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PubblicatoMariella Aiello Modificato 10 anni fa
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Premessa: CHI È BETWEEN? Costituita nel 1998, Between offre servizi specialistici di consulenza strategica e tecnologica nel settore dell’Information & Communication Technology (ICT). Le sue aree di azione sono: economia e finanza, marketing, tecnologie, sicurezza, regole, organizzazione e politiche di innovazione. Collabora con i principali protagonisti del mondo dell’ICT, con i maggiori gruppi bancari, con imprese pubbliche e private, con la pubblica Amministrazione Centrale e Locale e con gli investitori finanziari. Le sue tre principali attività sono: Monitoraggio dell’innovazione a livello territoriale; Creazione di progetti locali di Smart cities, per esempio quello dedicato all’area metropolitana milanese, il cui fine è quello di migliorare la qualità della vita, la sostenibilità e la competitività dell’area attraverso l’aumento del tasso di innovazione; Stesura di rapporti istituzionali sull’innovazione, nati sulla base delle proprie analisi.
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Smart Culture & Travel - REPORT 2014 Cos’è? Si tratta di un report tematico, rilasciato da Between come anticipazione dello Smart City Index 2014. L’indice delle smart city è nato per misurare il livello di “smartness” dei 116 comuni capoluogo, analizzato in base a determinati parametri. Quest’anno l’indice si arricchisce di un indicatore, volto a fornire una fotografia di come le città italiane si stanno muovendo verso il digitale nel turismo e nella cultura (ricorso al web per la promozione e la vendita, uso dei social per segmentare la clientela). Lo Smart City Index si conferma quindi come lo strumento per misurare, conoscere e confrontare le diverse realtà locali, per fornire delle chiavi di lettura a tutti i soggetti coinvolti nel miglioramento della vita nelle nostre città.
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Parametri ‘smartness’:
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Risultati in breve Le città italiane più ‘smart’ Le prime quattro città metropolitane in classifica sono: Roma, Bologna, Torino e Firenze. Roma è la città più «smart» nel Turismo e nella Cultura, grazie a portali tematici che permettono di informarsi e prenotare alberghi e monumenti, un sistema bibliotecario all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e molti servizi via web e «app». Tra le medie città d’arte e di turismo abbiamo: Rimini, Ferrara, Ravenna, Bolzano e Bergamo. Tra le città piccole (< 80.000 abitanti) Siena è l’unica tra le prime dieci. Reggio Calabria è la prima città del Sud (al 11mo posto), seguono Lecce, Cagliari, Olbia, Catania, Napoli e Potenza. I portali turistici e culturali Tutti i comuni capoluogo hanno un sito web, ma meno della metà di essi ha un portale specifico per il turismo ed ancora meno un portale specifico per la cultura. Solo il 14% dei comuni offre sul web la possibilità di prenotare le strutture ricettive, mentre solo 4 comuni consentono l’acquisto on-line di biglietti per i punti di interesse (musei, monumenti, ecc.). Uso dei social network Facebook, Twitter e YouTube si stanno affermando come i nuovi canali di comunicazione rivolti alle generazioni più giovani e ai turisti più attenti alla dimensione «social» delle loro vacanze, basata sulla condivisione, sullo scambio di consigli e sull’analisi della valutazione degli altri utenti. In 6 comuni capoluogo su 10 è presente almeno un canale ufficiale Facebook, Twitter o YouTube. Più di metà (54%) sono i Comuni con un canale ufficiale Facebook, mentre un po’ meno diffusi risultano i canali ufficiali su Twitter (44%) e YouTube (41%). Servizi mobili e app Molti comuni si stanno dotando di «app» ufficiali, ma poche di esse sono specificatamente pensate per offrire informazioni turistiche o culturali “a tutto tondo” su una città (meno di un comune su dieci ha un’ «app» specifica). Si riscontrano invece numerose iniziative o sperimentazioni di «app» per la realtà aumentata (ad esempio su singoli monumenti), che risultano presenti in un Comune su 4.
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Conclusioni Web, social networks, app e e-Commerce possono trasformare il turismo e la cultura, due delle componenti fondamentali ai fini del rilancio economico del Paese, e rendere le città italiane più competitive. Il Piano Strategico «Turismo Italia 2020», pubblicato dal Ministero del Turismo nel gennaio 2013, individua infatti la necessità che il sistema turistico italiano potenzi l’utilizzo delle nuove tecnologie: il web come canale di promozione e di vendita, i social network per segmentare la clientela e legare i propri servizi a communities di turisti, le app per fornire servizi in mobilità. Allo stesso modo il patrimonio culturale, oltre ad essere da traino per l’offerta turistica online, può essere ampiamente valorizzato attraverso le nuove tecnologie: multimedialità, musei virtuali, realtà aumentata, web communities culturali, e-Commerce, etc. Inoltre, guardando alla competizione tra territori, essa si gioca anche sulla capacità di intercettare le scelte del turista, di tenere «legato» il turista attraverso il web all’esperienza che ha vissuto nella città, di farlo ritornare facilitandogli la prenotazione delle strutture ricettive e la fruizione dell’offerta turistica e culturale della città. Ogni città deve quindi innovare e diventare più «smart» anche nel turismo e nella cultura. Tuttavia, questo processo di innovazione non deve essere condotto in modo disomogeneo, ma è assolutamente necessario che i territori facciano sistema tra di loro e con gli altri livelli istituzionali (Province, Regioni, Governo).
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