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Appunti di Risonanza Magnetica Anno 2011
Jacopo Negri Andrea Forneris Il primo viaggio nel mondo della risonanza magnetica deve essere una passeggiata rilassante.
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DIAGNOSTICA per IMMAGINI
Introduzione La risonanza magnetica applicata alla medicina e’ una metodica di diagnostica per immagini ormai diffusa a livello nazionale. Per iniziare, ma soprattutto per sapere dove volgere costantemente lo sguardo, e’ fondamentale ricordare questi due termini: DIAGNOSTICA per IMMAGINI magari invertendoli, in modo da dare un senso all’atto pratico, cioe’ la produzione di immagini per arrivare ad una diagnosi. Questo è il concetto di base di tutta la diagnostica per immagini, ma in RM esiste sempre il grosso rischio di perdersi nella miriade di parametri e aspetti tecnici, dimenticando che la cosa più importante e’ sempre e solo la diagnosi finale che aiutera’ il paziente a trovare una soluzione al suo problema.
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che condizioneranno il sapore finale della ricetta che
Purtroppo per chi non ha un esperienza lavorativa di lunga data fa molta fatica a districarsi tra le definizioni, i concetti, le formule, i valori da ricordare e le procedure di sicurezza, rischiando di gettare incondizionatamente tutti questi elementi preziosi in un unico pentolone per fare un minestrone che darà l’impressione di avere sempre lo stesso gusto. Quello che invece e’ importante e’ riuscire a mettere in evidenza gli “ingredienti” piu’ importanti (e assimilare le varie caratteristiche) che condizioneranno il sapore finale della ricetta che stiamo per iniziare a preparare.
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Non daremo quindi riferimenti storici perche’ possono essere reperiti facilmente sui molti testi disponibili e perche’ non sono fondamentalmente utili ai fini pratici, poi vedremo alcuni concetti molto basilari e semplificati della fisica su cui si basa il funzionamento della RM, passeremo poi invece in dettaglio le famiglie di sequenze, le pesature, le tecniche di acquisizione, le caratteristiche dell’immagine RM, e i vari protocolli d’esame.
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L’intero corso è stato preparato scritto e disegnato (purtroppo in modo mooooolto approssimativo) manualmente, cercando di utilizzare delle immagini concettuali che, si pensa, possano aiutare ad assimilare dei concetti complessi. Memorizzata l’immagine si avra’ sempre un punto di riferimento per richiamare il concetto.
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Scopo del corso Fornire i concetti minimi indispensabili per capire la fisica della Risonanza Magnetica Preparare lo specialista ad avere una visione globale del flusso pazienti nel reparto RM Fare il punto su ciascun esame RM specifico Fornire informazioni sulla sicurezza, mezzi di contrasto e tecniche speciali.
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Sommario Ore 10.00 PAUSA CAFFE Ore 13.00 PRANZO
Ore Basi Fisiche RM (LEZIONE FRONTALE) Ore Nozioni sulle apparecchiature RM (LEZIONE FRONTALE) Ore Ponderazioni T1, T2 e Densità Protonica (LEZIONE FRONTALE) Ore Sequenze RM: suddivisione generale, parametri, caratteristiche (LEZIONE FRONTALE) Ore Saturazione del grasso: differenti tecniche con relativi vantaggi e svantaggi (LEZIONE FRONTALE) Ore Tecniche di acquisizione 2D, 3D, monoslice, radiali (LEZIONE FRONTALE) Ore L’immagine digitale e le sue principali caratteristiche (LEZIONE FRONTALE) Ore Discussione Ore PAUSA CAFFE Ore Introduzione al flusso di lavoro nel reparto RM (LEZIONE FRONTALE) Ore La sicurezza in RM (LEZIONE FRONTALE) Ore Questionario Preliminare e preparazione del paziente (LEZIONE FRONTALE) Ore Concetti generali e convenzioni utilizzate negli esami RM Ore RM Ginocchio – Inquadramento clinico – Installazione paziente – Posizionamento sequenze – Patologie più frequenti – Scelta del protocollo d’esame *i dettagli saranno identici per tutti gli altri esami successivi (LEZ FRONTALE) Ore RM Spalla (LEZIONE FRONTALE) Ore RM Caviglia e Piede (LEZIONE FRONTALE) Ore RM Mano Polso (LEZIONE FRONTALE) Ore Discussione Ore RM Anca e Bacino (LEZIONE FRONTALE) Ore RM Gomito (LEZIONE FRONTALE) Ore La Claustrofobia in Risonanza Magnetica (LEZIONE FRONTALE) Ore I mezzi di Contrasto utilizzati in Risonanza Magnetica (LEZIONE FRONTALE) Ore Discussione (eventuale recupero ritardo) Ore PRANZO Ore RM Encefalo – Ipofisi – Orbite - CAI (LEZIONE FRONTALE) Ore RM Colonna (LEZIONE FRONTALE) Ore Tecniche speciali Mielo-RM, Colangio-RM (LEZIONE FRONTALE) Ore RM Addome (LEZIONE FRONTALE) Ore RM Mammelle (LEZIONE FRONTALE) Ore RM Collo (LEZIONE FRONTALE) Ore RM Torace (LEZIONE FRONTALE) Ore RM Pelvi femminile, Prostata, Perineo (LEZIONE FRONTALE) Ore Tecniche Angiografiche (LEZIONE FRONTALE) Ore Discussione finale e saluti
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Tasselli fondamentali
SICUREZZA IMMAGINI SEQUENZE Protocolli d’esame Fisica
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Alcune date dimostrazione del fenomeno RM (Bloch e Purcell) sviluppo della trasformata di Fourier (Ernst) differenze di segnale dai tessuti sani e patologici (Damadian) e gradienti di campo (Lauterburg) prima immagine di topo (Mallard) prima immagine di parte anatomica umana in vivo (mansfield) prima RM installata (della Siemens)
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Bibliografia e riferimenti
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Subito senza neanche scaldarsi…….
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T1 Da ricordare Caratteristiche Liquidi= Ipo Osso corticale= nero
Osso spongioso=grasso Grasso= Iper Muscoli= Iso SB>SG Legamenti e menischi= ipo+++ Arterie= nere Vene= ipo/iper (dipende dalla velocita’)
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T2 Da ricordare Caratteristiche Liquidi= Iper Osso corticale= nero
Osso spongioso=grasso Grasso= Iper(TSE) Muscoli= Ipo SB<SG Legamenti e menischi= ipo+++ Arterie= nere Vene= ipo/iper (dipende dalla velocita’)
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STIR e T2 fat sat Caratteristiche Liquidi= Iper Osso corticale= nero
Osso spongioso=grasso Grasso= Ipo++ Muscoli= Iso SB<<SG Legamenti e menischi= ipo+++ Arterie= nere Vene= ipo/iper (dipende dalla velocita’)
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Flair Caratteristiche Liquidi= Ipo+++ Osso corticale= nero
Osso spongioso=grasso Grasso= Iper Muscoli= Iso SB<<SG Arterie= nere Vene= ipo/iper (dipende dalla velocita’)
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Legenda Titolo Testo normale Testo importante Note Esempi e paragoni
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