non lo comprende Il poeta si sente emarginato, «esiliato», come esprime nella poesia L’albatro

7 L’albatro (analisi) L’albatro è un grande uccello marino, con le sue grandi ali è signore del cielo e del mare . . . . . . Ma quando gli equipaggi delle navi lo catturano, nello spazio limitato della nave il grande uccello, proprio a causa delle sue ali, diventa goffo e ridicolo e i marinai si divertono a schernirlo (1° scena – descrittiva- prime 3 strofe) Nell’ultima strofa il poeta si paragona all’albatro: il poeta ha le grandi della sua nobiltà spirituale, della sua sensibilità, della sua fantasia, ma proprio questo sua sensibilità è di ostacolo se deve vivere con gli altri.

8 L’ albatro E’ chiaro che nella lirica i marinai diventano il simbolo della società che ha come valori fondamentali l’utile, l’interesse, la produttività e non comprende e deride il poeta, considerandolo un essere inutile, improduttivo

9 Spleen Da questa condizione dolorosa deriva lo spleen che caratterizza la vita e la produzione del poeta Spleen è per Baudelaire un particolare stato d’animo, caratterizzato da disperazione, solitudine . . . Spleen è anche il titolo di una delle più note poesie de «I fiori del male» . . .

10 Spleen (analisi) L’occasione della poesia è una giornata di pioggia: da essa scaturisce una serie di immagini simboliche che – con il loro impatto violento - comunicano al lettore un senso di malessere profondo, di disgusto anche fisico (vd. l’immagine dei ragni) Gli elementi del mondo esterno trovano corrispondenza nell’interiorità del poeta: così, mentre la realtà esterna è caratterizzata da un cielo pesante, dalla luce nera dell’orizzonte, dalla pioggia che cade insistente evocando le sbarre di una prigione parallelamente, la realtà psicologica del poeta è contraddistinta da una Speranza che cerca inutilmente di dispiegare il suo volo e dall’Angoscia che pervade la mente del poeta come un ragno che intrappola nella sua reta i pensieri. (similitudine) + personificazione. (Speranza e Angoscia)

11 Spleen (analisi) L ’irrompere improvviso del suono delle campane non assume, in questa lirica, una funzione liberatoria o un significato lieto: esso, al contrario rappresenta l’esplosione dell’angoscia, anticipata dalla tensione dei versi precedenti. Nella breve strofa finale subentra una situazione affannosa, ma meno cupa: l’immagine del funerale silenzioso segna la vittoria dell’Angoscia sulla Speranza Il vessillo nero evoca la depressione in cui il poeta è caduto

12 Spleen (analisi) Sul piano formale la poesia è caratterizzata da un lungo periodo iniziale scandito da una serie di anafore (e quando …) che creano un ritmo incalzante e una situazione di attesa che esplode – anche sintatticamente - nella proposizione principale (furiosamente scattano campane) che è efficace come un grido. Tutto il linguaggio è simbolico (similitudini, metafore, anastrofe degli aggettivi) e sottolinea il senso di angoscia esistenziale.

13 Corrispondenze Conseguenza di tutto ciò è l’elaborazione di un nuovo concetto di poesia: La poesia non può essere fredda registrazione di una realtà esterna, ma rappresentazione dei sentimenti, degli stati d’animo del poeta, della sua vita interiore Esigenza di un nuovo linguaggio – simbolico – per cui ogni elemento del reale non è più fine a se stesso, ma diventa simbolo, mezzo indispensabile per tradurre una realtà astratta Per Baudelaire la realtà non è che una foresta di simboli di cui il poeta è il decifratore.

14 Il Decadentismo

15 Introduzione Il termine "Decadente" fu, in origine usato in senso dispregiativo, per indicare la produzione letteraria di fine ‘800, inizi ‘900 che già Benedetto Croce considerava priva di ideali e di valori, caratterizzata da un senso di impotenza e di sfiducia. In seguito ha perso i connotati negativi e indica solo una forma di cultura che si propagò dalla Francia in tutta Europa tra ‘800 e ‘900. (libro pag. 213 e seg.)

16 L’origine del nome E’ in un sonetto di Verlaine:
“Sono l'Impero alla fine della decadenza, che guarda passare i grandi Barbari bianchi” (indica la percezione di un’epoca ormai al tramonto, parallelamente a quello che era avvenuto per i romani della tarda età imperiale di fonte ai barbari)

17 Fu la critica benpensante francese a ricorrere per prima al termine decadente in senso spregiativo per indicare un gruppo di poeti ribelli (Rimbaud, Verlaine, Mallarmé = simbolismo) Questa etichetta fu assunta da quegli stessi intellettuali in senso positivo per indicare la loro volontà di diversità integrale rispetto alla società borghese e battezzarono Le Décadent una loro rivista in vita dal 1886.

18 Il contesto storico Di fatto l’epoca dell’ottimismo positivista stava ormai tramontando Ancora squilibri sociali Manifestazioni operaie represse - vd. Moti di Milano 1898

19 Conseguenze ideologiche
Queste situazioni mostrarono come si fosse ben lontani dall’ideale positivista di benessere diffuso e generalizzato, il benessere dei paesi europei si era potuto ottenere grazie allo sfruttamento delle risorse di altre classi sociali e altre popolazioni, in base all’unico principio riconosciuto come valido, “il principio del più forte” La scienza produce anche sofferenze e strumenti di morte

20 La nascita del pensiero decadente
L’idea borghese è solo quella della conquista del potere politico ed economico Permangono forti squilibri sociali Gli intellettuali sono inascoltati (già Baudelaire) e percepiscono di vivere un’epoca di crisi profonda dell’intera cultura europea – crisi delle certezze

21 Il 1905: tre fatti rilevanti
Guerra russo-giapponese: l’Europa non è il centro della civiltà Pubblicazione Elettrodinamica dei corpi in movimento di A. Einstein: l’uomo non è il centro dell’Universo Pubblicazione Tre saggi sulla teoria sessuale di S. Freud: la ragione non è il centro dell’uomo (fotocopia)

22 Freud Ulteriore spinta verso l’affermazione dell’irrazionale
Scoperta dell’inconscio che determina il nostro agire anche se la coscienza e le regole sociali cercano di nasconderlo (libro pag. 370)

23 Freud e la nascita della psicanalisi
Studia le malattie mentali Scopre una zona oscura dell’attività psichica: l’inconscio Compito dell’analista è decodificare l’inconscio (sogni,lapsus, atti mancati) La ragione non è più la forza trainante dell’uomo, ma solo una delle sue componenti

24 Una psiche su tre livelli
Es: pulsioni e istinti profondi, paure e traumi che la coscienza non ha accettato e ha censurato (rimosso) Super – Io: insieme delle norme morali, insegnamenti impartiti fin dall’infanzia Io: è la parte cosciente; media tra Es e Super – Io, mira a raggiungere un equilibrio con l’ambiente Mancato equilibrio fra questi 3 livelli = nevrosi

25 Nietzsche (“Così parlò Zarathustra”)
La “morte di Dio” ovvero la fine del sistema di valori e di ideali che aveva caratterizzato la cultura europea e cristiana Affermazione del superuomo lettura pag. 217 e seg.

26 L’intellettuale decadente
Il dualismo Gli intellettuali: si allontanano da questa società conflittuale, si creano un mondo irrazionale, onirico, spirituale, estetico, raffinato. La Borghesia: Coi suoi nuovi disvalori: il potere, la ricchezza, trascura l’arte, il buon gusto, la cultura, la spiritualità. L’importante è apparire

27 Gli inizi 1883 I poeti maledetti – Verlaine, Rimbaud, Mallarmée Compare il nuovo intellettuale irrazionale, simbolista, “veggente”, isolato dalla società 1890 Oscar Wilde – A picture of Dorian Gray il rifiuto del conformismo e il rifugio in una vita di bellezza e di piacere 1889 D’Annunzio – Il Piacere riprende gli stessi temi ed è il primo romanzo antinaturalista italiano

28 Temi principali Rifiuto del metodo scientifico Irrazionalità
Forte individualismo Arte anti-naturalistica Ricerca della bellezza pag. 219

29 La fuga La fuga viaggi droghe droghe L’estetismo La campagna
Rimbaud e I suoi viaggi in Africa, l’oriente I viaggi immaginari e simbolici (le bateau ivre) O.Wilde, “fare della proria vita un’opera d’arte”,D’An- nunzio e la sua villa a Gardone, e I suoi gesti “belli”quanto inutili Il rifugiarsi nelle “piccole cose” dei Crepuscolari, la provincia di Gozzano, la campagna di Pascoli Baudelaire e l’uso dell’assenzio.

30 Il Decadentismo in Italia
La durata Gli autori L’inizio In ritardo rispetto al resto d’Europa, per la presenza del Verismo e per il provincialismo della cultura italica Precursori gli Scapigliati Fu però + lungo che in altri paesi e finì solo con la seconda g.m. Riguardò la poesia, ma anche il teatro e la narrativa D’Annunzio e Pascoli all’inizio. Poi Pirandello, Svevo, Ungaretti e Montale e il primo Quasimodo

31 Come cambia il pensiero (per riassumere)
900 (Decadentismo): Entrano in crisi i valori sostenuti fino ad adesso La scienza mostra i suoi limiti Gli scrittori si rendono conto che non sono in grado di rappresentare la realtà nè di modificarla. Si favorisce la ricerca spirituale ed interiore L'eroe decadente si chiude in se stesso, ascolta le voci interiori e le folgorazione che lo portano a trovare le famose "correspondances", le corrispondenze che collegano in modo misterioso tutte le cose. La realtà non è conoscibile con la ragione, perchè la vera essenza del mondo si trova al di là della realtà sensibile 800 (Positivismo): Valori predominanti: governo liberale, religione, popolo, convivenza civile La scienza: può risolvere tutti I problemi dell’essere umano (gli interrogativi umani) Gli scrittori: credono di poter interpretare `il reale’ ciò che è reale, concreto, sperimentale, è positivo; ciò che è utile, efficace, produttivo è positivo

32 Come cambia la produzione letteraria
Nel ‘900 (Decadentismo): La realtà dietro le apparenze non può essere fissata in una forma La funzione dell’uomo e dello scrittore è spingere lo sguardo oltre la superficie dei fenomeni, oltre le apparenze sensibili Nell’800 (Positivismo): La realtà può essere “fotografata” Romanzo: documento umano Riduzione positivistica del narratore a neutro ed impassibile registratore di eventi

33 I vari aspetti del Decadentismo
Grazie alla natura stessa del decadentismo, connesso alle tematiche della vita interiore e del mistero, questo movimento diede origine a diverse correnti o poetiche: Simbolismo Estetismo e superomismo Espressionismo (arte)

34 Cos'é l' Espressionismo L'Espressionismo è una corrente artistica, ricca di contenuti sociali e drammatici, che nasce attorno al 1905 in Francia con i Fauves, (le Belve) ed in Germania con il gruppo Die Brücke. (Il Ponte) In pittura l'Espressionismo è una evoluzione dell'Impressionismo e le differenze tra i due movimenti sono sostanziali e profonde, ma non di natura tecnica di esecuzione.

35 L’Impressionismo è legato alla realtà esteriore cogliendone gli effetti luministici e coloristici che rendono piacevole e interessante uno sguardo sul mondo esterno. Invece l'Espressionismo, rifiuta il concetto di una pittura tesa al piacere del senso della vista, spostando la visione dall’occhio all’interiorità più profonda dell’animo umano. L’Impressionismo ha un atteggiamento positivo nei confronti della vita, rappresentando il bello e la gioia di vivere, mentre l'atteggiamento dell’Espressionismo è invece profondamente drammatico, espresso attraverso la violenza cromatica e la deformazione caricaturale

36 Espressionismo di Munch
Il pittore più espressionista fra gli espressionisti è certamente Eduard Munch, dalla personalità artistica ispirata, oppresso dalla convinzione che sull'umanità pesi un destino tragico e ineluttabile. L'artista quando guarda dentro di sé trova l’angoscia, se guarda dentro gli altri vede la bruttura mascherata dall’ipocrisia borghese.

37 Eduard Munch - The scream 1893
L‘Urlo è il più celebre quadro di Munch ed, in assoluto, uno dei più famosi dell'espressionismo nordico. In esso e' condensato tutto il rapporto angoscioso che l'artista Munch avverte nei confronti della vita.  

38 Lo spunto del quadro, l'urlo, lo troviamo descritto nel suo diario: "Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue, mi fermai, mi appoggiai stanco morto a un recinto sul fiordo nerazzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura."  


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