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L’APPELLO ALLA SAGGEZZA
LEZIONE 1 DELLA SCUOLA DEL SABATO L’APPELLO ALLA SAGGEZZA SABATO 3 GENNAIO 2015 1° TRIMESTRE 2015
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LE PAROLE DEL SAGGIO (Proverbi 1:1)
«I proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d’Israele» (Proverbi 1:1) «Parole di Agur, figlio di Iaché. Massime pronunciate da quest'uomo per Itiel, per Itiel e Ucal» (Proverbi 30:1) «Parole del re Lemuel. Massime che sua madre gl’insegnò» (Proverbi 31:1) La maggior parte del libro dei Proverbi fu scritto dal re Salomone nei primi anni del suo regno. Salomone fu il re più saggio che il mondo abbia mai conosciuto. (1ª Re 3:5-14). Alcuni di questi proverbi furono raccolti al tempo del re Ezechia (Proverbi 25:1). Insieme alle parole di Agur e Lemuel, questi saggi insegnamenti furono ispirati dallo Spirito Santo e preservati per nostra istruzione e insegnamento.
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IL PRINCIPIO DELLA SAGGEZZA (Proverbi 1:2-7)
Secondo Proverbi 1:2-6, perchè serve la saggezza? Per conoscere la sapienza e la dottrina. Per essere prudenti. Per ricevere il consiglio della prudenza, giustizia, giudizio ed equità. Per dare intelligenza ai semplici. Per dare al giovane la conoscienza e la riflessione. Perchè il saggio aumenti il sapere e l’intelligenza acquisisca il consiglio. Per comprendere i proverbi e le dichiarazioni, le parole dei saggi, e i loro detti profondi.
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IL PRINCIPIO DELLA SAGGEZZA (Proverbi 1:2-7)
Qual’è il principio, o il fondamento, della saggezza? «Il timore del SIGNORE è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la saggezza e l'istruzione.» (Proverbi 1:7) Temere Dio significa: Temere di rattristarlo. Rispettarlo e rispettare la sua volontà, prendendo le nostre decisioni in considerazione della sua Parola. Amarlo e ubbidirlo. Essere coscienti della sua presenza personale in ogni momento e luogo.
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EDUCARE CON SAGGEZZA (Proverbi 1:8-19)
«Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre e non rifiutare l'insegnamento di tua madre; poiché saranno un fregio di grazia sul tuo capo e monili al tuo collo.» (Proverbi 1:8-9) I saggi forgiano la loro personalità (rappresentata dalla testa e il collo) ascoltando il consiglio dei loro genitori. Questo li separerà dalla via degli insensati che disprezzano il consiglio e seguono i dettami del proprio cuore (rappresentato dai piedi nei versetti di Proverbi capitolo 1). L’istruzione di tuo padre L’insegnamento di tua madre La responsabilità dei genitori nell’educazione dei loro figli per l’eternità è un compito sacro. Il tempo passato coi nostri figli è molto più prezioso del tempo che passiamo dedicandoci ai nostri affari L’educazione è più importante delle ricchezze materiali.
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E.G.W. (Consigli per gli insegnanti)
«La grande opera dei genitori e degli insegnanti è quella di edificare il carattere, è quella di cercare di restaurare l’immagine di Cristo in coloro che sono stati posti sotto la loro guida. La conoscienza delle scienze, di fronte a questo grande fine scompare nella mediocrità; ogni vera educazione può aiutare nello sviluppo di un giusto carattere. La formazione del carattere costituisce l’opera di tutta una vita, ed è per l’eternità. Se tutti potessero comprendere questo, come anche il fatto che individualmente ognuno di noi sta decidendo del proprio destino e del destino dei propri figli per la vita eterna o la rovina eterna, quale cambiamento si produrrebbe! Quanto diverso sarebbe il nostro modo di spendere il tempo di grazia; e di quanti caratteri nobili il nostro mondo si riempirebbe!»
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L’APPELLO ALLA SAGGEZZA (Proverbi 1:20-33)
«Fino a quando, ingenui, amerete l'ingenuità? Fino a quando gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la scienza? Volgetevi ad ascoltare la mia correzione; ecco, io farò sgorgare su di voi il mio Spirito, vi farò conoscere le mie parole.» (Proverbi 1:22-23) Chi non ascolta il suo appello (Proverbi 1:28-32) «…Allora mi chiameranno, ma io non risponderò; mi cercheranno con premura ma non mi troveranno» « si pasceranno del frutto della loro condotta, e saranno saziati dai propri consigli.» Chi ascolta l’appello (Proverbi 1:33) «… sarà al sicuro e vivrà tranquillo, senza paura di nessun male» Quando noi rifiutiamo la saggezza divina, restiamo soli coi nostri errori che facciamo, o che altri fanno per noi.
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LA VIA DELLA SAGGEZZA (Proverbi 2)
COME TROVARE LA SAGGEZZA: Ascoltare (v. 1-2) Chiedere (v. 3) Cercare (v. 4) OTTENERE LA SAGGEZZA: Dio la dà a chi la cerca (v. 5-6) Siamo protetti (v. 7-8) Comprendiamo la giustizia (v. 9) BENEFICI DELLA SAGGEZZA: Dà equilibrio e intelligenza (v ) Libera dalla via malvagia (v ) Libera dalla donna adultera (v ) IL NOSTRO DESTINO: Camminare con rettitudine (v. 20) Abitare nella Nuova Terra (v. 21) Evitare la morte eterna (v. 22)
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IL DONO DELLA SAGGEZZA (Proverbi 3)
Osservare la legge di Dio scritta nel cuore (v. 1-2) Vivere l’amore e la verità esternamente («appendili al tuo collo») e internamente («sulla tavola del tuo cuore») (v. 3-4) Confidare in Dio e testimoniare di Lui (v. 5-6) Non dipendere dalla nostra saggezza e separarci dal male (v. 7) IL DONO DELLA SAGGEZZA (Proverbi 3) «Troverai così grazia e buon senso agli occhi di Dio e degli uomini.» (Proverbi 3:4) Ricevere il dono della saggezza implica:
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IL DONO DELLA SAGGEZZA (Proverbi 3)
Perchè colui che trova la saggezza è beato? (v. 8) La saggezza che Dio dà apporta benefici presenti (v. 8-32) e futuri (v ) BENEFICI FUTURI Una dimora eterna. Essere esaltato dalla grazia divina. Ereditare onore. BENEFICI PRESENTI Salute fisica. Abbondanza di beni. Lunghezza di vita, ricchezza e onore. Pace. Albero della vita: vita e grazia per l’anima. Essere fiduciosi e non avere paura. Comunione intima con Dio. «Confida nel SIGNORE con tutto il cuore…» perchè «I saggi erediteranno la gloria, ma l'infamia è la parte che spetta agli stolti.» (Proverbi 3:5, 35)
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«Nella Sua Parola il Signore enumera i doni e le grazie che sono indispensabili per tutti coloro che si uniscono all’opera. Non c’insegna a ignorare la conoscienza o a disprezzare l’educazione, perché la cultura intellettuale è una benedizione quando è dominata dall’amore e dal timore di Dio, tuttavia questo non è presentato come il più importante requisito per il servizio di Dio. Gesù lasciò da parte gli uomini saggi del suo tempo, gli uomini di educazione e posizione, perché erano così orgogliosi e autosufficienti nella loro decantata superiorità che non potevano simpatizzare con l'umanità sofferente e diventare collaboratori con l'Uomo di Nazareth… Gli attributi del carattere di Cristo possono essere impartiti solo a coloro che diffidano di sé stessi. La più alta educazione scientifica non può di per sé sviluppare un carattere simile a quello di Cristo. I frutti della vera sapienza provengono soltanto da Cristo.» E.G.W. (Testimonianze per i Ministri - pag. 192)
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