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2. Mercati, benessere e equità
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L’approccio così detto Law & Economics
Integrazione economia e diritto Razionalità comportamenti individuali Efficienza congruenza dei mezzi rispetto ai fini Razionalità individui come attori strategici Efficienza perseguimento dei fini con i mezzi più economici Efficienza ed equità in economia e in diritto: trade-off e compatibilità
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La razionalità individuale è frutto di un postulato
L’agente economico ha preferenze coerenti prevede le conseguenze delle proprie strategie valuta sulla base di queste adotta la scelta migliore Beneficio dell’azione - Costo dell’azione Max Beneficio marginale = costo marginale
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Razionalità del consumatore
Preferenze Utilità: U Scelta dei beni Vincolo di bilancio: Max U Domanda individuale dei beni in funzione dei prezzi e del reddito
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Razionalità del produttore 1
Funzione di produzione: Tecnologia 1. Scelta delle tecniche produttivie Vincolo di produzione: Min Costi
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Razionalità del produttore 2
2. Scelta della quantità di produzione Max Profitto Offerta individuale di impresa in funzione dei prezzi dei fattori e dell’output
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Razionalità di un operatore pubblico
Scelta delle tecniche per fornire una quantità data di un servizio pubblico Max Benessere sociale Offerta del servizio di fronte ad una domanda in assenza di un ruolo regolatore dei prezzi SPESA PUBBLICA
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Uno sguardo alle teorie sul benessere: economia e filosofia
Economia del Benessere Benessere e mercato Funzioni del Benessere e filosofia politica Benessere e diritti
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Categorie concettuali base e teorie
Efficienza e Equità Garanzia dei diritti fondamentali Economia non benesserista Economia del benessere Filosofia individualistica Visione non organicistica della società Principio di efficienza
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Efficienza allocativa (paretiana) e ottimo sociale
Allocazione che impiega le risorse disponibili in modo razionale, utilizzando totalmente i fattori produttivi, le tecniche disponibili e venendo incontro alla domanda che proviene dalla collettività Da tale allocazione non ci può allontanare per favorire individui o classi sociali senza dover nel contempo sfavorire qualcun altro. Ottimo sociale: Allocazione che è allo stesso tempo efficiente ed equa, secondo i giudizi di valori espressi nella Costituzione
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Condizioni di efficienza paretiana
Efficienza nello scambio (il consumo di beni tra gli individui) Efficienza nella produzione (l’impiego dei fattori produttivi nelle imprese) Efficienza del sistema economico (il livello e la composizione della produzione di beni) Uguaglianza tra valutazione marginale individuale e costo di opportunità sociale
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Condizioni di ottima distribuzione
I redditi e la ricchezza sono non solo massimizzati secondo un determinato indice sintetico (esempio PIL) ma anche distribuiti in modo che rispettare il peso sociale attribuito alle categorie di beneficiari La distribuzione si valuta in relazione al valore sociale di 1 € trasferito alle categorie di beneficiari
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U2 A U1 A = ottimo sociale Allocazioni “Feasible”
Frontiera delle possibilità di utilità U2 Curva di indifferenza sociale W(U1,U2)=cost. Allocazioni “Feasible” A U1 A = ottimo sociale
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(ma questo non è tutto….)
Benessere e mercato Equilibrio di concorrenza numerosi agenti price-takers, perfetta informazione, mercati completi, perfetta mobilità dei fattori produttivi EFFICIENZA PARETIANA Il mercato in questa accezione consegue requisiti di razionalità e compatibilità e quindi benessere aggregato (ma questo non è tutto….)
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Benessere, mercato e redistribuzione
Qualunque allocazione Pareto-efficiente (in particolare l’ottimo sociale, detto FIRST BEST) può essere raggiunta lasciando operare la concorrenza perfetta e redistribuendo opportunamente le risorse iniziali. Il “paradigma della separazione” Efficienza mercato di Concorrenza perfetta Equità redistribuzione ottimale Il “fallimento del paradigma: Redistribuzione e distorsione degli strumenti impiegati (tassazione, trade-off efficienza- equità)
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La funzione del benessere i fondamenti etici della politica economica e sociale: l’utilitarismo di Bentham Il benessere sociale è la somma delle utilità individuali: W=U1+U2 Gli individui sono concepiti come “macchine di produzione di benessere” Se gli individui sono uguali in tutto tranne che nel reddito, il principio dell’utilità marginale del reddito decrescente implica la soluzione egalitaria Individui eterogenei paradossi: non c’è una specifica avversione sociale alla disuguaglianza
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La funzione del benessere i fondamenti etici della politica economica e sociale: la soluzione egalitaria, Rousseau e Marx L’uguaglianza prima di tutto : W=U1=U2 Anche a costo di una riduzione di PIL La violazione del criterio di Pareto: l’unanimità dei cittadini non può “bloccare” una soluzione egalitaria se pur a tutti dispreferita rispetto ad un’allocazione che comporta un certo grado di disuguaglianza
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La funzione del benessere i fondamenti etici della politica economica e sociale: “La teoria della giustizia”, Rawls I Beni primari: la libertà… Il Principio di differenza: W=Min [U1,,U2] I meno fortunati sono “dittatori posizionali” La disuguaglianza può essere desiderabile se consente di favorire i “poveri” e gli ultimi del ranking sociale
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Garanzia di diritti e Beni meritori
DIRITTI Tutelati (a livello costituzionale) Libertà come bene lessicografico Giustizia (Codice penale, Codice civile) Uguaglianza delle opportunità (“accesso” a livelli minimi) Beni meritori: W=W(U1,U2,z), Il valore sociale è indipendente dai livelli di utilità individuale (non welfarismo) Le nozioni di equità conseguenziale ed equità procedurale
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Well-being individuale ed equità (Amartya Sen)
L’allargamento degli spazi della libertà Autodeterminazione Possibilità di scelta di del proprio “piano” di vita - Funzionamenti - Capacità Welfarismo esteso:
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BENESSERE E POLITICHE in teoria
Politiche per l’efficienza le correzioni dei fallimenti del mercato I fallimenti del mercato: Potere di mercato Esternalità e Beni pubblici Informazione imperfetta Politiche redistributive equità verticale (riduzione delle disuguaglianze), equità orizzontale, uguaglianza delle opportunità accesso a beni e servizi
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Domande fondamentali Perché il mkt non sempre riesce a raggiungere equilibri efficienti? Quali sono le motivazioni di efficienza che giustificano un intervento pubblico? Quali sono le motivazioni di equità che giustificano un intervento pubblico?
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Tipologie di mercati Mercati dei beni Mercati dei servizi
Mercati del fattori Mercati finanziari e assicurativi Mercati istantanei e a termine Mercati e incertezza
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Diritti di proprietà ed esecuzione dei contratti
Necessari perché l’economia di mkt possa funzionare. Esempi: - assenza di proprietà privata: sfruttamento eccessivo della terra no risparmi e investimenti - assenza della garanzia che i contratti siano rispettati: no mkt finanziari
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Motivazioni di efficienza (I° TFEB): 1. Assenza di concorrenza perfetta
Imprese e consumatori non si comportano da price taker no P.E. Monopolio Oligopolio Concorrenza monopolistica Monopolio naturale Presenza di brevetti price-making
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Legislazione e istituzioni ANTITRUST
L’esistenza di potere di mercato impedisce lo sviluppo di scambi che avvantaggiano gli agenti I consumatori potrebbero proporre al monopolista un risarcimento pari alla rendita perduta per indurlo a produrre prezzo pari al CM. La nuova situazione sarebbe Pareto-improving rispetto all’equilibrio monopolistico: per il monopolista il passaggio sarebbe indifferente, mentre per i consumatori ci sarebbe comunque un guadagno. Perché questo accordo non si perfeziona? Assenza di contesto istituzionale Costi di transazione Comportamenti free-rider Legislazione e istituzioni ANTITRUST promozione e tutela della concorrenza
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I benefici sociali della concorrenza e i motivi della tutela
La nozione di concorrenza come contendibilità e rivalità: la “pressione determina: Aumento dell’efficienza interna delle imprese (minimizzazione dei costi) Aumento dell’efficienza allocativa (prezzi in linea con i costi marginali) Estrazione della rendita da potere di mercato Aumenta l’efficienza della configurazione industriale (del settore e dell’industria)
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2. Beni pubblici Soddisfano due proprietà: Non escludibilità
Non rivalità (CM di un beneficiario aggiuntivo = 0) I beni pubblici non sono offerti dal mkt o lo sono in quantità insufficienti Intervento pubblico
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3. Esternalità Intervento pubblico
Si verifica quando un soggetto compie un’azione che ha effetti su un altro soggetto, senza che quest’ultimo paghi o riceva un indennizzo per tali effetti. E. negative sovraproduzione dell’attività generatrice dell’esternalità. E. positive sottoproduzione dell’attività generatrice dell’esternalità. Intervento pubblico
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4. Mercati incompleti Si verificano quando il mercato non offre un bene o servizio nonostante il suo costo di produzione sia inferiore al prezzo che i consumatori sarebbe disponibili a pagare. Mercati delle assicurazioni e dei capitali. Perché? - costi di transazione elevati - Investimenti in innovazione insufficienti - Asimmetrie informative (selezione avversa) • mkt complementari (PVS)
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5. Imperfetta informazione
L’informazione è per molti aspetti un bene pubblico offerta inadeguata da parte del mkt. Esempi: - sanità - ricerca e sviluppo
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Motivazioni di equità Giustificano un intervento pubblico anche se il mkt è in grado di raggiungere un equilibrio P.E. Ma Quali sono le nozioni “economiche” dell’equità? Ci sono elementi per pensare che l’equità confligga con l’efficienza?
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