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Le teoriche del nursing

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Presentazione sul tema: "Le teoriche del nursing"— Transcript della presentazione:

1 Le teoriche del nursing
HILDEGARD PEPLAU Le teoriche del nursing

2 Nasce nel 1909 in Pennsylvania
Enorme esperienza in infermieristica didattica e psichiatrica

3 CONCETTI CENTRALI DEL MODELLO
Il punto fondamentale in questa concezione del nursing è rappresentato dalla relazione INFERMIERE-PAZIENTE Attraverso tale relazione l’ infermiere può promuovere il benessere della persona.

4 LA RELAZIONE INFERMIERE-PAZIENTE
DEVE ESSERE UN RAPPORTO INTERPERSONALE,SIGNIFICATIVO E TERAPEUTICO, CHE CONDUCA ALLA CRESCITA DELLA PERSONA

5 Concetti del Metaparadigma in H. Peplau
LA PERSONA: È un essere unico ed in sviluppo,che vive in un equilibrio instabile e che cerca di ridurre l’ ansia provocata dai suoi bisogni

6 LA SALUTE: Questa è intesa come crescita e la si può promuovere con processi interpersonali. La malattia può costituire un’ occasione per un apprendimento fondato sull’ esperienza.

7 L’ AMBIENTE È caratterizzato dal presentarsi ed interagire di componenti fisiologiche,psicologiche e sociali. Rappresenta il contesto in cui si svolge la relazione inf-paz. E può tendere a mantenere lo stato patologico od a promuovere la salute.

8 L’ INFERMIERISTICA È uno strumento educativo, dice la Peplau,è una forza che può contribuire: Allo sviluppo della personalità del pz(attraverso l’ esperienza di malattia) Alla maturazione dello stesso infermiere.

9 HILDEGARD PEPLAU POSTULATI
L’ infermiere è a contatto con le persone, ed ogni contatto implica la possibilità che si instaurino conflitti L’ infermiere cerca di comprendere il proprio comportamento e di essere d’ aiuto agli altri identificando le difficoltà e basandosi sullo studio delle relazioni umane per risolvere i problemi.

10 VALORI La relazione inf-pz costituisce l’ ambito privilegiato in cui l’ esperienza della malattia può trasformarsi per il soggetto in un’ esperienza di apprendimento e quindi in una maturazione.

11 ELEMENTI SCOPO DELLA PROFESSIONE
Promuovere lo sviluppo dei soggetti assistiti Facilitare nel soggetto assistito la conoscenza di sé, anche attraverso l’ esperienza di malattia.

12 IN UN EQUILIBRIO INSTABILE
UTENTE L’ UOMO E’ UN ORGANISMO CHE VIVE IN UN EQUILIBRIO INSTABILE

13 RUOLO DELL’ INFERMIERE
È UN PROFESSIONISTA IN GRADO DI RIVESTIRE RUOLI DIVERSIFICATI NEI CONFRONTI DELL’ ASSISTITO NEI VARI MOMENTI DELL’ ESPERIENZA

14 FONTE DI DIFFICOLTA’ Ogni barriera che provoca conflitti nella
relazione ed ostacola il raggiungimento dello scopo da parte dell’ individuo

15 INTERVENTO DELL’ INFERMIERE
Rispondere in modo specifico ai problemi del pz, manifestando un atteggiamento di rispetto ed interesse. L’ infermiere Prevede i possibili conflitti ed identifica quelli esistenti Conosce e controlla il proprio comportamento Osserva in modo partecipe l’ altro È consapevole che anche l’ altro osserva ed influenza la relazione

16 IL MODELLO CONCETTUALE DELLA PEPLAU
PRENDE IN CONSIDERAZIONE ANCHE ASPETTI COME LA COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE, L’ EMPATIA

17 L’ esperienza di malattia può essere vissuta come:
FRUSTRANTE, il pz può assumere : Atteggiamento di dipendenza Di estrema autonomia STATO DI CONFLITTO

18 L’infermiere deve sempre offrire un aiuto tale che porti
A sopportare il disagio (ansia che si è sprigionata nella condizione patologica) ed acquisire modalità efficaci di difesa. L’ infermiere dice la Peplau può, in determinate situazioni, aiutare il pz a completare sotto certi aspetti il proprio sviluppo psicologico, vediamo in che modo:

19 Imparando a: Saper contare sugli altri
Saper soddisfare i propri bisogni, aspettando il momento giusto Acquisire un’ identità ed accettarsi Sviluppare la capacità di partecipare

20 LE FASI DELLA RELAZIONE INFERMIERE-PAZIENTE
E’ una relazione interpersonale, di natura professionale, che mira ad aumentare la capacita’ del pz di gestire la situazione che sta vivendo.Ogni fase della relazione richiede all’ infermiere capacità specifiche

21 FASI: 1 ORIENTAMENT0 2 IDENTIFICAZIONE 3 TRARRE PROFITTO 4 RISOLUZIONE

22 FASE DELL’ ORIENTAMENTO
All’ inizio inf/pz si incontrano come due estranei (questo momento dell’ accoglienza è determinante) Il pz e/o i familiari avvertono un bisogno e cercano un aiuto professionale, cercano l’ esperto che può aiutarli a comprendere ed a risolvere il problema: l’ inf. deve contribuire al riconoscimento del problema ed a individuare il tipo di assistenza necessaria e specifica da dare.Il bisogno spesso non è chiaro.

23 Definizione del tipo di aiuto professionale più adatto al caso
Se si riesce , in questa fase,a chiarire e definire il problema la tensione e l’ ansia del pz diminuiscono. Dopo questo primo momento per mezzo di colloquio terapeutico i 2 si conoscono meglio e cominciano ad accettarsi ed allora si è pronti per passare alla fase successiva del rapporto.

24 FASE DELL’ IDENTIFICAZIONE
Il pz in questa fase risponde identificandosi con coloro che possono aiutarlo a soddisfare il proprio bisogno come per esempio con l’ inf. che favorisce l’ esplorazione dei sentimenti per aiutare il pz a vedere nella malattia un qualcosa che possa rafforzare la personalità. Il rapporto che può venire a crearsi fra i due può essere:

25 Interdipendente(partecipativo) indipendente dipendente(pz passivo e si sente incapace)
In questa fase la relazione diviene più intensa, il pz comincia a prendere coscienza del suo problema, in senso più profondo,e sente di contare nella gestione del suo problema,ciò gli fa prendere speranza e si sente meno abbandonato.

26 FASE DEL TRARRE PROFITTO
E’ la fase in cui il pz usa a pieno quanto gli viene messo a disposizione, tramite la relazione,secondo i suoi obiettivi, interessi, bisogni;è una fase in cui, spesso, il pz si trova fra la dipendenza e l’ autonomia, altri pz si prendono cura di sé e progrediscono verso l’autonomia;è sempre, però, necessario che si mantenga un clima di fiducia e di interesse.

27 FASE DELLA RISOLUZIONE
Realizzati gli obiettivi questa relazione terapeutica deve cessare. Se tutte le fasi sono state vissute in modo corretto,ambedue le persone saranno divenute più mature.

28 I RUOLI DELL’ INFERMIERE
Ruolo della persona estranea Ruolo di persona-risorsa Ruolo di educatore Ruolo di leader Ruolo di sostituto Ruolo di consigliere.


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