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PubblicatoEnzio Bellini Modificato 10 anni fa
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Prof.ssa Elisa Giomi Elisa.giomi@unisi.it
Sociologia della Comunicazione e dei Media II modulo Lezione IV – 7 maggio 2014 Prof.ssa Elisa Giomi
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Prova intermedia Necessariamente 26 maggio perché fino a parte sul giornalismo (lun 19 maggio) Mer 21 e ven 23 CMC con Elia Cornelio Mari (non incluso in prova) fine settimana per ripasso – 26 prova. Se ven 23 no tempo ripasso… in Aula B. Prenotarsi please! Appello 9 giugno aula 356 23 giugno aula 356 8 luglio aula 356
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Ricerca empirica in psicologia
Carl Hovland (1949) Da S-R a S-VI-R Variabili intervenienti mediano l’impatto dei messaggi/stimoli: Variabili sociodemografiche Atteggiamenti e opinioni preesistenti Processi psicologici individuali (interesse, esposizione, memorizzazione selettiva) Ancora attuale: l’influenza delle variabili nella nostra risposta a due spot e=player_embedded
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New Zealand’s Advertising Standards Complaints Board riceve 71 lamentele e l’Australia’s Advertising Standards Board Perché? In entrambi I casi il problema è ‘underage practice’. Australia lo bandisce perché ‘depicted a driving practice that was in breachof the law’…influenza della variabile nazional-culturale?! …anche influenza della costruzione del significato negli scambi interpersonali… ..vs. idea di individui isolati
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Ricerca empirica in sociologia
Amministrativa: commissionata da aziende, partiti, amministrazioni pubbliche Ricerche che guardano a comunicazione ancora come strumento di persuasione e consenso Incentrate sulle campagne (politiche, pubblicitarie) e interessate a massimizzarne gli effetti Campagne interessanti anche per gli studiosi perché coerente con loro nozione di effetti 1944, Lazarsfeld, Berelson, Gaudet, The people's choice. How the voters make up their mind in a Presidential Campaign 1955, Lazarsfeld e Katz, Personal influence. The role played by the individuals in mass communication flow
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1944, The People's Choice Ricerca condotta sulla campagna presidenziale del 1940 (Willkie vs. Roosvelt) Misurare effetti comunicazione (comunicazione come trasmissione, ma getta le basi del suo superamento) Effetti radio e stampa su decisioni di voto in Ohio: 53% rafforza opinioni pregresse; 26% passa da indecisione a scelta o viceversa Solo nel 5% dei casi c’è conversione Emerge rilevanza dei contatti personali (più influenti delle comunicazioni di massa nelle decisioni di voto): riscoperta “gruppo primario” Emerge correlazione tra interesse per campagna elettorale e esposizione ai media
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1944, The People's Choice Perché queste evidenze iniziano a mettere in crisi assunti teoria ipodermica e modello “asimmetrico” della comunicazione teorizzato da Lasswell con 5 W? Solo 5% conversione: no media onnipotenti come in ago ipodemico Rilevanza dei contatti personali vs. idea “individui isolati” entro il pubblico Correlazione interesse/esposizione: “barriere” che gli individui possono frapporre tra sé e la comunicazione mediale (variabile interveniente: “esposizione selettiva”) Vs idea pubblico passivo e uniformità ricezione
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1955, Personal Influence Riprende ricerca 1948 (contatti personali più influenti dei media) Studia opinion leaders (loro rapporto con altri soggetti e loro consumo mediale) Leader di opinione no per parametri socio-economici ma perché più esposti ai media e più competenti Agiscono come “cancelli” della comunicazione mediale No flusso unico…
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1955, Personal Influence Flusso della comunicazione in due steps
Fonti autorevoli nella scelta anche dei media (selettività pubblico)
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Ricerca empirica apre a “Paradigma effetti limitati”: 1960, Joseph Klapper, Gli effetti della comunicazione di massa Cita ricerche 1944 e 1955: “i media non hanno il potere di cambiare le opinioni degli individui, solo il potere di rafforzare opinioni già esistenti” Paradigma effetti limitati sarà giudicato affrettato: tendenza a esaltare risultati di queste ricerche, molto ben accetti…perché? Vs. effetti strapotenti media e vs. società di massa Coerente con idea società americana sana, dotata di meccanismi integrativi, basata su libertà individuo e partecipazione Influenza dello struttural-funzionalismo, teoria sociologica dominante in USA nei ’40 e ’50
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Struttural-funzionalismo (Talcott Parsons, prima metà Novecento)
Società come sistema costituito da sotto-componenti interrelate Sistema tende alla stabilità, ha bisogni e funzioni (Durkheim) Sistema biologico; sistema della personalità; della società; della cultura Diverse funzioni per ciascuno Sistema cultura: mantenimento delle strutture latenti (latency) = il “dover essere”. introiettate dagli individui = orientano l'azione in direzioni funzionali all’equilibrio del sistema dimensione agire individuale (egoistico e destabilizzante) vs. strutturale (=fonte di stabilità) Perché “latenti”? Cultura “data per scontata” = istinto naturale
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Struttural-funzionalismo (Talcott Parsons, prima metà Novecento)
Cultura “normativa”
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