Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoClara Zanetti Modificato 10 anni fa
1
NIDO D’INFANZIA “CASA GIRASOLE” Società Ad Personam di Besenzone
Progettazione della proposta educativa “crescere è un’arte: espressioni creative come punto di incontro tra IO e NOI” NIDO D’INFANZIA “CASA GIRASOLE” Società Ad Personam di Besenzone Piacenza, sabato 24 Maggio 2014
2
LE FASI DELLA PROGETTAZIONE
IL CONTESTO CULTURALE E PROFESSIONALE IN CUI NASCE LA PROGETTAZIONE DELL’ESPERIENZA EDUCATIVA PROPOSTA - Il percorso formativo per gli operatori “PROGETTARE TRA L’ IO E IL NOI” - Il percorso formativo rivolto al C.P.P. - L’analisi dei bisogni educativi specifici - La correlazione ai valori guida del Servizio e al Progetto Pedagogico LE FASI DELLA PROGETTAZIONE - Ricognizione dei bisogni educativi emergenti /individuazione delle situazioni più complesse e problematiche - Osservazione mirata dei bambini - Interpretazione e significazione delle osservazioni - Ipotesi di piste di lavoro : esperienza di atelier - Rilanci e aggiustamenti
3
PROPOSTA DEL GRUPPO DI LAVORO: L’ATELIER COME CONTESTO PROPEDEUTICO ALL’ESPRESSIONE DEL “SE”
COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE : la condivisione del progetto e il recupero del materiale RACCORDO CON LA STORIA DEL SERVIZIO : l’atelierista ORGANIZZAZIONE: - modalità di lavoro: suddivisione in tre sottogruppi - organizzazione temporale: due incontri settimanali per tre mesi CRITICITA’: necessità di ripensare il contesto e le proposte operative rivolte ad alcuni bambini, rispetto a cui si sono verificati inceppamenti
5
RUOLI DELLE FIGURE COINVOLTE:
- atelierista: competenze artistiche, raccordo tra estro e materiali - educatrice: raccordo tra l’agire dell’atelierista, le intenzioni del percorso proposto ed i bambini RIFERIMENTI FORMATIVI: - Incontro “La cura secondo il metodo Pikler” : coinvolgimento contrattazione - Incontro “Atelier, creatività e dimensione estetica” : suggestioni rispetto alle capacità manipolative e di assemblaggio dei bambini FASI DI REALIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA: - conoscenza e scelta del materiale proposto - manipolazione del colore - creazioni con materiale naturale - creazione tridimensionale
7
COMPETENZE ATTIVATE DAL GRUPPO DI LAVORO NELLE FASI DI PROGETTAZIONE E RISIGNIFICAZIONE DELLE SCELTE OPERATIVE RICOGNIZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI RIFLESSIVITA’: capacità di soffermarsi e ripensare all’azione educativa svolta e a quella in divenire, necessaria per gestire situazioni complesse e portare il singolo e il gruppo ad un livello di sviluppo più avanzato SAPERE PEDAGOGICO: conoscenza delle competenze reali e potenziali dei bambini e delle fasi di sviluppo VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE DEL GRUPPO DI LAVORO: la circolarità del confronto e degli scambi facilita l’azione riflessiva, l’arricchisce e la integra. La dimensione collegiale induce alla consapevolezza professionale raggiungibile quando la riflessione personale è portata al confronto OSSERVAZIONE VISIONE SISTEMICA DEL BAMBINO CAPACITA’ DI OSSERVAZIONE PER SCOPI EDUCATIVI CAPACITA’ DI VISIONI AMPIE E INCLUSIVE CHE SANNO CONTEMPORANEAMENTE COGLIERE IL DETTAGLIO
8
INTERPRETAZIONE E SIGNIFICAZIONE DELL’OSSERVATO
CAPACITA’ DI CONTESTUALIZZAZIONE CAPACITA’ DI RICOMPORRE LA MOLTEPLICITA’ DI SUGGESTIONI IN UNA CORNICE DI SIGNIFICATO PEDAGOGICO SCELTA DELLA PROPOSTA A LIVELLO OPERATIVO DISPONIBILITA’ AL CONFRONTO E CONCERTAZIONE SUI CRITERI PER OPERARE SCELTE ADEGUATE E COERENTI RILANCI FLESSIBILITA’ NELL’AZIONE PEDAGOGICA CAPACITA’ DI COGLIERE IL CAMBIAMENTO E GESTIRE L’IMPREVISTO
9
IL GRUPPO DI LAVORO DURANTE LA FASE OSSERVATIVA
FOCUS DELL’OSSERVAZIONE: la difficoltà nell’esprimere il sé, fragilità individuali, difficoltà del gruppo nel condurre un gioco cooperativo TEMPI: settimane di osservazione METODO: osservazioni dell’educatore prevalentemente nei momenti di gioco non strutturato L’INTERPRETAZIONE DELLE OSSERVAZIONI RISCHIO DI VALIDAZIONE DELLA PRIMA ANALISI DIFFICOLTA’ DI CONCORDARE INTERPRETAZIONI E SIGNIFICAZIONI DIFFERENTI
10
CRITERI PER SCEGLIERE PISTE DI LAVORO ADEGUATE
VANTAGGI DELLE OPZIONI OPERATIVE PIU’ FLESSIBILI E DELLE IPOTESI DI LAVORO PIU’ AMPIE RILANCI E AGGIUSTAMENTI MONITORAGGIO COSTANTE DELLE EVOLUZIONI DEL GRUPPO E DEI SINGOLI PROPOSTE DI AVANZAMENTO DEL LIVELLO DELLE COMPETENZE DEI SINGOLI E DEL GRUPPO
11
DOCUMENTAZIONE DELLA PROGETTAZIONE
MATERIALE FOTOGRAFICO MATERIALE INFORMALE : annotazioni delle educatrici, appunti di lavoro, che necessitano revisione e integrazione per una una stesura formale ai fini di una maggiore consapevolezza professionale CRITICITA’ E CONSIDERAZIONI FINALI DIFFICOLTA’ NELLA FASE DI OSSERVAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI SIGNIFICATI INCEPPAMENTI RISPETTO ALLA COERENZA CON I BISOGNI REALI DEL GRUPPO DOCUMENTAZONE : SBILANCIAMENTO DELLA FINALITA’ DIVULGATIVA E INFORMATIVA RISPETTO A QUELLA DI AUTORIFLESSIVITA’ DESTINATA AL PERSONALE
12
“Il tacchino geneticamente modificato”
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.