La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

1 RETI TERRITORIALI, PARTENARIATI E BUONE PRATICHE DI COOPERAZIONE DEGLI ENTI LOCALI Firenze 11 febbraio 2014 La cooperazione decentrata e le reti territoriali.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "1 RETI TERRITORIALI, PARTENARIATI E BUONE PRATICHE DI COOPERAZIONE DEGLI ENTI LOCALI Firenze 11 febbraio 2014 La cooperazione decentrata e le reti territoriali."— Transcript della presentazione:

1 1 RETI TERRITORIALI, PARTENARIATI E BUONE PRATICHE DI COOPERAZIONE DEGLI ENTI LOCALI Firenze 11 febbraio 2014 La cooperazione decentrata e le reti territoriali nella Regione Piemonte

2 2 SCALETTA DELL’INTERVENTO 2) Fare rete: i tavoli di lavoro settoriali Gli stati generali della cooperazione decentrata “poliedro” I ruoli degli attori istituzionali i programmi interregionali 2) Fare rete: i tavoli di lavoro settoriali Gli stati generali della cooperazione decentrata “poliedro” I ruoli degli attori istituzionali i programmi interregionali 1) l’esperienza delle reti di cooperazione decentrata in Piemonte. 3) Il rapporto della cooperazione decentrata con il Ministero Affari Esteri e l’Unione Europea

3 3 L’INTERVENTO REGIONALE IN BOSNIA NEL PERIODO 1995 - 2005 Gli enti locali Provincia di Torino Comune di Alba Comune di Cuneo Comune di Torino Istituto per la Cooperazione di Alessandria Coordinamento Comuni per la Pace Le attività economiche Centro Estero delle Camere di Commercio del Piemonte Azienda Elettrica Metropolitana di Torino FinPiemonte Imprese piemontesi Environment park La sanità Aziende Sanitarie Locali Croce Rossa Italiana di Torino Il volontariato ACLI di Alba e Cuneo Caritas Italiana 4 Caritas del Piemonte Centro Bertrand Russel Comunità Emmaus Movimento Sviluppo e Pace O.n.g. Re. Te Il mondo della cultura, della scuola, della formazione ASTAC Politecnico di Torino Teatro Stabile di Torino

4 4 La Sicurezza Alimentare e Lotta alla Povertà: i Paesi d’intervento BENIN (Benin) Superficie: 113.000 km². Capitale: Porto-Novo. Lingua ufficiale: francese. BURKINA FASO (Burkina Faso) Superficie: 274.000 km². Capitale: Ouagadougou. Lingua ufficiale: francese. CABO VERDE (Capo Verde) Superficie: 4.000 km². Capitale: Praia. Lingua ufficiale: portoghese. COTE D'IVOIRE (Costa d'Avorio) Superficie: 321.000 km². Capitale: Yamoussoukro. Lingua ufficiale: francese. MALI (Mali) Superficie: 1.249.000 km². Capitale: Bamako. Lingua ufficiale: francese. MURITANIYA (Mauritania) Superficie: 1.031.000 km². Capitale: Nouakchott. Lingua ufficiale: arabo. NIGER (Niger) Superficie: 1.186.000 km². Capitale: Niamey. Lingua ufficiale: francese. SÉNÉGAL (Senegal) Superficie: 197.000 km². Capitale: Dakar. Lingua ufficiale: francese. Il programma è inizialmente concentrato in alcuni paesi dell’area dell’Africa Occidentale: Burkina Faso, Mali, Niger, Senegal. La Giunta Regionale nel 2004 ha raddoppiato: 2 milioni di euro per anno il programma viene esteso ad altri 4 paesi dell’area: Benin, Capo Verde, Costa d’Avorio, Mauritania.

5 5 5 Il Programma di sicurezza alimentare e lotta alla povertà in Africa sub-sahariana sviluppo locale ambiente agricoltura zootecnia risorse idriche formazione rafforzamento istituzionale educazione alimentare Bandi con criteri di orientamento per enti locali ONG e società civile Azioni a Regia

6 6 6 Il Programma di sicurezza alimentare e lotta alla povertà in Africa sub-sahariana 12 anni di esperienza Circa 20 milioni di investimenti diretti E quasi altrettanti attivati dal sistema piemonte 500 progetti finanziati ha coinvolto attivamente oltre 800 soggetti Piemontesi (Province, Comuni, scuole, Parchi, ONG, associazioni, Università, ecc.) e oltre 450 soggetti Africani 80 Enti locali (Chi) Le Autonomie Locali e la Società civile: nuovi attori “protagonisti” di cooperazione internazionale (Cosa) OGGETTTO: Formazione, realizzazione infrastrutture e servizi scambio di saperi (come) METODO : lavorare in rete armonizzando e raccordando le conoscenze e competenze per affrontare tematiche complesse

7 7 7 FARE RETE: L’ESPERIENZA DEI TAVOLI DI LAVORO Tavolo tematico strumento di lavoro per · RACCORDARE IN RELAZIONI STABILI E CONTINUATIVE soggetti e territori diversi LEGARE in RETE competenze e saperi, progetti e contesti, FILIERA analisi e ricerca di nuovi modelli di sviluppo (agricoltura sostenibile, tutela ambientale, ecc.) TAVOLO AMBIENTE TAVOLO AGRICOLTURA

8 8 IL PERCORSO DEGLI “STATI GENERALI” Present. nelle Province 2° Evento Region. Tavoli di coordinamento provinciali 1° Evento Region. 3° Evento Region. Costruzione “Poliedro” Integrazione “Poliedro” (“buone pratiche”) Attivazione servizi e strumenti per enti locali Diffusione dei servizi tra gli enti locali Speriment. “Poliedro” Progr. Region. Formazione funzionari pubblici su costruzione / valutazione progetti Adeguamento procedure regionali Sperimentazione Poliedro + “buone pratiche” Tavoli di concertazione tematici

9 9 poliedro

10 10 Poliedro start

11 11 il ruolo delle autonomie locali in tema di partenariati territoriali e cooperazione allo sviluppo rappresentano le comunità e le loro istanze (solidarietà, competitività internazionale) possono armonizzare e raccordare conoscenze e competenze per affrontare tematiche complesse che richiedono l’’apporto complementare di più soggetti ( fare sistema) detengono competenze per rafforzare le istituzioni di Paesi Terzi nell’ambito dei servizi che i soggetti omologhi devono fornire ai propri cittadini (rafforzamento istituzionale) promuovono le eccellenze del proprio territorio Le autonomie Locali possono fornire un importante contributo

12 12 ” le modalità della “cooperazione decentrata” Accordi tra un ente locale piemontese ed uno di un Paese in via di sviluppo (concertazione) Ente Locale del Paese donatore Enti Locali Paese Beneficiario Beneficiari locali Coinvolgimento di soggetti diversi della comunità (parrocchie, scuole, associazioni…) (protagonisti) Accordi con i rispettivi soggetti omologhi dell’ente locale “gemellato” (partenariato) Scambio di competenze/saperi per la risoluzione di problematiche comuni (APPRENDIMENTO E COSTRUZIONE DI NUOVA CO(NO)SCIENZA COLLETTIVA) Passaggio da progetto di cooperazione a processo di relazioni Accompagnamento OnG, Ist. Religiose ecc.

13 13 il ruolo della Regione e delle Province. AZIONI DIRETTE IN LOCO RAFFORZAMENTO ISTITUZIONALE LA SPERIMENTAZIONE DI AZIONI CONCERTATE CON ALTRI SETTORI REGIONALI (SANITA’, PARCHI, PIAN. TERRITORIALE) O CON MINISTERI DEL GOVERNO NAZIONALE (M.A.E., POL.AGRICOLE) COLLABORARE AL COORDINAMENTO IN LOCO DI ATTORI E AZIONI DI COOPERAZIONE DECENTRATA AZIONI DIRETTE IN PIEMONTE MOBILITAZIONE SOSTEGNO E ACCOMPAGNAMENTO DELL’AZIONE DELLE AUTONOMIE LOCALI PROMOZIONE E SOSTEGNO DI INIZIATIVE PER LA MOBILITAZIONE E IL COORDINAMENTO DEGLI ATTORI COMPLESSI (ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, ISTITUZIONI ACCADEMICHE, ECC REALIZZAZIONE, CON IL SUPPORTO DI SOGGETTI OPERATIVI, DI INIZIATIVE DI COOPERAZIONE

14 14 il ruolo della Regione e delle Province RICERCA E ATTIVAZIONE DI RISORSE ECONOMICHE “ALTRE” (U.E., M.A.E., ORG. INTERN. –UNDP, BIT ECC) PROMOZIONE DI RETI DI OPERATORI CON COMPETENZE COMPLEMENTARI AZIONE DI REGIA ORIENTAMENTO E SOSTEGNO DEGLI OPERATORI PIEMONTESI ATTIVI NELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE MOBILITAZIONE DI NUOVI ATTORI

15 CONSULTING BUSINESS ANALYSIS L’approche territoriale régionale : Un espace optimal pour la mise en œuvre des principes de l’efficacité de l’aide Lieux de l’action Burkina Faso Sénégal Chef de File Région Toscane 12 Partenaires Région de Louga (Sénégal) Région de Ziguinchor (Sénégal) Région du Centre (Burkina Faso) Région du Sahel (Burkina Faso) Région Nord (Burkina Faso) Région Hauts Bassins (Burkina Faso) Région Piémont (Italie) Régions Rhône-Alpes (France) CISV (Italie) Consortium ong du Piémont (Italie) LVIA (Italie) Oxfam Italia (Italie) Budget Coût total éligible de l'action EUR 1.360.768 Montant contribution UE demandée EUR 983.368 72,27 Partenariat euro- africain

16 16 I programmi interregionali ALI DELLA COLOMBA FOSEL Legge 84/01 Finanziamento Disposizioni per la partecipazione italiana alla stabilizzazione, alla ricostruzione e allo sviluppo di Paesi dell'area balcanica SEENET PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE APQ BALCANI E MEDITERRANEO

17 17 Programma di Sostegno alla cooperazione regionale Ministero degli Affari Esteri – Ministero dell’Economia e delle Finanze Uso di Fondi CIPE (FAS) Dotazione finanziaria complessiva 28 MEuro Obiettivo 1 Obiettivo 1 : accrescimento delle competenze, delle capacità organizzative e gestionali delle Regioni in materia di cooperazione e partenariato internazionale anche in riferimento e in coerenza con i nuovi strumenti europei per la promozione della cooperazione di prossimità e decentrata. Azioni di sistema: assistenza alle Regioni da parte del Formez 5 MEuro Accordo di Programma Quadro – Paesi del Mediterraneo Ministero Affari Esteri / Ministero Economia e Finanze / Regione Sardegna (Capofila) 15 MEuro Accordo di Programma Quadro – Paesi dei Balcani Ministero Affari Esteri / Ministero Economia e Finanze / Regione Piemonte (Capofila) 8 MEuro Obiettivo 2 Obiettivo 2 : Costruire strumenti e procedure e prassi per favorire la programmazione e la progettazione multiregionale. Obiettivo 3 Obiettivo 3 : creare strumenti e procedure per il coordinamento delle iniziative a livello nazionale

18 18 Programma di Sostegno alla cooperazione regionale : Priorità e ambiti di intervento SVILUPPO ECONOMICO LINEE DI INTERVENTO AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE SANITA’ E WELFARE DIALOGO E CULTURA INTERCONNESSIONI MATERIALI ED IMMATERIALI

19 19 Confronto sulla definizione di cooperazione decentrata linee MAE (marzo 2000/ 2010) 2000 "L’azione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie locali italiane, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa competenza amministrativa, attuata in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei Pvs favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio." 2010 “l’azione di cooperazione realizzata dalle Regioni e dagli Enti Locali nell’ambito di relazioni di partenariato territoriale con istituzioni locali (per quanto possibile omologhe) dei paesi con i quali si coopera. Tali azioni sono finalizzate a stabilire e consolidare lo sviluppo reciproco equo e sostenibile. Per la loro realizzazione ci si avvale della partecipazione attiva degli attori pubblici e privati nei rispettivi territori."

20 20 Federica Mogherini, deputato e coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare per la cooperazione internazionale allo sviluppo, 231 milioni di euro per il 2014, impegno su 224 milioni nel 2015 e 225 milioni nel 2016. Nel 2013 furono inizialmente stanziati 228 milioni di euro e ne furono effettivamente messi a disposizione 213: per il 2014 l’aumento sarebbe di 3 milioni di euro. Legge stabilità 2014 Coopperazione decentrata?

21 21 APS DAC 2012

22 22 « Autorità Locali: Attori per lo Sviluppo» Definizione di Autorità Locale “Accezione più ampia per includere una varietà di livelli subnazionali e di governo, tra cui i comuni, le comunità, i distretti, le contee, le province, le regioni, ecc.” All’interno dell’Unione Europea 91.000 amministrazioni a livello locale (comuni), 2000 organismi di livello intermedio (distretti e contee) circa 300 enti regionali

23 23 U.E: PROGETTI APPROVATI L.A. E N.S.A.

24 24 NSA-LA 2013: 244,400,000 Obj 1: 203,150,000Obj 2: 36,000,000Obj 3: 4,200,000Support measures NSA: 175,950,000 LA: 27,200,000 NSA: 29,000,000 LA: 7,000,000 NSA: 3,200,000 LA: 1,000,000 NSA: 550,000 LA: 500,000 Obj 1a: 154,750,000 Obj 1b : 21,200,000 Obj 1a: 27,200,000 Obj 1b : 0 Calls: 148,060,000 Calls: 16,000,000 Calls: 25,575,000 Calls: 23,646,000 Calls: 6,700,000 Calls: 2,000,000 3 targeted projects: 4,690,000 1 targeted project: 4,000,000 3 targeted projects: 1,625,000 1 targeted project: 3,654,000 3 targeted projects: 1,200,000 1 targeted project: 1,000,000 Tender: 2,000,000 Tender: 1,200,000 Tender: 1,700,000 Tender: 300,000 Annual Action Programme 2013

25 25 OB 2 Acteurs Non Etatiques et Autorités Locales dans le Développement EuropeAid/134863/C/ACT/MULTI 30 Janvier 2014 à 16:00 heures LOT 1: Projets d'apprentissage global à l'intérieur du système d'éducation formelle menés par un ANE ou une association d'ANE des Etats membres de l'UE EUR 5.000.000 LOT 2: Projets d'apprentissage global en dehors du système d'éducation formelle menés par un ANE ou une association d'ANE des Etats membres de l'UE EUR 5.000.000 LOT 3: Projets de campagne et de plaidoyer menés par un ANE ou une association d'ANE des Etats membres de l'UE EUR 12.000.000 Les actions doivent être mises en oeuvre dans un minimum de 10 Etats membres de l'UE. montant minimum: EUR 3.000.000  montant maximum: EUR 5.000.000 LOT 4: Projets d'apprentissage global à l'intérieur du système d'éducation formelle ou en dehors du système d'éducation formelle et projets de campagne et de plaidoyer menés par un ANE ou une Association d'ANE d'un Etat membres UE 13 EUR 6.000.000 LOT 5: Projets d'apprentissage global à l'intérieur du système d'éducation formelle ou en dehors du système d'éducation formelle et projets de campagne et de plaidoyer menés par une Autorité Locale ou une Association d'Autorités Locales EUR 7.000.000 Les actions doivent être mises en oeuvre dans un minimum de 6 Etats membres de l'UE.  montant minimum: EUR 1.000.000  montant maximum: EUR 5.000.000

26 26 alcune proposte……… Capitalizzazione delle esperienze e delle metodologie di lavoro : mettere in comune le esperienze e le metodologie di lavoro maturate dagli attori, a tutti i livelli, Concentrarsi sulle singole azioni e soprattutto sul percorso metodologico. Triangolazione del budget : l’UE istituisce un apposito fondo per lo sviluppo della cooperazione decentrata (per i Paesi ALA e ACP) le cui risorse vengono ripartite tra gli Stati membri che ne fanno richiesta e per metterli a disposizione delle Regioni aggiungendo una quota di cofinanziamento pari al 100%. ecc Realizzazione di un motore di ricerca : non una banca dati a livello ma un motore di ricerca europeo abilitato a reperire informazioni in materia di cooperazione decentrata (es. esperienze, best pratcices, normative, idee progettuali, partners…) nei singoli siti Mantenere e rafforzare i bandi a progetti nei singoli paesi “beneficiari” vincolandoli a iniziative presentate da partenariato territoriali

27 27 Se vuoi arrivare primo corri da solo Se vuoi andare lontano cammina insieme GRAZIE!


Scaricare ppt "1 RETI TERRITORIALI, PARTENARIATI E BUONE PRATICHE DI COOPERAZIONE DEGLI ENTI LOCALI Firenze 11 febbraio 2014 La cooperazione decentrata e le reti territoriali."

Presentazioni simili


Annunci Google