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Come costruire un team di successo
Essere Manager: Come costruire un team di successo
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“Un uomo con la fede è uguale a un gruppo di 90 persone che ha solo interessi”
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Come realizzare i nostri sogni?
Averne uno preciso e dettagliato
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Quali sono le tue mete Scrivi una descrizione precisa di una determinata scena che al momento non esiste, ma che desideri realizzare da qui a 5 anni
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Ecco chi l’ha fatto prima di te
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Il sogno di Mirko Tra 5 anni vorrei un’azienda più organizzata con un gruppo di 6 formatori che lavorano per me e che facciano 3 corsi a testa al mese per la mia azienda. Uno per ogni regione che ho preso come riferimento. Io mi limiterei a solo 2 corsi al mese potendomi dedicare a i miei studi e a creare sempre nuovi protocolli formativi e a pensare di far crescere l’azienda. Vorrei trovare un agriturismo, prenderlo in gestione e organizzare meeting sull’autostima dove le persone possono venire a ritrovare il piacere di vivere.
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NOI SIAMO LE NOSTRE IDEE
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In qualsiasi area della vita dove non eccelliamo abbiamo delle idee che ci limitano
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risultati azioni idee
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A OGNI RICHIESTA MI ARRABBIO
I MIEI CLIENTI PENSANO CHE SONO SCONTROSA I CLIENTI MI CONSIDERANO UNA PERSONA GENTILE A OGNI RICHIESTA MI ARRABBIO CERCO DI ACCONTENTARLI IN TUTTO I CLIENTI SONO TUTTI VIZIATI E ARROGANTI IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE
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QUAL’E’ L’IDEA RIGUARDO AI TUOI DIPENDENTI? COMINCIAMO A CAMBIARE?
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Quale problema hai nel gestire i dipendenti?
Non fanno quello che gli dico Non comprendono che devono migliorare il loro lavoro Non sono motivate Non portano a termine i lavori assegnati Non riescono a creare un clima sereno
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NON HAI IL CONTROLLO DEL TUO PERSONALE
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Cominciamo a prenderci la responsabilità se vogliamo chiamarci responsabili
Facciamolo!
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Come mi sento quando non ho controllo
Arrabbiato Demotivato Frustrato Insoddisfatto Ansioso Preoccupato
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Decidi se sei causa o effetto
Essere effetto Non controllo le situazioni Mi lamento Non riesco a risolvere Essere Causa Risolvo Conosco Comunico Agisco
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Se ci sentiamo effetto dei collaboratori sono loro che ci controllano
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La causatività é contaggiosa
“Ma tu non hai capito niente, guarda qui che casino stai facendo” “ Mi sa che non sei tu che non hai capito, ma sono io che ti ho spiegato male”
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Auto-determinato Scala causatività Altrui determinato
Tutto è determinato da altri Niente è causa mia Auto-determinato Molto dipende da me, ma non posso comandare sugli altri
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Conoscenza Piramide del controllo Responsabilità Controllo
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Dice Ken Blanchard “Autore di One minute manager”
Se vuoi sapere perché i tuoi collaboratori non lavorano bene, fermati un attimo, vai di fronte allo specchio e guarda. Nella maggior parte dei casi, la causa più grande del problema ti sta guardando dritta negli occhi
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Essere Leader Riconoscere il problema Riconoscere la causatività Acquisire la conoscenza Agire per risolvere
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MA PER ESSERE LEADER DEVO SENTIRMI UN LEADER
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Il metodo più importante?...
Non perdere la positività Avere una costante e buona carica positiva
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Quando un vostro dipendente non fa quello che gli avete chiesto come reagite?
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SCALA DEL TONO EMOZIONALE
ENTUSIASMO (TUTTO E’ POSSIBILE) ALLEGRO (QUASI TUTTO E’ POSSIBILE) LOGICO (FACCIO SOLO CIO’ CHE HA FUNZIONATO) NOIA (MA PERCHE’ FARLO) ANTAGONISMO ( IO VINCO SE LUI PERDE) COLLERA (POSSIBILE SE LO ABBATTO) ANSIA (LE COSE NUOVE PORTANO PROBLEMI) AFFLIZIONE (NULLA E’ POSSIBILE) APATIA ( SENZA EMOZIONI)
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“Ah, certo l’ho formato io!!!”
Antagonista Tende a considerarsi in gara con i propri collaboratori Focalizza l’attenzione su quanto è bravo lui “Ah, certo l’ho formato io!!!” Mette in evidenza le lacune del dipendente poiché se è bravo potrebbe superarlo
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La comunicazione in azienda sarà sempre dall’alto verso il basso Un manager così è positivo con collaboratori alle prime armi, ma davanti a persone capaci tenderà a schiacciarli e demotivarli
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Manager contrariato Atteggiamento critico e accusatorio
Quando qualcosa viene fatta bene lo considera un dovere che non merita un elogio Diffidente e sospettoso nei confronti dei dipendenti
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RISULTATO DI QUESTO COMPORTAMENTO
Collaboratori fanno le cose solo per paura e senza motivazione Collaboratori diventano meri esecutori senza iniziativa Persone che fanno errori per colpa della paura Turnover delle persone positive
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A cosa si rinuncia Accesso alle vere idee dei collaboratori
Mancanza di iniziativa
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L’allegria e il buon umore del manager costituiscono il bene strumentale più importante dell’azienda Con un grammo di allegria si ottiene di più dalle persone che non con una tonnellata di critiche e discorsi seri
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DEVI RITROVARE LE TUE METE CONDIVIDILE CON I TUOI IMPIEGATI
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TRATTA I TUOI DIPENDENTI COME I TUOI CLIENTI SOLO ALLORA AVRAI UN PERSONALE CHE TI REGALA BRACCIA TESTA CUORE
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QUAL E’ LO SCOPO DELLA TUA ATTIVITA’. IN CHE DIREZIONE VUOI ANDARE
QUAL E’ LO SCOPO DELLA TUA ATTIVITA’? IN CHE DIREZIONE VUOI ANDARE? COMUNICALO E DAI UNA META AI TUOI DIPENDENTI
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PER DEFINIZIONE UN GRUPPO E’ COMPOSTO DA PERSONE CHE HANNO LA STESSA META DEVI CONDIVIDERE LO SCOPO = COSA VOGLIO LO SCOPO ETICO = COME LO VOGLIO MOTIVAZIONE = PERCHE’
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COSA INTENDI REALIZZARE DA QUI A 6 MESI?
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QUALI SONO I VANTAGGI CHE OTTERRA’ CHI TI AIUTERA’ A REALIZZARE QUESTA META’?
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QUAL E’ LO SCOPO DEI TUOI COLLABORATORI COSA VOGLIONO REALIZZARE NELLA VITA AIUTALI A REALIZZARE I LORO SOGNI
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COSA MOTIVA I DIPENDENTI?
PERSONALMENTE VADO MATTO PER LE FRAGOLE CON LA PANNA, MA NON SO PER QUALE STRANA RAGIONE, I PESCI PREFERISCONO I VERMI Dale Carnige
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Domande importanti Cosa cerchi in un lavoro?
Come fai a sapere di aver successo in qualcosa? Parlami della tua esperienza di lavoro preferita? Cosa ha reso questa esperienza positiva?
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Conosciamo i valori dei nostri dipendenti? Valori professionali
Piacere Serenità Distanza Fiducia/stima Denaro Orari Professionalità Crescita Stimoli/ cambiamento Messa in regola Ambiente / arredamento Sicurezza nel futuro Autonomia
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CONOSCERE I VALORI POSITIVI CHE COSA CONTA PER TE DI PIU’ NELLA VITA?
SICUREZZA SUCCESSO COMODITA’ PASSIONE LIBERTA’ POTERE ONESTA’ ALLEGRIA IMPARARE/CRESCERE REALIZZARSI CONTRIBUIRE SALUTE AMORE
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Basta lo stipendio? Lo stesso stipendio viene offerto da altre aziende
Non si hanno più necessità impellenti Lo stipendio viene visto come diritto
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Il dipendente è un cliente
Interno Dobbiamo vendere il lavoro al dipendente
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La prima regola della vendita?
Capire le esigenze del cliente
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COSA TI MOTIVA DI PIU’ COMPRENSIONE E INTERESSE VERSO I PROBLEMI PERSONALI BUON LIVELLO SALARIALE PIENO APPREZZAMENTO PER IL LAVORO SVOLTO SENTIRSI COINVOLTI NEI PROBLEMI DEL LAVORO LAVORO INTERESSANTE BUONE CONDIZIONI DI LAVORO UNA DISCIPLINA NON OPPRIMENTE LEALTA’ DELLA DIREZIONE VERSO I LAVORATORI PROMOZIONI E CRESCITA INSIEME NELL’AZIENDA SICUREZZA DEL POSTO DI LAVORO
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Ecco come hanno risposto
Pieno apprezzamento per il lavoro svolto Cerco sempre di notare quello che fanno male per aiutarli a migliorare. Fare le cose fatte bene è un loro compito, è scontato
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Le idee che ci bloccano “Quando io facevo il dipendente mi comportavo in modo diverso. Non capisco come mai lei abbia bisogno di tutte queste cose per lavorare. Io, ai miei tempi, non ne avevo bisogno” Se il collaboratore avesse le nostre stesse capacità di automotivazione oggi sarebbe un nostro concorrente
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Altra idea sbagliata “I buoni risultati dei collaboratori sono scontati. Perché mai dovrei dire bravo ad una persona che semplicemente fa il lavoro per la quale è pagata?” “ Un lavoro facile per noi, per un’altra persona potrebbe essere difficile”
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Ma quando sbagliano quindi?
Il dipendente cerca nel datore di lavoro un bravo allenatore che lo migliori Questo non vuol dire fare il lavoro per lui, ma dargli i consigli giusti finché non sarà lui a fare un buon lavoro
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Questa sarà la nostra vera vittoria
Aiutiamo a far vincere i nostri collaboratori . Questa sarà la nostra vera vittoria
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Al secondo posto Sentirsi coinvolti nei problemi del lavoro Se devo remare per te mi devi dire dove siamo e dove andiamo Prendiamo la responsabilità solo dopo essere informati
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Cosa dobbiamo fare? Fare riunioni Mostrare le statistiche
Premiare il buon lavoro e il buon impegno
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Comprensione e interesse verso i problemi personali
Terzo posto Comprensione e interesse verso i problemi personali ( Vero interesse per lui come persona)
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Ma… Conosciamo le mete e le ambizioni dei nostri collaboratori?
Facciamo caso alle loro emozioni e problematiche?
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PIENO APPREZZAMENTO PER IL LAVORO SVOLTO
SENTIRSI COINVOLTI NEI PROBLEMI DEL LAVORO COMPRENSIONE E INTERESSE VERSO I PROBLEMI PERSONALI BUON LIVELLO SALARIALE SICUREZZA DEL POSTO DI LAVORO LAVORO INTERESSANTE PROMOZIONI E CRESCITA INSIEME NELL’AZIENDA LEALTA’ DELLA DIREZIONE VERSO I LAVORATORI BUONE CONDIZIONI DI LAVORO UNA DISCIPLINA NON OPPRIMENTE
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PACCHETTO RETRIBUTIVO ATTESO
RETRIBUZIONE TANGIBILE STIPENDIO INCENTIVI SPAZI/ATTREZZATURE RETRIBUZIONE INTANGIBILE PIENO APPREZZAMENTO PER IL LAVORO SVOLTO COINVOLGIMENTO NEI PROBLEMI DEL LAVORO INTERESSE PER LUI COME PERSONA
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GESTIONE DEL TEMPO
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Ma come gestisco il mio tempo?
Se avessi tanto tempo a disposizione cosa farei per la mia azienda?
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Ma ricordate che oggi si corre
L’imprenditore deve essere capace di gestire il presente e pianificare il futuro
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Come gestire il nostro tempo
Importante Importante U R G E N T Quadrante 1 Manager mediocre Quadrante 2 Manager vincente Quadrante 3 Quadrante 4 Non urgente Non importante Non importante
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Quadrante 2 Formare il personale Motivare il personale Pianificare
Organizzare Sviluppare nuove opportunità Consolidare relazioni importanti Attività preventive Dedicarsi alla famiglia
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Come gestire il tempo Fissiamo tutto in agenda identificando quanto tempo al giorno devo dedicare al quadrante 2 Non farsi schiacciare dal quadrante 3 Non cedere assolutamente: rimandare un’urgenza di qualche ora non fa crollare il mondo Dedicarsi attentamente e senza distrazioni
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Esercitiamoci Per ogni area del quadrante 2 scegliere quali sono i nostri obiettivi nello specifico Prendete la vostra agenda e cominciate a programmare quando dedicarvi a queste cose (ricordate che una volta scritte queste date sono inviolabili) Su 8 ore lavorative 2 devono essere dedicate al quadrante 2
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Ecco cosa porterà il quadrante 2
Se ho dei collaboratori che non vendono domiciliari e pacchetti Se ho estetiste che non crescono professionalmente Se ho pochi clienti e devo pensare a come farli entrare Se da tempo cerco un nuovo trattamento, una nuova linea Se da tempo voglio fare una domanda per un prestito Ecc…
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Come far sposare la meta aziendale
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Sposare la meta aziendale
= Sentire l’azienda mia
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Cosa serve per desiderare di sposare le mete aziendali
LA PERSONA DEVE AVERE LA POSSIBILITA’ DI TRIONFARE
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TRIONFARE ECCELLERE RICEVERE APPREZZAMENTI LASCIARE IL SEGNO
DIMOSTRARE LA PROPRIA UNICITA’
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SCARSE COMPETENZE BUONE COMPETENZE
BUONI BRACCI DESTRI PLASMABILI E DISPONIBILI CASI DI INSODDISFAZIONE NELLA CLIENTELA BUONI DIRIGENTI Ci si può fidare nella delega nel motivare gli altri e nel pensare insieme all’espansione dell’azienda FUNZIONE COPERTA IN APPARENZA NON AVENDO SPOSATO LA CAUSA NON E’ EFFICIENTE NEL LAVORO E OTTIENE PROGRESSI SCARSI CREATORI DI STRESS E PROBLEMI OSTICI A GESTIRE E MERCENARI PRONTI A TRADIRE L’AZIENDA META SPOSATA NON SCARSE COMPETENZE BUONE COMPETENZE
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IL NOSTRO DIPENDENTE QUINDI DEVE
MIGLIORARE PERSONALMENTE MIGLIORARE ECONOMICAMENTE AVERE UN IMPATTO POSITIVO SULLA SOCIETA’
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RISPONDI A QUESTE DOMANDE
Analizza i tuoi dipendenti a quale quadro fanno parte? Quali sono i vantaggi che metterai in atto per motivare il tuo personale?
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Le caratteristiche del leader
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Ho sbagliato una volta e me l’hanno rinfacciato in eterno Quando non sbaglio, nessuno apre bocca
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Le gratificazioni Inaspettate Meritate Non economiche Differenziate
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Vedi dal punto di vista dell’altra persona
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Non essere leader Stai sempre attento e sulla difensiva.
Richiedi prove e documentazione di tutto. Reagisci ai sintomi invece di cercare le cause. Metti sempre te stesso in prima fila. Fai sapere a tutti quello che ti da fastidio. Dimostri rigidità. Ascolti in maniera negativa. Sei avaro di complimenti. Fai sapere a tutti quello che fai!
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IL PESSIMO LEADER CONTINUA A EMETTERE ORDINI A PERSONE CHE NON HANNO ESEGUITO QUELLI PRECEDENTI
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Le aziende che hanno successo sono quelle in cui la gente è trattata con rispetto e dignità, in cui i dipendenti sono visti come partner, non come strumenti
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Calibriamo le parole Poco flessibili Certamente, indubbiamente
Ritengo, capisco, mi sembra
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Abbassiamo la tensione
“Apprezzo quello che dici, e…….” “Ho il pieno rispetto di quello che dici, e….” “Sono d’accordo con te, e……”
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Rispettate il punto di vista dell’altro cercate i punti d’accordo
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Usiamo l’umorismo
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IL COLLABORATORE SENTE CHE PUO’ COMUNICARE CIO’ CHE PENSA AL SUO LEADER SENZA AVERE PAURA DELLE CONSEGUENZE
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COME SVILUPPARE LE QUALITA’ DEI NOSTRI COLLABORATORI
“Tratta le persone come sono ed esse resteranno tali. Trattale come dovrebbero ed esse lo diventeranno”
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DAVANTI A UN ERRORE IL MANAGER DEVE PROVARE UN SENTIMENTO DI INTERESSE E NON DI ACCUSA La sua è una curiosità per capire cosa e successo e le vere idee del collaboratore
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Altre caratteristiche
Ascoltare Far circolare notizie positive, non cercare di esaltare sempre il negativo La minaccia non incoraggia Concentrati sui lati positivi, se mi concentro su quelli negativi quelli positivi diminuiranno
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Esempio di richiamo positivo
“Luisa ti volevo parlare per farti i complimenti: più di un cliente mi ha fatto i complimenti per la tua gentilezza e professionalità, sono molto felice. Penso che adesso che hai molto più appiglio su di loro dovremmo concentrarci anche sulla vendita dei domiciliari. Sei pronta per fare un passo in più all’interno del centro?” ( Adesso cominciamo a formare Luisa sulla vendita)
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Regole di correzione Occupiamoci di una lacuna alla volta
Nell’azienda deve esserci solo un capo
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Riusciamo a vedere i lati positivi
Scriviamo su un foglio 5 lati positivi del collaboratore con cui abbiamo più problemi Se di questa persona vedete solo i lati negativi come potrete applicare le regole fondamentali della leadership?
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QUANDO USARE LA RABBIA Alzare il proprio tono emozionale, usare un “Rimprovero “ è utile nei casi più disparati: quando, dopo diversi tentativi, la persona non esegue i nostri comandi. Ricordate che non seguire i comandi vuol dire perdere leadership.
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La collera va espressa verso l’atto non eseguito, non verso la persona
La collera va espressa verso l’atto non eseguito, non verso la persona. “Sei disordinata, fai sempre come c… ti pare. Ti butto fuori!!!” “Ho detto di sistemare la cabina ogni volta che finisci il trattamento!” La collera è un ordine, non un rimprovero
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A compito eseguito scusarsi sempre del modo violento di agire
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Mettiamo subito in pratica
Resettate il passato Adottate il principio di causatività Prendete la vostra agenda e organizzate il 30% per il personale Cercate e complimentatevi per le cose fatte bene Poni con cadenza regolare le riunioni, minimo 2 al mese
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Organizza la prima riunione piena di apprezzamenti e riconoscimenti e comunica la nuova meta aziendale quella in cui c’è il trionfo del tuo personale
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SITUAZIONI DI RIMPROVERO
ARRIVA SEMPRE IN RITARDO NON SISTEMA MAI LA CABINA HA PARLATO MALE DI TE A UNA CLIENTE HA RISPOSTO MALE A UNA CLIENTE VA SUBITO A CASA GUARDANDO ANCHE IL MINUTO IN PIU’ NON HA MAI VENDUTO NIENTE FA ACCAVALLARE GLI APPUNTAMENTI
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