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Le radici cristiane dell’Europa (1ª parte)

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Presentazione sul tema: "Le radici cristiane dell’Europa (1ª parte)"— Transcript della presentazione:

1 Le radici cristiane dell’Europa (1ª parte)
I segni concreti originati dalle radici cristiane Prof. Vincenzo Cremone

2 IL RUOLO DEL CRISTIANESIMO NELLA SOCIETÀ DELL’IMPERO ROMANO
Prof. Vincenzo Cremone

3 NOVITÀ Proclamazione dell’unità e trinità di Dio
Gesù Cristo è uomo e Dio risurrezione dei morti amore e fratellanza universale valorizzazione dell’uomo come individuo ed esaltazione della sua interiorità senso di appartenenza ad una comunità, la Chiesa valore della sofferenza Prof. Vincenzo Cremone

4 LE COMPONENTI SOCIALI (tra il I e II sec.)
contadini manovali artigiani negozianti liberi professionisti commercianti schiavi uomini di cultura uomini appartenenti alla corte imperiale (più tardi) Prof. Vincenzo Cremone

5 CONTESTO STORICO In un’epoca in cui l’individuo stava diventando il passivo strumento di uno Stato onnipotente e universale, sarebbe difficile esagerare l’importanza dell’ideale cristiano, che fu come la rocca suprema della libertà dello spirito. Fu esso che, più d’ogni altro fattore, assicurò il finale trionfo della Chiesa, poiché chiarì a tutti il fatto che il Cristianesimo era l’unica potenza rimasta al mondo che il meccanismo gigante del nuovo Stato servile non poteva assorbire. (C. DAWSON, La formazione dell’unità europea, Torino, 1939, pag. 29). Prof. Vincenzo Cremone

6 LA CHIESA “COSTANTINIANA”
(Editto di Milano 313 d. C.) Prof. Vincenzo Cremone

7 CONSEGUENZE Lo stato interviene nella vita della Chiesa e ne attende un sostegno ideologico. L’imperatore tenta di regolare i conflitti dottrinali che turbano l’ordine pubblico e prende l’iniziativa di convocare i concili. Nello stesso tempo, la Chiesa ottiene dallo Stato vantaggi finanziari, materiali e giuridici (donazione di basiliche e palazzi per uso religioso, costruzione di bei luoghi di culto, donazioni ai vescovi, privilegi giuridici al clero). Essa conta sull’imperatore per lottare contro le eresie e il paganesimo. Prof. Vincenzo Cremone

8 Reazioni AMBROGIO ( ) vescovo di Milano, seppe opporsi alle prevaricazioni del potere politico. AGOSTINO ( ) vescovo di Ippona, a poco a poco, stanco delle violenze dei donatisti, passa dalla persuasione alla “buona costrizione” e infine alla pressione organizzata dal potere. Prof. Vincenzo Cremone

9 LA TRASFORMAZIONE DELLA SOCIETÀ ATTRAVERSO IL VANGELO
Introduzione delle feste cristiane e della domenica (dal 325). Influenza cristiana nella legislazione familiare. Ostacoli al divorzio (senza sopprimerlo). Divieto di smembrare le famiglie degli schiavi (ma la schiavitù rimane anche se resa più umana). Più umanità nelle prigioni. Creazioni d’istituzioni caritative: assistenza ai poveri con le elemosine, costruzione d’ospedali e d’ospizi. Prof. Vincenzo Cremone

10 FINE DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE
Con l’avvento delle invasioni barbariche, la Chiesa resta, spesso, la sola istituzione organizzata. Molti vescovi suppliscono all’amministrazione imperiale carente. Bisogna rassegnarsi a convivere con questi barbari. D’altra parte, alcuni tra loro hanno una grande ammirazione per il mondo romano e si circondano di funzionari imperiali. La conversione di Clodoveo, re dei Franchi, alla Chiesa cattolica (sua moglie Clotilde era cattolica) ha grandi conseguenze. I Franchi beneficeranno del favore degli antichi Gallo-Romani. Prof. Vincenzo Cremone

11 FINE 1ª parte Prof. Vincenzo Cremone


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