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Istituto Comprensivo “A. Belli” Sabbio Chiese a.s. 2012-’13
Incontro di formazione: Bisogni Educativi Speciali 26 febbraio 2013
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Riferimenti normativi
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (Emanata alle scuole con prot. MIUR AOODRLO R.U. 721 del 28 gennaio 2013)
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Premessa Si tratta di un documento di particolare interesse che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana e che si inserisce sul percorso di inclusione scolastica e di realizzazione del diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà
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Situazione: Un sempre maggiore numero di alunni con continuità o per determinati periodi e per una pluralità di motivi ( fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali) presenta: difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze disturbi del comportamento
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dispersione scolastica
Effetti: Abbandoni Ripetenze e pluri-ripetenze dispersione scolastica
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Necessità di ripensare alcuni aspetti dell’intero sistema sulla base:
delle criticità emerse negli anni del contesto sociale mutato e più variegato della maggior difficoltà a definire i confini tra alunni con disabilità/alunni senza disabilità
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Novità: La Direttiva, basandosi sul concetto di BES (bisogni educativi speciali), rimarca una visione globale della persona, con riferimento alla classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute fondata su: profilo di funzionamento analisi del contesto. (OMS, 2002)
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Bisogni Educativi Speciali:
In questa definizione rientrano: Disabilità Disturbi evolutivi specifici Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale
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Norme primarie di riferimento:
Legge 517 del 1977 avvio all’integrazione scolastica Legge 104 del disabilità Legge 170 del alunni con DSA e successive integrazioni Legge 53 del 2003 personalizzazione
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La nuova direttiva amplia l’area dei DSA a differenti problematiche:
i deficit del linguaggio delle abilità non verbali della coordinazione motoria dell’attenzione dell’iperattività e introduce il tema dello: svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale
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La Direttiva: Sposta l’attenzione dalle procedure di certificazione
(i disturbi sopra descritti non vengono certificati ai sensi della L. 104 e non prevedono misure come l’insegnante di sostegno) all’analisi dei bisogni di ciascuno ed estende a tutti gli studenti in difficoltà il DIRITTO (e quindi il DOVERE per i docenti) alla personalizzazione dell’apprendimento
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Come? Presa in carico complessiva ed inclusiva da parte di TUTTI i docenti Misure dispensative Strumenti compensativi
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rimuovere quanto ostacola i percorsi di apprendimento
Attenzione! non si devono favorire improprie facilitazioni MA rimuovere quanto ostacola i percorsi di apprendimento
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non generare un livellamento degli apprendimenti
MA rimodulare sulle potenzialità di ciascuno nell’ottica di una scuola più equa.
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Le problematiche: Certificate dagli specialisti
Documentate dalla famiglia Rilevate dalla scuola devono trovare risposte adeguate ed articolate ed essere al centro dello sforzo congiunto di scuola e famiglia
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Procedure: Osservazione e lettura attenta dei segni di disagio
Dialogo con la famiglia Risposte idonee e personalizzate
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Strumento: Piano Didattico Personalizzato (PDP) che ciascun docente e tutti i docenti del consiglio di classe sono chiamati ad elaborare DEFINISCE, MONITORA, DOCUMENTA le strategie di intervento più idonee
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si ispira alle Leggi 53/2003 e 170/2000
L’approccio educativo e non “clinico” dei docenti, basato su strategie di intervento e metodologie specifiche PERCIO’ si ispira alle Leggi 53/2003 e 170/2000 ed è basato su interventi che devono essere documentati alle famiglie
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Chi sostiene i docenti? La Direttiva fa riferimento ai Centri Territoriali di Supporto che dovranno (?) realizzare una rete di sostegno: al processo di integrazione allo sviluppo professionale dei docenti alla formazione dei docenti verso le migliori pratiche
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Riflettiamo… sorridendo!
Non è forse vero che …
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